Questo strumento descrittivo è il risultato di un’attività di salvaguardia che si è protratta negli anni: un itinerario laborioso che ha consentito di trasformare l’iniziale coacervo di carte, sparso disordinatamente sul pavimento della soffitta di palazzo Trento Papafava a Padova, in un insieme di documenti opportunamente condizionati e analiticamente descritti. I documenti, in originale o in copia, risalgono al XIII secolo e riguardano cospicue famiglie padovane, vicentine e friulane che con i Papafava hanno stretto legami complessi: sono quelli che usualmente si trovano in archivi nobiliari di antico regime e dell’Ottocento (contratti nuziali, testamenti, questioni ereditarie, cause per la difesa dei diritti patrimoniali e la conservazione del patrimonio, soprattutto immobiliare, rapporti con esponenti dell’aristocrazia europea, ma anche qualche sprazzo di cultura, sedimentatasi in appunti e relazioni, e alcuni corposi epistolari, capaci di aprire uno spiraglio sui rapporti interpersonali). Le descrizioni archivistiche, apparentemente aride e asettiche, consentono di ricostruire con l’immaginazione tante vite di donne e di uomini, vicende di territori perennemente soggetti a disastri naturali, opere di messa a frutto dei possedimenti fondiari, realizzazione di timide imprese economiche e proto industriali. La lettura delle descrizioni è agevolata dalla presenza dell’indice dei nomi di persona, località, istituzioni, cose notevoli e dalla presenza di 20 alberi genealogici relativi a famiglie documentate dal fondo archivistico.
Giorgetta Bonfiglio-Dosio si occupa di archivi dal 1969, in ruoli differenti: è stata funzionario e primo dirigente nell’amministrazione degli Archivi, professore ordinario di archivistica all’Università di Padova, vicepresidente del Comitato tecnico-scientifico degli archivi e componente del Consiglio superiore beni culturali, consigliere nazionale dell’Associazione Nazionale Archivistica Italiana, consigliere e presidente dell’ANAI-Sezione Veneto; è attualmente, dopo il pensionamento, professore a contratto di archivistica nelle Università Ca’ Foscari di Venezia, Macerata, Firenze, direttore scientifico della rivista «Archivi», socia di numerose accademie e società scientifiche, presidente dell’associazione Archi-VA Valori Archivistici.
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