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Questo numero inizia con un interessante articolo di Pierpaolo Bellini dal titolo Sociologia della realizzazione: mettere gli altri ‘al loro posto’ che sviluppa un argomento di particolare importanza perché tratta, da un originale punto di vista, la costruzione identitaria nostra e degli altri. Andrea Lombardinilo con The ‘virtuist’ society. Pareto and the myth of immoral representations interpreta alla luce di un saggio di Pareto, un avvenimento che qualche tempo fa ha fatto molto discutere, come per esempio la copertura dei nudi dei Musei Capitolini di Roma. Il terzo contributo di Valentina Pajola e di Eleonora Bordon dal titolo L’immigrazione nel linguaggio giornalistico: un’analisi longitudinale ha per fulcro una ricerca sul linguaggio usato da due quotidiani italiani sul tema attualissimo degli sbarchi di immigrati in Italia. Sempre sul tema dell’immigrazione Angela Tessarolo in Politiche d’asilo ed etica weberiana: come il fenomeno migratorio evidenzia il pluralismo dei valori, aggiunge alle posizioni politiche riguardanti l’emigrazione, l’etica della responsabilità e della convinzione, anche alla luce delle politiche d’asilo. Alessia Alessandri analizza tre quotidiani, uno italiano, uno tedesco e un altro inglese, con l’intento di rilevare un’eventuale stereotipizzazione degli italiani e/o dell’Italia. Simile nell’intento è l’articolo Stereotipi nazionali nei quotidiani di tre Paesi europei di Marilena Distefano in Come sono visti gli italiani dall’estero? Un contributo che si focalizza sugli stereotipi attribuiti agli italiani da resoconti di vario tipo francesi, tedeschi e statunitensi tra cui la pubblicità e il cinema. Un lavoro meticoloso è quello svolto da Graziella Pagliano in Presenze e letture di Francesco De Sanctis che si è focalizzata sulle tracce lasciate dal famoso critico letterario a duecento anni dalla sua nascita. Sempre su un aspetto particolare del campo artistico, Emanuele Stochino propone un lavoro sugli affreschi di una chiesa in provincia di Rimini, affreschi affidati a uno street artist e a una fumettista. Nonostante le controversie sulla definizione di arte, queste inusuali forme espressive sono state considerate dai responsabili della Chiesa, in grado di rappresentare episodi della vita di santi e di essere esposte all’interno di un luogo sacro. Francesco Giorgino in Elogio della Sociologia della Comunicazione mette in evidenza la capacità della Sociologia della comunicazione di produrre analisi scientifica capace di intercettare quei cambiamenti della società che interessano tutto il sistema della comunicazione da quello personale a quello telematico. Infine, Roberta Maeran e Marco Marcati si occupano di Il mobbing in azienda: la comunicazione organizzativa disfunzionale, avvalendosi dello status quo relativo al mobbing e alle conseguenze che questa ‘comunicazione patologica’ ha sia in contesto lavorativo che familiare.
ISBN:9788867875566
Collana: Metis 2016
Curatori: Tessarolo Mariselda, Angelo Boccato
Stato: Disponibile