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Scienze filologico-letterarie

La lingua transispanica del trauma

La lingua transispanica del trauma

€ 23,00

Questo volume si configura come un viaggio corale e plurivoco entro diverse latitudini della mappa cangiante che è la letteratura soprattutto contemporanea in lingua spagnola, esplorata nella sua resa – ricorrente, multiforme, insistente – di una violenza di Stato percepita come trauma collettivo mal sepolto e riveniente. Attraverso sei sezioni che circoscrivono diversi spazi e modalità di narrazione della memoria dolorosa, obiettivo dei contributi contenuti al suo interno è la ricostruzione delle costanti espressive e formali di una lingua letteraria transnazionale che sembra concepita non come mero filtro, bensì come catalizzatore di una operazione complessa di ricomposizione dell’identità. La lingua transispanica del trauma intende omaggiare in questo modo, mettendo le due sponde del mondo ispanoparlante in comunicazione produttiva, la lunga attività di ricerca e insegnamento di Donatella Pini, amica, maestra e collega dei vari autori. Maura Rossi insegna Letteratura spagnola contemporanea nel Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università di Padova, dove ha conseguito il suo dottorato europeo con una tesi sulla presenza e persistenza della guerra civile nella narrativa spagnola ultracontemporanea. I suoi interessi di ricerca spaziano tra la tematica post-traumatica nel romanzo e racconto spagnoli del Novecento e dei primi anni Duemila, la scrittura dissidente dell’esilio spagnolo e della transizione, e le recenti proposte narrative relazionate con l’attuale crisi economica Indice Introduzione   ISBN: 9788854952379 Collana: Sghiribizzi - Biblioteca d'Ispanistica 11 Curatrice: Maura Rossi Edizione 2020 Stato: Disponibile

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Studi sul Rinascimento

Studi sul Rinascimento

€ 27,00

Questa raccolta di studi di Fernando Bandini documenta un campo settoriale e specifico della sua attività di storico della lingua e della letteratura. Bandini ha dedicato alla cultura rinascimentale vicentina, alla ricostruzione di una storia letteraria e dialettale poco frequentate dalla critica, com’è quella degli epigoni di Ruzante trapiantati dagli Euganei ai Berici, mezzo secolo di fedeltà, con studi monografici essenziali e interventi analitici, magari discontinui e frammentari ma sempre acuti e raffinati. Per Bandini la storia letteraria di Vicenza inizia con il Rinascimento e con Trissino, anche se la qualità artistica che a questi manca è raggiunta dai “pavani vicentini” della sua cerchia, a partire dagli autori delle Quattro parti delle rime in lingua rustica padovana, Giovan Battista Maganza, Agostino Rava, Marco Thiene, ossia, con nomenagia pavana, Magagnò, Menon, Begotto: con un catalogo di autori che si allarga progressivamente fino a tutto il Seicento e oltre. Fernando Bandini (Vicenza, 1931-2013) è stato professore di «Filologia romanza» e poi di «Stilistica e metrica italiana» all’Università di Padova dal 1972 al 1996. È riconosciuto come uno dei grandi poeti del Novecento (In modo lampante, 1962, Per partito preso, 1965, Memoria del futuro, 1969, La mantide e la città, 1979, Santi di Dicembre, 1994, Meridiano di Greenwich, 1998, Dietro i cancelli e altrove, 2007, Quattordici poesie, 2010, Un altro inverno, 2012). Poeta in latino, è stato vincitore del Certamen poeticum Hoeufftianum di Amsterdam e del Certamen vaticanum. La sua intera opera poetica è ora raccolta in Tutte le poesie, a cura di R. Zucco, Mondadori (Oscar Baobab), Milano 2018. È stato acuto interprete letterario (Groto, Foscolo, Nievo, Leopardi, di cui ha dato un finissimo commento dei Canti riedito a più riprese dal 1975, Pascoli, i poeti simbolisti e liberty). Critico militante, ha scritto su Jahier, Moretti, Montale, Noventa, Sereni, Raboni, padre Turoldo, con particolare attenzione alla linea veneta: Valeri, Piovene, Parise, Meneghello, Comisso, Rigoni Stern, Neri Pozza. Nel 2010 è stato insignito del Premio del Presidente, nell’ambito del Premio Viareggio; nel 2012 ha vinto il Premio Librex Montale. È stato Presidente dell’Accademia Olimpica di Vicenza dal 2003 al 2011. Indice Un ricordo personale di Fernando Bandini di Gaetano Thiene, Presidente dell'Accademia Olimpica di Vicenza ISBN:9788854951259 Collana: Romanistica Patavina Autore: Fernando Bandini Edizione 2020 Stato: Disponibile

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Sulle tracce di Ferito a morte

Sulle tracce di Ferito a morte

€ 11,00

Sulle tracce di Ferito a morte è un saggio critico sul romanzo di Raffaele La Capria e insieme una testimonianza di un’affinità emozionale che l’autore di questo piccolo “studio” avverte con il testo lacapriano. Si esplorano alcune piste fra il pensiero di La Capria e la sensibilità di autori come Leopardi e Proust e si evidenziano alcune linee di riflessione che fanno di Ferito a Morte un vero e proprio romanzo filosofico, nel solco di una tradizione del pensiero occidentale che va dal mondo Greco, attraverso Vico e Croce, a incrociare Nietzsche, Hegel e Freud, e a elaborare intuizioni e figure proprie e originali. ​​​​​​​ Giuseppe Grispello, napoletano, è docente di scuola superiore a Venezia. Ha scritto alcuni romanzi (tra gli altri si segnala Il Segreto dell’Isola premio speciale “Procida – Isola di Arturo – Elsa Morante” nel 2002), la sceneggiatura della graphic novel Zai Point 3492 e nel 2014 ha ideato e realizzato, con Maurizio Fiume, un documentario cinematografico dal titolo Una bella giornata – luoghi e miti di Ferito a Morte, che ha ottenuto il riconoscimento di Interesse Culturale Nazionale da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Introduzione Autore: Giuseppe Grispello ISBN: 9788854951655 Collana: Scienze filologico-letterarie Edizione: 2019 Stato: Disponibile ​​​​​​​

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Il colore di parole in movimento

Il colore di parole in movimento

€ 20,00

Oltre a essere accomunati da numerose affinità, i tre scrittori studiati in questo volume anticipano temi e stilemi che saranno propri delle avanguardie. Lewis Carroll, Oscar Wilde e Virginia Woolf si dedicano con grande innovatività a considerazioni e sperimentazioni intorno al concetto di tempo, nutrono un profondo interesse per le teorie e le tecniche pittoriche, sono essi stessi buoni disegnatori, sono autori di studi scientifici solidi e originali e, nel rifiutare la mera rappresentazione della realtà fenomenica, hanno come obiettivo comune il superamento del figurativismo mimetico. Tutti e tre si dimostrano altresì attratti dal genere della vanitas, dai significati legati allo specchio, dalla mitologia classica, dal simbolismo del mondo naturale e dall’idea di circolarità e sdoppiamento. La cultura del Rinascimento, inoltre, è fonte di ispirazione e soggetto della maggior parte delle opere, sia critiche che narrative, di Wilde e Woolf.  Milena Romero Allué insegna letteratura inglese all’Università di Udine. Studia in particolare il rapporto tra letteratura e arti visive, la percezione visiva, l’estetica del giardino, l’approccio scientifico e la tradizione di matrice ermetico-alchemica. Ha pubblicato Art is the Tree of Life. Parola e immagine in Marvell e Blake (2000), Qui è l’Inferno e quivi il Paradiso. Giardini, paradisi e paradossi nella letteratura inglese del Seicento (2005), Immagini della mente. Scrittura e percezione visiva nella letteratura inglese del Rinascimento (2016). È anche autrice di saggi su numerosi autori del Rinascimento inglese. Indice ISBN:9788854950955 Collana: Scienze filologico-letterarie Autrice: Milena Allué Edizione 2019 Stato: Disponibile

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Il mito dell'Italia nella letteratura romena dell'Ottocento

Il mito dell'Italia nella letteratura romena dell'Ottocento

€ 27,00

Il volume prende le mosse dall’osservazione che nell’Ottocento molti sono gli scrittori e intellettuali romeni legati alla penisola italiana. Già dal 1808, quando il poeta Asachi salutava Roma madre del suo popolo e signora del mondo, si associava all’Italia un sistema di metafore familiari destinate a una certa diffusione nella stampa italiana di metà secolo, con Mazzini, che considerava la nazione romena una figlia perduta dell’impero romano. Se Roma, con la Colonna Traiana, era la città più presente nel mito, la Venezia romantica pervade la poesia di Alecsandri, mentre Firenze è narrata come città d’arte da Alecsandri e come culla di carbonari da Filimon. Tre sono così le coordinate cui si lega il mito: l’Italia patria degli antenati dei romeni, l’Italia museo dell’Europa da studiare, italiani e romeni alleati nella lotta contro gli imperi per l’indipendenza nazionale.   Alexandra Vranceanu Pagliardini insegna Letteratura comparata all’Università di Bucarest e ha insegnato nelle Università di Saint-Etienne e Padova. Ha studiato i rapporti testo-immagine e la letteratura dell’esilio. Ha pubblicato Les aventures de l’ekphrasis dans la fiction contemporaine (2011), Meridiani della migrazione nella letteratura romena da Ureche a Cioran (2012), ha curato Text(e)/Image. Interferences. Etudes critiques (2009), Migrazione e patologie dell’humanitas nella letteratura europea contemporanea (2012), Terra aliena. L’esilio degli intellettuali europei (2013), Rifondare la letteratura nazionale per un pubblico europeo. Da un’idea di G. Mazzini (2015). Indice e Introduzione ISBN:9788854951471 Collana: Romanistica Patavina Autrice: Alexandra Vranceanu Pagliardini Edizione 2019 Stato: Disponibile

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L'amore oscuro

L'amore oscuro

€ 18,00

Il volume propone una lettura dei Sonetos del amor oscuro di Federico García Lorca articolata in due parti: un saggio critico e una versione italiana delle liriche. Il libro è stato pensato come una sorta di dittico, un duplice assedio ermeneutico a un medesimo testo. Il saggio indaga i sonetti alla luce della relazione dialettica, fondativa in Lorca, tra i poli dell’eros e della forma. Tra pulsionalità scardinante del cuerpo e istanza costrittiva della norma (insieme amorosa e poetica), l’amor oscuro si configura allora come dark side di un canzoniere, reinterpretazione in chiave oscura della partitura erotica offerta dalla tradizione lirica. La traduzione ha inteso ri-creare in italiano tale sintesi espressiva tra un codice iconico privato e figure, cadenze, stilemi di ascendenza petrarchista, e al contempo preservare l’accento intimo custodito e disvelato negli undici sonetti. Francesco Fava insegna Letteratura spagnola all’Università IULM di Milano. Si occupa di poesia di lingua spagnola del XX secolo, teoria e pratica della traduzione letteraria, narrativa ispanoamericana contemporanea. Ha tradotto opere di Paz, Salinas, Gorostiza, Cernuda, Herbert. Oltre alla monografia Amor y sombras. Lettura di La voz a ti debida di Pedro Salinas (ETS, 2009), ha curato il volume Tradurre un continente. La narrativa ispanoamericana nelle traduzione italiane (Sellerio, 2013). Indice Premesse ISBN:9788854951082 Collana: Sghiribizzi - Biblioteca d'Ispanistica 10 Autore: Francesco Fava Edizione 2019 Stato: Disponibile

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Lapidario | Lapidario

Lapidario | Lapidario

€ 13,00

Nel Lapidario di Clara Janés (1988), dove le pietre – cristalli per lo più – acquisiscono un carattere simbolico di rivelazione dell’essere, le rappresentazioni, straordinarie intuizioni visionarie, si inseriscono nella linea dei trattati medievali di mineralogia che, con riverberi di tradizioni classiche e orientali per un’epoca che ne percepiva a un tempo la polarità di scienza ed emblema, descrivono le qualità magiche e le virtù mediche delle pietre. Ma non solo, le composizioni delineano la misura della creatività, intensa ed elaborata, carica di memoria intertestuale diretta o indiretta (la Bibbia, Garcilaso…), di echi ermetici e simbolismi dove emergono il cultismo della parola, le sperimentazioni linguistiche del surrealismo, gli stilemi del barocco e in particolare i topici della mistica spagnola ma anche di quella islamica medio-orientale. L’insistente dialettica delle isotopie semantiche dei toni notturni e delle immagini solari e l’ideale d’integrità, di armonia e di perfezione delle forme della natura, sono pertanto temi centrali in Lapidario. Dove scienza ed estetica si abbracciano: lì è poesia. Clara Janés (Barcellona, 1940), della Real Academia Española de la Lengua. La connessione della scienza con l’arte e la letteratura si riflette nella sua opera creativa, di ricerca e di traduzione. Alcuni titoli, a questo proposito, della sua originale e intensa opera: Fósiles (1987 e 2008 ed. aumentata), Lapidario (1988), El libro de los pájaros (1999), Fractales (2005), Los números oscuros (2006), Cinco ecuaciones, edizione fatta a mano (2006), Orbes del sueño (2013), Naturaleza ondulatoria (2014), Once linces, edizione fatta a mano (2016), Estructuras disipativas (2017), Schrödinger y el salto espacios-tiempo de Galileo Galilei, edizione fatta a mano (2017), e la traduzione di poesie, Candentes cenizas, seguito da un Fragmento de un diálogo inédito de Galileo, di Erwin Schrödinger, Premio Nobel per la Fisica 1933, con un epilogo Los límites del mar. Erwin Schrödinger: conocimiento y gozo (2014). Antonella Cancellier è professore ordinario di Linguistica e traduzione (lingua spagnola) presso il Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali dell’Università di Padova. Presentazione ISBN:9788867876884 Collana: Lince-o. Saperi Nomadi 1 Autore: Clara Janés Curatore/traduttore: Antonella Cancellier Testo spagnolo a fronte Edizione: 2017 Stato: Disponibile

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Fossili | Fósiles

Fossili | Fósiles

€ 14,00

Se per Bachelard “Il fossile non è semplicemente un essere che ha vissuto, è un essere che vive ancora, addormentato nella sua forma”, Clara Janés va più in là. Ben lontani dall’essere dei simulacri, i suoi fossili riscattano l’organicità della materia la cui sopravvivenza, animale o vegetale, mette in gioco una temporalità complessa che finisce per acronizzare il tempo stesso. Segni e cose che attraversano il tempo e “giocano contemporaneamente su due tavoli” (Didi-Huberman), sulla lunga durata e sull’istante presente. Da una parte dicono di un tempo remotissimo, dall’altra, non solo stanno qui adesso ma racchiudono i sintomi di atti continuamente operanti, di un tempo che “più che scorrere, lavora” (Didi-Huberman). Reinventa. Miniature d’eternità, questi fossili non significano tempo senza fine ma nunc stans, un “eterno ora” che assorbe passato, presente e futuro, dove tutto accade ed è compreso nella pienezza e nella perfezione. Un tempo cairologico, attesa che contiene la simultaneità temporale e il momento di grazia di una natura generosa, amorosa, sottilmente erotica, che si dispiega all’esperienza dell’unità mistica, una natura di cui Clara Janés sa ascoltare i ritmi profondi e sa offrirli con il suo lucido pensiero poetante che folgora e illumina. Clara Janés (Barcellona, 1940), della Real Academia Española de la Lengua. La connessione della scienza con l’arte e la letteratura si riflette nella sua opera creativa, di ricerca e di traduzione. Alcuni titoli, a questo proposito, della sua originale e intensa opera: Fósiles (1987 e 2008 ed. aumentata), Lapidario (1988), El libro de los pájaros (1999), Fractales (2005), Los números oscuros (2006), Cinco ecuaciones, edizione fatta a mano (2006), Orbes del sueño (2013), Naturaleza ondulatoria (2014), Once linces, edizione fatta a mano (2016), Estructuras disipativas (2017), Schrödinger y el salto espacios-tiempo de Galileo Galilei, edizione fatta a mano (2017), e la traduzione di poesie, Candentes cenizas, seguito da un Fragmento de un diálogo inédito de Galileo, di Erwin Schrödinger, Premio Nobel per la Fisica 1933, con un epilogo Los límites del mar. Erwin Schrödinger: conocimiento y gozo (2014). Antonella Cancellier è professore ordinario di Linguistica e traduzione (lingua spagnola) presso il Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali dell’Università di Padova. Presentazione ISBN:9788867876891 Collana: Lince-o. Saperi Nomadi 2 Autore: Clara Janés Curatore/traduttore: Antonella Cancellier Disegni: Rosa Biadiu Testo spagnolo a fronte Edizione: 2017 Stato: Disponibile

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