Un giovane timido e sensibile ha un rapporto controverso col padre, megalomane e buontempone. In famiglia è presente anche il nonno materno, che fa da contraltare alla figura del padre. Corrisponde al vero il vecchio detto “Buon sangue non mente”?
O ciascun uomo, quando viene al mondo, è una persona unica nel suo genere?
Nel raccontare la storia (vera) del giovane protagonista, l’autrice porta in primo piano tematiche diverse: la convivenza, le varie sensibilità degli individui, la guerra sempre in agguato, il rapporto uomo-donna e genitori-figli, le contraddizioni odierne nell’esercizio della professione medica, svolta dal protagonista con entusiasmo, competenza e grande passione. Un universo di situazioni contrastanti che rimandano, simbolicamente ma non solo, all’eterno fluttuare della danza cosmica.
Anna Maria Artusi (1937) risiede a Padova, ma è nata e vissuta nel Veneziano. Dopo la maturità magistrale (1954) e la vincita del Concorso Nazionale (1956) ha insegnato a lungo nella scuola primaria, ampliando il suo bagaglio culturale con studi in campo pedagogico, letterario, linguistico.
Nel 2013 ha pubblicato il saggio Venerabili maestre (Cleup). È autrice di una raccolta di poesie dal titolo Atmosfere (2014).
La danza cosmica. Un uomo, un medico, una storia (2019) è la sua prima opera di narrativa.
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