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PLaNCK! N. 31 - Febbraio 2024 - Maggio 2024

PLaNCK! N. 31 - Febbraio 2024 - Maggio 2024

€ 8,50

PLaNCK! N. 31 - Febbraio 2024 - Maggio 2024 Rivista quadrimestrale ISSN 2284-0761 italiano/inglese DALLA MUSSICA ALL'INFINITAMENTE PICCOLO: UN VIAGGIO SORPRENDENTE Quel timido giovanotto era indeciso: studiare la fisica o fare il musicista? La musica gli piaceva: suonava il pianoforte, l’organo, cantava. La fisica era invece una novità, ma ne era affascinato. La decisione era difficile. Cosa di meglio allora del chiedere consiglio a un anziano ed esperto maestro? «Lui sì che saprà indirizzarmi» avrà pensato il giovane Max. E così, ventenne, una mattina del 1878 Max bussò alla porta dell’illustre professore, Johann Philipp Gustav von Jolly. L’austero von Jolly era all’epoca un fisico famoso e insegnava all’Università di Monaco. Max gli presentò il suo dilemma e gli chiese quali, secondo lui, sarebbero state le prospettive della fisica negli anni a venire: cosa resta da scoprire? Quali sono i problemi da risolvere? Vale la pena per un giovane lasciare la musica per intraprendere questi studi? Max ricevette una risposta bella precisa. Secondo von Jolly la fisica era una branca della scienza che aveva raggiunto la maturità e alla quale il futuro poteva forse riservare lo studio di dettagli e scoperte secondarie, ma non certo rivoluzioni copernicane. Insomma, qualcosa sulla quale non valeva la pena per un giovane spenderci troppo tempo e quindi, in buona sostanza, il consiglio a Max fu quello di dedicarsi invece alla musica. Anche i maestri talvolta si sbagliano. In questo caso, per mancanza di immaginazione. Max, per sua e nostra fortuna, non seguì il consiglio di von Jolly e decise di studiare fisica. Non sapremo mai se i teatri abbiano perso un grande interprete, ma di certo il mondo ha guadagnato uno tra i più brillanti scienziati della storia, uno dei protagonisti della rivoluzione della fisica di cui leggerete in questo numero di PLaNCK!. Il giovane Max era infatti Max Planck e di lì a una ventina d’anni la sua teoria avrebbe rivoluzionato per sempre la fisica e gettato le basi della fisica quantistica. A partire da… un corpo nero! Curiosi di saperne di più? Nelle prossime pagine vi aspetta un viaggio nell’infinitamente piccolo! Piero Martin ______ Piero Martin è professore di fisica sperimentale all’Università di Padova e svolge la sua ricerca sulla fusione termonucleare a DTT, il nuovo grande esperimento di fusione europeo, in costruzione a Frascati. È Fellow dell’American Physical Society ed è attualmente distaccato presso il Centro B. Segre dell’Accademia dei Lincei. Accompagna la ricerca con la divulgazione scientifica. Il suo libro Le 7 misure del mondo (Laterza, 2021) è stato tradotto in 8 lingue. A febbraio uscirà il suo nuovo libro Storie di Errori Memorabili, sempre per Laterza. Indice Il team di PLaNCK! Per essere sempre aggiornati su attività, eventi e contattare la redazione di PLaNCK! www.planck-magazine.it   Comitato Scientifico Dipartimento di Fisica e Astronomia prof. Alberto Carnera prof. Ornella Pantano prof. Giulio Peruzzi prof. Cinzia Sada prof. Antonino Milone   Dipartimento di Scienze Chimiche Dr. Massimo Bellanda Dr. Laura Orian Dr. Giacomo Saielli Dr. Elisabetta Schievano   REDAZIONE E COLLABORATORI Direttore Responsabile: Andrea Frison Coordinatrice editoriale: Agnese Sonato Redazione: Agnese Sonato, Marta Carli, Sarah Libanore, Martina Tardivo, Marco Barbujani, Francesco Zani, Bianca Maria Scotton, Serena Maule, Laura Paneghetti, Andrea Frison Fumetto Disegnatrice: Bianca Maria Scotton Assistente colorist: Gioia Beghin Sceneggiatrici: Bianca Maria Scotton, Agnese Sonato Illustrazione di copertina: Sofia Poiana Versione inglese: Laura Paneghetti Segreteria di redazione e pubbliche relazioni: Serena Maule, Martina Tardivo, Sarah Libanore Progetto grafico e impaginazione: Francesco Zani Testata: Stefano Pozza   ISBN: 9788854957053 Collana: PLaNCK! Curatore: Associazione Accatagliato Edizione: 2024 Stato: disponibile dal 2 febbraio 2024

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PLaNCK! N. 32 - Giugno 2024 - Settembre 2024

PLaNCK! N. 32 - Giugno 2024 - Settembre 2024

€ 8,50

PLaNCK! N. 32 - Giugno 2024 - Settembre 2024 Rivista quadrimestrale ISSN 2284-0761 italiano/inglese I MATERIALI:  PROTAGONISTI DELLA STORIA Il Sistema delle tre età – l’età della pietra, l’età del bronzo e l’età del ferro – è comunemente usato per formare una cronologia delle società umane della preistoria e per marcare l’evoluzione delle conoscenze che sono servite per rendere possibile la realizzazione di manufatti e di tutte le attività umane, dall’arte alla guerra. Con un’analogia, potremmo connotare il tempo presente come l’età del silicio per l’ubiquità di questo materiale nelle moderne tecnologie, ma sarebbe una scelta riduttiva e già obsoleta. Ben più vasto è il patrimonio di conoscenze e di strumenti che la fisica, la chimica, la biologia e l’ingegneria ci mettono a disposizione per la progettazione e la realizzazione di materiali non già esistenti in natura. In un certo senso, il processo è stato invertito rispetto a quello di quando si utilizzano i materiali naturali: si parte da una certa esigenza sorta nell’ambito delle applicazioni in elettronica o nelle telecomunicazioni, in chimica o in medicina, perfino in edilizia e si mettono all’opera tutti gli strumenti della scienza moderna. A questo approccio multidisciplinare è stato assegnato il nome di nanotecnologia, sia nel catalogo della ricerca scientifica che nella comunicazione al pubblico. Gli strumenti di cui questa disciplina si avvale vanno dalla meccanica quantistica, utilizzata nella definizione di modelli e nell’interpretazione dei risultati sperimentali, alle tecniche più sofisticate per le indagini sulle strutture create con un dettaglio sulla scala atomica. Un’elencazione – ben lungi dall’essere esaustiva – dei risultati concreti già raggiunti dal lavoro svolto nei laboratori di ricerca può includere: (a) sensori per il controllo ambientale e per la biomedicina (i cosiddetti lab-on-a chip); (b) materiali per uso biomedico e protesico; (c) nuovi farmaci e metodi di somministrazione; (d) visori e display (ad. Esempio gli schermi OLED e QLED dei moderni apparecchi TV); (e) sistemi di illuminazione e di sfruttamento dell’energia solare (ad es. le celle solari organiche o ibride). Su un altro versante, i materiali, in particolare quelli considerati strategici, giocano un ruolo chiave in un mondo problematico e conflittuale come quello attuale nella rincorsa verso la supremazia dei Paesi più forti; questi materiali vengono estratti dalle ricchezze minerarie possedute dal Paese. La Cina si trova in una condizione di privilegio poiché produce oltre il 60% degli elementi rari oltre a un’ampia gamma di altri elementi tecnologicamente strategici. Altro esempio: il Congo produce il 63% del Cobalto che è un elemento necessario per la produzione delle batterie al litio. Purtroppo, questo paese, ricco di minerali, è anche paese dissanguato da conflitti e guerre interne. Le condizioni di lavoro nelle miniere di estrazione non sono rispondenti a codici etici e di condotta come quelli a cui si usa aderire nei Paesi occidentali. Possiamo quindi dire che la nostra storia, in qualche modo, è stata segnata dall’evoluzione dei materiali che hanno accompagnato e accompagnano oggetti e tecnologie che utilizziamo da sempre. Renato Bozio ______ Renato Bozio (nato a Venezia il 31/05/1947) è professore emerito di Chimica Fisica dell’Università degli Studi di Padova. Ha insegnato Chimica Fisica e Scienza dei materiali nei corsi di Laurea di Chimica e Chimica Industriale, nella laurea in Scienza dei Materiali e nel dottorato di ricerca di Scienza e Ingegneria dei Materiali e delle Nanostrutture. Le sue ricerche hanno riguardato materiali organici e nanostrutture utilizzando tecniche di spettroscopia ottica e laser alcune delle quali ha introdotto per la prima volta a Padova. È stato Prorettore con delega alla ricerca nella sua Università dal 2000 al 2010; Preside della Facoltà di Scienze mm.ff.nn. dal 2010 al 2012; membro del Consiglio di Amministrazione dal 2012 al 2017. Indice Il team di PLaNCK! Per essere sempre aggiornati su attività, eventi e contattare la redazione di PLaNCK! www.planck-magazine.it   Comitato Scientifico Dipartimento di Fisica e Astronomia prof. Alberto Carnera prof. Ornella Pantano prof. Giulio Peruzzi prof. Cinzia Sada prof. Antonino Milone   Dipartimento di Scienze Chimiche Dr. Massimo Bellanda Dr. Laura Orian Dr. Giacomo Saielli Dr. Elisabetta Schievano   REDAZIONE E COLLABORATORI Direttore Responsabile: Andrea Frison Coordinatrice editoriale: Agnese Sonato Redazione: Agnese Sonato, Marta Carli, Sarah Libanore, Martina Tardivo, Marco Barbujani, Francesco Zani, Bianca Maria Scotton, Serena Maule, Laura Paneghetti, Andrea Frison Fumetto Disegnatrice: Bianca Maria Scotton Assistente colorist: Gioia Beghin Sceneggiatrici: Bianca Maria Scotton, Agnese Sonato Illustrazione di copertina: Sofia Poiana Versione inglese: Laura Paneghetti Segreteria di redazione e pubbliche relazioni: Serena Maule, Martina Tardivo, Sarah Libanore Progetto grafico e impaginazione: Francesco Zani Testata: Stefano Pozza   ISBN: 9788854957060 Collana: PLaNCK! Curatore: Associazione Accatagliato Edizione: 2024 Stato: disponibile dal 3 giugno 2024

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Un caso di anatomia pratica e una controversia medica nella Roma di tardo Seicento

Un caso di anatomia pratica e una controversia medica nella Roma di tardo Seicento

€ 15,00

Il cardinale Pietro Basadonna muore a Roma il 6 ottobre 1684, dopo una malat­tia di circa un anno. Il cadavere viene aperto il giorno successivo tra le mura domestiche: i reni appa­iono ulcerati e pieni di purulenza e, nella vescica, viene trovata una pietra di due once. Intorno al tavolo settario si affollano i protagonisti della cura: primo fra tutti il medico fermano Romolo Spezioli che aveva guidato il caso, consultandosi in presenza ed a distanza, con un gruppo eterogeneo di professionisti tra i quali lo speziale Lorenzo de Tornasi, i litotomi Tommaso Petrucci e Carlo Antonio Mensurati, i medici Florio Bernardi, Pietro Pescatore, Luca Antonio Porzio, Angelo Modio. Su tutti loro si erge la figura di Marcello Malpighi, consultato da Spezioli a distanza a Bologna. Il caso viene discusso mentre il cardinale è in vita e anche dopo la morte, durante le adunanze del Congresso Medico Romano, una delle principali accademie mediche romane della seconda metà del Seicento, che fa da sfondo scientifico alla vicenda. Il cardinale è morto, la cura è fallita. L'apertura del cadavere confer­ma il sospetto che aveva aleggiato per tutto il periodo: la presenza della pietra. Il clamore del caso è preludio di una controversia medica. Consentono la ricostruzione del caso e della controversia medica che ne deriva, fonti manoscritte ed a stampa: la relazione autografa di Spezioli della malattia e morte di Pietro Basadonna e l'opuscolo a stampa “Lo Scolare che scrisse i fogli intitolati il Disinganno" pubblicato dal medico fermano a Padova nel 1684, in difesa del suo operato, di cui rispettivamente nel volume figurano la trascrizione e la ristampa anastatica con commento. Il caso Basadonna si iscrive pienamente nell'anatomia pratica tardo-secentesca, offrendoci uno spaccato del complesso mondo medico della capitale romana nella seconda metà del XVII secolo.   Fabiola Zurlini è Vice-Direttore e Responsabile della Ricerca Scientifica dello Studio Firmano per la storia dell'arte medica, ha conseguito il dottorato di ricerca in History of Education presso l'Università di Macerata con una tesi edita sulla storia della formazione e della professione medica in età moderna. È Honorary Research Fellow presso il Wellcome Trust Centre of the History of Medicine and Science at the University College of London e membro di diverse società scientifiche italiane e internazionali. È autrice di monografie, saggi ed articoli su riviste italiane e straniere sulla storia della formazione e professione medica, della medicina di corte e della bibliografia medica, con riferimento all'Europa dell'Età Moderna. Indice Prefazione Introduzione ISBN: 9788854957824 Collana: Scienze storiche Autore: Fabiola Zurlini Prefazione: Maria Conforti Edizione: 2024 Stato: Disponibile 

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Toffanin

Toffanin

€ 25,00

Paolo Gianfranco Toffanin è un giovane e tenace padre di famiglia, impegnato a gestire nel piccolo centro agricolo di Piacenza d’Adige i beni del casato Cornèr, al tempo tra i più ricchi e influenti della Serenissima. Improvvisamente, dopo quattro secoli di incontrastato dominio, l’invasione napoleonica spazza via secolari certezze economiche e Paolo deve impegnarsi per trovare nuove opportunità. Nel corso dell’Ottocento acquista le prime proprietà terriere, riuscendo a garantire ai figli un tenore di vita sempre migliore, ma sarà il primogenito Domenico a implementare il patrimonio, sostenendo anche gli studi del figlio Paolo che diventerà il capostipite di una vera e propria dinastia capace di influenzare in ambito giuridico e umanistico la storia d’Italia della prima metà del Novecento, in un intreccio familiare, sociale e politico che non ha eguali. Orgoglioso di una così rilevante tradizione familiare, ricordare il proprio passato per conoscere chi siamo e da dove proveniamo è sempre stato per Giuseppe Toffanin Jr., detto Beppo, lo scopo dell’esistenza, che l’ha visto impegnarsi instancabilmente per oltre quarant’anni a divulgare e a rendere nota la storia padovana. Con questa pubblicazione, figli e nipoti intendono onorare la sua figura di storico e di letterato nel trentennale dalla prematura scomparsa. Lyda Toffanin, nata a Padova nel 1959, vive a Cologno Monzese (MI). Laureata all’Università di Padova in Lettere e Filosofia, ha sempre coltivato la passione per la storia. Trasferita a Milano nel 1985, l’anno successivo diventa socia della ditta Grafiche Omnia, dove tuttora svolge la sua professione, operando nel settore della stampa nell’ambito della moda, collaborando con i principali marchi italiani e internazionali per la capacità di realizzare prodotti di eccellenza, mantenendo internamente all’azienda tutte le fasi di lavorazione con un elevato controllo qualitativo. Dopo approfondite ricerche, ha ricostruito l’albero genealogico familiare: raccontare le vicende della dinastia dei Toffanin è stato per lei un desiderio naturale per lasciare alle future generazioni molto più che un ricordo. Simone Marzari, nato a Padova nel 1969, risiede a Veggiano ed è laureato in Architettura. La passione per l’archeologia industriale lo ha portato ad approfondire lo storytelling di importanti attività produttive italiane. Del 2008 sono le pubblicazioni Autostrada Venezia-Padova. 1928-2008 Storia di un evento e Padova e la città Metropolitana. 1807-2007 La metamorfosi del paesaggio urbano. Coautore della monografia CYNAR e i suoi fratelli. Una storia italiana irripetibile (2018), ha pubblicato per l’industria dolciaria Cesarin I nostri primi cento anni (2020) e per gli eredi di Vittorio Colussi Premiato Biscottificio Vittorio Colussi Padova (2020). È coautore delle monografie PESSI. Quando un’impresa scrive la Storia (2022) e Colussi 1791. Una ricetta di famiglia, terza classificata al Premio OMI 2024. Dal 2006 al 2022 è stato amministratore comunale, ricoprendo anche la carica di Sindaco. Indice Prefazione di Luciano Canfora ISBN: 9788854957855 Collana: Varia Autori: Lyda Toffanin, Simone Marzari Edizione: 2024 Stato: disponibile

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Quaderno di laboratorio

Quaderno di laboratorio

€ 19,00

Il laboratorio, nel curricolo per la formazione universitaria degli insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria, ha la funzione di connettere i contesti e le pratiche agite al suo interno con le conoscenze di natura prettamente teorica acquisite nei corsi di insegnamento. Il volume si presenta come una guida pratica per il laboratorio di Fondamenti e didattica delle attività motorie. È indirizzato agli studenti e ai docenti dei diversi corsi di laurea di ambito pedagogico e educativo, a figure professionali impegnate in processi di sviluppo e di formazione, ai docenti di scuola dell’infanzia e primaria. L’itinerario parte dai fondamenti epistemologici della disciplina conducendo il lettore a una riflessione sul valore della corporeità e del movimento, ripercorre gli aspetti della motricità e del suo apprendimento nel contesto educativo e formativo con riferimento alla scuola dell’infanzia e primaria. La seconda parte del volume entra nel vivo del laboratorio, riportando la struttura e le linee guida che lo caratterizzano e i percorsi operativi suddivisi per ambiti di sviluppo della motricità e per sfondi integratori. Ogni macro-sezione tratta un argomento specifico e approfondisce una delle diverse dimensioni dell’educazione motoria. La parte pratica si completa, infine, con schede per la costruzione delle storie che rappresentano uno strumento di lavoro per attività di gruppo e con schede di riflessione per gli studenti affinché possano esprimere e condividere il proprio vissuto sull’incontro. Giuliana Pento insegna Fondamenti e didattica delle attività motorie nel corso di studio in Scienze della Formazione Primaria, Università degli Studi di Padova. Si dedica alla formazione dei docenti e alla ricerca nel campo dell’educazione al movimento nell’ambito del nido, della scuola dell’infanzia e primaria. Tra i suoi volumi più recenti: Nati per muoversi (Rimini 2013), Fondamenti e didattica delle attività motorie per l’età evolutiva (Padova 2020), Al nido con il corpo (Rimini 2021). Maria Rosa Fanzago è laureata in Scienze Motorie e docente della Scuola dello Sport del CONI Veneto, già referente di Educazione motoria nella Scuola Primaria (progetti CONI e MIUR). È Tutor nei laboratori di Fondamenti e didattica delle attività motorie, nel corso di studio in Scienze della Formazione Primaria, Università degli Studi di Padova. Paola Gnata è laureata in Scienze della Formazione Primaria, insegna nella scuola primaria e si occupa di movimento creativo in progetti per la scuola primaria. È Tutor nei laboratori di Fondamenti e didattica delle attività motorie, nel corso di studio in Scienze della Formazione Primaria, Università degli Studi di Padova. Anna Gobbato è laureata in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate, insegna Educazione fisica nella scuola secondaria di secondo grado. È Tutor nei laboratori di Fondamenti e didattica delle attività motorie, nel corso di studio in Scienze della Formazione Primaria, Università degli Studi di Padova. Lucia Lazzari è laureata in Scienze della Formazione Primaria, insegna nella scuola primaria. Da molti anni si dedica alla formazione e al coordinamento di gruppi di docenti. È Tutor nei laboratori di Fondamenti e didattica delle attività motorie, nel corso di studio in Scienze della Formazione Primaria, Università degli Studi di Padova Elisa Scudellaro è laureata in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate, insegna sostegno nella scuola secondaria di primo grado. È Tutor nei laboratori di Fondamenti e didattica delle attività motorie, nel corso di studio in Scienze della Formazione Primaria, Università degli Studi di Padova. Indice Introduzione ISBN: 9788854957350 Collana: Scienze dell´educazione Autori: Giuliana Pento, M.R. Fanzago, P. Gnata, A. Gobbato, L. Lazzari, E. Scudellaro Edizione: 2024 Stato: disponibile dal 31 giugno 2024

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Sob o signo da (re)invenção

Sob o signo da (re)invenção

€ 22,00

Este livro explora a revolução estética da Poesia Concreta no Brasil, revelando seus conflitos com a Geração de 45 e o impacto na historiografia literária nacional. Liderado por Haroldo de Campos, Augusto de Campos e Décio Pignatari, o movimento reconfigurou o cânone poético ao romper com o verso tradicional. Buscando uma poesia objetiva e visual, aberta a novas linguagens, os concretistas incorporaram influências de Mallarmé, Ezra Pound, Oswald de Andrade, Max Bense e das “Constelações” de Eugen Gomringer, dialogando com a arte concreta internacional. A obra analisa como esses poetas revalorizaram autores marginalizados e propuseram uma leitura inovadora da tradição, questionando o papel da palavra na sociedade industrial. Um estudo essencial para compreender as transformações da poesia brasileira no século XX. Maria A. Fontes, professora e pesquisadora de Literatura Portuguesa e Brasileira do Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari (DISLL), Università Degli Studi di Padova. Doutorado em Letras UFRJ, em cotutela com a Università La Sapienza di Roma, e Pós-doutorado pela Università Ca’Foscari di Veneza. Professora visitante na Universidade Católica de Chile e na Universidade de Brasília. Desenvolve pesquisa em Literatura de Língua Portuguesa com ênfase em vanguardas e poesia experimental, imigração, gênero, memória e identidade, relações entre artes e literatura.   Índice Introdução ISBN: 9788854957909 Collana: La zattera di pietra, 4 Autrice: Maria A. Fontes Edizione: 2024 Stato: disponibile

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Ubi tu, ibi ego

Ubi tu, ibi ego

€ 18,00

Nella tradizione, per la verità ormai languente ai nostri giorni, delle plaquettes per nozze, ma con un aspetto più simile a quello di certe Festschriften accademiche (ecco un altro genere sempre meno diffuso), le pagine qui raccolte intendono festeggiare, a un anno esatto dalle nozze celebrate non lontano da Treviso nel 2023, l’unione di Francesca Panontin e di Cristiano Lorenzi: una coppia il cui incontro, come capita in molti ambiti, è stato secondato dalla frequentazione di una cerchia di amici che sono anche colleghi, o meglio – come è più giusto dire in questo caso – di fedeli della stessa devozione, fatta di letture comuni e di una condivisa passione per la ricerca, che è ben più di uno stesso mestiere. Il risultato è, ci sembra, un felice ibrido: una breve serie di lavori basati su testi più o meno antichi, d’interesse linguistico ma soprattutto di tema amoroso-nuziale, come si conviene a una raccolta di questa fatta; e poi, una sorta di versione miniaturizzata delle sillogi che già a più riprese il VEV ha dedicato a singoli filoni tematici, confluiti in una collana di Parole veneziane alla quale queste pagine si legano manifestamente. Enrico Castro ha conseguito il dottorato in Linguistica presso le Università di Padova e Losanna. Attualmente sta lavorando a un progetto FNS di descrizione dialettale del Veneziano della Laguna Nord (VeLaN) presso l’Université Côte d’Azur di Nizza. Si occupa di dialettologia e mutamento, con particolare attenzione alla morfologia, al lessico e alla toponomastica. Greta Verzi si è formata nelle Università di Venezia Ca’ Foscari e di Losanna, dove è ora ricercatrice post-dottorale. Si è occupata del volgarizzamento degli Statuta Veneta di Iacopo Tiepolo e oggi riveste il ruolo di capo-redattrice del VEV – Vocabolario Storico-Etimologico del Veneziano, finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero per la ricerca (FNS). Indice Premessa di Lorenzo Tomasin ISBN: 9788854957510 Collana: Scienze filologico-letterarie Curatori: Enrico Castro, Greta Verzi Edizione: 2024 Stato: disponibile dal 5 settembre 2024

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Coscienza del limite e idea di persona in Armando Rigobello

Coscienza del limite e idea di persona in Armando Rigobello

€ 21,00

A cent’anni dalla nascita del filosofo Armando Rigobello, si presenta alle stampe il presente lavoro, frutto di una lunga ricerca e di un’ardua sistemazione e organizzazione del suo pensiero. A partire da fonti che sono conservate nel suo archivio personale, collocato a Rovigo dal 2017, si propone una prima formulazione della biografia, del pensiero e della bibliografia generale della sua produzione scientifica, divulgativa e giornalistica. Rigobello è stato discepolo di Luigi Stefanini che, a suo modo, ha rappresentato il punto di inizio di una tradizione filosofica del Novecento italiano. L’intento dell’autore è quello di contribuire a una reviviscenza di questa tradizione, grazie al ricordo degli incontri personali con il filosofo negli ultimi anni della sua vicenda terrena. Matteo De Boni (Feltre, 1991), dottore di ricerca in Filosofia, svolge la sua attività didattica presso i licei. È affiliato alla “Fondazione Luigi Stefanini” di Treviso e alla sezione Veneta della Società Filosofica Italiana. Ha pubblicato articoli sul personalismo italiano in riviste e miscellanee. Tra le sue pubblicazioni si ricorda la monografia Le ragioni dell’esistenza. Esistenzialismo e ragione in Luigi Stefanini (Mimesis, 2017). Indice Saluto del Presidente Luca Zaia Prefazione di Giovanni Catapano   ISBN: 9788854957671 Collana: La filosofia e il suo passato, 80 Autore: Matteo De Boni Edizione: 2024 Stato: in distribuzione dal 13 gennaio 2025

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«Lotta per la civiltà e filosofia della pace» (1939)

«Lotta per la civiltà e filosofia della pace» (1939)

€ 15,00

«Nessuna vita personale o collettiva sfugge alla legge secondo cui gli uomini agiscono influenzati da un ideale almeno implicito, da una metafisica, per quanto vaga o non formulata». È con questa convinzione che Maurice Blondel (1861-1949), ormai quasi ottantenne, pubblica Lutte pour la civilisation et philosophie de la paix (1939), impegnandosi in un’analisi filosofica assai coraggiosa, sia per l’ardita chiarezza con cui vengono analizzate le concezioni che stavano portando tragicamente alla Seconda Guerra Mondiale, sia per l’audace «filosofia della pace» alla quale essa conduce. Questo «appassionante» testo, considerato all’epoca in cui è apparso un contributo fortemente stimolante per le audaci «analisi precise e penetranti», rivolte al «grande pubblico» e a «coloro che devono formare l’élite di oggi e di domani», interpella pure le menti e le coscienze degli uomini del nostro tempo, specialmente oggi in cui il folle diffondersi dei conflitti armati sembra fare della pace un obiettivo utopistico sempre più lontano e della guerra un tragico destino a cui non è possibile sottrarsi. Anna Vittoria Fabriziani, già professore associato di Storia della filosofia all’Università di Padova, si occupa soprattutto di temi riguardanti la filosofia francese tra Ottocento e Novecento con una preminente attenzione al dibattito epistemologico e ai modelli di spiegazione dell’azione umana. Tra i suoi scritti recenti: Sturzo interprete di Blondel. Dal periodo giovanile agli anni dell’esilio (Padova 2020); «Patria e Umanità» (1928). Una lezione di Maurice Blondel sul contrasto tra patriottismo e nazionalismo (Padova 2022).   Indice ISBN: 9788854957251 Collana: Scienze politiche Autore: Anna Vittoria Fabriziani Edizione: 2024 Stato: disponibile dal 4 aprile 2024

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Res publica 2024

Res publica 2024

€ 15,00

Le elezioni del 5 novembre hanno consegnato agli Americani, e al mondo, il quarantasettesimo Presidente degli USA ma soprattutto la prefigurazione di quel che potrebbe accadere nelle democrazie occidentali: alludo all’arresto dell’avanzata dei diritti e del politicamente corretto. Pare che una buona parte degli elettori di Donald Trump non ne possa più di questa dimensione valoriale nella quale siamo immersi: si tratta di gente concreta, che desidera pensare, volere e agire senza soffrire gli impedimenti derivati da postulati avvertiti come costruzioni artificiose, calate dall’alto per il piacere di circuiti elitari ben rappresentati dalle star scese in campo a sostegno di Kamala Harris. L’impressione è che proprio l’antitesi tra democrazia e volontà collettiva da una parte, diritti e individui dall’altra, segni il punto di crisi ideologica dei nostri sistemi politico-costituzionali: superarla non sarà facile. Su ciò e su altre attualità, interne e internazionali, si aggirano gli articoli raccolti in questo libro che mira a lasciare una traccia di alcuni fra i principali eventi del 2024, almeno per come essi sono stati vissuti e intesi dall’autore. Umberto Vincenti è professore ordinario nell’Università di Padova, dove insegna Modelli costituzionali dell’Occidente. Tra i suoi libri: Diritto senza identità. La crisi delle categorie giuridiche tradizionali (2007); Diritti e dignità umana (2009); I fondamenti del diritto occidentale. Un’introduzione storica (2010); La repubblica virtuosa. Una proposta per l’Italia (2011); Di chi è la colpa. Sette possibili cause del dissesto italiano (2013); La Costituzione di Roma antica (2017); Il Palatino e il segreto del potere. I luoghi e la costituzione politica della prima Roma (2022). Indice Premessa ISBN: 9788854958012 Collana: Scienze giuridiche Autore: Umberto Vincenti Edizione: 2024 Stato: disponibile  

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La prigione

La prigione

€ 15,00

«Cos’è esattamente la libertà? Questo interrogativo ci viene spontaneo alla lettura de La prigione: nel testo sembra la limitazione di poter agire o muoversi come si vuole, e in tal caso non vi sarebbero difficoltà di interpretazione. Il protagonista di questo monologo (ma il termine appare non del tutto pertinente) sperimenta su di sé la condizione restrittiva, ma nello stesso tempo crea un mondo psicologico che in parte dall’esterno trae gli spunti utili alla sua riflessione. L’epigrafe in apertura del libro, ‘a chi è solo’, pone in campo un altro elemento: la solitudine; e, come per la libertà, pure la solitudine potrebbe diventare una categoria del pensiero, perfino idea illusoria. Chi è veramente solo? e poi, fisicamente o spiritualmente?» (dalla Prefazione di Luciano Nanni) Lorenzo Carta (Vicenza, 1956) ha compiuto studi tecnici e musicali. Dal 1995 vive in Germania, a Friedrichshafen. Il suo lavoro lo ha portato a continui e frequenti viaggi in tutto il mondo, ma ha sempre tuttavia coltivato la sua passione per la scrittura e la musica. È attivo come violoncellista in varie formazioni orchestrali in Germania e Austria. Ha pubblicato in Italia, come autore, il libro di poesie E recita versi il poeta (2006) e ha curato la traduzione dallo spagnolo all’italiano del libro di arte e poesia Que sueño es este di Gigliola Zecchin (2022). Indice Prefazione di Luciano Nanni ISBN: 9788854956674 Collana: Narrativa Edizione: 2024 Stato: disponibile dal 9 aprile 2024

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