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Il nucleo centrale della prima Critica è una “teoria della scienza” e, insieme e in egual misura, una “ontologia”. Oggetto della scienza newtoniana della natura è il “fenomeno”, il quale non consta che di rapporti, e la scienza di un oggetto che consiste interamente di rapporti non può essere che matematica. Ma il fenomeno non è tutta la realtà, anche se è tutto ciò che possiamo conoscere. L’essere del fenomeno non esaurisce l’ordine dell’essere, ma l’ordine dell’essere intelligibile, per il nostro pensiero, è semplicemente il “non essere” del fenomeno. La metafisica è “pensiero negativo”. L’oggetto metafisico si sottrae ad una scienza certa ed evidente, per intuizione o deduzione, che ha nella matematica il suo modello, secondo una concezione che per Kant fu propria di una tradizione di pensiero che risale a Platone e che, attraverso il neoplatonismo antico e poi, in età moderna, il razionalismo cartesiano, giunse sino a Spinoza. Il saggio discute le tesi di Kant sulla metafisica con riferimento, in particolare, alla sua interpretazione della storia della metafisica.
Giuseppe Micheli (Rovereto, 1944), ordinario di Storia della filosofia presso l’Università di Padova, si occupa soprattutto di temi attinenti la filosofia di Kant, la storia della storiografia e la filosofia anglosassone dell’Ottocento.
ISBN: 9788871782782
Collana: La filosofia e il suo passato, 1
Autore: Micheli Giuseppe
Edizione: 1998
Stato: disponibile