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Presentazione
di Angelo Romeo
una ricorrenza importante. Metis compie infatti trent’anni, in cui sono stati pubblicati numerosi contributi e che hanno visto la collaborazione di studiose e studiosi, che l’hanno rafforzata negli anni
aprendo confronti scientifici variegati.
Se una rivista esiste, lo si deve sempre all’intuizione di chi la avvia, in questo numero sul trentennale, sento il dovere di ringraziare Mariselda Tessarolo, che trent’anni fa ne ha posto la prima ‘pagina’.
Io ho ereditato solo due anni fa una rivista avviata, densa di contenuti e di relazioni internazionali, che ho continuato a mantenere con la consapevolezza che possa crescere sempre di più come laboratorio di ricerca sociale, che mette in dialogo giovani e studiosi di esperienza. Proprio da questo continuo confronto la rivista si rafforza trattando temi classici da un lato, di nuovo interesse dall’altro.
Questo secondo numero rappresenta quindi un omaggio per celebrare il passato, ma soprattutto per guardare il futuro della Teoria e della ricerca sociale attraverso le pagine di una rivista, che all’età
di trent’anni, ha una sua maturità e che vuole offrire nuovi contenuti di studio.
Per fare questo abbiamo ritenuto opportuno scegliere il Mutamento, come tema che potesse servire da collante alle riflessioni sul trentennale: da un lato quindi i contributi delle autrici e degli autori,
alcuni che in questi trent’anni l’hanno già conosciuta scrivendo contributi, che fanno oggi parte della memoria storica della rivista, dall’altro nuove studiose e studiosi, che hanno accettato di celebrarne la ricorrenza. C’è un aspetto significativo che accompagna ciascun contributo pubblicato, ogni argomento proposto è un’importante opportunità di analisi sociologica, che non solo offre uno stato dell’arte sul tema scelto ma presenta una fotografia del cambiamento sociale della nostra contemporaneità. Per tali ragioni, gli argomenti trattati toccano i seguenti argomenti: il tempo, la memoria, l’intelligenza artificiale, la moda, la partecipazione, il populismo, la rigenerazione
urbana. Analisi che diventano non solo pilastri di Teoria sociale, quanto un resoconto dei principali temi trattati nel corso di questi ultimi trent’anni.
Questa presentazione alle pagine che seguiranno si chiude con una dedica a Franco Ferrarotti, padre fondatore della sociologia italiana, venuto a mancare il 13 novembre. A lui dobbiamo in buona parte quello che portiamo avanti ogni giorno, il nostro essere studiose e studiosi di una disciplina mai statica, ma in continuo movimento e alla ricerca di stimoli.
Buon trentesimo compleanno Metis.