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Il vescovo cattolico Giuseppe Cognata (Agrigento 1885 - Pellaro 1972) fu inquisito dal Sant’Uffizio e subì un ingiusto processo per moralità nei primi mesi del pontificato di Pio XII (aprile-dicembre 1939). Degradato ed espulso dal coetus episcoporum, Giuseppe Cognata consumò la sua vita nella sottomissione e nel nascondimento, interrotto finalmente da Giovanni XXIII e Paolo VI, che lo riammisero nella sua dignità di vescovo della Chiesa cattolica. Mai si giunse, però, alla revisione del processo. Prima che vescovo, Cognata fu un intellettuale fornito di grande cultura sia classica sia filosofica, come si può cogliere nelle due tesi di laurea in Lettere e in Filosofia, da lui presentate all’Università di Catania nel 1908 e nel 1909 e che qui vengono pubblicate con un’ampia contestualizzazione storico-culturale e con un puntuale corredo di note.
Già professore ordinario di Storia della filosofia all’Università di Padova, Ilario Tolomio (Borgoricco, 1943) si è dedicato dapprima alla medievistica filosofica, con contributi sulla devotio moderna (Il trattato De quattuor generibus meditabilium di Gerardo Groote, Padova 1975) e sulle trattazioni de anima altomedievali (L’anima dell’uomo, Milano 1979). Si è poi rivolto a studi sulla storiografia filosofica fra Cinquecento e Ottocento (I fasti della ragione, Padova 1990; Italorum sapientia, Soveria Mannelli 1999) e sull’atteggiamento della Chiesa cattolica verso il pensiero moderno (Dimenticare l’antimodernismo, Padova 2007). Ha inoltre curato il vol. XVIII della traduzione italiana dell’Opera Omnia di Romano Guardini (Bonaventura, Brescia 2013).
Indice e Prefazione
ISBN:9788867872268
Collana: La filosofia e il suo passato 52
Autore: Giuseppe Cognata
Curatore e autore saggio introduttivo: Ilario Tolomio
Edizione 2014
Stato: Disponibile