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In un’epoca che si caratterizza per la globalizzazione, per la crisi dell’economia, per lo scacco dei valori e delle ideologie del ’900, per il primato della finanza sulla produzione, questo libro ripropone, apparentemente fuori dal tempo, il tema dell’uomo e del suo luogo di lavoro.
L’uomo ‘che lavora’ è affrontato dal punto di vista più intimo e peculiare: la sua identità. Una identità sempre più messa in crisi dalla perdita di radici che l’attuale impone e che l’autore ricerca in un luogo, reale e allo stesso tempo simbolico, l’Impresa.
Attraverso la dialettica che si instaura tra uomo e impresa, analizzata attraverso casi concreti, chi scrive offre uno scenario che privilegia proprio l’impresa come il luogo della rifondazione di un nuovo umanesimo di cui ‘il produttore’ è l’artefice principale.
Un libro nuovo e allo stesso tempo antico, fuori dagli schemi della letteratura organizzativa che sempre più offre soluzioni preconfezionate, e che consente una riflessione indispensabile per intendere i fenomeni che caratterizzano un tempo complesso come l’attuale.
Luigi Inverni (Milano, 1953), psicologo, ha operato per oltre venticinque anni nelle imprese in qualità di Direttore Risorse Umane e Organizzazione e da un decennio opera nella Consulenza Direzionale presso Sin&rgetica Srl.
Indice, Prefazione e Introduzione.
ISBN:9788867873449
Collana: Scienze psicologiche
Autore: Luigi Inverni
Prefazione: William Levati
Introduzione: Bruno Ermolli
Postfazione: Gualtiero Harrison
Edizione 2015
Stato: Disponibile