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Più di un gesto – più che spie, segnali, consapevoli di non potersi, nonostante tutto, emancipare dalla loro gettatezza nel dominio della retorica, ma tuttavia perseveranti per un’esigenza avvertita come indiscutibile – nel corpo delle scritture che si aggregano in quest’ultima raccolta di Tiberio Crivellaro, sembra lasciar intendere come in esse si riaffermi, sino a farsi progetto evidente, l’intenzione di concludere un lungo itinerario nelle occasioni della poesia, con un che di definitivo, suggello o congedo, comunque non sfiorato dal piacere del compimento e in tutto indifferente alla suggestione di finali conciliazioni. (…)
(dalla Prefazione di Adone Brandalise)
Tiberio Crivellaro è nato in provincia di Padova nel 1955. Finalista nel 1991 al Premio Diego Valeri con la sua prima raccolta Per lingue peregrino (Calusca Edizioni), è presente in antologie fra le quali Il verso all’infinito. L’Idilio leopardiano e i poeti a fine millennio (Marsilio) e Poeti latini tradotti da scrittori contemporanei (Bompiani), entrambe curate da Vincenzo Guarracino. Tra le sue ultime sillogi Senza perdere la tenerezza (Manni). Numerosi i suoi interventi a conferenze, convegni e congressi internazionali. Ha tenuto lezioni e letture alla McGill University di Montreal dove nel 2003 è stata messa in scena la sua opera teatrale Blu di Prussia (un dialogo tra Theo e Vincent van Gogh). Collabora al quotidiano La Sicilia, al settimanale L’Altro Giornale Marche e alle riviste internazionali Borromeo, Cita en las diagonales, De Inconscientes. È anche autore di arte visiva.
Prefazione
ISBN:9788854950382
Collana: Poesia
Autore: Tiberio Crivellaro
Prefazione: Adone Brandalise
Edizione 2019
Stato: Disponibile