UCT – Urbanistica Città Territorio
Collana diretta da Pasqualino Boschetto
Comitato scientifico
Roberto Busi, Fabio Bronzini, Enrique Calderon, Mario Coletta,
Vincenzo Fabris, Roberto Gerundo, Paolo La Greca,
Maurizio Tira, Romeo Toffano, Pietro Ugolini
La collana «UCT Urbanistica Città e Territorio» si è posta l’obiettivo di creare un contenitore “orientato” (ma aperto), dove sia possibile far convergere contributi e riflessioni critico-conoscitive di ampio respiro tecnico e scientifico sui temi dell’Urbanistica, della Città e del Territorio (o dell’urbanistica, della città e del territorio).
La scelta di utilizzare tre maiuscole o tre minuscole non è certamente indifferente, come pure quella relativa a ulteriori loro possibili variazioni.
La Città e il Territorio, forse, “appartengono” al passato (non necessariamente lontano), dove il loro limes era comprensibile, presente, individuabile, sostanzialmente accettato e riconosciuto dagli stessi “utilizzatori”, anche se non necessariamente addetti ai lavori.
La delocalizzazione dell’organizzazione funzionale e la presunta (o vera) indifferenza spaziale insediativa, per una serie di attività/funzioni non certo secondarie e ristrette, ha comportato, soprattutto nel nordest italiano, fenomeni di dispersione insediativa di una consistenza, per certi aspetti coerenti con alcune fondamentali radici storiche, ma certamente non prevedibili nei suoi contenuti/effetti quantitativi. Si tratta di massicci fenomeni di dispersione insediativa, concentrati in pochi lustri, che hanno comportato vere e proprie rivoluzioni morfologiche ed organizzative di quote rilevanti e determinanti di interi ambiti territoriali.
La pianificazione urbanistica, forse, non è stata all’altezza del suo compito di elaborazione, indirizzo e di gestione del governo delle politiche territoriali necessarie: ma francamente il compito non era certamente semplice.
Quando in pochi anni le dinamiche del reale procedono con velocità/richieste incomparabili con quelle delle decisioni politico-amministrative (e a volte anche tecniche) ben si comprende che alla “fine della giostra” bisogna attendersi un “saldo di incongruenze territoriali” particolarmente ricco ed abbondante, a volte purtroppo disarmante anche per i più ottimisti.
In questo senso sembra che sia la Città sia il Territorio avessero perso per strada, in quest’ultimo periodo, le loro maiuscole iniziali.
Non sappiamo, inoltre, se anche l’Urbanistica abbia perso nello stesso periodo, o in altre forme, la sua stessa maiuscola per strada.
Nelle intenzioni della direzione della collana si vuole scommettere, ancora una volta, sull’Urbanistica, come luogo di mediazione critica fra la città e il territorio contemporanei, alla ricerca di nuove organizzazioni spaziali possibili, coerenti e condivisibili nella sostenibilità. I volumi contenuti nella collana aspirano a porre l’attenzione su questi obiettivi.
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