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Premio Letterario Civitas Vitae
OGGI SPOSI
Matrimoni di ieri, oggi e domani
Matrimoni: presenze e ricordi di ieri e di oggi
Mai come quest’anno il tema proposto è stato declinato in così tanti modi diversi, dimostrando molto bene l’allegra varietà dell’inventiva affettuosa che si scatena in moltissime persone di fronte al momento magico del matrimonio. E sono davvero felice di aver constatato, nei racconti che ci sono arrivati, che l’attesa gioiosa del grande momento, i dettagli della cerimonia, i particolari curiosi chissà quante volte raccontati, non solo non sembravano affatto essere sbiaditi – col passare del tempo – nelle menti e nei cuori dei protagonisti, ma erano pronti a riemergere, vividi e teneri, divertenti o curiosi.
E non solo: man mano che leggevo i testi, nel loro fascino memoriale e nella loro varietà, mi sembrava davvero – per restare in tema – di mettere insieme, pagina dopo pagina, un ideale, grandissimo mazzo di fiori di tanti colori, forme e profumi. O anche, forse, un coloratissimo puzzle, in cui luoghi e situazioni, ricordi, memorie, eventi attesi o imprevisti, erano i tasselli che venivano a comporre un quadro complessivo di gioiosa speranza, di apertura verso il futuro, di consapevole ottimismo.
Tuttavia questi non sono affatto storie ‘colorate di rosa’. Sono descrizioni di veri matrimoni, la cui durata (e riuscita...) è ben viva nella memoria di chi scrive: realistiche, concrete, piacevoli a leggersi, senza eccessive tinteggiature di romanticismo o sogni di principi azzurri. Anzi, vi circola un’aria di autentica quotidianità: ci sono matrimoni celebrati subito dopo la guerra, con poco cibo e tanta allegria; c’è Walter, che ha 102 anni e racconta con brio di aver chiesto la mano alla morosa in modo assai poco romantico (“Ciò Silvana, vuto sposarme?”), ma ancora ricorda la sua bellezza e vivacità; c’è Desolina, cuoca mirabile di matrimoni di campagna, che ebbe “la fortuna di vivere non uno ma 1000 matrimoni...”.
C’è il pranzo per un sessantaduesimo anniversario di matrimonio, descritto con affettuosa ironia dalla cameriera del ristorante, nel suo svolgersi inaspettato eppure tenerissimo; o, ancora, la storia di Un matrimonio per quattro: protagoniste le sorelle Caty e Gina di Colfrancui, frazione di Oderzo, e il vestito di taffetà azzurro cielo che servirà a entrambe per sposare i fratelli Piero e Luciano, in anni lontani – soldi pochi, ma tanto affetto e tanta allegria...
E dappertutto si respira quel realismo pratico, tutto italiano, e quella certezza dei ruoli e insieme sicurezza di sé che vede nell’istituto del matrimonio il procedere insieme di due esseri che si sostengono l’uno con l’altro in quel difficile cammino che è la vita. Non romantiche rose ma nemmeno ispide spine, ed ecco la saggezza antica: in due si fa meno fatica, ci si sostiene, ci si conforta...
Antonia Arslan - Presidente della Giuria
Indice
Presentazione di Andrea Cavagnis - Presidente della Giuria
Luisa Scimemi di San Bonifacio - Presidente emerita Società Dante Alighieri - Comitato di Padova
ISBN: 9788854956384
Collana: Premio Civitas Vitae
Autore: OIC - Opera Immacolata Concezione
Edizione: 2023
Stato: disponibile