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(…) il poeta è consapevole che il cuore della sua poesia rimane ancorato alla metafora del volo: donde il rilievo che assume, per concentrazione massima, una lirica della sezione quinta, L’ultimo volo. Qui l’amore, Dio e l’invocata Poesia (“occhi ridenti,/ vento di primavera”) sono argomenti che convergono a una ricapitolazione e a un proposito-auspicio, formalizzato nel sintagma dell’“ultimo volo”. E mentre il poeta “resiste in volo lungamente” e avverte che sta perdendosi “in ignote lontananze, ma/ non più da solo”, una simmetria spontanea ricongiunge i versi di Sera, dove il libro si compie, a quelli di Ala che n’erano stati, forse cinquant’anni addietro, il germe grezzo ma intimamente vitale.
(dalla Prefazione di Silvio Ramat)
Questa raccolta è il primo risvolto poetico dell’attività di filologo di Paolo Mantovanelli (Marghera-Venezia, 1940), già professore ordinario di Letteratura latina all’Università di Padova e autore, fra l’altro, di lavori sulla semantica della profondità (Profundus, Roma 1981) e sul teatro di Seneca (Patologia del potere, Bologna 2014). Un connubio, quello di filologia e poesia, di cui sono segnali evidenti da un lato la preferenza accordata a testi poetici (Seneca tragico, appunto, e Virgilio), dall’altro le implicazioni ‘filologiche’ di alcune liriche dell’odierna raccolta, in particolare Il latte non è il vino e Ad Alfonso..
Prefazione di Silvio Ramat
ISBN:9788867879885
Collana: Poesia
Autore: Paolo Mantovanelli
Prefazione: Silvio Ramat
Edizione 2019
Stato: Disponibile