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Se si volesse cercare un filo conduttore nella ricerca frastagliata e mutevole compiuta da Michel Foucault lo si potrebbe compendiare nella frase: « se dépendre de soi-même ». Essa esprime in primo luogo l'esigenza teorica di produrre una distanza dai modi in cui ci è tradizionalmente noto tanto lo spazio della politica quanto quello della filosofia, come sola condizione per poterli pensare ancora. Questo si traduce e si prolunga poi in compito etico, il quale investe i soggetti e li interroga sulla loro capacità di assumere come problema i modi della loro produzione nel campo sociale.
Cosa significa ‘utilizzare' oggi Foucault e non limitarsi semplicemente a commentarlo? Questo libro suggerisce una risposta: leggere i suoi libri non per interpretarli o per trovarvi delle prese di posizione brillanti sul nostro presente, ma per rendere visibile l'ordine che li sorregge, liberandolo dalla sua immediata aderenza ai luoghi in cui si è concretamente prodotto e rimettendolo così in gioco come elemento in grado di aprire, oggi, una differenza nel pensiero della politica.
Pierpaolo Cesaroni (1980) si è laureato in Filosofia e ha poi conseguito il Dottorato di ricerca in Filosofia politica all'Università di Padova. Ha svolto attività di studio e di ricerca presso la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco e la Université Panthéon-Sorbonne di Parigi. È autore di 'Governo e costituzione in Hegel. Le Lezioni di Filosofia del diritto' (Milano 2006) e di alcuni saggi sul pensiero politico hegeliano. Si occupa ora di filosofia francese contemporanea. Attualmente è assegnista di
Per questo saggio all'Autore è stato assegnato il 'Premio Chiereghin' indetto dal Dipartimento di Filosofia dell'Università di Padova.
ISBN:9788861294950
Collana: La filosofia e il suo passato 33
Autore: Cesaroni Pierpaolo
Edizione 2010
Stato: Disponibile