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Metis 2020 - Vol. XXVII 1/2020

Ricerche di sociologia, psicologia e antropologia della comunicazione

  • ISBN: 9788854952256
  • Collana: Metis
  • Data Edizione: 2020
  • Numero pagine: 142
  • Stato: disponibile
  • Formato: 15x21
  • A cura di: Mariselda Tessarolo, Pier Paolo Bellini

Nel numero 1 del 2020 c’è un cambiamento nella co-direzione di Metis: il prof. Pier Paolo Bellini subentra al prof. Angelo Boccato che ha fatto parte della direzione di Metis a partire dal 2016
dandoci un importante e costante apporto nelle incombenze di vario tipo che si incontrano nel dirigere una rivista.
Il prof. Pier Paolo Bellini insegna all’Università del Molise, oltre a essere nel comitato scientifico della rivista, è stato più volte tra gli  autori. In questo numero della rivista, per l’occasione presenta, su invito, un lavoro dal titolo Il “segno artistico”: una prospettiva sociologica. Si tratta di una riflessione su quella che è la specificità dell’arte e cioè la sua prevalenza polisemica, che si realizza con la ricercata pluralità di significati.
Anche Ilaria Riccioni in Notes on Weber, Lukács and Adorno on Culture (Part I) si addentra nella capacità di costruire e di consolidare la realtà sociale attraverso l’istituzionalizzazione dell’arte e della cultura e lo fa seguendo le riflessioni dei tre classici della sociologia presenti nel titolo. Veronika K. Katermina nel suo articolo Political Content of Social Movements in the Context of New Media ci offre un resoconto del contenuto politico dei social media considerando gruppi che partecipano attivamente al processo di comunicazione. L’autrice studia in particolar modo le caratteristiche linguistico-discorsive del contenuto politico dei movimenti sociali. Tale linguaggio consente di vedere le nuove tendenze presenti nell’attuale spazio comunicativo dei social media. Segue, quindi, l’articolo di Rebeca Andreina Papa riguardante, ancora una volta i social media, dal titolo La relazione online al tempo dei social network, fra intimità digitali e aggressività. L’autrice indaga il fatto che con la diffusione dei social media le relazioni sembrano far prevalere interazioni profondamente intime o situazioni di odio e di violenza online e lo fa indagando le narrazioni identitarie realizzate nelle relazioni in rete.
Segue l’articolo di Antonia Cava e di Marco Centorrino relativo al Social food. Esperienza del gusto e culture mediali in cui gli autori espongono uno degli argomenti più attuali, anche in sociologia della comunicazione, in cui il cibo si presenta come un elemento importante della cultura, specialmente nell’uso di linguaggi particolari che generano universi simbolici che si riflettono sia su nuovi stili di consumo, che investono l’aspetto identitario, sia sull’apertura di nuovi mercati. Chiude il numero 1 del XXVII volume Maria Rita Bartolomei con l’articolo dal titolo Il corpo parla: la verginità raccontata dagli adolescenti che porta a nostra conoscenza i risultati di una ricerca che sembra indagare un mito del passato rappresentato dal ‘mito della verginità’ che, invece, ha per molte culture umane, una forte persistenza anche nell’odierna società e mostra
come, nonostante l’intrusione (organizzata) sulla corporalità e sulla personalità della donna, possa ancora sembrare un buon metodo per ‘stare assieme’ nella società. Interessante quindi leggere
che cosa ne pensano i giovani di varie nazionalità su questo argomento.

 



ISBN: 9788854952256
Collana: Metis
Curatori: Tessarolo Mariselda, Pier Paolo Bellini
Edizione: 2020
Stato: Disponibile

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