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Nelle ipotesi di danno cagionato da fatto illecito altrui, gli importi, liquidati agli aventi diritto a titolo di risarcimento del danno, possono risultare minimi qualora non tengano conto di tutte le voci di danno risarcibili. Inoltre, non di rado, il danneggiato, ignaro dei suoi diritti, non agisce per ottenere il risarcimento del danno subito.
Il volume ha, pertanto, l’intento di individuare sia le diverse tipologie di danno derivante dall’illecito altrui, sia i soggetti che hanno diritto al risarcimento ed in quale misura.
Punto di partenza dell’esposizione sono le dirompenti “sentenze di San Martino” della Cassazione a Sezioni Unite con le quali si afferma nell’ordinamento giuridico italiano la bipolarità del sistema risarcitorio: il danneggiato potrà essere risarcito dei danni patrimoniali e dei danni non patrimoniali. Viene, dunque, ridisegnato il danno non patrimoniale che diviene figura onnicomprensiva non suddivisibile in sottocategorie: le classiche figure del danno morale, danno biologico, danno da lutto, danno esistenziale divengono voci di danno incluse nell’ampia categoria del danno non patrimoniale alla persona. Il danno non patrimoniale è sostanzialmente unico, ma i pregiudizi astrattamente riconducibili a tale categoria (pregiudizio morale, estetico, esistenziale, ecc.) devono essere integralmente risarciti in favore del soggetto leso. In questo senso, può essere utilizzata la locuzione danno morale, accanto a quella di danno biologico, danno alla vita di relazione, tenendo conto che, da una parte, il danno subito va sempre interamente liquidato, non lasciando privi di risarcimento alcune voci di danno, ma che dall’altra parte deve essere evitata qualsiasi duplicazione risarcitoria che urta contro la natura e la funzione della responsabilità extracontrattuale.
ISBN:9788867871858
Collana: Scienze giuridiche
Autore: Francesca Boscolo
Edizione 2014
Stato: Disponibile