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Interpretazioni per la salvaguardia delle Ville Venete

Opere e scritti - Omaggio a Giuseppe Mazzotti

  • Autore: Lucia Tomasi
  • ISBN: 9788867871384
  • Collana: Scienze storiche
  • Data Edizione: 2013
  • Numero pagine: 72
  • Illustrato: a colori
  • Stato: disponibile
  • Formato: cm 33x24
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La casa come luogo del privato, dell’intimità dell’individuo, storicamente si identifica con la figura femminile, o meglio con quanto di femminile c’è in ogni essere umano, luogo dell’anima. E qual è la casa ideale se non la villa veneta?

In essa non c’è contrapposizione tra interno ed esterno, ma fluidità di spazi, concetto tra l’altro, estremamente attuale. Pur nella solidità dei suoi costrutti, essa rimane un involucro trasparente, poiché rapportata, attraverso continui assi visuali, alle prospettive esterne.

In essa un vestibolo può divenire un pergolato ed un salotto una radura, tra alberi e colline inghirlandate di frutta e fiori. Per non parlare dei grandi miti affrescati che ci sprofondano nei paesaggi della cultura classica, fondamento della civiltà occidentale.

Le figure femminili che spesso inserisco nelle mie interpretazioni, si identificano in qualche modo con gli organismi architettonici, vi si rispecchiano, anch’esse trasparenti.

Le Ville Venete sono creature cresciute assieme all’ambiente naturale, con il tempo hanno preso il carattere dei propri abitanti, e questi, per certi aspetti, sembrano impersonificare, in un rapporto simbiotico, le caratteristiche delle loro dimore.

Più passano gli anni più divengono vive, il tempo le rende più affascinanti, le integra con il contesto.

Esse rimangono testimoni dello svolgersi della storia, dei piccoli e grandi fatti quotidiani con i loro eventi più o meno gioiosi. Ne portano le tracce, i segni.

Questo tipo di architettura nasce che è semplicemente fatta di muri che hanno determinate misure, un determinato costo, col tempo acquista una vera personalità. La Villa Veneta si carica così di significati, ha sempre più cose da raccontare, da insegnare, vive della relazione con l’ambiente naturale; azzarderei a dire come i personaggi nei dipinti del Giorgione e degli artisti veneti che ne seguono.

Palladio in fondo ha realizzato in architettura ciò che lo stesso Giorgione ha fatto in pittura: una continuità, uno scambio, un connubio tra mondo umano, vegetale ed animale.

Si potrebbe anche affermare che Palladio abbia anticipato di 400 anni il concetto che dell’architettura aveva Frank Lloyd Whrigt.

La villa diviene così un essere organico, un organismo vivente. Essa ha una vita ben più lunga della nostra, ma non è autonoma! È affidata alle nostre mani. Prendendocene cura difendiamo meglio anche noi stessi. Essa è a tal punto parte della nostra terra, che Andrea Palladio in base alle forme del paesaggio progettava le proprie creature.

Il Veneto non sarebbe più lo stesso senza le ville. Esse sono le eccellenze del nostro entroterra.

Motivo per cui siamo conosciuti ed imitati da 500 anni in tutto il mondo. Perfino l’architettura istituzionale degli USA si è ispirata al Palladio. Queste ville esprimono la civiltà veneta: l’amore per Agricoltura con la A maiuscola, come filosofia, un vivere in armonia con il creato, con i cicli e le forze della natura; Agricoltura come mito, luogo ove ritrovare noi stessi, le nostre origini più antiche, come Arcadia, poesia e amore per i meravigliosi doni della natura, oggi più preziosi che mai...

Questo discorso diviene infatti sempre più attuale ed importante più che in passato, poiché nel ‘500 tutto era naturale, oggi, sempre meno…

Le silouettes femminili in rapporto di estatica contemplazione, oppure come veneri in posizione di armoniosa distensione, hanno a volte il colore delle facciate delle ville, spesso il colore della luce e del cielo.

Esse stanno ad indicare una sorta di spirito del luogo, un genio del luogo, sembrano rimanere lì come testimoni, a difesa e protezione.

Un genius loci.

Il colore rosso talvolta ci sottolinea però anche un’emergenza...

Il femminile allora assume l’immagine di un “prendersi cura di”, a tutela e salvaguardia della vita, anche di queste “speciali vite”…

L’abnegazione che Giuseppe Mazzotti ha profuso a difesa delle Ville Venete arrivando a far approvare nel 1958 la Legge di tutela n. 243 con l’istituzione dell’Ente Ville Venete, deve continuare, poiché esse, proprio perché sono “vive”, hanno bisogno di continua attenzione e cura.



Lucia Tomasi di Conegliano è nata e vissuta per lungo tempo accanto alla fornace di famiglia, divenuta mito nel proprio immaginario, identificandosi con la creatività stessa, con la passione per la ricerca e il costruire. Laureata in architettura all’Università degli Studi di Firenze, ha fatto svariate esperienze in campo progettuale, quindi ha optato per una scelta di pura creatività, divenendo architetto-artista.

Ha insegnato Disegno Geometrico, Progettazione di Architettura-Arredamento, Modellistica e quindi Disegno e Storia dell’arte.

È collaboratrice di “abcveneto.com” rivista on-line per l’arte e la cultura nel Triveneto.

È assorbita dall’impegno a promuovere, con la propria sensibilità creativa, la grande architettura italiana all’estero attraverso numerose esposizioni internazionali, interpretando in modo personale e inedito le opere e i loro autori, alla luce di una competenza che le deriva dalla sua formazione d’architetto, di docente e d’artista.

Per l’ architettura veneta di Andrea Palladio ha ricevuto il Premio Ambiente 35ª edizione, San Marino 2.6.2011 e ha pubblicato Architetture dell’anima, omaggio a palladio (Ed. Alari 2008).

Per il barocco romano ha partecipato alla New York Expò, febbraio 2009, con Crisolart Gallery di Barcellona e ha partecipato nel 2011, 2012 e nel 2013 alla Giornata del Contemporaneo con A.M.A.C.I. Associazione Musei Arte Contemporanea Italiani.

Per il rinascimento fiorentino ha ricevuto il Premio Fiorino D’oro, Firenze Palazzo Vecchio 4.12.2010.

È membro di Italia Nostra e dell’ Accademia di San Lazzaro di Roma del cui consiglio direttivo è presidente Claudio Strinati, Direttore Generale del Ministero dei Beni Culturali e vice-presidente Daniele Radini Tedeschi.




ISBN:9788867871384
Collana: Scienze storiche
Autore: Lucia Tomasi
Edizione 2013
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