0

Riepilogo carrello

Il tuo carrello è vuoto

Prodotti nel carrello: 0
Totale Prodotti: € 0,00

Prosegui al carrello

Musica - Discipline dello spettacolo

Musica - Discipline dello spettacolo
Frottole libro Secondo

Frottole libro Secondo

€ 42,00

"Il progetto promosso dal Comitato per la pubblicazione di fonti relative a testi e monumenti della cultura musicale veneta ha lo scopo di mettere a disposizione degli studiosi il corpus frottolistico pubblicato tra il 1504 e il 1514 da Ottaviano Petrucci. L’edizione critica del Libro secondo, realizzata da Gianni Giacomazzo, si aggiunge ora a quelle dei Libri primo, sesto, settimo, ottavo, nono e undicesimo, restituiti da Cristina Di Zio Zannolli, Antonio Lovato, Lucia Boscolo, Francesco Facchin, Francesco Luisi e Giovanni Zanovello. Una costante di questa impresa è l’assestamento dei criteri di edizione che, sebbene dipenda dagli aggiornamenti suggeriti dall’ecdotica, è determinato soprattutto dalla ricerca di un giusto equilibrio tra il rispetto della natura dei testi e le esigenze dell’esecuzione pratica. Si tratta, infatti, di una poesia che impiega registri linguistici molto vari ed espressivi, ma che risulta ardua e impegnativa specialmente sul piano lessicale, perché gli idiomi volgari si mescolano con quelli della lirica colta e dei modelli latini, le variazioni e le citazioni dotte si intrecciano con quelle popolari e con i detti paremiologici, mentre la sperimentazione metrica si alterna al recupero di forme della poesia cortese e classica sia in latino che in volgare. Pertanto, considerati l’irripetibile impasto linguistico dei testi e gli esiti non meno originali del trattamento polifonico, che spesso rappresenta l’elaborazione artistica di canti popolari di tradizione orale, il Comitato ha scelto di attenersi al criterio conservativo, dal momento che gli interventi di ammodernamento avrebbero compromesso la forza comunicativa di questa poesia per musica. Al fine di agevolare l’accesso ai testi e l’esecuzione delle musiche, attenuando le difficoltà poste dal rigore filologico, nell’edizione le consuetudini grafiche ininfluenti sulla pronuncia vengono emendate secondo l’uso moderno, mentre gli apparati critici e le note forniscono le informazioni per una piena comprensione delle poesie nelle loro specificità sintattico-lessicali e per una corretta interpretazione delle intonazioni. Le osservazioni sono organizzate con l’obiettivo di mettere a fuoco gli aspetti utili ad apprezzare la varietà di queste composizioni in rapporto al corpus frottolistico del Petrucci e al contesto culturale al quale fu destinato. Nell’edizione delle musiche è stata semplificata l’organizzazione in battute riducendo la suddivisione delle misure ai più comuni tempi semplici e composti, nella consapevolezza del valore relativo di questa opzione, funzionale principalmente all’esecuzione pratica. Le scelte più problematiche sono discusse nelle schede critiche che, nel Libro secondo , dedicano un’attenzione specifica agli aspetti contrappuntistici e armonici in relazione al significato testuale. Per rispondere, poi, alla richiesta più volte sollecitata di poter disporre dei testi sottoposti integralmente alla notazione, è stato deciso di aggiungere all’edizione critica un’appendice in cui tutte le strofe di ogni singola composizione sono sottoposte alla sola voce del Canto. La revisione e l’aggiornamento degli strumenti operativi sono stati sorretti dalle informazioni critiche e bibliografiche accumulate durante l’edizione dei libri precedenti e dai contributi scientifici più recenti, che hanno permesso una conoscenza più approfondita del genere frottolistico e una sua valutazione critica più sicura. Arrivato all’edizione del settimo volume dei dieci libri di frottole stampati da Ottaviano Petrucci, il Comitato ritiene di avere raggiunto un metodo di lavoro affidabile e che, se non risolve ancora tutte le problematiche poste da questo repertorio, aiuti a meglio comprendere e interpretare le sue peculiarità." Premessa Antonio Lovato Antonio Lovato Presidente del Comitato per la pubblicazione di fonti relative a testi e monumenti della cultura musicale veneta Indice ISBN:9788867876556 Collana: Musica - Discipline dello spettacolo Curatori: Gianni Giacomazzo, Cristina Di Zio Zannolli Edizione: 2016 Stato: Disponibile

Aggiungi al carrello

42,00

Prodotto aggiunto al carrello.

Vai al carrello

È stata raggiunta la quantità massima acquistabile per questo prodotto

Vai al carrello
L'Organo a canne

L'Organo a canne

€ 11,00

Il saggio, frutto di approfondite ricerche svolte tra le varie testimonianze offerte dalla mitologia e dalla letteratura classica, ripercorre le tappe salienti che, nel corso dei secoli, hanno portato alla creazione dell’organo a canne, le cui origini restano tutt’oggi avvolte da una bruma di mistero. L’autore analizza dapprima la genesi di alcuni dispositivi semplici (come il flauto, lo zufolo e il fischietto) che, per l’uomo preistorico, potrebbero aver rappresentato i prototipi degli strumenti musicali melodici monocalami muniti di un labium: essi erano utili tanto per cacciare quanto per distrarsi nel tempo libero in cui non procurava il cibo per se e per la propria famiglia. Il clarinetto e l’oboe, precursori delle canne ad ancia dell’organo, ebbero larga diffusione tra i popoli mediorientali e vengono menzionati non poche volte nelle Sacre Scritture. La siringa, nota anche come mašrokita nell’originale lingua aramaica nel Libro del profeta Daniele, costituisce la prima forma di strumento musicale policalamo ad imboccatura di flauto; ad essa sono contrapposti la cornamusa e l’organo a bocca (o šêng), con elementi fonici ad ancia. Infine, il più complesso e corposo magréphah – citato sia nel Talmud Palestinese che nel Talmud Babilonese – sembra essere stato l’antesignano più diretto dell’hýdraulis, il progenitore del nostro organo pneumatico. Alberto Sabatini agli studi classici ha affiancato quelli musicali di Pianoforte, Composizione principale, Organo e Composizione organistica. Ha partecipato, nel 1998, al Secondo Concorso Nazionale di Composizione Classica di Savona ottenendo la «Particolare menzione per merito artistico». Organista di professione, è tra i più noti e apprezzati studiosi di arte organaria a livello nazionale; il suo incessante lavoro di ricerca musicologica ha prodotto innumerevoli saggi dati alle stampe per le maggiori case editrici. È dipendente presso la Delegazione della Santa Sede in qualità di organista titolare della Pontificia Basilica di Sant’Antonio in Padova. Indice Introduzione ISBN:9788867877898 Collana: Musica - Discipline dello spettacolo Autore: Alberto Sabatini Edizione 2017 Stato: Disponibile

Aggiungi al carrello

11,00

Prodotto aggiunto al carrello.

Vai al carrello

È stata raggiunta la quantità massima acquistabile per questo prodotto

Vai al carrello
Interensemble 3.0

Interensemble 3.0

€ 22,00

Interensemble 3.0 - Il punto sui trent'anni Catalogo della mostra Padova, Sala della Gran Guardia 21 02 2015 | 22 03 2015 Il punto sui trent'anni di Bernardino Beggio Perché Per me fare il punto significa fermarsi un attimo per analizzare la situazione. Mettere il punto significa invece concludere un discorso. Le due cose sono diverse: la prima presuppone un arresto momentaneo finalizzato ad un proseguimento futuro, la seconda presuppone un arresto definitivo, per volgere eventualmente lo sguardo al passato. Ma il punto su questi trent’anni dell’Interensemble è l’una oppure l’altra cosa? Non saprei, ma di questo sono certo: gran parte di quello che il nostro gruppo creativo ha fatto è stato realizzato prescindendo dalla possibilità di una qualche utilità futura. Quasi sempre le cose le abbiamo fatte per il piacere di farle. Probabilmente per passione. E proprio la passione è una parola chiave per andare a srotolare questa pergamena di avvenimenti lunga trent’anni, che nasconde tra le sue pieghe e venature tante cose dimenticate, viaggi, incontri, discussioni, musiche, alcune bellissime e altre meno. In definitiva, la passione per il nuovo e stata la forza che ci ha fatto creare tutto ciò. Ci siamo chiesti, prima di intraprendere il lavoro che ha portato alla realizzazione di questo volume, che senso avesse raccontare la nostra storia andando ad aprire gli archivi, cartacei, analogici e digitali, ma soprattutto frugando negli archivi impalpabili delle nostre memorie personali. Anche se questa montagna di musica, di immagini e di parole e il frutto di quella passione di cui si diceva, e non del desiderio di essere messa in mostra, riproporla ora in forma di racconto all’attenzione di chi non l’ha vissuta con noi, ci sembra un’operazione quasi dovuta, e, forse, storica.   Una definizione Per cominciare, una definizione: Interensemble è un ensemble, prima di tutto, cioè un gruppo di persone che condividono passioni e obiettivi: la passione per la musica, con l’obiettivo principale della ricerca del nuovo. Il cammino percorso è lungo. Alcune persone del gruppo sono cambiate in questi anni, ci sono stati molti avvicendamenti, ma è rimasto un nucleo originario di 5 o 6 fondatori, che hanno trasmesso agli altri l’entusiasmo per l’avventura del nuovo. Il prefisso inter che sta davanti alla parola ensemble racchiude molti significati che si incrociano e, forse, anche un qualcosa di misterioso. All’inizio degli anni Ottanta era già stato fondato da qualche anno a Parigi l’Ensemble Intercontemporain, e in un certo senso volevamo riferirci a quell’esperienza lanciata in Francia da Pierre Boulez. Noi però volevamo per davvero far incrociare i percorsi di altre arti contemporanee con le contorte traiettorie della musica contemporanea. Nel nucleo originario dell’Interensemble c’erano, oltre a strumentisti e compositori, anche poeti, artisti di grafica e video, danzatori e coreografi, un architetto, un mimo e alcuni informatici. Indice Persone: trent'anni di collaborazioni ISBN:9788867873524 Collana: Musica-Discipline dello spettacolo Autore: Bernardino Beggio, Maurizia Rossella, Anna Trevisan Edizione 2015 Stato: Disponibile

Aggiungi al carrello

22,00

Prodotto aggiunto al carrello.

Vai al carrello

È stata raggiunta la quantità massima acquistabile per questo prodotto

Vai al carrello
Cesare Pollini

Cesare Pollini

€ 20,00

Compositore e pianista di grande valore, Cesare Pollini (1858-1912) fu una significativa presenza nella vita culturale di Padova tra la fine dell’800 e l’inizio del ’900, ricordato come primo direttore dell’Istituto Musicale di Padova, a lui subito intitolato nel 1912 e in seguito divenuto Conservatorio Statale di Musica. Per il primo centenario della morte il Conservatorio di Padova ha realizzato il progetto «Pollini 2012», finanziato dalla Regione del Veneto (L.R. 16.03.2006 n. 4), completato da questo volume, che presenta ulteriori studi sulla figura e l’epoca del musicista, attraverso nuovi documenti e carteggi tenuti con musicisti italiani ed europei. Al volume è allegato il cd monografico Cesare Pollini. Antologia del Centenario: una ricca testimonianza della sua produzione, con l’esecuzione delle maggiori opere per orchestra e per pianoforte, oltre al celebre Trio-Suite op. 3 per violino, violoncello e pianoforte. Maria Nevilla Massaro è docente di Storia della Musica presso il Conservatorio “Cesare Pollini”di Padova, del quale è Direttore per gli anni accademici dal 2008 al 2014. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni di carattere storico-musicologico, ed è stata curatrice di importanti volumi, tra i quali Tartini. Il tempo e le opere (Bologna, il Mulino, 1994) e Cesare Pollini. Testimonianze (Padova, Cleup, 2008). Presentazione ISBN:9788867872589 Collana: Musica - Discipline dello spettacolo Curatore: Maria Nevilla Massaro Edizione 2014 Stato: Disponibile

Aggiungi al carrello

20,00

Prodotto aggiunto al carrello.

Vai al carrello

È stata raggiunta la quantità massima acquistabile per questo prodotto

Vai al carrello
Due vite di Lutero

Due vite di Lutero

€ 14,00

  Ho lottato per l’uguaglianza degli uomini? Ho lottato per strappare i poveri al loro miserabile stato? Non ho fatto nulla per favorire l’uguaglianza I poveri sono rimasti poveri e i ricchi sempre più ricchi Non credo di aver migliorato il mondo, ma questo solo Dio può farlo Perché ci si continua a interrogare sul passato e sui personaggi che hanno fatto la storia? Per rispondere alle zone d’ombra che ogni epoca lascia dietro di sé o per guardare indietro alla luce di quel che è venuto dopo e che non sempre rispecchia le premesse oppure, ancora, per cogliere dell’animo umano il lato oscuro e innominabile e cercarne le ragioni.       Paolo Zanetti, è stato docente di Storia e Filosofia al Liceo classico, di Italiano nelle Scuole medie e lettore di Lingua italiana presso l’Università di Damasco in Siria. Ha effettuato ricerche sull’età medievale e moderna con particolare interesse per la storia locale. Ha partecipato alla fondazione della rivista «Perimmagine» diretta da Riccardo Toffoletti collaborando con numerosi articoli.   Oliviero De Zordo, già docente di Armonia, Contrappunto, Fuga e Composizione nei Conservatori di Venezia e di Padova, ha fondato e diretto per un decennio l’Ottetto di musica antica “Il Convivio Musicale”. Dal 2001 dirige l’“Ensamble Kaleidos” per il quale compone, ricerca ed elabora musiche di ispirazione popolare internazionale, nonché classiche e jazz. Le sue composizioni spaziano dalla musica sacra vocale alla musica elettronica. Svolge anche attività concertistica come solista al pianoforte e ai sintetizzatori. Prefazione ISBN: 9788867873067 Collana: Musica - Discipline dello spettacolo Autore: Paolo Zanetti Edizione 2014 Stato: Disponibile

Aggiungi al carrello

14,00

Prodotto aggiunto al carrello.

Vai al carrello

È stata raggiunta la quantità massima acquistabile per questo prodotto

Vai al carrello
Frottole libro Primo

Frottole libro Primo

€ 42,00

Nel 1997 il Comitato per la pubblicazione di fonti relative a testi e monumenti della cultura musicale veneta, istituito presso gli Atenei di Padova e Venezia e presieduto da Giulio Cattin, diede inizio all’edizione critica del corpus di frottole stampato da Ottaviano Petrucci tra il 1504 e il 1514. L’iniziativa intendeva mettere a disposizione degli studiosi, dei musicisti e degli esecutori una sezione consistente di quella straordinaria letteratura poetico-musicale che, tra la fine del Quattrocento e i primi due decenni del Cinquecento, si diffuse nelle corti dell’Italia settentrionale. Su tale obiettivo, principalmente, si dovrebbero misurare e valutare i risultati finora raggiunti con la restituzione integrale del Libro sexto, del Libro septimo, del Libro octavo, del Libro nono e del Libro undecimo, ad opera delle edizioni critiche curate rispettivamente da Antonio Lovato, Lucia Boscolo, Francesco Facchin, Francesco Luisi e Giovanni Zanovello. L’impresa, portata avanti nell’arco di un lungo periodo, ha vissuto una progressiva evoluzione nell’applicazione dei criteri inizialmente adottati, determinata dalle problematiche poste soprattutto dai testi, che costituiscono un impasto linguistico unico, dove la varietà e l’espressività degli idiomi volgari si mescolano con le ricercatezze lessicali della lirica colta e con il modello della lingua latina, le variazioni e le citazioni dotte si intersecano con quelle popolari e con i detti e le sentenze paremiologiche, mentre la sperimentazione metrica si alterna al recupero di forme tipiche dell’ars nova del Trecento e della cultura classica sia in latino che in volgare. Fin dall’inizio, infatti, la particolare natura dei testi ha suggerito di preferire il criterio conservativo a quello del loro ammodernamento per non snaturare un linguaggio eccezionalmente ricco e vivace, documento unico e irripetibile del primo tentativo di costruire una poesia degna di essere intonata polifonicamente. Il rigore filologico, però, rischiava di rendere incomprensibili e ardui da eseguire numerosi brani, soprattutto a studiosi, lettori e cantori di altri paesi. Perciò, senza rinunciare ai criteri scientifici, nel corso dell’operazione sono stati introdotti diversi correttivi, al fine di assicurare la possibilità di avvicinare ed eseguire questi canti anche a chi specialista non è. Considerati i rilievi e le osservazioni di quanti si dedicano allo studio e alla pratica di questo repertorio, i cambiamenti più evidenti introdotti nelle edizioni fin qui pubblicate hanno interessato innanzi tutto i criteri editoriali, scelti per rendere accessibili i testi e le intonazioni. Con una redazione più flessibile e attenta alle esigenze pratiche, si è cercato di unire il rigore filologico-scientifico con una consultazione agevole dell’apparato critico e con un’informazione possibilmente completa e funzionale all’intelligibilità dei testi. Le osservazioni relative ad ogni composizione sono state riunite in un’unica scheda e nell’edizione dei testi sono stati eliminati i possibili fraintendimenti, come le consuetudini grafiche di sapore umanistico che, risultando ininfluenti sulla pronuncia, sono state emendate secondo l’uso moderno. Per quanto tecnicamente possibile, nell’edizione delle musiche è stata aggiunta una più ampia quantità di testo sotto le note ed è stata semplificata l’organizzazione in battute, riducendo la suddivisione delle misure ai più comuni tempi semplici e composti. Il progetto iniziale prevedeva che l’operazione dovesse concludersi con l’edizione del Libro quinto, attualmente in fase di elaborazione. In realtà, l’esperienza acquisita, la metodologia maturata e la grande quantità di nuove informazioni raccolte durante lo studio preparatorio dei cinque libri pubblicati in questi quindici anni, hanno reso evidente la necessità di rimettere mano anche ai primi quattro libri, già oggetto delle edizioni parziali curate da Rudolf Schwartz (1935, Libri I e IV) e da Gaetano Cesari, Raffaello Monterosso e Benvenuto Disertori (1954, Libri I, II e III). Non è solo questione di colmare i limiti, le imprecisioni e le carenze di quelle imprese ormai storiche e, per certi aspetti, pionieristiche; si tratta, invece, di restituire l’intera produzione frottolistica del Petrucci sulla base di dati sicuri, utilizzando le conoscenze e le acquisizioni offerte dai numerosi studi prodotti negli ultimi decenni da qualificati studiosi. Completando la pubblicazione di una serie organica di testi in italiano antico, si pensa di rendere quelle testimonianze musicali ancora pienamente fruibili sulla base di criteri aggiornati, senza disattendere le esigenze dei moderni esecutori. Data la particolare importanza del Libro primo, con il quale Ottaviano Petrucci iniziò a diffondere la conoscenza delle forme poetiche della frottola e dei principali autori delle relative intonazioni polifoniche, è stato indispensabile affinare ulteriormente e rendere più efficaci gli strumenti editoriali attraverso la cura ancor più rigorosa, se possibile, dell’apparato critico, approfittando del livello notevolmente accresciuto delle informazione da affidare alle note ai testi e alle musiche, curando la completezza e la precisione delle osservazioni, badando alla funzionalità delle trascrizioni. Le note ai testi e alle musiche sono state redatte con procedure sistematiche, nell’intento prioritario di fornire tutti i riscontri ritenuti necessari per una piena comprensione delle poesie nelle loro specificità sintattico-lessicali e per una corretta interpretazione dei processi di formazione e sviluppo delle intonazioni. Nello stesso tempo, le osservazioni sono state organizzate con l’obiettivo di mettere a fuoco gli aspetti che possono risultare utili ad apprezzare la natura e la varietà di queste composizioni in rapporto non solo all’intero corpus frottolistico del Petrucci, ma anche al contesto culturale e sociale al quale in origine esso fu destinato. Nell’assiduo impegno di ricerca e di valutazione dei dati raccolti è stata di fondamentale aiuto la massa delle informazioni critiche e bibliografiche accumulate durante il lavoro svolto per realizzare l’edizione dei libri precedenti. Quelle conoscenze hanno sorretto lo sforzo di condurre un’analisi esaustiva, ma anche più consapevole e mirata, degli elementi costitutivi delle composizioni. Ad esempio, è stato possibile approfondire le ragioni e chiarire con riscontri puntuali le modalità che hanno visto il genere frottolistico contribuire in misura significativa alla complessa operazione di rigenerazione delle forme antiche, promossa dai circoli umanistici. In particolare, il processo di ripresa e rivisitazione dei modelli testuali e musicali è stato documentato individuando e verificando la natura dei percorsi seguiti, ottenendo spesso riscontri originali e inattesi. Inoltre, la comparazione tra le informazioni già disponibili e quelle acquisite durante questo lavoro editoriale, ha permesso di fissare con maggiore sicurezza anche i punti di partenza e le direzioni lungo le quali sono stati formati i libri successivi che, in un cammino quasi a ritroso, sono stati rivisitati nel continuo confronto con le frottole del Libro primo. L’auspicio è che questi ulteriori apporti e i nuovi risultati emersi possano favorire una conoscenza ancora più completa di un capitolo centrale per la storia della musica e una sua valutazione critica più solida e approfondita. Non aveva ancora ricevuto una risposta soddisfacente la richiesta, avanzata da più parti, di poter disporre in queste edizioni della restituzione integrale dei testi sottoposti alla notazione musicale. Da un punto di vista tecnico il problema rimane difficilmente risolvibile in partitura, soprattutto nel caso delle forme chiuse, e gli esiti finora ottenuti si sono dimostrati solo parzialmente corrispondenti alle aspettative. Per questa ragione è stato scelto di aggiungere all’edizione critica un’appendice musicale in cui tutte le strofe di ogni singola composizione sono sottoposte alla linea melodica della sola voce del Canto: lo scopo è di fornire una guida pratica e sicura soprattutto per gli esecutori. Forse questa, come altre soluzioni adottate per favorire una migliore fruibilità del contenuto delle Frottole libro primo, non garantirà ancora risultati definitivi; tuttavia, essa intende rappresentare un ulteriore contributo affinché un repertorio così singolare possa essere meglio compreso, apprezzato e adeguatamente riproposto. Antonio Lovato Presidente del Comitato per la pubblicazione di fonti relative a testi e monumenti della cultura musicale veneta ISBN:9788867871148 Collana: Musica - Discipline dello spettacolo Autore: Petrucci Ottaviano Edizione critica a cura di Cristina Di Zio Zanolli Note ai testi e osservazioni a cura di Antonio Lovato Edizione 2014 Stato: Disponibile

Aggiungi al carrello

42,00

Prodotto aggiunto al carrello.

Vai al carrello

È stata raggiunta la quantità massima acquistabile per questo prodotto

Vai al carrello
Con gli occhi della luce

Con gli occhi della luce

€ 17,00

La posizione di Mariano Fortuny nel contesto delle riforme della scena primo novecentesca è stata generalmente sottovalutata dagli storici del teatro. Se ai dispositivi scenotecnici e illuminotecnici da lui ideati sono state riservate minuziose descrizioni, altrettanto non si può affermare per il versante più strettamente teorico della sua proposta. Il volume si propone di dipanare, almeno in parte, alcuni nodi cruciali, come l’identificazione delle fonti di formazione e d’ispirazione dell’artista che hanno esercitato un’influenza determinante sulla sua produzione, o gli apporti che i suoi congegni (e la sua teoresi) hanno offerto alle poetiche coeve e successive. Dallo studio dei materiali emerge come la sperimentazione di Fortuny costituisca un punto di svolta tra Otto e Novecento, senza dubbio erede di una tradizione ma allo stesso tempo fucina per le poetiche della modernità. Marzia Maino svolge attività di ricerca nel Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università di Padova, dove insegna a contratto Teoria e storia della scenografia. Nelle sue ricerche ha indagato l’utilizzo della luce in scena con particolare attenzione all’ambito rinascimentale e a quello primo novecentesco. Si è occupata dell’équipe di artisti e artigiani coinvolti nell’inaugurazione del Teatro Olimpico di Vicenza (1585) e ha approfondito la poetica teatrale di Mariano Fortuny, contribuendo anche al catalogo della mostra Fortuny. El mago de Venecia (Barcellona, 2010). Indice e Introduzione ISBN:9788867872220 Collana: Musica - Discipline dello spettacolo Autore: Marzia Maino Edizione 2014 Stato: Disponibile

Aggiungi al carrello

17,00

Prodotto aggiunto al carrello.

Vai al carrello

È stata raggiunta la quantità massima acquistabile per questo prodotto

Vai al carrello
Michele Sambin performance tra musica, pittura e video

Michele Sambin performance tra musica, pittura e video

€ 30,00

Questa è la prima monografia su Michele Sambin, pioniere da oltre quarant’anni della performance nel suo dialogo con le arti, fino al video e al digitale. Musica, teatro, disegno, pittura, cinema, uso creativo della luce sono esplorati da questo artista soprattutto nel loro essere “dal vivo”, nell’unicità della dimensione del tempo reale, indagato in modi del tutto originali nella dialettica che esso instaura con i mezzi di riproducibilità tecnica, in un dialogo fra tempo che fugge e tempo che consuma, volatilità dell’evento e sua fissazione su un supporto, corpo che agisce e corpo rappresentato, strumenti classici ed elettronica. Sambin fa tutto questo a partire dagli anni Settanta e continua a farlo – in varie forme – oggi. La sua attività è confluita, per buona parte del suo percorso, in quella del Tam Teatromusica, a Padova, di cui è stato uno dei fondatori: ma il volume intende far luce proprio sul suo originale apporto, sul suo percorso di artista, a partire dagli anni precedenti al Tam per arrivare alle odierne realizzazioni e agli attuali progetti. I saggi Il libro raccoglie testi di vari studiosi e studiose che indagano i territori dell’arte di Sambin: il video-teatro, il cinema sperimentale, il disegno e la pittura, la dimensione performativa nel rapporto col mezzo elettronico, la ricerca sulle relazioni suono-immagine, la vividezza dell’uso creativo del digitale e della luce. Ma tutto questo in un orizzonte di ampio respiro, che aiuti chi legge a capire una stagione culturale, un’epoca di scoperte e di veloci transizioni e metamorfosi tecnologiche, un quadro fluido, in cui dialogano l’utopia e l’infrazione, l’irriverenza e la serietà dell’impegno, il gioco e la sfida che da culturale si fa anche, in senso ampio e nobile, politica: con la proposta di sguardi e di ‘posture’ differenti, sia come autori sia come spettatori. Al libro, nato come strumento di conoscenza – con contributi tutti inediti – del percorso di Sambin, si è dato una forma che possa contenere e legare i vari ambiti della sua arte inserendoli nei contesti di riferimento: da quello locale (denso di risonanze importanti e d’avanguardia) a quello nazionale e internazionale. Le parole dello stesso Sambin ci introducono a questo viaggio, attraverso una lunga conversazione iniziale con Lisa Parolo che illumina percorsi biografici e formazione culturale. I testi successivi fanno luce sui contesti di riferimento, individuando assonanze e intuizioni, anticipazioni e ricchezze di esperienze artistiche: la figura di Sambin dialoga con quelle di artisti di altri Paesi, con l’attività di centri di produzione e diffusione italiani, con un tessuto di scoperte stimolanti, impegnative, che si sviluppa fra i luoghi della sua formazione, la rete di esperienze italiane, le intuizioni e le opere di artisti europei e statunitensi (nei testi di Silvia Bordini, Sandra Lischi, Lisa Parolo). Si entra poi nell’intreccio fra le arti: la pregnanza dell’annotazione grafica e della produzione pittorica, in un approccio a un’idea estesa di pittura (in modi diversi, trattano questo tema i testi di Riccardo Caldura e di Andreina Di Brino). Roberto Calabretto affronta il tema centrale della musica: in Sambin e nel contesto delle ricerche novecentesche, anche nel modo di intendere lo strumento come protesi del corpo, sia esso sax, violoncello o dispositivo elettronico. Bruno Di Marino esplora le caratteristiche della produzione sperimentale in pellicola, fra sguardo ereticamente documentario e sinfonia visiva, mentre Francesca Gallo affronta l’opera di Sambin dal punto di vista delle pratiche performative, fra gesto e improvvisazione coniugata con una ben studiata preparazione, musica e pittura. Cristina Grazioli dedica la sua riflessione agli usi creativi e dinamici della luce in Sambin: un medium fondamentale, dalle tecniche più arcaiche e “naturali” a quelle elettroniche e digitali; e Anna Maria Monteverdi affronta le forme, le evoluzioni, i modi e i luoghi (dalla galleria alla scena al carcere) che assume in Sambin quel teatro multimediale di cui è esponente particolare e che svilupperà poi anche nella lunga esperienza del Tam. Il volume si chiude con una riflessione oggi più che mai opportuna e urgente a cura di Lisa Parolo sulle modalità di ricostruzione e conservazione di opere d’arte complesse come quelle di cui il libro tratta; il testo è seguito da un’accurata schedatura delle opere, raccontate anche nella loro storia ed evoluzione nel tempo che permette una fruizione (anche) in rete adeguata agli intrecci fra le arti e alla processualità della pratica artistica di Sambin, con indicazioni anche più generali. La veste grafica Un libro così, che racconta i continui sconfinamenti da un’arte all’altra, non poteva avere una veste ‘tradizionale’. Né poteva essere eluso lo splendore iconografico del lavoro di Sambin, la bellezza delle sue immagini, oltre la loro valenza di testimonianza e di prezioso documento. La varietà di opere – dai manufatti artigianali fino al segno digitale, passando per le foto, le registrazioni video, i bozzetti, i disegni veri e propri, la pittura, i momenti degli spettacoli, gli appunti – mostra il talento di Sambin non solo nella dimensione performativa ma anche nel costruire, nel lasciare tracce, nel dipingere e progettare mondi che restano nel tempo. Sambin ha creato in queste pagine un percorso visivo che accompagna quello degli autori dei testi, riuscendo a creare una galleria di immagini funzionali e insieme bellissime (molte sono inedite o realizzate per il volume) che creano cortocircuiti imprevisti e che si snodano fittamente di pagina in pagina come un film, una partitura, uno spettacolo. I destinatari Il libro è rivolto a diversi tipi di fruitori: docenti e studenti universitari di teatro, cinema, belle arti, musica, arti elettroniche, cinema sperimentale, multimedialità. A studiosi delle varie discipline affrontate e a quanti vogliano approfondire la storia della videoarte e del videoteatro in Italia, nonché una intera stagione culturale nel suo rapporto fra dimensione locale e quadro internazionale. Operatori culturali, direttori di festival, galleristi: sia per il suo apparato informativo (schede delle opere) sia in quanto “libro d’artista” a pieno titolo. È, quindi, rivolto anche agli artisti, e a quanti amano i bei libri. Indice e Introduzione ISBN:9788867872398 Collana: Musica - Discipline dello spettacolo Curatori: Sandra Lischi e Lisa Parolo Edizione 2014 Stato: Disponibile

Aggiungi al carrello

30,00

Prodotto aggiunto al carrello.

Vai al carrello

È stata raggiunta la quantità massima acquistabile per questo prodotto

Vai al carrello