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In questi nostri tempi oscuri in cui alla pandemia si sono aggiunte le angosce della guerra vicina, oltre che le molte lontane, il dilagare della corruzione, della povertà, dell’iniquità e dell’ingiustizia del nomadismo dei popoli, ho sentito urgente il compito di dar voce allo sgomento che mi prende sollevando tali temi. Ho riflettuto anche sull’amore (sempre incerto), sulla morte e sulle sventure che si abbattono privatamente e collettivamente in questo nostro pianeta così devastato e così bisognoso di cure
Amo la natura in tutti i suoi aspetti; la natura mi dà gioia e confido nel benessere che mi procura. Gli esseri umani purtroppo sono più o meno gli stessi di millenni fa e questo mi inquieta. E se migliora la tecnica non altrettanto l’umanità e la consapevolezza.
Ma nello stupore dell’universo ritengo l’uomo artefice del proprio destino e con la mia mente inquieta e con il mio ostinato desiderio conoscitivo, anche se esprimo pensieri tristi e sofferenti, penso che ci evolveremo in meglio. Forse ci vorranno secoli o millenni… chissà.
Purtroppo l’età non mi permetterà di vedere oltre un certo periodo e ciò mi angustia. Il limite della vita breve e della morte mi è sempre presente. Però esiste anche la speranza e il lavoro fatto per rendermi migliore. Sollievo e consolazione mi accompagnano.
Ferdinanda Gibin (1947) vive a Padova dove si è laureata nel 1970 e abilitata in materie Letterarie. Ha insegnato Lettere per molti anni nelle scuole medie e in seguito ha lavorato come cooperante nei servizi pubblici del Comune nel settore “Musei e Biblioteche”.
È appassionata di letteratura, arte, musica, cinema; con Cleup ha pubblicato nel 2021 Nel tempo, la sua prima raccolta di poesie.
Anteprima
ISBN: 9788854956124
Collana: Poesia
Autore: Ferdinanda Gibin
Edizione: 2023
Stato: Disponibile