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Ingegneria Civile e Architettura

Ingegneria Civile e Architettura
Agostino Magnaghi architetto

Agostino Magnaghi architetto

€ 30,00

Agostino Magnaghi (Livorno, 1937) architetto ligure-piemontese, testimonia una declinazione inattesa e del tutto autonoma nel panorama, talora umbratile, della raffinata Scuola Torinese. L’opera di progettista e docente universitario, perdurata oltre cinquant’anni, conferma il profilo di studioso dei fenomeni urbani impegnato nelle principali trasformazioni che, dal secondo dopoguerra, hanno interessato la città di Torino. Sia nei progetti di carattere innovativo, sia nel recupero, Magnaghi dimostra «una coerenza non ostentata, ma duttile e sommessa» e con essa «la capacità di recepire le circostanze e le occasioni per farne materia poetica e messaggio». Questa monografia, oltre a costituire un’indagine approfondita delle sue opere, è anche pretesto per una riflessione sull’architettura italiana dalla fine degli anni Sessanta del secolo XX a oggi: la narrazione, attraverso opere, progetti e scritti, d’un percorso inquieto che approda, nella sua fase più matura, all’accettazione del principio dell’Art autre, la «casualità geniale», nella misura d’una rasserenata, panteistica, visione del mondo. Andreina Milan è ricercatrice e docente di Progettazione architettonica presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna. Ha pubblicato numerosi articoli e saggi sull’architettura urbana e sui rapporti che essa istituisce con le proprie matrici morfo-tipologiche, storico-identitarie e la contemporaneità. È autrice della monografia Tradizione e modernità dei luoghi urbani. Le città ricostruite della Repubblica Federale Tedesca (1945-1960), Bologna, 2010. Agostino Magnaghi (Livorno, 1937) Ligurian-Piedmontese architect, has carved his own unexpected and entirely autonomous path through the sometimes shady panorama of the sophisticated Turin school. His work as an architect and university teacher, which has lasted over fifty years, confirms his profile of studier of urban phenomena involved in the main transformations that the city of Turin has undergone since the Second World War. Both in the innovative character of his designs and in his restoration activity, Magnaghi shows «a coherence that, far from being ostentatious, is malleable and subtle» and with it «the capacity to absorb circumstances and situations to make of them poetic material and message». This monograph, besides describing his works in depth, also presents the pretext for reflection on Italian architecture from the end of the 1960s to the present day: the narrative is told by means of his works, projects and writing, in a changeable journey that achieves, in its mature phase, the acceptance of the principle of Art autre and «brilliant randomness», seen through a cheerful, pantheistic vision of the world. Andreina Milan is a researcher and teacher of Architectural Design in the Department of Architecture at the University of Bologna. She has published numerous articles and essays on urban architecture and the relationships it has with its morpho-typological, historicalidentity matrices and contemporaneity. She is the author of the monograph Tradizione e modernità dei luoghi urbani. Le città ricostruite della Repubblica Federale Tedesca (1945-1960), Bologna, 2010. Indice/Index Prefazione/Preface ISBN:9788867875474 Collana: Ingegneria civile e architettura Autore: Andreina Milan Edizione 2016 Stato: Disponibile

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Rotatorie e intersezioni stradali

Rotatorie e intersezioni stradali

€ 20,00

L’evoluzione della progettazione delle infrastrutture in rapporto alle esigenze e alle dinamiche urbanistiche-sociali richiede una analisi e un approfondimento dei modelli e soluzioni tipo definendo un sistema di calcolo conforme e compatibile con il Codice della Strada e le modalità di spostamento dei veicoli. In questo testo si espongono argomentazioni, formule specifiche e matrici che definiscono i flussi veicolari e gli spostamenti dei mezzi nell’attraversamento delle rotatorie, incroci e intersezioni a raso, assi viabilistici e spazio e tempi di permanenza nelle diverse problematiche e di queste si evidenziano le criticità e specificità. Si dimensiona un area urbanistica edificabile in relazione ai flussi veicolari e alle intersezioni presenti nell’area. Si allega un foglio di calcolo con sistema di calcolo automatico per affrontare concretamente i suddetti argomenti esposti con dimostrazione analitica e schemi grafici di intersezioni e rotatorie. Raffaele Pividori, architetto, ha dedicato molti anni a sviluppare un ragionamento analitico autonomo sulla quarta dimensione. Suoi sono i progetti di: “Parco Urbano dell’Adige”; “Progettazione delle Piazze A. Moro e I° Maggio e Via A. Gramsci” a Fiumicello (Ud); “Progettazione di edificio da adibire a Centro Visite ed Antiquarium del Foro a Aquileia”; “Complesso Edilizio Universitario a Cagliari”; “Progettazione del Padiglione Italia Expo 2015”. Tra le pubblicazioni: contributi all’interno di Piccoli Progetti (a cura di Francesco Tentori, Cluva 1990); Progettazione sui Centri Minori in “La Città al Limite” (1990); contributi all’interno di Il luogo degli incontri. La piazza nella città veneziana (a cura di G.P. Bolzani, Cev 1993); Analisi prezzi e dettagli costruttivi in bioedilizia (Alinea editrice, 2008); Valutazione delle aree edificabili e soggette ad esproprio (Il Sole 24 Ore 2010). Premessa ISBN:9788867877683 Collana: Ingegneria civile e architettura Autore: Raffaele Pividori Allegato: CD Rom con fogli di calcolo Edizione 2017 Stato: Disponibile

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Governare il territorio in Veneto

Governare il territorio in Veneto

€ 35,00

Il volume presenta in modo critico gli strumenti per il governo del territorio così come formulati nella Lur 11/2004, presentandone obiettivi, aspirazioni e limiti strutturali. Il testo non si limita, però, all’analisi dei contenuti della disciplina urbanistica della Regione del Veneto. Tenta piuttosto di inquadrarli all’interno dei processi di trasformazione che interessano la regione e soprattutto nel sistema dei paradigmi che hanno condotto dalla Pianificazione al Governo del territorio. L’obiettivo è lasciar comprendere come il governo del territorio sia chiamato oggi a fronteggiare problematiche e sfide nuove e dirompenti, costruire scenari di sviluppo equilibrati, delineare una strategia coerente dell’azione pubblica. In breve, più che ribadire l’imprescindibilità della pianificazione, si vorrebbe condividere la certezza della sua rilevanza pubblica. Michelangelo Savino è professore associato di Tecnica e Pianificazione Urbanistica del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale (DICEA) dell’Università di Padova. È co-direttore della rivista «Archivio di studi urbani e regionali» dal 2007. La sua attenzione è rivolta ai processi di rigenerazione della città contemporanea, analizzando, oltre alle politiche e alle forme, soprattutto gli impatti sui processi di natura sociale, economica e politica. Dopo gli anni di intensa ricerca sulla “città diffusa” del Veneto, è tornato a occuparsi di organizzazione insediativa e di politiche territoriali. Tra le sue pubblicazioni, oltre a saggi e articoli in diversi volumi collettanei e riviste nazionali e internazionali, ha curato Waterfront d’Italia e (con Laura Fregolent) Città e politiche ai tempi della crisi, editi da FrancoAngeli. Indice Prefazione ISBN:9788867875719 Collana: Ingegneria civile e architettura Curatore: Michelangelo Savino Edizione 2017 Stato: Disponibile

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Rischio sismico nei luoghi di lavoro

Rischio sismico nei luoghi di lavoro

€ 18,00

La sicurezza nei luoghi di lavoro è un problema che anima sempre i dibattiti e i discorsi tra professionisti, datori di lavoro e addetti. Ecco perché è necessaria una corretta valutazione dei rischi. Spesso però ci si sofferma su rischi minimi, quasi insignificanti e non si considerano quelli che ricoprono un’importanza fondamentale come il rischio sismico. Il problema risulta complesso e legato a molti fattori tra i quali spiccano gli elementi, definiti secondari, che in caso di scosse (anche lievi) possono provocare seri danni a cose e persone. Il presente volume cerca di dare alcune indicazione ai datori di lavoro, RSPP e alle figure coinvolte su come sia possibile valutare il rischio sismico di questi elementi secondari, attraverso una pianificazione ponderata degli stessi ed una più centrata valutazione sui pericoli fondamentali.   Ennio Casagrande (Nervesa della Battaglia – TV), laureato in Ingegneria civile idraulica all’Università di Padova, apre un proprio studio di Ingegneria occupandosi di consulenze nell’ambito della progettazione strutturale, idraulica e inerente il rischio sismico. Collabora attivamente con la società Casagrande Costruzioni Edili con la quale ha avviato diverse ricerche nell’ambito della progettazione strutturale. Per i tipi della Cleup ha pubblicato Introduzione all’analisi automatica di sistemi strutturali composti da funi (2011) e Metodi numerici per l’analisi sismica di dighe a gravità e opere accessorie (2013). Con il contributo di Matteo Berno Prefazione Indice ISBN:9788867873425 Collana: Ingegneria civile e architettura Autore: Ennio Casagrande Prefazione: Giovanni Finotto Edizione 2015 Stato: Disponibile

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Unbuilt houses

Unbuilt houses

€ 12,00

"I progetti non realizzati conservano un particolare fascino, grazie al loro nucleo formale inespresso: prefigurazione del futuro che si confronta con i fatti della realtà, ma che ne resta incontaminata. Come ha detto recentemente l’architetto Moshe Safdie, i progetti incompiuti custodiscono idee il cui significato può sempre essere fecondo: «si può fare reale esperienza solo di un progetto costruito: sono gli unici cui valga la pena di guardare come ambienti, perché sappiamo che cosa sono nella realtà [...]. Ma recentemente mi hanno detto: “Ci sono progetti simbolici e progetti fondamentali”. Mi piace. Simbolico è una cosa, ma un progetto fondamentale segna la differenza in termini di evoluzione. Ci sono molti progetti non costruiti che sono fondamentali. [...] In questo senso qualche volta un’opera non costruita ha comunque un peso enorme agli occhi di un architetto. Anche se un progetto non viene realizzato ciò non significa che le relative idee debbano restare non costruite per sempre." Dal testo di Stefano Zaggia EDOARDO NARNE, ricercatore di Composizione architettonica presso il Di­partimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale dell’Università degli Studi di Padova. Visiting Professor alla UAX di Madrid nel 2002 e allo IUAV di Venezia nel 2011. Si occupa in particolare di temi relativi alla progettazione dell’abitare contemporaneo. Tra i suoi testi: Abitare intorno ad un vuoto, Mar­silio 2012; L’abitare condiviso, Marsilio 2013; per CLEUP ha curato i volumi: New York - Chicago, la lezione americana, 2009; Daur Pavillon, 2011. Testi di Stefano Zaggia, Umberto Turrini, Cosimo Monteleone, Edoardo Narne Indice ISBN:9788867871575 Collana: Ingegneria civile e architettura Curatore: Edoardo Narne Edizione 2014 Stato: Disponibile

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Le scuole di Willem Marinus Dudok ad Hilversum

Le scuole di Willem Marinus Dudok ad Hilversum

€ 15,00

Il contributo di questo saggio è volto ad aprire una riflessione sull’opera dell’architetto olandese Willem Marinus Dudok la cui figura appare oggi dimenticata dalla critica contemporanea. Eppure la sua statura può essere affiancata, senza temere, al prestigio di architetti come Hendrik Petrus Berlage, padre della cultura architettonica razionalista olandese, o Michel de Klerk, massimo esponente della nota Scuola di Amsterdam. Si potrebbe dire, non a torto, che Dudok rappresenti il superamento delle posizioni antitetiche di Hendrik Petrus Berlage e Michel de Klerk portandole a compimento in una sintesi tra oggettivo e soggettivo, tra classico e romantico, nella consapevolezza che, tuttavia, l’eccesso di schematismo non è mai adeguato e sufficiente a spiegare le molteplici sfumature o sfacettature dell’esperienza. Questo scritto, non a caso, conclude le fatiche di un percorso di ricerca che ha attraversato, affrontandole, tanto l’opera di Hendrik Petrus Berlage quanto l’opera di Michel de Klerk e si pone pertanto a coronamento di una trilogia incentrata sull’esemplarità di figure che hanno occupato un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’architettura razionale, oltre i confini della patria, con un afflato di ampio respiro internazionale. Alessandro Dalla Caneva (Feltre, 1973) si è laureato in Architettura all’Università iuav di Venezia con Gino Malacarne, del quale è stato assistente prima presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia poi presso la Facoltà di Architettura “Aldo Rossi” dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, sede di Cesena. Allo iuav ha conseguito anche il titolo di Dottore di Ricerca in Composizione Architettonica, xxi ciclo, i cui esiti sono pubblicati in Le origini della forma (Padova 2011). È autore, inoltre, di Progetti urbani (Padova 2012). Attualmente collabora presso il diceadell’Università di Padova come cultore della materia al corso di Composizione Architettonica e Urbana 2. Indice e Introduzione ISBN:9788867871551 Collana: Ingegneria civile e architettura Autore: Dalla Caneva Alessandro Edizione 2014 Stato: Disponibile

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Interpretazioni per la salvaguardia delle Ville Venete

Interpretazioni per la salvaguardia delle Ville Venete

€ 20,00

La casa come luogo del privato, dell’intimità dell’individuo, storicamente si identifica con la figura femminile, o meglio con quanto di femminile c’è in ogni essere umano, luogo dell’anima. E qual è la casa ideale se non la villa veneta? In essa non c’è contrapposizione tra interno ed esterno, ma fluidità di spazi, concetto tra l’altro, estremamente attuale. Pur nella solidità dei suoi costrutti, essa rimane un involucro trasparente, poiché rapportata, attraverso continui assi visuali, alle prospettive esterne. In essa un vestibolo può divenire un pergolato ed un salotto una radura, tra alberi e colline inghirlandate di frutta e fiori. Per non parlare dei grandi miti affrescati che ci sprofondano nei paesaggi della cultura classica, fondamento della civiltà occidentale. Le figure femminili che spesso inserisco nelle mie interpretazioni, si identificano in qualche modo con gli organismi architettonici, vi si rispecchiano, anch’esse trasparenti. Le Ville Venete sono creature cresciute assieme all’ambiente naturale, con il tempo hanno preso il carattere dei propri abitanti, e questi, per certi aspetti, sembrano impersonificare, in un rapporto simbiotico, le caratteristiche delle loro dimore. Più passano gli anni più divengono vive, il tempo le rende più affascinanti, le integra con il contesto. Esse rimangono testimoni dello svolgersi della storia, dei piccoli e grandi fatti quotidiani con i loro eventi più o meno gioiosi. Ne portano le tracce, i segni. Questo tipo di architettura nasce che è semplicemente fatta di muri che hanno determinate misure, un determinato costo, col tempo acquista una vera personalità. La Villa Veneta si carica così di significati, ha sempre più cose da raccontare, da insegnare, vive della relazione con l’ambiente naturale; azzarderei a dire come i personaggi nei dipinti del Giorgione e degli artisti veneti che ne seguono. Palladio in fondo ha realizzato in architettura ciò che lo stesso Giorgione ha fatto in pittura: una continuità, uno scambio, un connubio tra mondo umano, vegetale ed animale. Si potrebbe anche affermare che Palladio abbia anticipato di 400 anni il concetto che dell’architettura aveva Frank Lloyd Whrigt. La villa diviene così un essere organico, un organismo vivente. Essa ha una vita ben più lunga della nostra, ma non è autonoma! È affidata alle nostre mani. Prendendocene cura difendiamo meglio anche noi stessi. Essa è a tal punto parte della nostra terra, che Andrea Palladio in base alle forme del paesaggio progettava le proprie creature. Il Veneto non sarebbe più lo stesso senza le ville. Esse sono le eccellenze del nostro entroterra. Motivo per cui siamo conosciuti ed imitati da 500 anni in tutto il mondo. Perfino l’architettura istituzionale degli USA si è ispirata al Palladio. Queste ville esprimono la civiltà veneta: l’amore per Agricoltura con la A maiuscola, come filosofia, un vivere in armonia con il creato, con i cicli e le forze della natura; Agricoltura come mito, luogo ove ritrovare noi stessi, le nostre origini più antiche, come Arcadia, poesia e amore per i meravigliosi doni della natura, oggi più preziosi che mai... Questo discorso diviene infatti sempre più attuale ed importante più che in passato, poiché nel ‘500 tutto era naturale, oggi, sempre meno… Le silouettes femminili in rapporto di estatica contemplazione, oppure come veneri in posizione di armoniosa distensione, hanno a volte il colore delle facciate delle ville, spesso il colore della luce e del cielo. Esse stanno ad indicare una sorta di spirito del luogo, un genio del luogo, sembrano rimanere lì come testimoni, a difesa e protezione. Un genius loci. Il colore rosso talvolta ci sottolinea però anche un’emergenza... Il femminile allora assume l’immagine di un “prendersi cura di”, a tutela e salvaguardia della vita, anche di queste “speciali vite”… L’abnegazione che Giuseppe Mazzotti ha profuso a difesa delle Ville Venete arrivando a far approvare nel 1958 la Legge di tutela n. 243 con l’istituzione dell’Ente Ville Venete, deve continuare, poiché esse, proprio perché sono “vive”, hanno bisogno di continua attenzione e cura. Lucia Tomasi di Conegliano è nata e vissuta per lungo tempo accanto alla fornace di famiglia, divenuta mito nel proprio immaginario, identificandosi con la creatività stessa, con la passione per la ricerca e il costruire. Laureata in architettura all’Università degli Studi di Firenze, ha fatto svariate esperienze in campo progettuale, quindi ha optato per una scelta di pura creatività, divenendo architetto-artista. Ha insegnato Disegno Geometrico, Progettazione di Architettura-Arredamento, Modellistica e quindi Disegno e Storia dell’arte. È collaboratrice di “abcveneto.com” rivista on-line per l’arte e la cultura nel Triveneto. È assorbita dall’impegno a promuovere, con la propria sensibilità creativa, la grande architettura italiana all’estero attraverso numerose esposizioni internazionali, interpretando in modo personale e inedito le opere e i loro autori, alla luce di una competenza che le deriva dalla sua formazione d’architetto, di docente e d’artista. Per l’ architettura veneta di Andrea Palladio ha ricevuto il Premio Ambiente 35ª edizione, San Marino 2.6.2011 e ha pubblicato Architetture dell’anima, omaggio a palladio (Ed. Alari 2008). Per il barocco romano ha partecipato alla New York Expò, febbraio 2009, con Crisolart Gallery di Barcellona e ha partecipato nel 2011, 2012 e nel 2013 alla Giornata del Contemporaneo con A.M.A.C.I. Associazione Musei Arte Contemporanea Italiani. Per il rinascimento fiorentino ha ricevuto il Premio Fiorino D’oro, Firenze Palazzo Vecchio 4.12.2010. È membro di Italia Nostra e dell’ Accademia di San Lazzaro di Roma del cui consiglio direttivo è presidente Claudio Strinati, Direttore Generale del Ministero dei Beni Culturali e vice-presidente Daniele Radini Tedeschi. ISBN:9788867871384 Collana: Scienze storiche Autore: Lucia Tomasi Edizione 2013 Stato: Disponibile

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Metodi numerici per l’analisi sismica di dighe a gravità e opere accessorie

Metodi numerici per l’analisi sismica di dighe a gravità e opere accessorie

€ 18,00

    Le dighe sono sempre state grandi opere strategiche in grado di stupire chiunque si fermi dinanzi al loro sviluppo. Eppure anche queste opere sono state e tutt’ora rappresentano un oggetto di studio con l’intento di formulare modelli numerici in grado di prevederne il comportamento sotto svariate condizioni di carico. L’avvento dell’informatica e di sistemi sempre più evoluti e potenti hanno permesso al progettista di formulare nuove tecniche d’analisi veloci e in grado di compiere verifiche in un tempo molto contenuto. È vero, altresì, che tale progresso ha portato a un utilizzo sempre minore della ragione fondamentale, invece, nel progettare. Questo volume evidenzia come per le dighe sia necessario un ragionamento generale a monte e che ogni singola analisi strutturale deve essere frutto di una attenta valutazione delle condizioni al contorno accompagnate da un’analisi per passi.   Ennio Casagrande (Nervesa della Battaglia – TV), laureato in Ingegneria civile idraulica all’Università di Padova, apre un proprio studio di ingegneria occupandosi di consulenze nell’ambito della progettazione strutturale, idraulica e inerente il rischio sismico. Collabora attivamente con la società Casagrande Costruzioni Edili con la quale ha avviato diverse ricerche nell’ambito della progettazione strutturale. Per i tipi della Cleup ha pubblicato Introduzione all’analisi automatica di sistemi strutturali composti da funi (2011). www.gruppocasagrande.it Il Gazzettino ISBN:9788867871520 Collana: Ingegneria civile e architettura Autore: Ennio Casagrande Edizione 2013 Stato: Disponibile

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Palazzo Roverella a Rovigo

Palazzo Roverella a Rovigo

€ 30,00

Il rinascimentale palazzo Roverella a Rovigo è emblematico della storia della sua città, posata in un crocevia geografico, politico e culturale. È il risultato della combinazione degli esiti dell’eccezionale esperienza rossettiana a Ferrara, delle vicende della famiglia dei Roverella e dell’influenza del mondo dell’arte e dei mecenati della repubblica di Venezia. Il restauro di cui parla questo libro, intrapreso nel corso di un lungo periodo, ha restituito la dimora padronale originaria offrendola alla fruizione di tutti, come bene comune, luogo identitario, adeguata sede dell’eccezionale collezione d’arte dell’Accademia dei Concordi di Rovigo. Giovanni Vio, architetto, ha insegnato composizione architettonica e urbanistica presso l’Università IUAV di Architettura di Venezia. Associato dal 1990 con gli architetti Ettore Vio e Lucia Fassina, ha affrontato temi di restauro e di allestimento museale tra i quali l’illuminazione del palazzo della Ragione a Padova e la mostra degli Arazzi della Basilica di San Marco a Venezia. Tra le pubblicazioni: Quite Place (Cleup 2011); Stella d’acqua. Politiche e riflessioni per il recupero di Forte Marghera a Venezia (Cleup 2009); Senza Tempo (Il Poligrafo 2006); Venezia, Marghera, Mestre e ritorno (Marsilio Editori 2005). Indice, Presentazione e Introduzione ISBN:9788867871414 Collana: Ingegneria civile e architettura Curatore: Vio Giovanni Edizione 2013 Stato: Disponibile

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