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Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche

Scienze dell'antichità, Filologico-Letterarie e Storico-Artistiche
Palladio Svelato

Palladio Svelato

€ 20,00

Andrea Palladio (1508-80) è l’architetto più imitato di tutti i tempi. L’Unesco inserì nel 1996 le sue 24 ville nel Patrimonio dell’Umanità; il Congresso degli Stati Uniti nel 2010 lo dichiarò «padre dell’architettura americana». Il volume fornisce un’introduzione all’architetto veneto. Narra il cantiere di Villa Badoer, nella convinzione che il «fatidico 1554» sveli il mondo di Palladio e la filosofia del suo costruire. Nel 1972 Puppi suggerì di decifrare gli affreschi seguendo l’amicizia tra Francesco Badoer e il cognato «in prospettiva di bonifica». Eseguendone il testamento, l’autore compie la prima decodifica del ciclo pittorico. Dopo cinque secoli ridà voce alla tribù allegorica che affolla le pitture ornamentali: un mercante rappresenta se stesso e l’amico come cavalieri pegasei. Se la dimora suggella le sue nozze con Lucietta, tra le grottesche spicca il sodalizio con Zorzi, che lo iniziò alla bonifica e con cui fondò la compagnia di calza dei Cortesi. Le scene con Leda e Diana compongono una lezione d’ars amatoria destinata alle donne: le due figure mitologiche elargiscono i precetti del piacere nel generare eredi iscrivibili nel Libro d’oro. E non per mero dovere muliebre, ma attraverso l’eros coniugale, in un’etica veneziana che concede alle donne il diritto alla soddisfazione erotica. Il libro infine scommette sulla prodigiosa incursione biografica di Palladio sulle pareti frescate. Mirco Vassalli. Nato a Adria (1976), si è laureato magna cum laude all’Università di Ferrara, dove ha avuto per maestri Marco Bertozzi (autore de La tirannia degli astri, monografia per eccellenza sugli affreschi astrologici di Schifanoia), Maria Antonietta Trasforini (suo Nel segno delle artiste) e Laura Balbo, Ministra per le Pari Opportunità nei governi D’Alema (1998-2000), la quale così ne descrive la formazione: «ha costruito il suo curriculum universitario con riferimento a discipline e temi rilevanti per la teorizzazione, l’affermazione e la tutela dei diritti umani (in relazione alle diverse identità culturali, etniche, religiose, di genere)». Ha studiato anche nelle Università di Padova e Toulouse Le Mirail (Francia), e alla Regent Brighton (UK). Insegna filosofia e storia al Liceo classico europeo “M. Foscarini” di Venezia, fondato da Napoleone nel 1807, che vanta tra gli ex alunni illustri Franco Basaglia e Antonio Scurati. Iscritto nel 2005 come pubblicista all’Ordine dei giornalisti, ha collaborato al Corriere della Sera scrivendo sul dorso regionale Corriere del Veneto. È guida turistica abilitata alla Città di Venezia. Indice Premessa Postfazione di Tiziana Agostini Rassegna stampa ISBN: 9788854958418 Collana: Storia dell'Arte - Museologia Autore: Mirco Vassalli Edizione: 2025 Stato: disponibile

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Donnicidio: Analisi semantiche

Donnicidio: Analisi semantiche

€ 12,00

Dalla Prefazione: “Il progetto delle Serie a uscita libera dei Quaderni del ‘Secondo Umanesimo Italiano ®’ (Cleup Editrice Università di Padova) riguarda analisi semantiche approfonditive relativamente a diversi argomenti accomunati nel metodo di indagine (Mascialino 1996 e segg.), il quale ha alla sua base conseguimenti scientifici, tra cui neurofisiologia e prospettiva evoluzionistica per quanto attiene all’esperienza del mondo e alla sua elaborazione nella veste semantica in seno alla mente. In essi si vuole riprendere e continuare non certo l’Umanesimo Italiano nella sua complessità e articolazione profonda, ma solo ed esclusivamente l’Umanistico concetto innovativo al centro della più grande Rivoluzione di pensiero e Avanguardia metodologica nell’analisi a livello linguistico del significato dei testi filosofici, letterari e religiosi rappresentata appunto dall’Umanesimo (…) (…) Fanno parte dei Quaderni del ‘Secondo Umanesimo Italiano®’, come accennato, Serie di studi di Rita Mascialino raggruppati secondo diversi argomenti relativi alle discipline di competenza, tra cui riassumendo: Linguaggio; Evoluzione; Opere filosofiche, letterarie, di arti visive, altre; Identità dei Popoli; Donnicidio; Cinema; Criminologia; Varie. Alcuni testi, già apparsi, sono stati sintetizzati e riorganizzati per la pubblicazione nei Quaderni. Rita Mascialino (Genova 10 febbraio 1946, detta Maddalena, in onore e memoria della nonna materna Maddalena Fornasari, Sarizzola AL). Dr. in ‘Lingue e Letterature Straniere’ (TEDESCO) Vecchio Ordinamento Università degli Studi di Venezia Ca’ Foscari; Dr. in ‘Pedagogia’ Vecchio Ordinamento Università degli Studi Universitas Studiorum Tergestum; Docente Ordinario di TEDESCO Udine UD Scuola Media di Secondo Grado (1969-1991); Ricercatrice su Concorso Nazionale presso l’IRRSAE FVG (Istituto Regionale di Ricerca, Sperimentazione e Aggiornamento Educativi) Trieste TS, Sezione ‘Metodi e Tecniche della Ricerca Sperimentale’ (8 gennaio 1992-31 dicembre 1993); pubblicazioni tra l’altro: Mascialino, R., Germania: Scuola e società, Milano MI, Greco&Greco Editore/IRRSAE FVG: 1993: 212; Specializzazioni e Master in Criminologia, Scienze Criminologiche, Grafologia, Grafologia Giudiziaria, Grafologia Criminale. ISBN: 9788854958333 Collana: Quaderni del 'Secondo Umanesimo Italiano'_1 Autore: Rita Mascialino Edizione: 2025 Stato: disponibile

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Reliquie urbane

Reliquie urbane

€ 28,00

Reliquie Urbane è il catalogo delle opere dell’artista Stefano Mariani.  Guardando i suoi dipinti ci accorgiamo di percepire l’indefinito occultato nelle trame dell’esperienza quotidiana. Ci viene disvelato, dietro la stratificazione di oggetti urbani ordinari all’apparenza poco estetici e poco seducenti un significato che li trasforma e li oltrepassa. I luoghi dell’abbandono, del transito veloce, della noncuranza, dell’apparente neutralità, scorrono in uno spazio definito da luci e ombre che accendono sensazioni intime, quasi introspettive, di penetrazione oltre i simulacri della realtà puramente visiva. La nostra epoca è fatta di questi luoghi ordinari che raramente prendiamo in considerazione. Di fronte ai dipinti di Mariani ci sentiamo dentro quei  luoghi, vivendoli con un turbamento che non è altro che l’abissale vertigine dell’io, inteso come punto zero della spazialità. Il turbamento aumenta, mentre la misteriosa semplicità di un dipinto ci assorbe dentro prospettive enigmatiche ed elusive. Stefano Mariani, laureato in Architettura a Venezia nel 1983. Ha compiuto esperienze di progettazione nei campi di allestimento espositivo, arredo urbano e comunicazione visiva collaborando con aziende di rilevo locali e nazionali. Si è specializzato nella grafica editoriale, istituzionale e pubblicitaria creando l’identità aziendale per committenti pubblici e privati. Dal 1991 al 1998 ha insegnato teoria e tecnica del trompe-l’oeil presso la l’Accademia di Arti Visive di Cividale del Friuli. È titolare, dal 1992, della cattedra di Progettazione di Architettura e Ambiente al Liceo Artistico Guggenheim di Venezia specializzandosi, dal 2010, nell’insegnamento delle Discipline Audiovisive e Multimediali. Dipinge dal 1980 ed espone dal 1990. Partecipaa a Fiere d’Arte in Italia e all’estero. Indice Testo critico di Ernesto L. Francalanci Testo critico di Valerio Vivian ISBN: 9788854958388 Collana: Storia dell'arte - Museologia Autore: Stefano Mariani Edizione: 2025 Stato: disponibile dal 12 maggio

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Una metaprogettualità delle apparenze nelle opere di Alberto Biasi

Una metaprogettualità delle apparenze nelle opere di Alberto Biasi

€ 20,00

Il presente volume ripropone il saggio di Dino Formaggio scritto in occasione della mostra personale di Alberto Biasi del 1994 a San Giovanni Lupatoto (VR). Reso per la prima volta disponibile al lettore anche nella versione inglese e tedesca, il testo è una delle presentazioni più penetranti sull’artista padovano, per la lucidità con la quale l’estetologo milanese interpreta il senso profondo delle opere. Dino Formaggio (Milano, 28 luglio 1914 - Illasi, 6 dicembre 2008) è stato filosofo e critico d’arte. Formatosi presso l’Università degli Studi di Milano sotto la guida di Antonio Banfi, ha ricoperto la cattedra di Estetica a Milano, Padova e in altri atenei italiani. Tra le sue numerose pubblicazioni si ricordano Fenomenologia della tecnica artistica (Milano, Nuvoletti, 1935; Parma-Lucca, Pratiche Editrice, 1978) e La morte dell’arte e l’estetica (Bologna, il Mulino, 1983). Nel 1993 Formaggio ha donato al comune di Teolo le sue opere che costituiscono la collezione del “Museo di Arte Contemporanea Dino Formaggio”. Alberto Biasi (Padova, 1937) è un protagonista assoluto della storia dell’arte italiana del Secondo Dopoguerra. Tra i fondatori del Gruppo Enne, conta oltre centocinquanta mostre personali in prestigiose sedi espositive italiane e straniere. Le sue opere fanno parte di autorevoli musei tra cui il MoMA di New York, la Galleria Nazionale di Roma, l’Hermitage di San Pietroburgo, il Centre Pompidou di Parigi e la Peggy Guggenheim Collection di Venezia. Indice Introduzione di Guido Bartorelli Introduzione di Alberto Giacomelli Introduzione di Marta Previti   ISBN: 9788854954958180 Collana: Storia dell´arte - Museologia Curatori: Guido Bartorelli, Marta Previti Edizione: 2025 Stato: disponibile

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L'incredibile vita

L'incredibile vita

€ 22,00

Gli sfarzi del Palais Royal, le diatribe letterarie e politiche di una Francia in subbuglio, i grandi e tragici eventi della Rivoluzione più famosa della Storia, le fughe rocambolesche in Europa, il lavoro per la corte di Napoleone, il suono di un’arpa incantata come fil rouge di tutta una vita: questi gli ingredienti per fornire un ritratto, talvolta spettinato, della straordinaria vita di Félicité de Genlis, che fu tra le protagoniste del più sfavillante Settecento europeo. Capace di distinguersi fin da giovanissima per la rara bellezza e per un talento musicale fuori dal comune, Madame de Genlis fu una donna che seppe conquistare i salotti parigini e il cuore dei nobili di tutto il Vecchio Mondo, la cui esistenza resta ancor oggi avvolta da misteri e segreti, ma il cui lascito letterario la pone tra le più autorevoli testimoni del suo tempo. Caterina Bergo, musicista e musicologa, si è laureata in arpa con il massimo dei voti e la lode, oltre a diplomarsi brillantemente in canto lirico e ad ottenere con il massimo dei voti la Laurea Specialistica in Musicologia e Beni musicali presso l’Università di Padova con una tesi in Civiltà musicale afro-americana. Nella sua carriera si è perfezionata con illustri arpiste del panorama internazionale, tra cui Ursula Holliger, Judith Liber, Alba Novella Schirinzi e Gabriella Bosio, collaborando con numerosissime orchestre sotto la direzione di alcune tra le bacchette più prestigiose al mondo, quali Charles Dutoit, Fuad Ibrahimov, Kazuki Yamada, Abzal Mukhidtdin, suonando in orchestre in Italia e all’estero quali Orchestre Philarmonique de Monte-Carlo, Orchestra Mihail Jora di Bacau, Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, I Solisti Filarmonici Italiani e l’Orchestra Sinfonica di Sanremo; con quest’ultima collaborando in ambito classico e pop, partecipando anche al Festival di Sanremo in diretta Rai sul palco del Teatro Ariston. Appassionata di didattica ha scritto volumi per il suo strumento e svolto un’intensa carriera concertistica. Ha vissuto e lavorato a Parigi e a Sanremo prima di tornare nella sua amata Rovigo, dove oggi è docente di ruolo e dottoranda in Persecuted Music and Music Funds presso il Conservatorio “Venezze”, continuando a collaborare principalmente con orchestre e formazioni cameristiche tra l’Italia, Montecarlo e la Francia. Indice Prefazione Introduzione rassegna stampa ISBN: 9788854958326  Collana: Musica - Discipline dello spettacolo Autore: Caterina Bergo Edizione: 2025 Stato: disponibile

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Leggere il Nordest

Leggere il Nordest

€ 22,00

Il libro raccoglie le recensioni pubblicate dall’autrice sul giornale online èNordEst da dicembre 2020 a luglio 2024, quasi quattro anni di letture che hanno privilegiato autori ed editori del Triveneto, considerato il focus del giornale. Molta attenzione è stata dedicata a ciò che pubblicano i piccoli e medi editori, soprattutto locali, ma nell’elenco delle case editrici presenti non mancano anche Einaudi, Feltrinelli, Garzanti, Giunti, Marsilio, Mondadori, Rizzoli, Sellerio. Altrettanta attenzione l’autrice ha dedicato alle scrittrici (48 su un totale di 105 autori) convinta com’è che, nonostante le cose stiano rapidamente cambiando, in genere la scrittura delle donne sia resa meno visibile da certa critica, quando addirittura poco seguita se non poco valutata. Il panorama generale è composito e ricco: narrativa, saggistica, memoir, racconti di viaggio, romanzi, racconti, monografie e antologie. Annalisa Bruni, veneziana, per molti anni funzionaria alla Biblioteca Nazionale Marciana, ha pubblicato Storie di libridine (2002), Altri squilibri (2005), Della felicità donnesca e altri racconti (2008), Tipi da non frequentare (2013), Langenwang ovvero Il disastro della puntualità (con S. Pittarello, 2015), Tipe da frequentare (ma per quanto?) (2016), Anch’io mi ricordo. Tra Venezia, Mestre e dintorni (2019), Skyline (2020). È del 2015 la raccolta poetica Andando a capo (prima di finire la riga). Nel 2022 ha curato la nuova edizione del volume di Bruno Bruni Il ragazzo e la civetta. Percorsi di un allievo dell’Academiuta di Pasolini. Suoi radiodrammi sono stati prodotti da Radio RAI 3, da Radio Nazionale Croata e da Radio Ceca. Cura cicli di incontri con autori per M9 – Museo del ’900 e collabora con la scuola di scrittura Il Portolano. Indice Prefazione di Edoardo Pittalis Recensione di Francesca Brandes Recensione di Francesca Visentin, «Corriere del Veneto», 13-03-2025 ISBN:9788854957930 Collana: Scienze filologico-letterarie Autore: Annalisa Bruni Edizione: 2025 Stato: disponibile

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La poesia in Veneto

La poesia in Veneto

€ 32,00

Questa antologia della poesia di area veneta di sette secoli (xiii-xix) vuole mettere in luce, oltre ai poeti attivi a Venezia, per i quali non mancano importanti pubblicazioni, gli sviluppi più significativi della poesia di questa area geografica fin dalle più lontane origini legate alla diaspora dei poeti provenzali nelle terre degli Estensi e dei da Romano in Veneto. Evidenzia, in particolare, autori che raramente compaiono nella storia della letteratura italiana pur avendovi contribuito significativamente, oltre ad autori, pur noti o notissimi, come Goldoni o Da Ponte, la cui scrittura poetica è stata trascurata o dimenticata. Ne risulta un panorama ricco e variegato, connesso sia alla grande tradizione poetica italiana sia ai momenti più rilevanti della poesia europea con apporti di indubbia originalità. Alessandro Cabianca, romanziere, drammaturgo, saggista e poeta, ha pubblicato, oltre a raccolte di poesia, i romanzi Cinquecento (2014) e Uc de Saint Circ. Un trovatore alla corte degli Ezzelini (2023); le tragedie Medea (1998), Clitennestra (2000) e Antigone (2010); il dramma Torquato Tasso (2015); nell’anno 2012 la fiaba in versi I musicanti di Brema, musicata dal M° Matteo Segafreddo con cui ha scritto Armonie d’insieme. Poesia e musica dal mito al ’900 (2009), Armonie contemporanee. Teoria ed estetica di opere d’insieme (2012) e Cromatismi contemporanei. Una terza dimensione poetico-musicale (2018). Ha curato la monografia Matteo Segafreddo. Un compositore tra memoria e innovazione (2024), ha scritto alcuni saggi su importanti poeti del ’900 italiano, dirige le collane di poesia «L’oro dei suoni» e «Fondali». Ha fondato l’Associazione culturale ‘Padova sorprende’ ed è direttore editoriale della omonima rivista e del sito internet. Indice Premessa ISBN:9788854957756 Collana: Scienze filologico-letterarie Autore: Alessandro Cabianca Edizione: 2025 Stato: disponibile

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Frottole libro Tertio

Frottole libro Tertio

€ 42,00

"Il terzo libro [...], si distingue perché permette di ricomporre il quadro che, nella programmazione del Petrucci, si ritiene abbia legato tra loro i primi tre libri della serie tramite la scelta e l’organizzazione dei brani, dei compositori e delle tematiche. Gli studiosi si sono finora affidati a risultanze perlopiù materiali a sostegno del presunto processo unitario che, per essere confermato, richiede invece un’analisi mirata dei testi e delle musiche, la sola in grado di consentire una conoscenza meno indiziaria delle scelte operate dal Petrucci nell’allestire la sua edizione. Da qui l’esigenza di scandagliare un repertorio variegato di sessantadue componimenti, nel tentativo di svelare i meccanismi che ne hanno determinato genesi e formazione, tenendo conto che, per quanto siano noti i nomi di almeno dodici autori delle musiche, quasi tutti i testi risultano adespoti e circa la metà delle composizioni è rappresentata da unica. Il fatto poi che ben quarantasei brani siano barzellette, perlopiù a forma chiusa monopartita, potrebbe indurre alla conclusione che il contenuto del terzo libro, risultando ripetitivo, pecchi di eccessiva uniformità e che, pertanto, non sia stato confezionato secondo un disegno predefinito. Si dovrà, invece, osservare con attenzione ogni singola composizione per constatare quanto la forma della barzelletta fosse flessibile, diventando con il suo ampio spettro di varianti e anomalie un fattore determinante nella configurazione dei libri del Petrucci. L’impresa è stata affrontata da Dario Cavinato, un giovane musicologo e musicista formatosi presso l’Università di Padova, il quale ha il merito di non essersi limitato a raccogliere ed esporre una serie sia pure ragguardevole di dati e informazioni. Egli ha saputo argomentare ogni proposta di soluzione alle questioni sollevate dalla restituzione dei testi e delle intonazioni, valutando criticamente le interpretazioni di altri ricercatori e discutendo tanto i possibili nessi quanto il livello di autonomia presenti nel testimone rispetto alle fonti concordanti e ad altri prodotti letterari e musicali dei secoli XV e XVI. In generale, l’organizzazione degli apparati rispetta quella adottata fin dall’inizio per l’edizione del corpus frottolistico del Petrucci, comprese le modifiche richieste dalle specificità dei contenuti e le integrazioni suggerite dalle osservazioni pervenute in seguito alla pubblicazione dei precedenti volumi. Si segnalano il rigore e la completezza nel predisporre le note ai testi e alle musiche, che danno ragione delle occorrenze lessicali, sintattiche e metriche, delle figure retoriche e del rapporto tra misure e versi, dell’ambito musicale oltre che delle diverse modalità nel gestire riprese, refrain e strofe, code e ritornelli." Dalla Premessa di Antonio Lovato Presentazione Davide Croff Presidente Fondazione Ugo e Olga Levi onlus Premessa Antonio Lovato Presidente del Comitato per la pubblicazione di fonti relative a testi e monumenti della cultura musicale veneta Presentazione Indice Premessa Introduzione    ISBN: 9788854958081 Collana: Musica - Discipline dello spettacolo Curatori: Dario Cavinato Edizione: 2024 Stato: Disponibile

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Piero della Francesca di Roberto Longhi in spagnolo

Piero della Francesca di Roberto Longhi in spagnolo

€ 15,00

In La critica alle arti f igurative (1920) Carlo Carrà boccia il «metodo matematico» di Roberto Longhi, «un uomo pieno di fantasia […] che fa troppo uso di scontri verbali», in realtà ad essere rif iutato era il metodo critico “futurista” che il giovane storico d’arte aveva af f inato sulla rivista letteraria La Voce, fondata nel 1908 da Prezzolini, vera of f icina di rinnovamento intellettuale, morale, politico e stilistico. A questa fase vociana, avanguardista, connotata da “tonalità” espressionistiche ed eccentriche, seguirà quella da “rondista onorario” con una scrittura più uniforme, misurata. Longhi, dunque, sebbene venisse da una scuola colta, aveva avvertito il fascino delle avanguardie che si alternarono nel panorama italiano del ’900 f ino alla metà degli anni ’20 e la sua “fenomenale” scrittura, oscillante più verso le immagini f igurative che “letterarie”, si era alimentata di tali e tanti elementi eterodossi e provocatori da diventare con gli anni un unicum inimitabile e paradigmatico. In questa breve monograf ia si è cercato di commentare, più che censurare, la traduzione in spagnolo, con un ritardo di quasi un secolo, del Piero della Francesca di Roberto Longhi, opera del ’27 e considerata da Contini, e non solo, un “classico” delle lettere contemporanee. Invero, la lettura del Piero in spagnolo, ré-énonciation di un originale enigmatico e a tratti «collet monté», come lo def inì lo stesso Longhi, è stata una “rivelazione” in quanto non si pensava si potesse tradurre un’opera considerata intraducibile, benché già nel 1927 era apparsa in traduzione francese e tre anni dopo in inglese. José Monreal ha accettato la sf ida, si è, come si suol dire, “sporcato” le mani ed ha anche fornito un’opportunità per ribadire il “Problema della traduzione”, parafrasando il titolo di un classico saggio di Bruno Terracini, di sondare i rapporti tra cultura e traduzione con le conseguenti riflessioni interdisciplinari che vanno dalla linguistica alla f ilosof ia, dalla critica letteraria alla stilistica. Armando Francesconi è professore associato di “Lingua e cultura spagnola” presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata. Dopo i primi studi incentrati sulla letteratura ispano-americana, sulla scienza della traduzione e sulla linguistica contrastiva spagnolo/italiano, ha esteso la sua ricerca ad altre aree come il contatto linguistico, la traduzione letteraria e l’analisi del discorso politico. Indice Prefazione Introduzione ISBN: 9788854957886 Collana: Glottologia, Linguistica, Lingue e letterature straniere Autore: Armando Francesconi Edizione 2024 Stato: Disponibile

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