Riepilogo carrello
Il tuo carrello è vuoto
Prodotti nel carrello: 0
Totale Prodotti: € 0,00
Parlare di “ragioni del mistero” è volutamente provocatorio e paradossale. Ma bisogna anche ammettere che il mistero si presta a questo paradosso. Esso si definisce come impenetrabile e superiore alla ragione, ma per cogliere questa impenetrabilità superiore la ragione deve impegnarsi fino in fondo. E quanto più la ragione si fa rigorosa, tanto più il mistero le diventa ostico e inafferrabile e le sfugge da tutte le parti. Solo se la ragione accetta di allargare e differenziare i suoi criteri di significato e di senso, ciò che prima era oscuro e misterioso comincia ad articolarsi e i luoghi e le forme del mistero si moltiplicano, senza per questo perdere la loro ombra e ricchezza inesauribile.
Gian Luigi Brena insegna epistemologia all’Istituto filosofico Aloisianum di Padova. Ha pubblicato tra l’altro Forme di verità. Introduzione all’epistemologia (1995) e ha curato il volume L’oggettività in filosofia e nella scienza (2002).
ISBN:8871786505
Collana: La filosofia e il suo passato 8
Autore: Brena Gian Luigi
Edizione 2003
Stato: Disponibile