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PLaNCK! N. 29 - Giugno 2023 - Settembre 2023
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PLaNCK! N. 29 - Giugno 2023 - Settembre 2023 Rivista quadrimestrale ISSN 2284-0761 italiano/inglese DI VIAGGI, ERRORI E SORPRENDENTI SCOPERTE di Telmo Pievani Grandi teorie scientifiche sono nate, letteralmente, in viaggio. Quella di Charles Darwin è la più famosa: cinque anni di circumnavigazione del globo sul Beagle, raccogliendo minerali, fossili, campioni di piante e animali, e annotando sui taccuini di viaggio quei pensieri arditi che al ritorno diventeranno un modo completamente nuovo di pensare alla natura e al posto della specie umana in essa. Ma anche altri grandi naturalisti dell’Ottocento fecero viaggi avventurosi in oceani ancora poco esplorati: Alfred R. Wallace, Thomas H. Huxley, Joseph Hooker. Fu un viaggio all’equatore, nelle isole di São Tomé e Príncipe, a permettere al grande astrofisico inglese Arthur Eddington di confermare (nonostante le nuvole) una delle predizioni della teoria della relatività generale di Albert Einstein. Mezzo secolo più tardi, un altro viaggio, immaginato tempo prima dalla fantasia di Ariosto e di Jules Verne, porterà i primi esseri umani Preparatevi ad uscire di casa con matita, quaderno e lente di ingrandimento per curiosare nella natura che ci circonda. Non serve per forza andare in un bosco o in mezzo alla campagna.È sufficiente il giardinetto di casa o un parco pubblico, perché la natura ci circonda, anche quando è difficile da trovare nelle città più trafficate. Con un po’ di attenzione, scopriremo piante, fiori, animaletti grandi o piccoli, insetti e molto altro! Per esempio: lo sapevate che la margherita non è un fiore ma che è formata da tanti fiorellini piccolissimi? È una delle cose interessanti che scoprirete leggendo questo numero di PLaNCK! insieme a tanti altri consigli per diventare bambine e bambini curiosi! Indice Il team di PLaNCK! Per essere sempre aggiornati su attività, eventi e contattare la redazione di PLaNCK! www.planck-magazine.it Comitato Scientifico Dipartimento di Fisica e Astronomia prof. Alberto Carnera prof. Ornella Pantano prof. Giulio Peruzzi prof. Cinzia Sada prof. Antonino Milone Dipartimento di Scienze Chimiche Dr. Massimo Bellanda Dr. Laura Orian Dr. Giacomo Saielli Dr. Elisabetta Schievano REDAZIONE E COLLABORATORI Direttore Responsabile: Andrea Frison Coordinatrice editoriale: Agnese Sonato Redazione: Agnese Sonato, Marta Carli, Sarah Libanore, Martina Tardivo, Marco Barbujani, Francesco Zani, Bianca Maria Scotton, Serena Maule, Laura Paneghetti, Andrea Frison Fumetto Disegnatrice: Bianca Maria Scotton Assistente colorist: Gioia Beghin Sceneggiatrici: Bianca Maria Scotton, Agnese Sonato Illustrazione di copertina: Sofia Poiana Versione inglese: Laura Paneghetti Segreteria di redazione e pubbliche relazioni: Serena Maule, Martina Tardivo, Sarah Libanore Progetto grafico e impaginazione: Francesco Zani Testata: Stefano Pozza ISBN: 9788854956155 Collana: PLaNCK! Curatore: Associazione Accatagliato Edizione: 2023 Stato: disponibile
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Vai al carrelloFisica Matematica per il corso di laurea in Matematica
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Vai al carrelloPLaNCK! N. 28 - Febbraio 2023 - Maggio 2023
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PLaNCK! N. 28 - Febbraio 2023 - Maggio 2023 Rivista quadrimestrale ISSN 2284-0761 italiano/inglese NATURA CURIOSA INTORNO A NOI Preparatevi ad uscire di casa con matita, quaderno e lente di ingrandimento per curiosare nella natura che ci circonda. Non serve per forza andare in un bosco o in mezzo alla campagna. È sufficiente il giardinetto di casa o un parco pubblico, perché la natura ci circonda, anche quando è difficile da trovare nelle città più trafficate. Con un po’ di attenzione, scopriremo piante, fiori, animaletti grandi o piccoli, insetti e molto altro! Per esempio: lo sapevate che la margherita non è un fiore ma che è formata da tanti fiorellini piccolissimi? È una delle cose interessanti che scoprirete leggendo questo numero di PLaNCK! insieme a tanti altri consigli per diventare bambine e bambini curiosi! Buona lettura, Andrea Frison Indice Il team di PLaNCK! Per essere sempre aggiornati su attività, eventi e contattare la redazione di PLaNCK! www.planck-magazine.it Comitato Scientifico Dipartimento di Fisica e Astronomia prof. Alberto Carnera prof. Ornella Pantano prof. Giulio Peruzzi prof. Cinzia Sada prof. Antonino Milone Dipartimento di Scienze Chimiche Dr. Massimo Bellanda Dr. Laura Orian Dr. Giacomo Saielli Dr. Elisabetta Schievano REDAZIONE E COLLABORATORI Direttore Responsabile: Andrea Frison Coordinatrice editoriale: Agnese Sonato Redazione: Agnese Sonato, Marta Carli, Sarah Libanore, Martina Tardivo, Marco Barbujani, Francesco Zani, Bianca Maria Scotton, Serena Maule, Laura Paneghetti, Andrea Frison Fumetto Disegnatrice: Bianca Maria Scotton Assistente colorist: Gioia Beghin Sceneggiatrici: Bianca Maria Scotton, Agnese Sonato Illustrazione di copertina: Sofia Poiana Versione inglese: Laura Paneghetti Segreteria di redazione e pubbliche relazioni: Serena Maule, Martina Tardivo, Sarah Libanore Progetto grafico e impaginazione: Francesco Zani Testata: Stefano Pozza ISBN: 9788854955912 Collana: PLaNCK! Curatore: Associazione Accatagliato Edizione: 2023 Stato: disponibile
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Vai al carrelloPLaNCK! N. 27 - Ottobre 2022 - Gennaio 2023
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PLaNCK! N. 27 - Ottobre 2022 - Gennaio 2023 Rivista quadrimestrale ISSN 2284-0761 italiano/inglese Scienza e Musica - Science & Music UN RICORDO SPECIALE Cara lettrice, caro lettore, la lettera di apertura di questo numero di PLaNCK! questa volta è scritta da parte di tutta la redazione perché quello che stai per leggere è un numero davvero speciale! Da tanto tempo avevamo in mente di pubblicare un numero dedicato a “scienza e musica”: si tratta di un argomento per noi molto importante che fa vedere quanti legami ci sono tra due ambiti che spesso teniamo separati, l’ambito della scienza e quello della musica appunto. Per noi è solo un esempio di quanto sia importante mostrare come la scienza si leghi a tanti altri ambiti della cultura e dell’arte in particolare. Ma questa volta c’è qualcosa in più. Come leggi anche nell’editoriale, il 13 agosto ci ha lasciati Piero Angela, il “papà” della divulgazione scientifica in Italia. Ed è a lui che dedichiamo questo numero ricordando chi era e il grande lavoro che ha fatto in Italia. Piero Angela è nato a Torino il 22 dicembre 1928 e ha iniziato la sua carriera come conduttore di trasmissioni radio e giornalista, per poi passare alla televisione, inizialmente come inviato al telegiornale della RAI, poi con il primo programma televisivo di divulgazione scientifica in Italia, nel 1981: Quark. In quegli anni si stava iniziando a cercare nuovi linguaggi e nuovi metodi per raccontare la scienza al pubblico, a un pubblico che non ci lavorasse e che non per forza la studiasse o l’avesse studiata. Farlo in televisione era una novità assoluta e il successo che ebbe la trasmissione di Piero Angela mostrò quanto ci fosse bisogno di quel lavoro, del racconto della scienza a tutti e a tutte. Nel 1989 è stato anche fondatore del CICAP, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze. Quark divenne poi Superquark, una trasmissione che tra dinosauri, stelle, esperimenti di fisica, curiosità su ambiente, chimica, tecnologia, storia della scienza e molto altro, ha riempito le serate di moltissime famiglie e appassionati per molti anni. Le ultime puntate sono state trasmesse nell’estate2022. Tantissime persone sono cresciute guardandoil programma di Piero Angela, guardando come è possibile raccontare la scienza a tutti, come è possibile appassionare alla scienza, come è possibile far entrare la scienza nella vita di tutti i giorni. Sempre con un linguaggio adatto al pubblico, cercando di coinvolgerlo, di avvicinarlo. Piero Angela ha lavorato fino all’ultimo ed è riuscito anche a completare un progetto a cui teneva molto: la registrazione di un disco jazz al pianoforte, la sua grande passione. Piero Angela è un personaggio che ha incuriosito, stimolato a imparare e a diffondere conoscenza, grandi e piccoli. Ha lasciato una grande eredità culturale in Italia e ha salutato tutti noi con questo messaggio, invitandoci a fare a nostra volta la nostra parte per la diffusione della cultura scientifica (e non solo): «Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. […] Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano. Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti. […] ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio» (Fonte: Ufficio stampa RAI). La Redazione di PLaNCK! Indice Il team di PLaNCK! Per essere sempre aggiornati su attività, eventi e contattare la redazione di PLaNCK! www.planck-magazine.it Comitato Scientifico Dipartimento di Fisica e Astronomia prof. Alberto Carnera prof. Ornella Pantano prof. Giulio Peruzzi prof. Cinzia Sada prof. Antonino Milone Dipartimento di Scienze Chimiche Dr. Massimo Bellanda Dr. Laura Orian Dr. Giacomo Saielli Dr. Elisabetta Schievano REDAZIONE E COLLABORATORI Direttore Responsabile: Andrea Frison Coordinatrice editoriale: Agnese Sonato Redazione: Agnese Sonato, Marta Carli, Sarah Libanore, Martina Tardivo, Marco Barbujani, Francesco Zani, Bianca Maria Scotton, Serena Maule, Laura Paneghetti, Andrea Frison Fumetto Disegnatrice: Bianca Maria Scotton Assistente colorist: Gioia Beghin Sceneggiatrici: Bianca Maria Scotton, Agnese Sonato Illustrazione di copertina: Sofia Poiana Versione inglese: Laura Paneghetti Segreteria di redazione e pubbliche relazioni: Serena Maule, Martina Tardivo, Sarah Libanore Progetto grafico e impaginazione: Francesco Zani Testata: Stefano Pozza ISBN: 9788854954267 Collana: PLaNCK! Curatore: Associazione Accatagliato Edizione: 2022 Stato: disponibile
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Vai al carrelloLa valle dal cuore di perla
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Il semplice lettore e l’escursionista curioso sono portati sui fianchi del Monte Pasubio (parte delle cosiddette “Piccole Dolomiti”) e di altre montagne delle Prealpi vicentine, imparando a conoscere una risorsa della Terra, il marmo Grigio perla, che nella seconda metà del secolo scorso permise a giovani valligiani di integrare il reddito con un duro e pericoloso lavoro, limitando così l’emorragia dell’emigrazione. Già nel Settecento lo stesso materiale attirò l’attenzione dello scienziato veronese Giovanni Arduino, che ne comprese la genesi e compiendo rudimentali esperimenti chimici contribuì alla scoperta del minerale dolomite, da cui presero il nome le stupende montagne del Sud Tirolo. L’utilizzo delle risorse minerali locali è inquadrato nel più ampio contesto della ricerca di materiali indispensabili all’umanità per tentare di continuare a prosperare in una biosfera profondamente alterata da una crescita disordinata. Dario Zampieri ha insegnato Geologia strutturale e Rilevamento geologico all’Università di Padova, conducendovi ricerche saldamente ancorate alle evidenze di terreno. La profonda conoscenza della natura fisica del territorio prealpino e delle sue fragilità lo hanno portato ad intervenire attivamente nel dibattito su progetti dal grande impatto, in parte analizzati nel libro Una valle nell’Antropocene. L’uomo come agente geologico nella Val d’Astico (2019). Indice Prefazione di Francesco Luzzini ISBN: 9788854955417 Collana: Scienze della terra Autore: Dario Zampieri Edizione: 2022 Stato:: disponibile
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Vai al carrelloPLaNCK! N. 26 - Giugno 2022 - Settembre 2022
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PLaNCK! N. 26- Giugno 2022 - Settembre 2022 Rivista quadrimestrale ISSN 2284-0761 italiano/inglese Misuriamo il mondo di Piero Martin Quando quel giovane entrò nel suo ufficio, Philipp von Jolly – all’epoca noto docente di fisica presso l’Università di Monaco di Baviera – non ebbe dubbi. Correva l’anno 1878 e il giovanotto era indeciso tra il seguire la passione per la musica o assecondare l’interesse per la fisica, e gli chiese consiglio. Si narra che l’anziano professore non ebbe dubbi: descrisse la fisica come una disciplina dove era ormai rimasto poco da scoprire e il cui futuro poteva al più riservare lo studio di dettagli, ma non certo rivoluzioni della conoscenza. Lo studente ringraziò, ma fece di testa sua e proseguì negli studi di fisica. Se non lo avesse fatto chissà se questa bellissima rivista sarebbe mai esistita. Senz’altro non con il nome che ha adesso, dato che il giovane in questione si chiamava Max Planck e sarebbe diventato uno tra i più brillanti scienziati della storia e uno dei padri della meccanica quantistica. Un approccio, quello quantistico, che ha rivoluzionato la fisica. E che ha dato un contributo determinante alla scienza della misura – la metrologia – alla quale è dedicato questo numero di PLaNCK!. Da sempre l’uomo misura il mondo: per conoscerlo, per viverci, per rapportarsi con i suoi simili. Oggi con solo sette unità di misura – metro, secondo, chilogrammo, kelvin, ampere, mole e candela – misuriamo la complessità e le meraviglie della natura, dal microcosmo delle particelle elementari ai confini dell’Universo. Unità che nel 2018, sotto la spinta del progresso di scienza e tecnologia, sono state ridefinite abbandonando i manufatti umani come il chilogrammo o il metro campione e utilizzando invece immutabili costanti fisiche universali, tra le quali proprio la costante di Planck. Insieme agli amici di PLaNCK! andiamo allora alla scoperta di numeri e misure. Ricordandoci sempre che le misure sono un mezzo prezioso dietro al quale ci deve essere però l’umanità che le interpreta con la scienza e il suo metodo. E che nella vita non tutto può e deve essere misurato, soprattutto quando parliamo dei nostri giovani lettori. Spazio quindi alla creatività e alla cura delle potenzialità di ciascuno, senza cadere nella tentazione di ingabbiare le persone in griglie rigide di prestazioni e valutazioni. Buona lettura! Piero Martin è professore ordinario di fisica all’Università di Padova svolge la sua ricerca sulla fusione termonucleare. Fellow dell’American Physical Society, è stato responsabile scientifico di grandi imprese di ricerca internazionali, come l’esperimento RFX a Padova e la Task Force Europea “Eurofusion Medium Size Tokamak” cui afferivano circa 300 ricercatori. Attualmente è Chief Physicist di DTT, il nuovo grande esperimento di fusione italiano. Accompagna la ricerca con la divulgazione. È editorialista per La Stampa. Nel 2019 ha vinto il Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica, sezione articoli. È stato TEDx speaker e ha partecipato a numerose trasmissioni radiotelevisive di divulgazione scientifica. Il suo ultimo libro Le 7 misure del mondo (Laterza, 2021) è finalista del Premio Galileo 2022 ed è di prossima pubblicazione in inglese per Yale University Press, in tedesco, cinese e giapponese. Il libro Trash. Tutto quello che dovreste sapere sui rifiuti scritto con A. Viola per Codice edizioni, (2018) ha vinto il Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica “G. Dosi”, sezione Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Indice Il team di PLaNCK! Per essere sempre aggiornati su attività, eventi e contattare la redazione di PLaNCK! www.planck-magazine.it Comitato Scientifico Dipartimento di Fisica e Astronomia prof. Alberto Carnera prof. Ornella Pantano prof. Giulio Peruzzi prof. Cinzia Sada prof. Antonino Milone Dipartimento di Scienze Chimiche Dr. Massimo Bellanda Dr. Laura Orian Dr. Giacomo Saielli Dr. Elisabetta Schievano REDAZIONE E COLLABORATORI Direttore Responsabile: Andrea Frison Coordinatrice editoriale: Agnese Sonato Redazione: Agnese Sonato, Marta Carli, Sarah Libanore, Martina Tardivo, Marco Barbujani, Francesco Zani, Bianca Maria Scotton, Serena Maule, Laura Paneghetti, Andrea Frison Fumetto Disegnatrice: Bianca Maria Scotton Assistente colorist: Gioia Beghin Sceneggiatrici: Bianca Maria Scotton, Agnese Sonato Versione inglese: Laura Paneghetti Segreteria di redazione e pubbliche relazioni: Serena Maule, Martina Tardivo, Sarah Libanore Progetto grafico e impaginazione: Francesco Zani Testata: Stefano Pozza ISBN: 9788854954243 Collana: PLaNCK! Curatore: Associazione Accatagliato Edizione: 2022 Stato: disponibile
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Vai al carrelloPlimpton 322
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Questo libro parla di una tavoletta di argilla scritta in caratteri cuneiformi con contenuto matematico, proveniente dalla Bassa Mesopotamia e risalente ai tempi di Hammurabi. Rinvenuta a Larsa da Edgar Banks (che insieme a Giovanni Battista Belzoni ha ispirato la figura di Indiana Jones), prende il nome dal collezionista che la acquistò negli anni ’20 del secolo scorso. Solo parecchi anni dopo Otto Neugebauer, illustre storico della matematica del Novecento, ne comprese il grande valore. Il libro illustra altresì in modo accessibile le interpretazioni della tavoletta, date dagli studiosi nel corso di oltre settant’anni, da Neugebauer fino al lavoro del 2017 di due ricercatori australiani per i quali Plimpton 322 anticiperebbe di 1600 anni la “tavola delle corde” di Ipparco di Nicea. Luigi Salce (Padova, 1946) è Professore Emerito dell’Università di Padova dove ha insegnato fino al 2016. Ordinario di Geometria e di Algebra nell’ateneo patavino per oltre un trentennio, è autore di oltre cento pubblicazioni in diversi settori dell’algebra, di due libri di didattica universitaria sulla teoria delle matrici, di una monografia scientifica sui gruppi abeliani e coautore di due monografie sulla teoria dei moduli. Ha tenuto conferenze in molti paesi d’Europa, negli Stati Uniti, in Cina e in Australia. Indice Nota dell'autore Introduzione ISBN: 9788854954458 Collana: Scienze matematiche e informatiche Autore: Luigi Salce Edizione: 2022 Stato: disponibile
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Vai al carrelloPLaNCK! N. 25 - Febbraio 2022 - Maggio 2022
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PLaNCK! N. 25 - Febbraio 2022 - Maggio 2022 Rivista quadrimestrale ISSN 2284-0761 italiano/inglese QUANDO LA SCIENZA DIVENTA SPETTACOLO di Andrea Brunello Scienza e spettacolo possono sembrare due concetti distantissimi. La scienza è fatta di duro lavoro, studio, intuizioni, esperimenti, prove e spesso fallimenti. Lo spettacolo invece è il prodotto di duro lavoro, studio, intuizioni, esperimenti, prove e spesso fallimenti… Hmm… ci deve essere un errore! Sappiamo tutti che scienza e spettacolo sono due cose diverse! Ma è veramente così? In apparenza la scienza ha poco a che fare con lo spettacolo, nel senso che chi fa scienza tende a lavorare su idee e concetti a volte terribilmente freddi e astratti, e non sulle emozioni. Mentre per lo spettacolo è fondamentale generare emozioni, farci piangere, farci ridere e qualche volta riflettere sul senso della vita. Si dice che lo spettacolo colpisca la pancia, mentre la scienza arrivi alla testa. Eppure gli scienziati spesso si emozionano davanti ad una idea innovativa, ad una scoperta sorprendente, o anche ad una equazione particolarmente elegante. Quindi, almeno per loro, la scienza è spettacolo. Allora, perché la grande maggioranza della gente non pensa alla scienza come spettacolo? Perché non ne conoscono il linguaggio e – spesso – la sua storia. Per apprezzare una cosa bisogna capirla e per capirla bisogna averne familiarità e parlare la sua lingua. Uno spettacolo è comprensibile perché ci parla di emozioni universali: amore, gelosia, paura, brama di potere, desiderio di ricchezza… sentimenti che tutti comprendiamo perché la vita ce li ha insegnati! Ma una scoperta scientifica in che modo ci può emozionare? Prendiamo per esempio quella recente delle onde gravitazionali: certo, se sapessimo che Einstein un secolo fa circa aveva previsto le onde gravitazionali ma aveva anche affermato che non saremmo mai riusciti a rivelarle perché troppo minuscole (e non si mette in discussione uno come Einstein!) allora potremmo anche emozionarci per lo sforzo, la passione e forse la pazzia dei ricercatori! E che dire del fatto che le onde captate hanno ampiezza veramente piccola, inferiore al diametro del nucleo di un atomo, e che questa minuscola oscillazione ci ha comunque permesso di rivelare la fusione di due buchi neri avvenuta più di un miliardo di anni fa! Capiamo quindi l’emozione dei ricercatori e di tutto il mondo scientifico che ha assistito ad un vero e proprio spettacolo di scienza (con tanto di premio Nobel, meritatissimo!). Quindi scienza e spettacolo condividono un’anima in comune, quella delle emozioni, solo che per la scienza è più difficile riconoscerla, ma quando lo facciamo ecco che ci troviamo di fronte ad un’esperienza meravigliosa, mai banale, che ci ripaga di tutti i sacrifici fatti per imparare una lingua difficile ma infinitamente ricca, quella della scienza che diventa spettacolo. Andrea Brunello opera ai confini tra il teatro e la scienza. Dottore di ricerca in fisica è anche attore, regista e drammaturgo professionista alla continua ricerca di come unire il mondo della scienza con quello del teatro e della narrazione. È direttore artistico di Arditodesìo - impresa culturale (arditodesio.org) e del festival di teatroscienza Teatro della Meraviglia (teatrodellameraviglia.it). Dal 2012, cura e dirige inoltre il progetto Jet Propulsion Theatre (jetpropulsiontheatre.org) in coordinamento con il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche dell’Università degli Studi di Trento. Brunello insegna corsi di “comunicazione della scienza attraverso il teatro e lo storytelling” presso le Università di Trento e di Bologna. Il suo sito è www.andreabrunello.eu Indice Il team di PLaNCK! Per essere sempre aggiornati su attività, eventi e contattare la redazione di PLaNCK! www.planck-magazine.it Comitato Scientifico Dipartimento di Fisica e Astronomia prof. Alberto Carnera prof. Ornella Pantano prof. Giulio Peruzzi prof. Cinzia Sada prof. Antonino Milone Dipartimento di Scienze Chimiche Dr. Massimo Bellanda Dr. Laura Orian Dr. Giacomo Saielli Dr. Elisabetta Schievano REDAZIONE E COLLABORATORI Direttore Responsabile: Andrea Frison Coordinatrice editoriale: Agnese Sonato Redazione: Agnese Sonato, Marta Carli, Sarah Libanore, Martina Tardivo, Marco Barbujani, Francesco Zani, Bianca Maria Scotton, Serena Maule, Laura Paneghetti, Andrea Frison Fumetto Disegnatrice: Bianca Maria Scotton Assistente colorist: Gioia Beghin Sceneggiatrici: Bianca Maria Scotton, Agnese Sonato Versione inglese: Laura Paneghetti Segreteria di redazione e pubbliche relazioni: Serena Maule, Martina Tardivo, Sarah Libanore Progetto grafico e impaginazione: Francesco Zani Testata: Stefano Pozza ISBN: 9788854954229 Collana: PLaNCK! Curatore: Associazione Accatagliato Edizione: 2022 Stato: disponibile dal 28 gennaio 2022
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PLaNCK! N. 24 - Ottobre 2021 - Gennaio 2022 Rivista quadrimestrale ISSN 2284-0761 italiano/inglese QUANDO IL METODO ENTRA IN SCENA di Vincenzo Crupi Spesso sentiamo dire che la scienza si fonda sul suo metodo, cioè su in insieme di regole. Altre volte, che l’evoluzione della scienza richiede creatività, cioè l’invenzione di nuove idee. A prima vista, non è facile conciliare queste due asserzioni. In fondo, se abbiamo ottenuto un risultato seguendo scrupolosamente certe regole, di solito non lo consideriamo un esempio di creatività. Sembra un problema astratto, ma in un certo senso è molto attuale. Perché dovremmo seguire ciò che le scienze dicono, per esempio quando si tratta di fare un nuovo tipo di vaccino? Molti direbbero: in virtù del metodo scientifico! È la stessa cosa che insegnamo – più o meno esplicitamente – ai ragazzi e alle ragazze che studiano fisica, biologia o medicina. D’altra parte, chi ha analizzato il modo in cui le scienze davvero funzionano (filosofi, storici, sociologi) le descrivono come costruzioni della mente umana, per questo appunto creative, sì, ma inevitabilmente provvisorie. E c’è anche chi si è spinto a dire che forse il metodo scientifico… non esiste affatto! In questa lettera, cari lettori e care lettrici di PLaNCK!, vorrei solo dirvi che secondo alcuni (e anche secondo me) c’è una soluzione a questo apparente dilemma. Ecco, in poche parole, come funziona – siete pronti? Quando si tratta di nuove idee, possiamo dire che “tutto fa brodo”. A volte le regole ci aiutano, ma un’ispirazione importante può anche arrivare in modo casuale, mentre ci stiamo occupando di qualcos’altro. È un’esperienza che tutti e tutte conosciamo, e in questi casi quel che conta è il risultato. Attenzione, però. Nelle scienze, avere nuove idee è fondamentale, certo, ma non è sufficiente. Qui entra in scena il metodo: dopo essere state elaborate, le idee scientifiche devono essere valutate e messe alla prova. Così, se volete difendere un’idea scientifica e convincere gli altri, allora le regole ci sono e vanno rispettate. Come si fa? Beh, bisogna collegare le ipotesi e le teorie con i fatti. Un’ipotesi o teoria è buona se ci aiuta a capire i fatti, e magari a prevederne di nuovi. I fatti delle scienze, poi, hanno una caratteristica fondamentale: se qualcun altro vuole controllarli, deve poterlo fare. Questo vale per una misurazione, per un ragionamento matematico, ma anche, per esempio, per un documento storico. Ecco allora che il metodo così interpretato non solo esiste, ma riguarda anche le scienze che studiano gli umani e la loro storia: un punto interessante che non dovremmo dimenticare. Ma adesso, cari lettori e care lettrici, il mio spazio è finito, ed è il momento di dirvi: buona lettura! Vincenzo Crupi insegna Logica e Filosofia della Scienza. Ha studiato e lavorato in diversi posti fra cui Londra, Marsiglia, Venezia e Monaco di Baviera, e ora è Professore all’Università di Torino. Ha scritto molti articoli di ricerca su temi filosofici tradizionali, come la razionalità umana, le sue forme e i suoi limiti, servendosi anche di strumenti usati dagli scienziati (per esempio, la teoria della probabilità) e collaborando con alcuni di loro, soprattutto psicologici sperimentali e medici. Indice Il team di PLaNCK! Per essere sempre aggiornati su attività, eventi e contattare la redazione di PLaNCK! www.planck-magazine.it Comitato Scientifico Dipartimento di Fisica e Astronomia prof. Alberto Carnera prof. Ornella Pantano prof. Giulio Peruzzi prof. Cinzia Sada prof. Antonino Milone Dipartimento di Scienze Chimiche Dr. Massimo Bellanda Dr. Laura Orian Dr. Giacomo Saielli Dr. Elisabetta Schievano REDAZIONE E COLLABORATORI Direttore Responsabile: Andrea Frison Coordinatrice editoriale: Agnese Sonato Redazione: Agnese Sonato, Marta Carli, Sarah Libanore, Martina Tardivo, Marco Barbujani, Francesco Zani, Bianca Maria Scotton, Serena Maule, Laura Paneghetti, Andrea Frison Fumetto Disegnatrice: Bianca Maria Scotton Assistente colorist: Gioia Beghin Sceneggiatrici: Bianca Maria Scotton, Agnese Sonato Versione inglese: Laura Paneghetti Segreteria di redazione e pubbliche relazioni: Serena Maule, Martina Tardivo, Sarah Libanore Progetto grafico e impaginazione: Francesco Zani Testata: Stefano Pozza ISBN: 9788854953376 Collana: PLaNCK! n. 24 Curatore: Associazione Accatagliato Edizione 2021 Stato: disponibile
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