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Premio Letterario Civitas Vitae
La mia scuola
Imparare a vivere: nonni, nipoti e la lunga strada della scuola
Ancora un fragrante mazzo di belle storie, ancora nonni e nipoti e il loro meraviglioso rapporto, che anno dopo anno abbiamo visto dispiegarsi in mille sfumature e mille colori diversi; ma proprio questa volta ci appaiono nel ricordo – e nel dialogo – con le loro prime esperienze scolastiche, sia dei nonni che dei nipoti: e quindi ci troviamo di fronte a una serie di emozionanti e spesso deliziose raffigurazioni della scuola di ieri, raccontata in un continuo gioco di specchi nel suo confrontarsi con quella di oggi.
Ma i protagonisti di queste nostre storie guardano tutti il mondo che li circonda (e dunque la scuola) con occhi di bambino, occhi colmi di stupore, di voglia di imparare – e anche di capacità di imparare. I nonni – nel richiamare e descrivere le loro esperienze dei primi anni di scuola – aprono per il lettore il tesoro dei loro ricordi, e ce li porgono con dolce freschezza, ritornando a quegli indimenticabili momenti di vita, all’età in cui il sangue corre veloce come la mente. Ed ecco si snodano i racconti, e colori e profumi del passato ritornano vividamente: di un’amata maestra e di un’aula un po’ speciale, o di un’avventura a lieto fine, o di un particolare insegnamento che è diventato per sempre parte del proprio bagaglio culturale.
E i bambini dal canto loro si esprimono anch’essi con i loro occhi di oggi, ma possiedono lo stesso meravigliato stupore e la stessa fresca curiosità dei bambini di ogni epoca, sempre uguali e sempre diversi fra loro. È un panorama inedito che ci viene offerto: le differenti storie che si alternano e si completano agli occhi del lettore sono ben inserite nello scorrere del tempo, ma gli danno anche l’incomparabile piacere di partecipare a quella sempre viva fonte di sorprendente meraviglia che sono i bambini: quasi – oserei dire – di giocare con loro.
Giocare – e imparare – con i bambini di ieri, e insieme con quelli di oggi: quale tesoro di esperienze, di infomazioni, di piccole e grandi scoperte mi è capitato di fare leggendo questi racconti e confrontandoli fra loro, nell’ampia varietà delle loro ambientazioni, dalle filastrocche divertenti al bel racconto di un nonno ebreo all’epoca delle leggi razziali, dalla storia della badante bulgara alla frase lapidaria che diventa una splendida citazione (“La scuola è un grande e immenso laboratorio dove si impara a vivere”). O altrove, in modo ancora più folgorante: “La scuola è il luogo dove si impara ad essere”.
Antonia Arslan - Presidente della Giuria
Indice
Presentazioni
ISBN: 9788854955011
Collana: Premio Civitas Vitae
Autore: OIC - Opera Immacolata Concezione
Edizione: 2022
Stato: disponibile