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Il D.lgt. 26/07/1917 e il R.d. 15/07/1926 n. 1317 unirono forzosamente i Comuni di Mestre, Zelarino, Chirignago e Favaro a Venezia, per dar vita a Porto Marghera. Nei quattro referendum per restituire autonomia a Mestre e a Venezia, dal 1979 ad oggi, i contrari addussero da subito presunti ostacoli giuridici. L’inserimento di Venezia tra le città metropolitane, alla vigilia del secondo referendum, non permise mai un dibattito costruttivo, ma fu spesso utilizzato in modo strumentale antireferendario.
Con questo libro, autorevoli giuristi ed esperti fanno chiarezza, spiegando perché è pienamente conforme al dettato costituzionale e alle normative nazionali e regionali il ripristino dei Comuni in base dell’art. 133 Cost. e dell’art. 15 Tuel: la competenza rimane alle Regioni anche dopo la Legge Delrio.
Stefano Chiaromanni (Mestre, 1981), avvocato, è dal 2012 Presidente del Movimento per l’Autonomia Amministrativa di Mestre. Ha scritto articoli di diritto societario, successorio e dei contratti per le riviste giuridiche «Vita Notarile» e «Studium iuris». È autore di articoli di storia, letteratura e architettura locali per i «Quaderni del Centro Studi Storici di Mestre».
Indice Prefazione
ISBN:9788867876204
Collana: Scienze giuridiche
Curatore: Stefano Chiaromanni
Prefazione: Luciano Falcier
Introduzione: Maurizio Mistri
Edizione 2016
Stato: Disponibile