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«Ogni coscienza è coscienza-di...». Con questa breve sentenza Edmund Husserl mise al centro della sua filosofia la questione dell’intenzionalità: il problema della relazione tra la coscienza e i suoi oggetti. Nelle sue analisi fenomenologiche egli impiegò sovente gli enigmatici concetti di senso e noema per designare il ‘contenuto ideale’ su cui poggia il rapporto tra il pensiero e ciò che è pensato. Il presente volume ricostruisce la genesi di questi concetti nel periodo che si estende dalle Ricerche Logiche (1901) fino a Idee I (1913). Tramite la dettagliata analisi di testi noti e manoscritti tuttora inediti, l’autore avanza la proposta di rileggere l’idealismo fenomenologico-trascendentale di Husserl proprio a partire dalla centralità del ‘regno’ del senso: lo spazio d’intersezione tra esperienza e linguaggio, tra la dimensione concreta dei vissuti e quella, astratta, dei puri significati.
Matteo Settura (Brescia, 1988) ha conseguito il Dottorato di ricerca in Filosofia nell’Università di Padova. Tra il 2015 e il 2016 ha svolto un periodo di studio e ricerca presso lo Husserl-Archiv di Leuven. Si occupa di fenomenologia, filosofia trascendentale, filosofia francese contemporanea, teoria critica. Ha pubblicato diversi saggi in volumi collettanei e articoli su riviste specializzate. Dirige la rivista «Rivoluzioni Molecolari. Percorsi di pensiero critico».
Indice Introduzione
ISBN:9788867879663
Collana: La filosofia e il suo passato 65
Autore: Matteo Settura
Edizione 2018
Stato: Disponibile