Il presente lavoro nasce con l'intento di approfondire la situazione delle persone disabili nel contesto penitenziario. Partendo da una riflessione sull'istituzione totale e sugli elementi del trattamento rieducativo, si declina il diritto alla salute in carcere alla luce di alcuni documenti internazionali: la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) dell'Organizzazione Mondiale di Sanità e la Convenzione Internazionale sui Diritti delle Persone Disabili. La riflessione procede cercando di comprendere le caratteristiche dei detenuti disabili e le progettualità che potrebbero essere pensate per rispondere ai bisogni speciali di queste persone. Accompagnare il detenuto, anche disabile, nel percorso di ricostruzione della propria esistenza significa evitare, oltre alla privazione della libertà, una limitazione nella partecipazione alle attività trattamentali.
Autore:
Alessandra Cesaro, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università di Padova, è docente di Pedagogia Speciale e dell'Integrazione e di Pedagogia Speciale e della Devianza nella Facoltà di Scienze della Formazione. Membro del Centro Interdipartimentale di Pedagogia dell'Infanzia del medesimo ateneo e componente esperto del Tribunale di Sorveglianza di Venezia, si occupa delle problematiche pedagogico-educative della disabilità, dei temi educativi del disagio e della marginalità e svolge attività di formazione per educatori, insegnanti e genitori. Autrice di Introduzione alla pedagogia della devianza (Padova 2004), ha pubblicato articoli in riviste scientifiche tra le quali Studium Educationis e L'integrazione scolastica e sociale.
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