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Nell’archivio della parrocchia di San Giustino martire, in provincia di Arezzo, sono conservati due volumetti di memorie, in uno dei quali l’arciprete Giovan Battista Burali aveva registrato tutte le spese sostenute durante la sua permanenza in parrocchia, dal 1711 al 1762, e nell’altro aveva elencato tutti i predicatori che erano venuti a predicare nello stesso periodo. Aveva aggiunto anche preziose informazioni su varie vicende della vita della parrocchia, legate alla ricostruzione della chiesa, alle pratiche religiose, alla costituzione delle varie congregazioni e aveva annotato anche eventi eccezionali accaduti in quegli anni, come un periodo di siccità, un’epidemia del bestiame, la caduta di un fulmine sul campanile, la visita di personaggi illustri. Il tutto è narrato con un linguaggio vivo, accompagnato da espressioni colorite ed efficaci, che ne rendono piacevole la lettura, anche quando è presentato il meticoloso elenco delle spese. Si legge, ad esempio, dell’acquisto di un aspergillo, cioè un aspersorio, di “quattro santi di carta”, di un Gesù Bambino “che si adopera la notte di Natale”, di un oggetto “per arondir l’ostie”.
Da questi libretti è possibile avere un quadro abbastanza definito su una pagina di storia locale della comunità della parrocchia e rivivere certe pratiche religiose dell’epoca che poi sono rimaste immutate almeno fino alla seconda metà del secolo scorso.
Franco Bonarini è stato professore di Demografia nella Facoltà di Scienze Statistiche dell’Università di Padova. Tra le sue ultime pubblicazioni La popolazione della parrocchia di San Giustino 1700-2000 (cleup 2021).
Indice
Introduzione
ISBN: 9788854954779
Collana: Scienze storiche
Autore: Franco Bonarini
Edizione: 2022
Stato: disponibile