Riepilogo carrello
Il tuo carrello è vuoto
Prodotti nel carrello: 0
Totale Prodotti: € 0,00
Riuniti in un improbabile tribunale per giudicare, o meglio per condannare, i personaggi della pièce di Visniec compiono un itinerario in apparenza illogico e divagante, che trova radici profonde e riconosciute, benché non esclusive, nel teatro di Ionesco e si arricchisce in sordina di problematiche contemporanee. “Lo spettatore condannato a morte – scrive Renzi nella prefazione – sarà veramente una parodia della giustizia? oppure no? o bisogna andare a cercare da qualche altra parte? e dove?” Le risposte non sembrano semplici né ovvie, ma appare evidente che in gioco c’è anche e forse soprattutto un’idea di teatro che sembra realizzarsi in una continua oscillazione “fra l’affermazione e la distruzione dell’illusione scenica” (G. Losseroy) e trova la sua dimensione irrinunciabile, affermata dallo stesso autore, in una poetica “che implica la poesia, l’onirismo”.
È anche questa poetica sotterranea che la traduzione italiana della versione francese della pièce, indicata da Vișniec stesso come versione di riferimento, ha cercato di non dimenticare.
Matei Vișniec, drammaturgo, poeta e romanziere, nato nel 1956 a Rădăuţi (Romania), al confine con l’Ucraina, ed emigrato in Francia nel 1987, è oggi un commediografo di fama internazionale. Scritte dapprima in romeno e poi via via sempre più in francese, le sue pièces sono tradotte in molte lingue e sono rappresentate sui palcoscenici di tutto il mondo. Lo spettatore condannato a morte, scritta in romeno nel 1984 (rappresentata nel 1985), ovviamente non in Romania ma in Francia, è stata ripresa dal suo autore nel 1997 e tradotta da lui stesso in francese con la collaborazione di Claire Jéquier. Viene qui presentata per la prima volta in traduzione italiana. In un’intervista di Emilia David, l’autore tratta a fondo il problema della traduzione delle sue opere, che, nel suo caso, è soprattutto un problema di autotraduzione. Nella sua Prefazione iniziale, Lorenzo Renzi presenta a tutto tondo la figura poliedrica di Matei Vis¸niec e la ricca problematica che è sottesa nella sua opera. Ma ci assicura per prima cosa che leggendo i romanzi o assistendo alle sue pièces “il divertimento è assicurato”.
Maria Emanuela Raffi ha insegnato Lingua e letteratura francese all’Università di Padova. Ha tradotto, fra l’altro, la corrispondenza di Rimbaud (Epistolario) per l’edizione italiana delle Opere complete (Einaudi-Gallimard, 1992).
Indice
ISBN: 9788854956254
Collana: Teatro
Autore: Matei Visniec
Edizione: 2023
Stato: disponibile