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Premio Letterario Civitas Vitae
Gare, sport e altre imprese memorabili di nonni e nipoti
Una delle caratteristiche più originali e interessanti di questo nostro premio, che oggi raggiunge la decima edizione, è quella di “mescolare le voci”, anno dopo anno, raccolta dopo raccolta. Come in un cocktail ben riuscito, l’alternarsi dell’età e della provenienza degli autori, dei loro linguaggi e delle loro culture, ha sollecitato la curiosità dei lettori, ottenendo un effetto inedito e spesso affascinante, come di chi assapora il gusto nuovo e stimolante che proviene da ingredienti noti ma sapientemente miscelati.
In ognuno di questi piccoli libri ci si trova davanti a uno specchio dai molti riflessi: si passa dalle lucide sentenze (spesso di disarmante tenerezza) di un ospite magari ultranovantenne alla freschezza della scoperta del mondo di un giovane volontario, da un testo intriso di pacata malinconia al brioso resoconto di un allegro ritrovarsi fra nonni e nipoti, per quella misteriosa trasmissione dei saperi che spesso avviene proprio attraverso il “fare” insieme qualche cosa, con impegno condiviso e rasserenante.
E il tema di quest’anno sembra fatto apposta per aggiungere un altro tassello all’affresco relazionale tracciato in questi dieci anni. Parlare delle amichevoli sfide fra nonni e nipoti attraverso le gare e l’attività sportiva ha stimolato la memoria e la voglia di raccontare (e di raccontarsi...) di tanti, che hanno voluto rivivere – e condividere – il mondo di esperienze e di ricordi che ciascuno custodisce dentro di sé, e che ha a che fare con quell’insopprimibile tendenza a confrontarsi con se stessi e con gli altri, a mettersi alla prova e tentare di raggiungere i propri limiti, che è parte integrante della natura umana.
Protette e conservate in una freschezza fuori del tempo dal ricordo di chi le ha vissute, ecco spalancarsi davanti a noi – in un sottinteso, pericoloso mondo di guerra – le mille imprese infantili di bambini di campagna ancora solidi nelle relazioni familiari ma vicini alle grandi trasformazioni sociali dei decenni del dopoguerra: e le sfide affrontate diventano simbolo e porta per l’accesso alla maturità.
Spesso lingua e dialetto si mescolano con effetti linguistici vivaci e realistici: e la conoscenza di questo antico e fortissimo legame linguistico rappresenta ancora – per i veneti – un saldo legame di appartenenza identitaria (e non è l’ultimo dei doni che questi nonni fanno ai nipoti...). La più importante conseguenza per tutti coloro che sono coinvolti in questo libro è però – lo si intercetta benissimo – il senso del calore di un nido e dell’alleanza leale che un pericolo (e una sfida) affrontati insieme danno ai protagonisti, insieme rendendoli protettori e protetti.
Antonia Arslan
Presidente della Giuria
ISBN:9788867878062
Collana: Premio Civitas Vitae
Autore: OIC - Opera Immacolata Concezione
Edizione 2017
Stato: Disponibile