Roberta Caldin approfondisce, nell'ambito della pedagogia speciale, i temi educativi relativi alla disabilità in un contesto pedagogico ampio e unitario di riferimento: questa scelta deriva anche dalla necessità di contemplare le varie disabilità attraverso elementi affini e accomunanti che si dipartono e rinviano, sempre, alla persona nella sua integralità. Attraverso puntuali riferimenti storici, l'autrice esamina la nascita della pedagogia speciale, sospesa tra dimensione educativa e medica; successivamente, analizza il contributo della pedagogia psicoanalitica che riguarda l'ambito della sofferenza psichica e la valorizzazione degli elementi emozionali, ma anche quello della formazione degli educatori che necessitano di precisare motivazioni, interessi e conflitti della loro professione. All'interno della dimensione interdisciplinare si colloca il contributo delle scienze dell'educazione, che sollecitano a lavorare con rigore metodologico, e gli apporti di scienze umane quali la psichiatria e la neuropsichiatria infantile che si inscrivono in un'ampia trattazione sulla cura educativa e sulla relazione d'aiuto. L'autrice affronta alcuni temi che abbracciano l'ambito della disabilità, la superano e la inscrivono nel progetto di una pedagogia speciale integrata: la responsabilità dell'adulto educatore, le modalità educative parentali, le contraddizioni della dimensione sociale, il ruolo della comunità, l'educazione inclusiva, le recentissime indicazioni dell'OMS e la nuova classificazione internazionale. Il lavoro si presenta, quindi, come un avventuroso e complesso viaggio di ricerca che si muove all'interno della problematicità dell'esperienza esistenziale e dell'appartenenza all'umana condizione, connotato da impegno personale e professionale quotidiano, etico e civile. Il libro può essere utile a tutti coloro che si avvicinano, per la prima volta o con molteplici motivazioni, ai problemi della disabilità: studenti universitari, educatori e operatori che lavorano in realtà istituzionali con persone disabili, studiosi interessati ad allargare e ad integrare l'orizzonte tecnico-specialistico del deficit.
Roberta Caldin, docente nell'Università di Bologna, è docente di Pedagogia Speciale nella Facoltà di Scienze della Formazione. È membro del Centro di Pedagogia dell'Infanzia, del Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Famiglia e di quello per la Ricerca e la Didattica, e del Centro di Ateneo di Servizi e Ricerca in materia di Handicap, Disabilità e Riabilitazione della stessa Università. Si occupa, in particolare, delle problematiche pedagogico-educative della disabilità, del rapporto tra pedagogia e psicoanalisi, dei temi educativi dell'adolescenza e svolge attività di formazione per educatori, insegnanti, genitori, dirigenti scolastici e personale socio-sanitario. Fra le sue pubblicazioni ricordiamo: Educazione e psicoanalisi, Borla, Roma 1996; Pedagogia generale, Erickson, Trento 2000 (con G. Zago); Disabilità: quadro teorico e percorsi di integrazione, Cleup, Padova 2000 (con R. Montani). Collabora con alcune riviste fra le quali: Studium Educationis, Imago, Prospettiva Ep, Scuola Materna.
ISBN:8871785428 Collana: Scienze dell´educazione Autore: Caldin Pupulin Roberta Edizione 2001 Stato: Disponibile
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