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PLaNCK! N. 31 - Febbraio 2024 - Maggio 2024

PLaNCK! N. 31 - Febbraio 2024 - Maggio 2024

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PLaNCK! N. 31 - Febbraio 2024 - Maggio 2024 Rivista quadrimestrale ISSN 2284-0761 italiano/inglese DALLA MUSSICA ALL'INFINITAMENTE PICCOLO: UN VIAGGIO SORPRENDENTE Quel timido giovanotto era indeciso: studiare la fisica o fare il musicista? La musica gli piaceva: suonava il pianoforte, l’organo, cantava. La fisica era invece una novità, ma ne era affascinato. La decisione era difficile. Cosa di meglio allora del chiedere consiglio a un anziano ed esperto maestro? «Lui sì che saprà indirizzarmi» avrà pensato il giovane Max. E così, ventenne, una mattina del 1878 Max bussò alla porta dell’illustre professore, Johann Philipp Gustav von Jolly. L’austero von Jolly era all’epoca un fisico famoso e insegnava all’Università di Monaco. Max gli presentò il suo dilemma e gli chiese quali, secondo lui, sarebbero state le prospettive della fisica negli anni a venire: cosa resta da scoprire? Quali sono i problemi da risolvere? Vale la pena per un giovane lasciare la musica per intraprendere questi studi? Max ricevette una risposta bella precisa. Secondo von Jolly la fisica era una branca della scienza che aveva raggiunto la maturità e alla quale il futuro poteva forse riservare lo studio di dettagli e scoperte secondarie, ma non certo rivoluzioni copernicane. Insomma, qualcosa sulla quale non valeva la pena per un giovane spenderci troppo tempo e quindi, in buona sostanza, il consiglio a Max fu quello di dedicarsi invece alla musica. Anche i maestri talvolta si sbagliano. In questo caso, per mancanza di immaginazione. Max, per sua e nostra fortuna, non seguì il consiglio di von Jolly e decise di studiare fisica. Non sapremo mai se i teatri abbiano perso un grande interprete, ma di certo il mondo ha guadagnato uno tra i più brillanti scienziati della storia, uno dei protagonisti della rivoluzione della fisica di cui leggerete in questo numero di PLaNCK!. Il giovane Max era infatti Max Planck e di lì a una ventina d’anni la sua teoria avrebbe rivoluzionato per sempre la fisica e gettato le basi della fisica quantistica. A partire da… un corpo nero! Curiosi di saperne di più? Nelle prossime pagine vi aspetta un viaggio nell’infinitamente piccolo! Piero Martin ______ Piero Martin è professore di fisica sperimentale all’Università di Padova e svolge la sua ricerca sulla fusione termonucleare a DTT, il nuovo grande esperimento di fusione europeo, in costruzione a Frascati. È Fellow dell’American Physical Society ed è attualmente distaccato presso il Centro B. Segre dell’Accademia dei Lincei. Accompagna la ricerca con la divulgazione scientifica. Il suo libro Le 7 misure del mondo (Laterza, 2021) è stato tradotto in 8 lingue. A febbraio uscirà il suo nuovo libro Storie di Errori Memorabili, sempre per Laterza. Indice Il team di PLaNCK! Per essere sempre aggiornati su attività, eventi e contattare la redazione di PLaNCK! www.planck-magazine.it   Comitato Scientifico Dipartimento di Fisica e Astronomia prof. Alberto Carnera prof. Ornella Pantano prof. Giulio Peruzzi prof. Cinzia Sada prof. Antonino Milone   Dipartimento di Scienze Chimiche Dr. Massimo Bellanda Dr. Laura Orian Dr. Giacomo Saielli Dr. Elisabetta Schievano   REDAZIONE E COLLABORATORI Direttore Responsabile: Andrea Frison Coordinatrice editoriale: Agnese Sonato Redazione: Agnese Sonato, Marta Carli, Sarah Libanore, Martina Tardivo, Marco Barbujani, Francesco Zani, Bianca Maria Scotton, Serena Maule, Laura Paneghetti, Andrea Frison Fumetto Disegnatrice: Bianca Maria Scotton Assistente colorist: Gioia Beghin Sceneggiatrici: Bianca Maria Scotton, Agnese Sonato Illustrazione di copertina: Sofia Poiana Versione inglese: Laura Paneghetti Segreteria di redazione e pubbliche relazioni: Serena Maule, Martina Tardivo, Sarah Libanore Progetto grafico e impaginazione: Francesco Zani Testata: Stefano Pozza   ISBN: 9788854957053 Collana: PLaNCK! Curatore: Associazione Accatagliato Edizione: 2024 Stato: disponibile dal 2 febbraio 2024

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PLaNCK! N. 30 - Ottobre 2023 - Gennaio 2024

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PLaNCK! N. 30 - Ottobre 2023 - Gennaio 2024 Rivista quadrimestrale ISSN 2284-0761 italiano/inglese CURIOSITÀ, SCIENZA E MAGIA: IL SEGRETO PER LA CONOSCENZA Il mondo è pieno di magia. Non quella di fate, stregoni e draghi, che appartengono alla fantasia e alle leggende. E nemmeno quella dei prestigiatori che incantano con i loro trucchi di abilità. La magia di cui parlo è reale. È raccogliere una conchiglia sulla spiaggia, scoprendo le forme armoniche della sezione aurea. È tuffarsi nelle profondità del passato osservando un’impronta fossile deposta milioni di anni fa. È esprimere un desiderio guardando una stella cadente, e intanto chiedersi quanta strada ha compiuto nello spazio, quanti pianeti ha sfiorato prima di essere intercettata dalla gravità del nostro. È la magia che deriva dalla curiosità di conoscere e capire come funziona la realtà fuori di noi. È una fiamma che brilla in tutti gli esseri umani, particolarmente viva nei bambini e nelle bambine. Ma è anche il carburante che alimenta l’impresa scientifica. La scienza è un insieme di metodi per decodificare le leggi della natura, ma soprattutto è uno strumento per capire i problemi e le sfide contemporanee: il cambiamento climatico, la sostenibilità alimentare, l’approvvigionamento energetico, e così via. Il metodo scientifico, inoltre, procedendo per ipotesi e verifica sperimentale, incarna anche importanti valori: la tolleranza, l’accettazione dell’errore, il rispetto della diversità. La scienza acquista quindi un’importanza educativa: accompagnare la crescita di bambine e bambini, così che diventino adulti consapevoli. La fiamma della curiosità scientifica va però alimentata, in modo divertente, appassionante, emozionante, con linguaggi adatti alle età. E in questi primi dieci fortunati anni di vita, PLaNCK! ha assolto a questo importante ruolo. È entrato nelle case e, soprattutto, nelle classi di centinaia di bambini e bambine con le sue storie di scienza e scienziati, facendoli sentire non solo spettatori ma anche attori della scoperta scientifica, attraverso la “redazione allargata”. Riaccendendo e rinvigorendo la magia per la realtà.                                                                                                Buon compleanno PLaNCK!, e altri cento di questi anni! Chiara Valentina Segré Indice Il team di PLaNCK! Per essere sempre aggiornati su attività, eventi e contattare la redazione di PLaNCK! www.planck-magazine.it   Comitato Scientifico Dipartimento di Fisica e Astronomia prof. Alberto Carnera prof. Ornella Pantano prof. Giulio Peruzzi prof. Cinzia Sada prof. Antonino Milone   Dipartimento di Scienze Chimiche Dr. Massimo Bellanda Dr. Laura Orian Dr. Giacomo Saielli Dr. Elisabetta Schievano   REDAZIONE E COLLABORATORI Direttore Responsabile: Andrea Frison Coordinatrice editoriale: Agnese Sonato Redazione: Agnese Sonato, Marta Carli, Sarah Libanore, Martina Tardivo, Marco Barbujani, Francesco Zani, Bianca Maria Scotton, Serena Maule, Laura Paneghetti, Andrea Frison Fumetto Disegnatrice: Bianca Maria Scotton Assistente colorist: Gioia Beghin Sceneggiatrici: Bianca Maria Scotton, Agnese Sonato Illustrazione di copertina: Sofia Poiana Versione inglese: Laura Paneghetti Segreteria di redazione e pubbliche relazioni: Serena Maule, Martina Tardivo, Sarah Libanore Progetto grafico e impaginazione: Francesco Zani Testata: Stefano Pozza   ISBN: 9788854956162 Collana: PLaNCK! Curatore: Associazione Accatagliato Edizione: 2023 Stato: disponibile

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PLaNCK! N. 29 - Giugno 2023 - Settembre 2023

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PLaNCK! N. 29 - Giugno 2023 - Settembre 2023 Rivista quadrimestrale ISSN 2284-0761 italiano/inglese DI VIAGGI, ERRORI E SORPRENDENTI SCOPERTE di Telmo Pievani Grandi teorie scientifiche sono nate, letteralmente, in viaggio. Quella di Charles Darwin è la più famosa: cinque anni di circumnavigazione del globo sul Beagle, raccogliendo minerali, fossili, campioni di piante e animali, e annotando sui taccuini di viaggio quei pensieri arditi che al ritorno diventeranno un modo completamente nuovo di pensare alla natura e al posto della specie umana in essa. Ma anche altri grandi naturalisti dell’Ottocento fecero viaggi avventurosi in oceani ancora poco esplorati: Alfred R. Wallace, Thomas H. Huxley, Joseph Hooker. Fu un viaggio all’equatore, nelle isole di São Tomé e Príncipe, a permettere al grande astrofisico inglese Arthur Eddington di confermare (nonostante le nuvole) una delle predizioni della teoria della relatività generale di Albert Einstein. Mezzo secolo più tardi, un altro viaggio, immaginato tempo prima dalla fantasia di Ariosto e di Jules Verne, porterà i primi esseri umani Preparatevi ad uscire di casa con matita, quaderno e lente di ingrandimento per curiosare nella  natura che ci circonda. Non serve per forza andare in un bosco o in mezzo alla campagna.È sufficiente il giardinetto di casa o un parco pubblico, perché la natura ci circonda, anche quando è difficile da trovare nelle città più trafficate. Con un po’ di attenzione, scopriremo piante, fiori, animaletti grandi o piccoli, insetti e molto altro! Per esempio: lo sapevate che la margherita non è un fiore ma che è formata da tanti fiorellini piccolissimi? È una delle cose interessanti che scoprirete leggendo questo numero di PLaNCK! insieme a tanti altri consigli per diventare bambine e bambini curiosi! Indice Il team di PLaNCK! Per essere sempre aggiornati su attività, eventi e contattare la redazione di PLaNCK! www.planck-magazine.it   Comitato Scientifico Dipartimento di Fisica e Astronomia prof. Alberto Carnera prof. Ornella Pantano prof. Giulio Peruzzi prof. Cinzia Sada prof. Antonino Milone   Dipartimento di Scienze Chimiche Dr. Massimo Bellanda Dr. Laura Orian Dr. Giacomo Saielli Dr. Elisabetta Schievano   REDAZIONE E COLLABORATORI Direttore Responsabile: Andrea Frison Coordinatrice editoriale: Agnese Sonato Redazione: Agnese Sonato, Marta Carli, Sarah Libanore, Martina Tardivo, Marco Barbujani, Francesco Zani, Bianca Maria Scotton, Serena Maule, Laura Paneghetti, Andrea Frison Fumetto Disegnatrice: Bianca Maria Scotton Assistente colorist: Gioia Beghin Sceneggiatrici: Bianca Maria Scotton, Agnese Sonato Illustrazione di copertina: Sofia Poiana Versione inglese: Laura Paneghetti Segreteria di redazione e pubbliche relazioni: Serena Maule, Martina Tardivo, Sarah Libanore Progetto grafico e impaginazione: Francesco Zani Testata: Stefano Pozza   ISBN: 9788854956155 Collana: PLaNCK! Curatore: Associazione Accatagliato Edizione: 2023 Stato: disponibile

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PLaNCK! N. 28 - Febbraio 2023 - Maggio 2023

PLaNCK! N. 28 - Febbraio 2023 - Maggio 2023

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PLaNCK! N. 28 - Febbraio 2023 - Maggio 2023 Rivista quadrimestrale ISSN 2284-0761 italiano/inglese   NATURA CURIOSA INTORNO A NOI Preparatevi ad uscire di casa con matita, quaderno e lente di ingrandimento per curiosare nella natura che ci circonda. Non serve per forza andare in un bosco o in mezzo alla campagna. È sufficiente il giardinetto di casa o un parco pubblico, perché la natura ci circonda, anche quando è difficile da trovare nelle città più trafficate. Con un po’ di attenzione, scopriremo piante, fiori, animaletti grandi o piccoli, insetti e molto altro! Per esempio: lo sapevate che la margherita non è un fiore ma che è formata da tanti fiorellini piccolissimi? È una delle cose interessanti che scoprirete leggendo questo numero di PLaNCK! insieme a tanti altri consigli per diventare bambine e bambini curiosi! Buona lettura, Andrea Frison Indice Il team di PLaNCK! Per essere sempre aggiornati su attività, eventi e contattare la redazione di PLaNCK! www.planck-magazine.it   Comitato Scientifico Dipartimento di Fisica e Astronomia prof. Alberto Carnera prof. Ornella Pantano prof. Giulio Peruzzi prof. Cinzia Sada prof. Antonino Milone   Dipartimento di Scienze Chimiche Dr. Massimo Bellanda Dr. Laura Orian Dr. Giacomo Saielli Dr. Elisabetta Schievano   REDAZIONE E COLLABORATORI Direttore Responsabile: Andrea Frison Coordinatrice editoriale: Agnese Sonato Redazione: Agnese Sonato, Marta Carli, Sarah Libanore, Martina Tardivo, Marco Barbujani, Francesco Zani, Bianca Maria Scotton, Serena Maule, Laura Paneghetti, Andrea Frison Fumetto Disegnatrice: Bianca Maria Scotton Assistente colorist: Gioia Beghin Sceneggiatrici: Bianca Maria Scotton, Agnese Sonato Illustrazione di copertina: Sofia Poiana Versione inglese: Laura Paneghetti Segreteria di redazione e pubbliche relazioni: Serena Maule, Martina Tardivo, Sarah Libanore Progetto grafico e impaginazione: Francesco Zani Testata: Stefano Pozza   ISBN: 9788854955912 Collana: PLaNCK! Curatore: Associazione Accatagliato Edizione: 2023 Stato: disponibile

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PLaNCK! N. 27 - Ottobre 2022 - Gennaio 2023

PLaNCK! N. 27 - Ottobre 2022 - Gennaio 2023

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PLaNCK! N. 27 - Ottobre 2022 - Gennaio 2023 Rivista quadrimestrale ISSN 2284-0761 italiano/inglese   Scienza e Musica - Science & Music UN RICORDO SPECIALE Cara lettrice, caro lettore, la lettera di apertura di questo numero di PLaNCK! questa volta è scritta da parte di tutta la redazione perché quello che stai per leggere è un numero davvero speciale! Da tanto tempo avevamo in mente di pubblicare un numero dedicato a “scienza e musica”: si tratta di un argomento per noi molto importante che fa vedere quanti legami ci sono tra due ambiti che spesso teniamo separati, l’ambito della scienza e quello della musica appunto. Per noi è solo un esempio di quanto sia importante mostrare come la scienza si leghi a tanti altri ambiti della cultura e dell’arte in particolare. Ma questa volta c’è qualcosa in più. Come leggi anche nell’editoriale, il 13 agosto ci ha lasciati Piero Angela, il “papà” della divulgazione scientifica in Italia. Ed è a lui che dedichiamo questo numero ricordando chi era e il grande lavoro che ha fatto in Italia. Piero Angela è nato a Torino il 22 dicembre 1928 e ha iniziato la sua carriera come conduttore di trasmissioni radio e giornalista, per poi passare alla televisione, inizialmente come inviato al telegiornale della RAI, poi con il primo programma televisivo di divulgazione scientifica in Italia, nel 1981: Quark. In quegli anni si stava iniziando a cercare nuovi linguaggi e nuovi metodi per raccontare la scienza al pubblico, a un pubblico che non ci lavorasse e che non per forza la studiasse o l’avesse studiata. Farlo in televisione era una novità assoluta e il successo che ebbe la trasmissione di Piero Angela mostrò quanto ci fosse bisogno di quel lavoro, del racconto della scienza a tutti e a tutte. Nel 1989 è stato anche fondatore del CICAP, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze. Quark divenne poi Superquark, una trasmissione che tra dinosauri, stelle, esperimenti di fisica, curiosità su ambiente, chimica, tecnologia, storia della scienza e molto altro, ha riempito le serate di moltissime famiglie e appassionati per molti anni. Le ultime puntate sono state trasmesse nell’estate2022. Tantissime persone sono cresciute guardandoil programma di Piero Angela, guardando come è possibile raccontare la scienza a tutti, come è possibile appassionare alla scienza, come è possibile far entrare la scienza nella vita di tutti i giorni. Sempre con un linguaggio adatto al pubblico, cercando di coinvolgerlo, di avvicinarlo. Piero Angela ha lavorato fino all’ultimo ed è riuscito anche a completare un progetto a cui teneva molto: la registrazione di un disco jazz al pianoforte, la sua grande passione. Piero Angela è un personaggio che ha incuriosito, stimolato a imparare e a diffondere conoscenza, grandi e piccoli. Ha lasciato una grande eredità culturale in Italia e ha salutato tutti noi con questo messaggio, invitandoci a fare a nostra volta la nostra parte per la diffusione della cultura scientifica (e non solo): «Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. […] Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano. Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti. […] ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche  voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio» (Fonte: Ufficio stampa RAI). La Redazione di PLaNCK! Indice Il team di PLaNCK! Per essere sempre aggiornati su attività, eventi e contattare la redazione di PLaNCK! www.planck-magazine.it   Comitato Scientifico Dipartimento di Fisica e Astronomia prof. Alberto Carnera prof. Ornella Pantano prof. Giulio Peruzzi prof. Cinzia Sada prof. Antonino Milone   Dipartimento di Scienze Chimiche Dr. Massimo Bellanda Dr. Laura Orian Dr. Giacomo Saielli Dr. Elisabetta Schievano   REDAZIONE E COLLABORATORI Direttore Responsabile: Andrea Frison Coordinatrice editoriale: Agnese Sonato Redazione: Agnese Sonato, Marta Carli, Sarah Libanore, Martina Tardivo, Marco Barbujani, Francesco Zani, Bianca Maria Scotton, Serena Maule, Laura Paneghetti, Andrea Frison Fumetto Disegnatrice: Bianca Maria Scotton Assistente colorist: Gioia Beghin Sceneggiatrici: Bianca Maria Scotton, Agnese Sonato Illustrazione di copertina: Sofia Poiana Versione inglese: Laura Paneghetti Segreteria di redazione e pubbliche relazioni: Serena Maule, Martina Tardivo, Sarah Libanore Progetto grafico e impaginazione: Francesco Zani Testata: Stefano Pozza   ISBN: 9788854954267 Collana: PLaNCK! Curatore: Associazione Accatagliato Edizione: 2022 Stato: disponibile

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PLaNCK! N. 26 - Giugno 2022 - Settembre 2022

PLaNCK! N. 26 - Giugno 2022 - Settembre 2022

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PLaNCK! N. 26- Giugno 2022 - Settembre 2022 Rivista quadrimestrale ISSN 2284-0761 italiano/inglese   Misuriamo il mondo di Piero Martin Quando quel giovane entrò nel suo ufficio, Philipp von Jolly – all’epoca noto docente di fisica presso l’Università di Monaco di Baviera – non ebbe dubbi. Correva l’anno 1878 e il giovanotto era indeciso tra il seguire la passione per la musica o assecondare l’interesse per la fisica, e gli chiese consiglio. Si narra che l’anziano professore non ebbe dubbi: descrisse la fisica come una disciplina dove era ormai rimasto poco da scoprire e il cui futuro poteva al più riservare lo studio di dettagli, ma non certo rivoluzioni della conoscenza. Lo studente ringraziò, ma fece di testa sua e proseguì negli studi di fisica. Se non lo avesse fatto chissà se questa bellissima rivista sarebbe mai esistita. Senz’altro non con il nome che ha adesso, dato che il giovane in questione si chiamava Max Planck e sarebbe diventato uno tra i più brillanti scienziati della storia e uno dei padri della meccanica quantistica. Un approccio, quello quantistico, che ha rivoluzionato la fisica. E che ha dato un contributo determinante alla scienza della misura – la metrologia – alla quale è dedicato questo numero di PLaNCK!. Da sempre l’uomo misura il mondo: per conoscerlo, per viverci, per rapportarsi con i suoi simili. Oggi con solo sette unità di misura – metro, secondo, chilogrammo, kelvin, ampere, mole e candela – misuriamo la complessità e le meraviglie della natura, dal microcosmo delle particelle elementari ai confini dell’Universo. Unità che nel 2018, sotto la spinta del progresso di scienza e tecnologia, sono state ridefinite abbandonando i manufatti umani come il chilogrammo o il metro campione e utilizzando invece immutabili costanti fisiche universali, tra le quali proprio la costante di Planck. Insieme agli amici di PLaNCK! andiamo allora alla scoperta di numeri e misure. Ricordandoci sempre che le misure sono un mezzo prezioso dietro al quale ci deve essere però l’umanità che le interpreta con la scienza e il suo metodo. E che nella vita non tutto può e deve essere misurato, soprattutto quando parliamo dei nostri giovani lettori. Spazio quindi alla creatività e alla cura delle potenzialità di ciascuno, senza cadere nella tentazione di ingabbiare le persone in griglie rigide di prestazioni e valutazioni. Buona lettura! Piero Martin è professore ordinario di fisica all’Università di Padova svolge la sua ricerca sulla fusione termonucleare. Fellow dell’American Physical Society, è stato responsabile scientifico di grandi imprese di ricerca internazionali, come l’esperimento RFX a Padova e la Task Force Europea “Eurofusion Medium Size Tokamak” cui afferivano circa 300 ricercatori. Attualmente è Chief Physicist di DTT, il nuovo grande esperimento di fusione italiano. Accompagna la ricerca con la divulgazione. È editorialista per La Stampa. Nel 2019 ha vinto il Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica, sezione articoli. È stato TEDx speaker e ha partecipato a numerose trasmissioni radiotelevisive di divulgazione scientifica. Il suo ultimo libro Le 7 misure del mondo (Laterza, 2021) è finalista del Premio Galileo 2022 ed è di prossima pubblicazione in inglese per Yale University Press, in tedesco, cinese e giapponese. Il libro Trash. Tutto quello che dovreste sapere sui rifiuti scritto con A. Viola per Codice edizioni, (2018) ha vinto il Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica “G. Dosi”, sezione Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Indice Il team di PLaNCK! Per essere sempre aggiornati su attività, eventi e contattare la redazione di PLaNCK! www.planck-magazine.it   Comitato Scientifico Dipartimento di Fisica e Astronomia prof. Alberto Carnera prof. Ornella Pantano prof. Giulio Peruzzi prof. Cinzia Sada prof. Antonino Milone   Dipartimento di Scienze Chimiche Dr. Massimo Bellanda Dr. Laura Orian Dr. Giacomo Saielli Dr. Elisabetta Schievano   REDAZIONE E COLLABORATORI Direttore Responsabile: Andrea Frison Coordinatrice editoriale: Agnese Sonato Redazione: Agnese Sonato, Marta Carli, Sarah Libanore, Martina Tardivo, Marco Barbujani, Francesco Zani, Bianca Maria Scotton, Serena Maule, Laura Paneghetti, Andrea Frison Fumetto Disegnatrice: Bianca Maria Scotton Assistente colorist: Gioia Beghin Sceneggiatrici: Bianca Maria Scotton, Agnese Sonato Versione inglese: Laura Paneghetti Segreteria di redazione e pubbliche relazioni: Serena Maule, Martina Tardivo, Sarah Libanore Progetto grafico e impaginazione: Francesco Zani Testata: Stefano Pozza   ISBN: 9788854954243 Collana: PLaNCK! Curatore: Associazione Accatagliato Edizione: 2022 Stato: disponibile

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PLaNCK! N. 25 - Febbraio 2022 - Maggio 2022

PLaNCK! N. 25 - Febbraio 2022 - Maggio 2022

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PLaNCK! N. 25 - Febbraio 2022 - Maggio 2022 Rivista quadrimestrale ISSN 2284-0761 italiano/inglese QUANDO LA SCIENZA DIVENTA SPETTACOLO di Andrea Brunello Scienza e spettacolo possono sembrare due concetti distantissimi. La scienza è fatta di duro lavoro, studio, intuizioni, esperimenti, prove e spesso fallimenti. Lo spettacolo invece è il prodotto di duro lavoro, studio, intuizioni, esperimenti, prove e spesso fallimenti… Hmm… ci deve essere un errore! Sappiamo tutti che scienza e spettacolo sono due cose diverse! Ma è veramente così? In apparenza la scienza ha poco a che fare con lo spettacolo, nel senso che chi fa scienza tende a lavorare su idee e concetti a volte terribilmente freddi e astratti, e non sulle emozioni. Mentre per lo spettacolo è fondamentale generare emozioni, farci piangere, farci ridere e qualche volta riflettere sul senso della vita. Si dice che lo spettacolo colpisca la pancia, mentre la scienza arrivi alla testa. Eppure gli scienziati spesso si emozionano davanti ad una idea innovativa, ad una scoperta sorprendente, o anche ad una equazione particolarmente elegante. Quindi, almeno per loro, la scienza è spettacolo. Allora, perché la grande maggioranza della gente non pensa alla scienza come spettacolo? Perché non ne conoscono il linguaggio e – spesso – la sua storia. Per apprezzare una cosa bisogna capirla e per capirla bisogna averne familiarità e parlare la sua lingua. Uno spettacolo è comprensibile perché ci parla di emozioni universali: amore, gelosia, paura, brama di potere, desiderio di ricchezza… sentimenti che tutti comprendiamo perché la vita ce li ha insegnati! Ma una scoperta scientifica in che modo ci può emozionare? Prendiamo per esempio quella recente delle onde gravitazionali: certo, se sapessimo che Einstein un secolo fa circa aveva previsto le onde gravitazionali ma aveva anche affermato che non saremmo mai riusciti a rivelarle perché troppo minuscole (e non si mette in discussione uno come Einstein!) allora potremmo anche emozionarci per lo sforzo, la passione e forse la pazzia dei ricercatori! E che dire del fatto che le onde captate hanno ampiezza veramente piccola, inferiore al diametro del nucleo di un atomo, e che questa minuscola oscillazione ci ha comunque permesso di rivelare la fusione di due buchi neri avvenuta più di un miliardo di anni fa! Capiamo quindi l’emozione dei ricercatori e di tutto il mondo scientifico che ha assistito ad un vero e proprio spettacolo di scienza (con tanto di premio Nobel, meritatissimo!). Quindi scienza e spettacolo condividono un’anima in comune, quella delle emozioni, solo che per la scienza è più difficile riconoscerla, ma quando lo facciamo ecco che ci troviamo di fronte ad un’esperienza meravigliosa, mai banale, che ci ripaga di tutti i sacrifici fatti per imparare una lingua difficile ma infinitamente ricca, quella della scienza che diventa spettacolo. Andrea Brunello opera ai confini tra il teatro e la scienza. Dottore di ricerca in fisica è anche attore, regista e drammaturgo professionista alla continua ricerca di come unire il mondo della scienza con quello del teatro e della narrazione. È direttore artistico di Arditodesìo - impresa culturale (arditodesio.org) e del festival di teatroscienza Teatro della Meraviglia (teatrodellameraviglia.it). Dal 2012, cura e dirige inoltre il progetto Jet Propulsion Theatre (jetpropulsiontheatre.org) in coordinamento con il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche dell’Università degli Studi di Trento. Brunello insegna corsi di “comunicazione della scienza attraverso il teatro e lo storytelling” presso le Università di Trento e di Bologna. Il suo sito è www.andreabrunello.eu Indice Il team di PLaNCK! Per essere sempre aggiornati su attività, eventi e contattare la redazione di PLaNCK! www.planck-magazine.it   Comitato Scientifico Dipartimento di Fisica e Astronomia prof. Alberto Carnera prof. Ornella Pantano prof. Giulio Peruzzi prof. Cinzia Sada prof. Antonino Milone   Dipartimento di Scienze Chimiche Dr. Massimo Bellanda Dr. Laura Orian Dr. Giacomo Saielli Dr. Elisabetta Schievano   REDAZIONE E COLLABORATORI Direttore Responsabile: Andrea Frison Coordinatrice editoriale: Agnese Sonato Redazione: Agnese Sonato, Marta Carli, Sarah Libanore, Martina Tardivo, Marco Barbujani, Francesco Zani, Bianca Maria Scotton, Serena Maule, Laura Paneghetti, Andrea Frison Fumetto Disegnatrice: Bianca Maria Scotton Assistente colorist: Gioia Beghin Sceneggiatrici: Bianca Maria Scotton, Agnese Sonato Versione inglese: Laura Paneghetti Segreteria di redazione e pubbliche relazioni: Serena Maule, Martina Tardivo, Sarah Libanore Progetto grafico e impaginazione: Francesco Zani Testata: Stefano Pozza   ISBN: 9788854954229 Collana: PLaNCK! Curatore: Associazione Accatagliato Edizione: 2022 Stato: disponibile dal 28 gennaio 2022

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PLaNCK! N. 24 - Ottobre 2021 - Gennaio 2022

PLaNCK! N. 24 - Ottobre 2021 - Gennaio 2022

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PLaNCK! N. 24 - Ottobre 2021 - Gennaio 2022 Rivista quadrimestrale ISSN 2284-0761 italiano/inglese QUANDO IL METODO ENTRA IN SCENA di Vincenzo Crupi Spesso sentiamo dire che la scienza si fonda sul suo metodo, cioè su in insieme di regole. Altre volte, che l’evoluzione della scienza richiede creatività, cioè l’invenzione di nuove idee. A prima vista, non è facile conciliare queste due asserzioni. In fondo, se abbiamo ottenuto un risultato seguendo scrupolosamente certe regole, di solito non lo consideriamo un esempio di creatività. Sembra un problema astratto, ma in un certo senso è molto attuale. Perché dovremmo seguire ciò che le scienze dicono, per esempio quando si tratta di fare un nuovo tipo di vaccino? Molti direbbero: in virtù del metodo scientifico! È la stessa cosa che insegnamo – più o meno esplicitamente – ai ragazzi e alle ragazze che studiano fisica, biologia o medicina. D’altra parte, chi ha analizzato il modo in cui le scienze davvero funzionano (filosofi, storici, sociologi) le descrivono come costruzioni della mente umana, per questo appunto creative, sì, ma inevitabilmente provvisorie. E c’è anche chi si è spinto a dire che forse il metodo scientifico… non esiste affatto! In questa lettera, cari lettori e care lettrici di PLaNCK!, vorrei solo dirvi che secondo alcuni (e anche secondo me) c’è una soluzione a questo apparente dilemma. Ecco, in poche parole, come funziona – siete pronti? Quando si tratta di nuove idee, possiamo dire che “tutto fa brodo”. A volte le regole ci aiutano, ma un’ispirazione importante può anche arrivare in modo casuale, mentre ci stiamo occupando di qualcos’altro. È un’esperienza che tutti e tutte conosciamo, e in questi casi quel che conta è il risultato. Attenzione, però. Nelle scienze, avere nuove idee è fondamentale, certo, ma non è sufficiente. Qui entra in scena il metodo: dopo essere state elaborate, le idee scientifiche devono essere valutate e messe alla prova. Così, se volete difendere un’idea scientifica e convincere gli altri, allora le regole ci sono e vanno rispettate. Come si fa? Beh, bisogna collegare le ipotesi e le teorie con i fatti. Un’ipotesi o teoria è buona se ci aiuta a capire i fatti, e magari a prevederne di nuovi. I fatti delle scienze, poi, hanno una caratteristica fondamentale: se qualcun altro vuole controllarli, deve poterlo fare. Questo vale per una misurazione, per un ragionamento matematico, ma anche, per esempio, per un documento storico. Ecco allora che il metodo così interpretato non solo esiste, ma riguarda anche le scienze che studiano gli umani e la loro storia: un punto interessante che non dovremmo dimenticare. Ma adesso, cari lettori e care lettrici, il mio spazio è finito, ed è il momento di dirvi: buona lettura! Vincenzo Crupi insegna Logica e Filosofia della Scienza. Ha studiato e lavorato in diversi posti fra cui Londra, Marsiglia, Venezia e Monaco di Baviera, e ora è Professore all’Università di Torino. Ha scritto molti articoli di ricerca su temi filosofici tradizionali, come la razionalità umana, le sue forme e i suoi limiti, servendosi anche di strumenti usati dagli scienziati (per esempio, la teoria della probabilità) e collaborando con alcuni di loro, soprattutto psicologici sperimentali e medici. Indice Il team di PLaNCK! Per essere sempre aggiornati su attività, eventi e contattare la redazione di PLaNCK! www.planck-magazine.it   Comitato Scientifico Dipartimento di Fisica e Astronomia prof. Alberto Carnera prof. Ornella Pantano prof. Giulio Peruzzi prof. Cinzia Sada prof. Antonino Milone   Dipartimento di Scienze Chimiche Dr. Massimo Bellanda Dr. Laura Orian Dr. Giacomo Saielli Dr. Elisabetta Schievano   REDAZIONE E COLLABORATORI Direttore Responsabile: Andrea Frison Coordinatrice editoriale: Agnese Sonato Redazione: Agnese Sonato, Marta Carli, Sarah Libanore, Martina Tardivo, Marco Barbujani, Francesco Zani, Bianca Maria Scotton, Serena Maule, Laura Paneghetti, Andrea Frison Fumetto Disegnatrice: Bianca Maria Scotton Assistente colorist: Gioia Beghin Sceneggiatrici: Bianca Maria Scotton, Agnese Sonato Versione inglese: Laura Paneghetti Segreteria di redazione e pubbliche relazioni: Serena Maule, Martina Tardivo, Sarah Libanore Progetto grafico e impaginazione: Francesco Zani Testata: Stefano Pozza   ISBN: 9788854953376 Collana: PLaNCK! n. 24 Curatore: Associazione Accatagliato Edizione 2021 Stato: disponibile

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PLaNCK! N. 23 - Maggio 2021

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PLaNCK! N. 23 - Maggio 2021 Rivista quadrimestrale ISSN 2284-0761 italiano/inglese LETTERA AI PIÙ GRANDI di Marco Ciardi Cos'è davvero la scienza Ecco cosa non dovremo mai dimenticare   Se vi è capitato di sentire dire da qualcuno che leggere Harry Potter fa male, che non aiuta i ragazzi a crescere bene, beh, sappiate che si è sbagliato di grosso. Perché riempire la testa dei giovani lettori con storie di maghi e streghe, di unicorni, ippogrifi e altre creature fantastiche? La risposta a questa domanda è già stata data, alcuni secoli fa, da uno degli inventori della scienza moderna, Galileo Galilei: quando leggiamo un libro di fantasia non è importante che quello che c’è scritto dentro sia vero. Però sviluppare l’immaginazione e la creatività sin da piccoli ci sarà di grande aiuto in qualsiasi attività svolgeremo da grandi. La lettura preferita di Galileo era un libro di Ludovico Ariosto, l’Orlando furioso, praticamente l’Harry Potter dei suoi tempi. E non pare che quella lettura gli abbia impedito di diventare un grande scienziato. Anzi, forse lo è diventato proprio per quello. Personalmente continuo ad essere affascinato dai misteri nello stesso modo in cui lo ero da ragazzino. Quando ho capito che questa attitudine è quella che caratterizza l’attività di ogni scienziato mi sono sentito molto rincuorato. Albert Einsten ha scritto: “Lo studio e la ricerca della verità e della bellezza rappresentano una sfera di attività in cui è permesso di rimanere bambini per tutta la vita”. E la sua amica Marie Curie si è espressa nello stesso modo: “Sono tra coloro che pensano che la scienza abbia in sé una grande bellezza. Uno scienziato nel laboratorio non è soltanto un ecnico; è anche un bambino posto di fronte a fenomeni naturali che lo impressionano come fossero fiabe”. Quando i bambini terminano la scuola primaria, accade qualcosa che spezza il legame tra la scienza e il mondo dell’immaginazione. L’insegnamento delle materie scientifiche si trasforma in un insieme di nozioni da imparare a memoria, che poi vengono rapidamente dimenticate. E così si finisce per non capire più cosa è la scienza. Mentre oggi più che mai avremmo bisogno di capirla davvero.   Marco Ciardi è professore ordinario di Storia della scienza e delle tecniche all’Università di Firenze. Si occupa di storia del pensiero scientifico moderno e contemporaneo, studio dei rapporti tra scienza e società, tra scienza, filosofia e letteratura (fantascienza e fumetti inclusi), tra scienza, pseudoscienza e magia, e dell’analisi delle relazioni tra cultura scientifica, educazione e democrazia. È autore di oltre 200 pubblicazioni, sia in Italia che all’estero. Si occupa anche di divulgazione storica e scientifica, è membro del Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze (CICAP) e presidente del gruppo locale Toscana. ___________ Si parte (anche) da un sogno... di Andrea Frison Amiche ed amici di PlaNCK! bentornati! Lo avete mai visto il cartone animato “La spada nella roccia”? Beh, ad un certo punto il  protagonista Semola racconta al suo maestro Mago Merlino che il suo sogno più grande è volare alto nel cielo. Merlino allora lo trasforma in un uccello e per insegnargli a volare gli dice tutto quello che ha imparato studiando gli uccelli, le loro ali e i loro voli. Ecco, oggi non possiamo trasformarci in uccelli, ma possiamo volare grazie a chi osservando la natura ha capito come si potevano costruire macchine capaci di staccarsi da terra e di librarsi nel cielo. Insomma, la scienza si nutre anche di sogni e di immaginazione, e se siete sicuri di saperne di più, gustatevi questo nuovo numero di PLaNCK! Buona lettura! Indice Il team di PLaNCK! Per essere sempre aggiornati su attività, eventi e contattare la redazione di PLaNCK! www.planck-magazine.it   Comitato Scientifico Dipartimento di Fisica e Astronomia prof. Alberto Carnera prof. Ornella Pantano prof. Giulio Peruzzi prof. Cinzia Sada prof. Antonino Milone   Dipartimento di Scienze Chimiche Dr. Massimo Bellanda Dr. Laura Orian Dr. Giacomo Saielli Dr. Elisabetta Schievano   REDAZIONE E COLLABORATORI Direttore Responsabile: Andrea Frison Coordinatrici editoriali: Agnese Sonato e Marta Carli Redazione: Agnese Sonato, Marta Carli, Andrea Frison, Marco Maggioni, Serena Maule, Kira Karelina, Sarah Libanore, Martina Tardivo, Marco Barbujani, Gianluca Pozza, Bianca Maria Scotton, Laura Paneghetti, Francesco Zani Fumetto Disegnatrice: Bianca Maria Scotton Assistente colorist: Gioia Beghin Sceneggiatrici: Bianca Maria Scotton, Agnese Sonato Versione inglese: Laura Paneghetti Segreteria di redazione e pubbliche relazioni: Serena Maule Progetto grafico: Stefano Pozza, Andrea Frison e Francesco Zani Impaginazione: Francesco Zani A questo numero hanno collaborato: Ilaria Ampollini, Pamela Pergolini, Francesco Coghi, Manuel Ballatore e Stefano Bertacchi ISBN: 9788854953369 Collana: PLaNCK! n. 23 Curatore: Associazione Accatagliato Edizione 2021 Stato: disponibile

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