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I saggi qui raccolti sono il frutto di una lunga fedeltà a Luigi Meneghello, iniziata più di vent’anni fa, quando la critica sull’autore era appena agli albori. Da allora ad oggi le cose sono cambiate e una schiera di estimatori e interpreti si è fatta avanti, riconoscendo allo scrittore un posto preminente (e non solo regionale, come inizialmente si poteva anche pensare) nella nostra letteratura più recente.
L’opera narrativa di Meneghello viene affrontata da diversi punti di vista (secondo prospettive di lingua – e in particolare di lingua interagente con il dialetto –, di stile, di poetica implicita ed esplicita), ma sempre con l’intento precipuo di illustrarne le dinamiche sghembe e personalissime, che fanno di essa un unicum nel panorama contemporaneo italiano.
Antonio Daniele insegna Storia della lingua italiana all’Università di Udine. Ha scritto volumi e saggi sulla lingua e la metrica di scrittori delle Origini e del Rinascimento, occupandosi soprattutto di Petrarca e di Tasso, ma anche dei grandi plurilinguisti del Cinquecento: Capitoli tassiani (1983); Linguaggi e metri del Cinquecento (1994); Nuovi capitoli tassiani (1998); La memoria innamorata. Indagini e letture petrarchesche (2005); Folengo e Ruzzante. Dodici studî sul plurilinguismo rinascimentale (2013). Ha curato edizioni delle Rime di Giovanni Dondi dell’Orologio (1992), dei poemi di Carlo de’ Dottori (la Galatea, 1977; l’Asino, 1987) e delle poesie in dialetto (1990) e in lingua (2003) di Romano Pascutto. Negli ultimi anni si è interessato anche di scrittori della Grande Guerra: Magnaboschi. Storie di guerra, di scrittori e d’altopiano (2006) e La guerra di Gadda (2009), nonché di poeti contemporanei, specialmente veneti, quali Noventa, Marin, Bandini e altri.
Indice Premessa
ISBN:9788867874996
Collana: Romanistica Patavina 7
Autore: Antonio Daniele
Edizione 2016
Stato: Disponibile