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Un caso di anatomia pratica e una controversia medica nella Roma di tardo Seicento

Malattia e morte del cardinale Pietro Basadonna (Venezia, 1617 – Roma, 1684)

  • Autore: Fabiola Zurlini
  • ISBN: 9788854957824
  • Collana: Scienze storiche
  • Data Edizione: 2024
  • Numero pagine: 166
  • Illustrato:
  • Stato: Disponibile
  • Formato: cm 16x23

Il cardinale Pietro Basadonna muore a Roma il 6 ottobre 1684, dopo una malat­tia di circa un anno.
Il cadavere viene aperto il giorno successivo tra le mura domestiche: i reni appa­iono ulcerati e pieni di purulenza e, nella vescica, viene trovata una pietra di due once. Intorno al tavolo settario si affollano i protagonisti della cura: primo fra tutti il medico fermano Romolo Spezioli che aveva guidato il caso, consultandosi in presenza ed a distanza, con un gruppo eterogeneo di professionisti tra i quali lo speziale Lorenzo de Tornasi, i litotomi Tommaso Petrucci e Carlo Antonio Mensurati, i medici Florio Bernardi, Pietro Pescatore, Luca Antonio Porzio, Angelo Modio. Su tutti loro si erge la figura di Marcello Malpighi, consultato da Spezioli a distanza a Bologna.
Il caso viene discusso mentre il cardinale è in vita e anche dopo la morte, durante le adunanze del Congresso Medico Romano, una delle principali accademie mediche romane della seconda metà del Seicento, che fa da sfondo scientifico alla vicenda. Il cardinale è morto, la cura è fallita. L'apertura del cadavere confer­ma il sospetto che aveva aleggiato per tutto il periodo: la presenza della pietra. Il clamore del caso è preludio di una controversia medica.
Consentono la ricostruzione del caso e della controversia medica che ne deriva, fonti manoscritte ed a stampa: la relazione autografa di Spezioli della malattia e morte di Pietro Basadonna e l'opuscolo a stampa “Lo Scolare che scrisse i fogli intitolati il Disinganno" pubblicato dal medico fermano a Padova nel 1684, in difesa del suo operato, di cui rispettivamente nel volume figurano la trascrizione e la ristampa anastatica con commento. Il caso Basadonna si iscrive pienamente nell'anatomia pratica tardo-secentesca, offrendoci uno spaccato del complesso mondo medico della capitale romana nella seconda metà del XVII secolo.
 
Fabiola Zurlini è Vice-Direttore e Responsabile della Ricerca Scientifica dello Studio Firmano per la storia dell'arte medica, ha conseguito il dottorato di ricerca in History of Education presso l'Università di Macerata con una tesi edita sulla storia della formazione e della professione medica in età moderna. È Honorary Research Fellow presso il Wellcome Trust Centre of the History of Medicine and Science at the University College of London e membro di diverse società scientifiche italiane e internazionali.
È autrice di monografie, saggi ed articoli su riviste italiane e straniere sulla storia della formazione e professione medica, della medicina di corte e della bibliografia medica, con riferimento all'Europa dell'Età Moderna.



Indice Prefazione Introduzione


ISBN: 9788854957824
Collana: Scienze storiche
Autore: Fabiola Zurlini
Prefazione: Maria Conforti
Edizione: 2024
Stato: Disponibile 

15,00

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