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PLaNCK! N. 32 - Giugno 2024 - Settembre 2024
Rivista quadrimestrale
ISSN 2284-0761
italiano/inglese
I MATERIALI: PROTAGONISTI DELLA STORIA
Il Sistema delle tre età – l’età della pietra, l’età del bronzo e l’età del ferro – è comunemente usato per formare una cronologia delle società umane della preistoria e per marcare l’evoluzione delle conoscenze che sono servite per rendere possibile la realizzazione di manufatti e di tutte le attività umane, dall’arte alla guerra. Con un’analogia, potremmo connotare il tempo presente come l’età del silicio per l’ubiquità di questo materiale nelle moderne tecnologie, ma sarebbe una scelta riduttiva e già obsoleta. Ben più vasto è il patrimonio di conoscenze e di strumenti che la fisica, la chimica, la biologia e l’ingegneria ci mettono a disposizione per la progettazione e la realizzazione di materiali non già esistenti in natura. In un certo senso, il processo è stato invertito rispetto a quello di quando si utilizzano i materiali naturali: si parte da una certa esigenza sorta nell’ambito delle applicazioni
in elettronica o nelle telecomunicazioni, in chimica o in medicina, perfino in edilizia e si mettono all’opera tutti gli strumenti della scienza moderna. A questo approccio multidisciplinare è stato assegnato il nome di nanotecnologia, sia nel catalogo della ricerca scientifica che nella comunicazione al pubblico. Gli strumenti di cui questa disciplina si avvale vanno dalla meccanica quantistica, utilizzata nella definizione di modelli e nell’interpretazione dei risultati sperimentali, alle
tecniche più sofisticate per le indagini sulle strutture create con un dettaglio sulla scala atomica.
Un’elencazione – ben lungi dall’essere esaustiva – dei risultati concreti già raggiunti dal lavoro svolto
nei laboratori di ricerca può includere: (a) sensori per il controllo ambientale e per la biomedicina
(i cosiddetti lab-on-a chip); (b) materiali per uso biomedico e protesico; (c) nuovi farmaci e metodi di
somministrazione; (d) visori e display (ad. Esempio gli schermi OLED e QLED dei moderni apparecchi TV); (e) sistemi di illuminazione e di sfruttamento dell’energia solare (ad es. le celle solari organiche o ibride).
Su un altro versante, i materiali, in particolare quelli considerati strategici, giocano un ruolo chiave in
un mondo problematico e conflittuale come quello attuale nella rincorsa verso la supremazia dei Paesi più forti; questi materiali vengono estratti dalle ricchezze minerarie possedute dal Paese. La Cina si trova in una condizione di privilegio poiché produce oltre il 60% degli elementi rari oltre a un’ampia gamma di altri elementi tecnologicamente strategici. Altro esempio: il Congo produce il 63% del Cobalto che è un elemento necessario per la produzione delle batterie al litio. Purtroppo, questo paese, ricco di minerali, è anche paese dissanguato da conflitti e guerre interne. Le
condizioni di lavoro nelle miniere di estrazione non sono rispondenti a codici etici e di condotta come quelli a cui si usa aderire nei Paesi occidentali.
Possiamo quindi dire che la nostra storia, in qualche modo, è stata segnata dall’evoluzione dei materiali che hanno accompagnato e accompagnano oggetti e tecnologie che utilizziamo da sempre.
Renato Bozio
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Renato Bozio (nato a Venezia il 31/05/1947) è professore emerito di Chimica Fisica dell’Università degli Studi di Padova. Ha insegnato Chimica Fisica e Scienza dei materiali nei corsi di Laurea di Chimica e Chimica Industriale, nella laurea in Scienza dei Materiali e nel dottorato di ricerca di Scienza e Ingegneria dei Materiali e delle Nanostrutture. Le sue ricerche hanno riguardato materiali
organici e nanostrutture utilizzando tecniche di spettroscopia ottica e laser alcune delle quali ha introdotto per la prima volta a Padova. È stato Prorettore con delega alla ricerca nella sua Università dal 2000 al 2010; Preside della Facoltà di Scienze mm.ff.nn. dal 2010 al 2012; membro del Consiglio di Amministrazione dal 2012 al 2017.
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ISBN: 9788854957060
Collana: PLaNCK!
Curatore: Associazione Accatagliato
Edizione: 2024
Stato: disponibile dal 3 giugno 2024