L'adolescenza è quel tempo nella vita nel quale all´individuo si prospettano alcuni compiti evolutivi inalienabili. La trasformazione fisica e l´accesso ad una capacità di pensiero ipotetico-deduttiva inducono ogni ragazzo a confrontarsi con la necessità di riconoscere e com-prendere una nuova identità. La malattia cronica può rappresentare in questa fase di sviluppo un fattore di disturbo: cardiopatie, diabete, asma bronchiale, insufficienza renale cronica, trapianto d´organo, sono solo alcune tra le patologie croniche che colpiscono comunemente anche gli adolescenti e sono in grado di interferire in modo incisivo sulla qualità di vita di questi ragazzi e sulla possibilità, per loro, di crescere in modo armonioso. I frequenti episodi di mancata compliance, osservati in molti adolescenti malati cronici, divengono, per uno sguardo pedagogicamente orientato, segno ed espressione di una fatica di essere, di un'incapacità vissuta di integrare in sé un'identità resa aliena dalla patologia, che colpisce e trasforma. Attraverso un'indagine di natura qualitativa, che ha permesso di conoscere e comprendere i vissuti e le storie di vita di alcuni di questi ragazzi, sono state individuate alcune proposte di intervento educativo mirato. Contestualmente si è cercato di definire una competenza educativa finalizzata ad aver cura di questi giovani che, loro malgrado, sono costretti a spiccare il volo per aprirsi alla vita ad ali legate.
Natascia Bobbo è Dottore di ricerca in Scienze pedagogiche e didattiche. Attualmente è ricercatrice in Pedagogia Generale presso il Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università degli studi di Padova. Insegna Fondamenti Pedagogici di Educazione al Paziente, Pedagogia Generale e Metodologia educativa presso la medesima università. Svolge attività di formazione continua ECM. Ha già pubblicato Bambini in ospedale. Riflessioni pedagogiche e prospettive educative ed Educazione al limite di fronte al dolore e alla morte dei bambini (entrambi per PensaMultimedia, 2004) e La persona e il suo vissuto nell'esperienza di malattia: l'approccio educativo (Cleup 2009).
Patrizio Sarto è medico chirurgo, specialista in medicina dello sport e cardiologia. Dal 1995 al 2009 si è occupato di gestione e valutazione funzionale e riabilitazione del cardiopatico cronico, anche dializzato. Nello stesso periodo è stato responsabile della selezione dei pazienti e della gestione del follow-up per i trapianti di cuore, in collaborazione con il centro chirurgico di Verona. Attualmente è dirigente responsabile presso la divisione di Medicina dello sport, Ospedale di Treviso. I suoi lavori sono stati pubblicati in 'Journal of Cardiovascolar Medicine', 'American Journal of Cardiology', 'Diabetes Care', 'Journal of Cardiac Failure'.
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