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Accedere alla poesia è talvolta così arduo da rendere necessaria una mediazione esplicativa. La discriminante è, infatti, l’interiorità da cui sgorga. Non partecipabile, essa rasenterebbe l’inaccessibilità se il mezzo con cui il poeta la esprime, la parola, fosse un mero significante. La parola brilla, al contrario, di luce propria: è un in sé e per sé rispetto all’uso che ne fa il pensiero. Le sue caratteristiche percepibili, quali il suono, la forma, le dimensioni, il colore, sono capaci di percuotere l’immaginazione del lettore al pari del valore semantico ad essa ascritto, evocare l’inesprimibile, svelare il taciuto. La predilezione per la tangibilità della parola è evidente nelle composizioni dell’autrice. La disposizione con cui avvicinarsi alla presente raccolta è, pertanto, l’apertura immersiva ad un linguaggio materico che si fa pensiero allegorico da vivere per comprendere.
Paola Pampaloni (Padova, 1953), docente di Lettere, è specializzata nell’insegnamento ad alunni con disabilità. Nel 2012 vince il Premio Nazionale di letteratura per l’infanzia ‘Arpalice Cuman Pertile’. Dal 1989 compare nell’antologia Poeti padovani e nei Quaderni del Gruppo letterario Formica Nera. Nel 2000 è presente con Arbitro il sonno (dell’incubo di J.H. Füseli) in «Chimera», collana di monografie d’arte (Flavio Pavan Editore, Padova). Nel 2004 pubblica la raccolta poetica Mostri bifronti e cuori (La Garangola, Padova). Dal 2007 al 2018 prende parte a incontri e contribuisce ai quaderni tematici del Cenacolo di poesia di Praglia.
Indice
Prefazione di Luciano Nanni
ISBN: 9788854956995
Collana: Poesia
Edizione: 2024
Stato: disponibile