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Michele Sambin performance tra musica, pittura e video
€ 30,00
Questa è la prima monografia su Michele Sambin, pioniere da oltre quarant’anni della performance nel suo dialogo con le arti, fino al video e al digitale. Musica, teatro, disegno, pittura, cinema, uso creativo della luce sono esplorati da questo artista soprattutto nel loro essere “dal vivo”, nell’unicità della dimensione del tempo reale, indagato in modi del tutto originali nella dialettica che esso instaura con i mezzi di riproducibilità tecnica, in un dialogo fra tempo che fugge e tempo che consuma, volatilità dell’evento e sua fissazione su un supporto, corpo che agisce e corpo rappresentato, strumenti classici ed elettronica. Sambin fa tutto questo a partire dagli anni Settanta e continua a farlo – in varie forme – oggi. La sua attività è confluita, per buona parte del suo percorso, in quella del Tam Teatromusica, a Padova, di cui è stato uno dei fondatori: ma il volume intende far luce proprio sul suo originale apporto, sul suo percorso di artista, a partire dagli anni precedenti al Tam per arrivare alle odierne realizzazioni e agli attuali progetti. I saggi Il libro raccoglie testi di vari studiosi e studiose che indagano i territori dell’arte di Sambin: il video-teatro, il cinema sperimentale, il disegno e la pittura, la dimensione performativa nel rapporto col mezzo elettronico, la ricerca sulle relazioni suono-immagine, la vividezza dell’uso creativo del digitale e della luce. Ma tutto questo in un orizzonte di ampio respiro, che aiuti chi legge a capire una stagione culturale, un’epoca di scoperte e di veloci transizioni e metamorfosi tecnologiche, un quadro fluido, in cui dialogano l’utopia e l’infrazione, l’irriverenza e la serietà dell’impegno, il gioco e la sfida che da culturale si fa anche, in senso ampio e nobile, politica: con la proposta di sguardi e di ‘posture’ differenti, sia come autori sia come spettatori. Al libro, nato come strumento di conoscenza – con contributi tutti inediti – del percorso di Sambin, si è dato una forma che possa contenere e legare i vari ambiti della sua arte inserendoli nei contesti di riferimento: da quello locale (denso di risonanze importanti e d’avanguardia) a quello nazionale e internazionale. Le parole dello stesso Sambin ci introducono a questo viaggio, attraverso una lunga conversazione iniziale con Lisa Parolo che illumina percorsi biografici e formazione culturale. I testi successivi fanno luce sui contesti di riferimento, individuando assonanze e intuizioni, anticipazioni e ricchezze di esperienze artistiche: la figura di Sambin dialoga con quelle di artisti di altri Paesi, con l’attività di centri di produzione e diffusione italiani, con un tessuto di scoperte stimolanti, impegnative, che si sviluppa fra i luoghi della sua formazione, la rete di esperienze italiane, le intuizioni e le opere di artisti europei e statunitensi (nei testi di Silvia Bordini, Sandra Lischi, Lisa Parolo). Si entra poi nell’intreccio fra le arti: la pregnanza dell’annotazione grafica e della produzione pittorica, in un approccio a un’idea estesa di pittura (in modi diversi, trattano questo tema i testi di Riccardo Caldura e di Andreina Di Brino). Roberto Calabretto affronta il tema centrale della musica: in Sambin e nel contesto delle ricerche novecentesche, anche nel modo di intendere lo strumento come protesi del corpo, sia esso sax, violoncello o dispositivo elettronico. Bruno Di Marino esplora le caratteristiche della produzione sperimentale in pellicola, fra sguardo ereticamente documentario e sinfonia visiva, mentre Francesca Gallo affronta l’opera di Sambin dal punto di vista delle pratiche performative, fra gesto e improvvisazione coniugata con una ben studiata preparazione, musica e pittura. Cristina Grazioli dedica la sua riflessione agli usi creativi e dinamici della luce in Sambin: un medium fondamentale, dalle tecniche più arcaiche e “naturali” a quelle elettroniche e digitali; e Anna Maria Monteverdi affronta le forme, le evoluzioni, i modi e i luoghi (dalla galleria alla scena al carcere) che assume in Sambin quel teatro multimediale di cui è esponente particolare e che svilupperà poi anche nella lunga esperienza del Tam. Il volume si chiude con una riflessione oggi più che mai opportuna e urgente a cura di Lisa Parolo sulle modalità di ricostruzione e conservazione di opere d’arte complesse come quelle di cui il libro tratta; il testo è seguito da un’accurata schedatura delle opere, raccontate anche nella loro storia ed evoluzione nel tempo che permette una fruizione (anche) in rete adeguata agli intrecci fra le arti e alla processualità della pratica artistica di Sambin, con indicazioni anche più generali. La veste grafica Un libro così, che racconta i continui sconfinamenti da un’arte all’altra, non poteva avere una veste ‘tradizionale’. Né poteva essere eluso lo splendore iconografico del lavoro di Sambin, la bellezza delle sue immagini, oltre la loro valenza di testimonianza e di prezioso documento. La varietà di opere – dai manufatti artigianali fino al segno digitale, passando per le foto, le registrazioni video, i bozzetti, i disegni veri e propri, la pittura, i momenti degli spettacoli, gli appunti – mostra il talento di Sambin non solo nella dimensione performativa ma anche nel costruire, nel lasciare tracce, nel dipingere e progettare mondi che restano nel tempo. Sambin ha creato in queste pagine un percorso visivo che accompagna quello degli autori dei testi, riuscendo a creare una galleria di immagini funzionali e insieme bellissime (molte sono inedite o realizzate per il volume) che creano cortocircuiti imprevisti e che si snodano fittamente di pagina in pagina come un film, una partitura, uno spettacolo. I destinatari Il libro è rivolto a diversi tipi di fruitori: docenti e studenti universitari di teatro, cinema, belle arti, musica, arti elettroniche, cinema sperimentale, multimedialità. A studiosi delle varie discipline affrontate e a quanti vogliano approfondire la storia della videoarte e del videoteatro in Italia, nonché una intera stagione culturale nel suo rapporto fra dimensione locale e quadro internazionale. Operatori culturali, direttori di festival, galleristi: sia per il suo apparato informativo (schede delle opere) sia in quanto “libro d’artista” a pieno titolo. È, quindi, rivolto anche agli artisti, e a quanti amano i bei libri. Indice e Introduzione ISBN:9788867872398 Collana: Musica - Discipline dello spettacolo Curatori: Sandra Lischi e Lisa Parolo Edizione 2014 Stato: Disponibile
€ 30,00
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Vai al carrelloLo stato delle cose - Duemila13
€ 16,00
Al suo secondo numero, Lo stato delle cose. Cinema e altre derive torna a riflettere sui film della contemporaneità. Film di genere, opere d’autore e produzioni per il grande pubblico trovano spazio in queste pagine, disegnando traiettorie che talora si intersecano alla luce di temi quali la memoria, la riscrittura, l’ombra e la rappresentabilità della morte. Accanto ai saggi sui film, prendono forma le “derive” verso altri ambiti e linguaggi in un inedito dialogo con il cinema, le sue narrazioni, la sua teoria. Lo stato delle cose su: Amour – Tutto parla di te – C’era una volta in Anatolia e Post-Tenebras Lux – Oblivion – Django Unchained – Molto forte, incredibilmente vicino – Materia oscura – Hunger Games – Zombi e mondo norreno – Tino Sehgal e Claudio Parmiggiani. Indice e Introduzione Collana coordinata da Giorgio Tinazzi A cura di Denis Brotto, Alessia Castellani, Luciano De Giusti, Giulia Lavarone, Paola Mura, Nicola Orio, Manlio Piva, Farah Polato, Rosamaria Salvatore, Alberto Scandola Partecipano inoltre Adone Brandalise, Mario Brenta, Gian Piero Brunetta, Roberto Calabretto, Saveria Chemotti, Cesare De Michelis, Luca Giuliani, Giangiorgio Pasqualotto, Roberto Zemignan ISBN:9788867872145 Collana: Musica - Discipline dello spettacolo Curatori: Giorgio Tinazzi et al. Edizione 2014 Stato: Disponibile
€ 16,00
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Vai al carrelloCesare Pollini tra Padova e Luvigliano
€ 15,00
Presentazione di Maria Nevilla Massaro Direttore del Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova La ricorrenza del centenario della morte del musicista padovano Cesare Pollini (1858-1912) era certamente un’importante occasione per approfondire e scoprire nuovi aspetti di questa figura di pianista, didatta, compositore. Come altre personalità del suo tempo, egli fu assai celebre negli anni in cui visse e svolse la sua attività artistica, ma sarebbe oggi del tutto dimenticato, se il suo nome non fosse stato attribuito – subito dopo la sua morte - all’Istituto musicale cittadino, poi divenuto l’attuale Conservatorio di Musica di Padova. L’istituzione porta dunque a tutt’oggi il nome di un musicista che fu da molti rispettato, ammirato e ricordato da allievi e amici per i suoi indiscutibili meriti, acquisiti nell’ambiente musicale e culturale padovano e italiano. Questa pubblicazione promossa dall’Associazione “Roberto Ferruzzi” fa parte di un vasto progetto celebrativo avviato dal Conservatorio grazie al contributo della Regione del Veneto e alla collaborazione di numerosi Enti e Associazioni culturali, con la finalità di favorire una maggiore e più diffusa conoscenza della biografia e della personalità artistica del musicista, valorizzando i numerosi spunti e argomenti di studio e di interesse esecutivo già emersi dalle indagini e dalle manifestazioni del 2008. In quell’occasione, legata alla ricorrenza del 150° anniversario della nascita di Cesare Pollini, con la realizzazione di numerosi concerti, di un Convegno di studi, nonché la pubblicazione di un volume di “testimonianze”, si tentò per la prima volta di fare il punto sulle sue opere e su tutta la sua attività, delineandone le capacità di compositore, concertista, didatta, ma anche di organizzatore artistico e direttore della Scuola. Come spesso accade, furono certamente più gli argomenti aperti che quelli risolti, e su molti di questi era opportuno ritornare, per svilupparne gli aspetti, le connessioni, le curiosità suscitate. Le nuove iniziative attivate dal Conservatorio di Padova a partire dall’autunno del 2012 prevedono una serie di concerti (che si estendono fino al dicembre 2013), con la partecipazione di studenti, docenti e altri interpreti di prestigio, ma anche un rinnovato fervore di studi, tenuto conto tra l’altro dalla sopravvenuta acquisizione di nuovi materiali documentari e dell’interesse di interpreti e musicologi verso il musicista e la sua epoca, anche nel rapporto con altri autori italiani ed europei. L’obiettivo principale del progetto è quello di offrire l’esecuzione dei principali lavori compositivi di Cesare Pollini (i due brani per orchestra, la Suite op. 3 per violino violoncello e pianoforte, la Sonata e numerosi brevi pezzi pianistici), affiancati da opere di autori italiani ed europei legati alla sua cultura, di trasmetterne testimonianza attraverso la registrazione di un CD monografico, e di sviluppare infine una ricerca più sistematica sull’artista e sulla scuola da lui diretta per molti anni. Tali iniziative sono affiancate dalle proposte dell’Associazione Ferruzzi, che nel nome del pittore che ha risieduto a Torreglia ed è stato amico del Pollini ha voluto collaborare al complessivo progetto con alcuni concerti, eseguiti nella Villa Pollini di Luvigliano e nella vicina e maestosa Villa dei Vescovi, promuovendo la pubblicazione di questo volumetto, il cui corpo fondamentale è costituito dal contributo storico-biografico elaborato da Giorgio Ronconi. È un testo che ricostruisce le origini e le vicende della famiglia Pollini, l’ambiente culturale padovano, le amicizie e gli affetti del musicista: notizie assai utili per accostarsi non solo al pensiero e alla vita di una persona molto schiva e riservata, ma anche alla realtà del suo tempo e a ciò che in essa rappresentava, specie attraverso i ricordi di chi lo conobbe e lo ebbe come maestro e collaboratore. “Maestro d’arte e di vita”, come si dice di persona che non si è limitata a trasmettere insegnamenti tecnici, ma che si è proposta come figura artistica e morale di riferimento. Lo confermano le parole pronunciate all’indomani di una morte precoce quanto inaspettata, prime a consegnarci la testimonianza di una personalità colta, raffinata e sensibile, forte tuttavia del suo rigore e delle sue scelte ideali. ISBN:9788861299177 Collana: Musica - Discipline dello spettacolo Curatore: Giorgio Ronconi Edizione 2013 Stato: Disponibile
€ 15,00
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Vai al carrelloIl pensiero dell'Arte/The thought of Art
€ 30,00
Il basso lirico Maurizio Muraro, attualmente in carriera nei più importanti teatri internazionali in vista del traguardo dei vent’anni di attività ha sentito il desiderio di scrivere un testo che affronti varie tematiche attraverso analisi, approfondimenti e suggestioni personali. La già estesa discografia e filmografia di Maurizio Muraro si è così arricchita di questo testo di riflessioni sulla creazione artistica, sull'amore, le radici, la maturità. È il viaggio di chi vive alla ricerca dell'Arte come un Argonauta ricerca il Vello D'oro. Il lavoro è completato da un CD che raccoglie diciassette arie, accompagnate al pianoforte dal Maestro Lanza, che ricalcano e sviluppano le tematiche scelte. Mariantonella Volpe è docente di Letteratura Italiana e Storia in un Istituto Superiore ed ha insegnato anche Storia dell'Arte in vari Istituti d'Arte e Licei Classici. Laureata in Lettere Moderne ed in Storia dell'Architettura e dell'Urbanistica, ha pubblicato volumi a carattere storico, artistico-urbanistico (La casa del vino e del gioco, MPedizioni, Oidallap, Università di Padova) ed informatico. Ha operato per molti anni, in ambito nazionale ed internazionale, come creativa e copywriter pubblicitaria. Il cantante lirico Maurizio Muraro, basso, vincitore di numerosi ed importanti Premi lirici internazionali, è da quasi vent’anno in carriera nei più prestigiosi teatri di tutto il mondo: Metroplitan di New York, Covent Garden di Londra, Operà Bastille di Parigi, Scala di Milano, Arena di Verona, NNT di Tokyo, Deutscheoper di Berlino, Staatsoper di Vienna, Muenchen, Amburgo... Interpreta ruoli di principale importanza sotto la guida di direttori d'orchestra di fama internazionale. CON CD MUSICALE ALLEGATO Brani Franz List - 3 sonetti del Petrarca Aaron Copland - 2 Old American Songs Johannes Brahms - 3 Lieder Ermanno Wolf-Ferrari - 3 canti per basso da Il Canzoniere Op. 17 Reynaldo Hahn - 2 ariette da Venezia Ralph Vaughan Williams - 2 Songs of Travel Ludwig van Beethoven - Aus Goethe's Faust Ottorino Respighi ISBN:9788867870196 Collana: Musica - Discipline dello spettacolo Autore: Maurizio Muraro Curatore: Mariantonella Volpe Edizione 2013 Stato: Disponibile
€ 30,00
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Vai al carrelloIl filo
€ 16,00
La saldezza perdurante dell’amore, una trepida pietà, una volontà testarda di capire il mistero che si occulta nell’intimo di ogni creatura, la ricerca di un senso indubbio che leghi i segmenti di tempo attraversati per farne una storia necessaria e comunque luminosa, un bisogno di dialogo, liberato da ogni reticenza, che si espanda oltre l’estrema e irrevocabile separazione dall’amata, imposta dalla morte, sono le motivazioni che hanno presieduto alla selezione di questo epistolario, emblematicamente da Amelio Cicuttini intitolato Il filo. Afferratone il bandolo e di tappa in tappa, di nodo in nodo, fino in fondo dipanato il complesso gomitolo, colta nelle varie stagioni della vita, ci si trova davanti la personalità morale e artistica di Renata Zatti, con i suoi sogni di giovinezza, con la sua maturazione di donna e di madre, con gli imperativi da lei a sé stessa imposti, fonte di dedizione senza riserve verso i suoi cari, e soprattutto sempre più rifulge una tenace e assidua consacrazione alla musica che ne sublimò l’intenso sentire e trovò il naturale compimento nello slancio creativo, da cui derivarono innumerevoli e originali composizioni. ISBN:9788867870073 Collana: Musica - Discipline dello spettacolo Curatore: Amelio Cicuttini Edizione 2013 Stato: Disponibile
€ 16,00
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Vai al carrelloAttraversamenti
€ 16,00
Il volume si propone di esplorare una serie di testi drammaturgici, di teorizzazioni sulle arti della scena e di spettacoli che mostrino, in modo più o meno marcato, caratteristiche morfologiche composite, contaminate o ibridate, in un arco di tempo compreso tra il Settecento e il primo Novecento. Relativamente alla drammaturgia d’opera si interrogano alcuni testi-campione di scrittori la cui perizia “costruttiva” deriva da pregresse esperienze nell’ambito della drammaturgia propriamente teatrale o che traggono le trame dei loro lavori da fonti letterarie, sottolineando, in tal modo, gli influssi, i condizionamenti e le persistenze di un genere sull’altro (si passa dalla librettistica ispirata alla produzione di Boccaccio a Illica e a Hofmannsthal). Un breve spazio è riservato anche all’analisi del Vampire di Dumas père, per vari aspetti simile ad un mélodrame. Se gli interventi dedicati alle teorizzazioni concernono autori piuttosto lontani tra loro, come Stendhal o Rilke, le speculazioni analizzate condividono un interesse per il principio della “contaminazione”. La poetica di Stendhal insiste sulle invarianti e le similitudini tra i diversi generi artistici, pur non negando l’esistenza degli specifici; Rilke usa la figura della marionetta come una lente attraverso cui cogliere la profondità di un evento scenico alternativo rispetto al teatro dominante. I saggi intesi ad indagare la prassi teatrale o para-teatrale, infine, tendono a mettere in luce il ruolo di connettore tra differenti linguaggi rivestito dagli artisti considerati, come nel caso del contributo sull’elaborazione del libretto del Ciarlatano di Bartolomeo Vitturi, o di quello sulla costruzione degli spettacoli di de Loutherbourg, o ancora dello studio dell’opera di Fortuny. Curatore Elena Randi è professore associato all’Università di Padova, dove insegna Storia del Teatro e dello Spettacolo. Specialista di teatro ottocentesco, oltre al volume Percorsi della drammaturgia romantica (2006), ha scritto su Delsarte e sulla genesi della regia (I primordi della regia, 2009). Recentemente ha pubblicato La Donna di maneggio per l’Edizione Nazionale delle opere goldoniane e l’edizione critica di Angelo, tyran de Padoue di Hugo. ISBN:9788861299177 Collana: Musica - Discipline dello spettacolo Curatore: Elena Randi Edizione 2012 Stato: Disponibile
€ 16,00
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Vai al carrelloInvenzione Musicale
€ 24,00
Il volume sviluppa il tema della creatività musicale sotto forma di dialogo tra l’insegnante Renata Zatti e l’allievo dodicenne Carlo Zatti. L’educazione graduale, favorita da uno stile narrativo che distingue il volume dagli altri manuali di composizione, educazione e storia musicale, si attua attraverso esempi compositivi, elementi di teoria, storia, acustica e armonia, dai modi greci fino alla musica del XX secolo. Renata Zatti compie anche viaggi immaginari che la portano ad intervistare i grandi compositori del passato: Monteverdi, Lulli, Corelli e Bach. L’autrice ha elaborato l’opera tra il 1982 e il 1985 circa. Gli esempi musicali prodotti durante gli incontri e le lettere scambiate col nipote, arricchiti da nozioni attinte dall’esperienza personale e dalle numerose letture, sono diventati materiali per il volume. Renata Zatti (1932-2003), diplomata in pianoforte, si è avvicinata da autodidatta alla composizione, scegliendo una scrittura armonicamente libera. La sua musica è pubblicata da Maurer, Bizet, Chiola Music Press, Rugginenti, Eurarte, Pizzicato. Laura Zattra ha conseguito il dottorato di ricerca all’Università di Trento e all’Université Sorbonne Paris IV. Nel 2010 per i tipi della Cleup ha pubblicato la biografia Musica e famiglia. L’avventura artistica di Renata Zatti. È inoltre autrice di Studiare la computer music. Definizioni, analisi, fonti (2011) e co-curatrice di Presenza storica di Luigi Nono (2011) e Vent’anni di musica elettronica all’università di Padova. Il centro di sonologia computazionale (2002). ISBN:9788861298965 Collana: Musica - Discipline dello spettacolo Autore: Renata Zatti Curatore: Laura Zattra Edizione 2012 Stato: Disponibile
€ 24,00
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