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A lungo la giurisprudenza aveva ritenuto che la lesione all’integrità della salute potesse dar luogo al solo risarcimento del danno patrimoniale. Infatti, soltanto il danno con conseguenze economiche negative veniva considerato rilevante dai giudici e il risarcimento riguardava solo le spese sostenute e la diminuzione del reddito da lavoro (ad es. per i costi delle cure farmacologiche o degli esami diagnostici, per l’incapacità lavorativa durante il tempo necessario per guarire dalle lesioni, ecc.). Tale orientamento, non solo apparentemente iniquo, doveva essere superato in quanto si presentava la necessità di dare una tutela piena e diretta al bene della salute.
Per il disposto dell’articolo 32 della Costituzione la salute, quale diritto autonomo e assoluto, rientra a pieno titolo tra i valori fondamentali e inviolabili della persona. Pertanto, il suo risarcimento non potrà esaurirsi nella sola attitudine dell’individuo a produrre ricchezza, ma si collegherà alla somma di tutte le funzioni naturali dell’essere umano. Su tali considerazioni, si afferma un nuovo tipo di danno ovvero il c.d. danno biologico che consiste nella lesione fisica e psichica in sé e per sé considerata. Le lesioni all’integrità della salute possono dar vita a due categorie d’invalidità: l’invalidità temporanea che corrisponde al numero di giorni necessari per guarire dalle lesioni; e l’invalidità permanente che consiste, invece, nella diminuzione della capacità psico-fisica non eliminabile nel tempo in conseguenza di danni non transitori. Le menomazioni all’integrità della salute comprese tra 1 e 9 punti percentuali d’inabilità permanente vengono definite lesioni micro-permanenti, mentre quelle comprese tra 10 e 100 punti percentuali sono cc.dd. lesioni macro-permanenti. Per la liquidazione delle lesioni micro e macro permanenti in materia di responsabilità civile auto vengono disposte dalla legge apposite tabelle. Mentre in difetto di previsioni normative si applicano i parametri tabellari elaborati dai più autorevoli uffici giudiziari, primo fra tutti il Tribunale di Milano (Cass. n. 12408/2011, n. 14402/2011,n. 13/2013).
Francesca Boscolo è autrice di volumi giuridici editi dalla Cleup (Cooperativa Libraria Editrice Università di Padova) e collaboratrice alla stesura di manuali giuridici a cura del Magistrato Sandro Merz pubblicati dalla casa editrice Cedam (Casa Editrice Dott. Antonio Milani). Tra le opere si ricordano: Il risarcimento del danno ambientale-Profili di analisi ed. Cleup 2015; Il danno e il suo corretto risarcimento ed. Cleup 2014; L’abolizione della Tares e la nuova IUC ed. Cleup 2014; Formulario commentato dei contratti ed. Cedam 2014; Manuale pratico e formulario del recupero crediti ed. Cedam 2013; Manuale pratico e formulario della responsabilità e della liquidazione del danno nell’infortunistica stradale ed. Cedam 2011; Manuale pratico dei beni immobili ed. Cedam 2008; Manuale pratico e formulario delle società ed. Cedam 2007; Manuale pratico dei contratti ed. Cedam 2006; Manuale pratico dei beni immobili ed. Cedam 2005; Manuale pratico del recupero crediti ed. Cedam 2005.
Indice
ISBN:9788867874538
Collana: Scienze giuridiche
Autore: Francesca Boscolo
Edizione 2015
Stato: Disponibile