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Spinea si disvela
Le architetture che vengono indagate in quest’opera sono quelle delle ville venete, che si pongono come strumenti organizzatori del territorio, con caratteri tipologici che rispondono alla duplice esigenza di elemento produttivo e di rappresentanza.
È attraverso queste, “libri di pietra”, parafrasando Victor Hugo, che viene letta la storia della città e dei suoi personaggi, nobili, notabili o gente del popolo, legata in modo indissolubile alla storia di Venezia, del paese, del vecchio continente.
Spinea si disvela, si lascia trovare e vedere, mostrando la sua identità forte e persistente.
Il fascino che subiamo nell’ammirare rapiti le ville venete che incontriamo è legato al loro essere spazi eterotopici, luoghi aperti su altri luoghi e altri tempi, che accumulano il tempo, e lo restituiscono a chi si apre all’ascolto.
Accompagnati da F. S. Fapanni, ripercorriamo il viaggio che egli ha compiuto a metà ottocento lungo la strada che da Mestre va a Mirano, viaggio alla scoperta della vocazione e dell’identità del luogo.
Come nella letteratura odeporica del Fapanni, vi è in quest’opera la continua ricerca del Genius Loci, del numinoso racchiuso nel dispiegarsi delle ville, dei giardini, delle relazioni profonde tessute con gli spazi e con i proprietari, dell’invisibile che sta dietro il visibile, parafrasando Anassagora.
Oltre alle architetture di grande interesse storico artistico, quest’opera, come l’Orco della fiaba di Marc Bloch, indaga storie importanti e storie minori che contribuiscono a rappresentare il paese tra il settecento e il novecento, da un punto di vista politico, sociale, culturale, e che tracciano un segno profondo quanto quello delle stesse architetture, contribuendo all’identità forte e persistente del luogo.
È un viaggio iniziatico, al termine del quale la percezione degli spazi cambia, matura, perché quel luogo che abbiamo lungamente cercato, indagato, ci trova e si disvela, si fa scoprire, anche intimamente, col suo nume tutelare, la sua sacralità, il pathos mitico, rivelandosi come unico e irripetibile, identitario.
Come insegna Aldo Rossi, “l’architettura è la scena fissa delle vicende dell’uomo; carica di sentimenti di generazioni, di eventi pubblici, di tragedie private, di fatti nuovi e antichi”.
Presentazione Indice
ISBN: 9788854956292
Collana: Scienze storiche
Autore: Marilena Giora, Loris Tasso
Edizione: 2023
Stato: informazioni sulla pubblicazione
e sulla sua disponibilità presso Biblioteca comunale di Spinea