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Il libro, teso tra la grande tradizione socratico-platonica del sapere di non sapere, segno e misura della finitezza dell’uomo, e la sua riproposizione kantiana, ruota attorno a due fuochi, l’essere e la verità, e sostiene la tesi che essere e nulla siano «concetti limite».
Il testo procede in costante dialogo con le forme più essenziali e rigorose del pensiero contemporaneo, soprattutto con la declinazione dell’essere come possibilità di Heidegger e con quella dell’essere come necessità di Severino; rivendica con forza l’irriducibilità dell’essere all’ente e del pensiero al linguaggio; e mostra le ragioni che soggiacciono alle diverse soluzioni del problema del vero: la soluzione predicativa (Aristotele), la soluzione post-predicativa (Hegel) e la soluzione ante-predicativa (Heidegger). In appendice è riprodotto il testo sulla struttura dell’essere che segna il terminus a quo della presente riflessione.
Carlo Scilironi (Sondrio, 1954) insegna Ermeneutica filosofica e Filosofia teoretica e pensiero teologico all’Università di Padova. Ha pubblicato: Ontologia e storia nel pensiero di Emanuele Severino (1980), Atto, destino e storia (1988), Possibilità e fondamento della fede (1988), Note sulla semantica ontologica e sull’ermeneutica del Novecento (1989), Il volto del prossimo (1991), Destino e fede (1994), In cammino verso l’uomo (1994), Note intorno al problema della verità (1999), Il nulla nel pensiero contemporaneo (2000), Nichilismo, sacro e mistero (2002), Il «De praedestinatione» di Giovanni Scoto Eriugena (2005), Essere e trascendenza (2011), Note intorno al problema della morte (2018).
Indice e Prefazione
ISBN:9788854950832
Collana: La filosofia e il suo passato
Autore: Carlo Scilironi
Edizione: 2019
Stato: disponibile