Riepilogo carrello
Il tuo carrello è vuoto
Prodotti nel carrello: 0
Totale Prodotti: € 0,00
Il Persiles (1617), romanzo postumo al quale Cervantes lavorò fino agli ultimi giorni di vita, è l’ennesimo cimento dell’autore nella tradizione narrativa nota al suo tempo. Il terreno di confronto è il romanzo greco e l’interlocutore ideale è Eliodoro con le Etiopiche. Cervantes sfrutta a fondo il dispositivo del libro di avventure e, come gli è tipico, segue i personaggi lungo un doppio itinerario di parole che raccontano il mondo e al contempo indagano ragioni e scaturigine dell’arte. Nel viaggio che – tra Atlantico e vecchio mondo, Tule e Roma – compone in una traiettoria lo spazio occidentale noto al tempo, la protagonista femminile si confronta coi propri simulacri figurativi, che si moltiplicano e la pongono di fronte alla vertigine del doppio o la trasformano in una dea equorea che emerge naufraga dai mari. La politica imperiale, intanto, ha spostato il baricentro d’interessi dal Mediterraneo verso le nuove rotte; il mondo è cambiato e Cervantes ne coglie il drammatico significato politico.
Giovanni Cara insegna Letteratura spagnola nell’Università di Padova. Si occupa specialmente dei secoli d’oro e di romanzo tra Otto e Novecento. Tra le sue pubblicazioni in volume: Il vejamen in Spagna nella prima metà del XVII secolo (Bulzoni, 2001); Studi su Cervantes (Cleup, 2010); Repertorio delle continuazioni italiane ai romanzi cavallereschi spagnoli con Anna Bognolo e Stefano Neri (Bulzoni, 2013); l’edizione di Tirso de Molina, El condenado por desconfiado / Dannato perché incredulo, nel volume I su Il teatro dei Secoli d’Oro (Bompiani, 2014).
Incipit del Libro primo delle fatiche di Persiles e Sigismunda
ISBN: 9788854954823
Collana: La zattera di pietra, 1
Autore: Miguel de Cervantes
Curatore: Giovanni Cara
Edizione: 2022
Stato: disponibile