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Libertà della città, libertà del cittadino: riflessioni sul neo-repubblicanesimo
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Questa ricerca è iniziata tre anni or sono con il proposito di dimostrare una tesi della cui fondatezza Berti si era fermamente persuaso: la nascita di un linguaggio politico repubblicano dei Moderni a partire dalla Rivoluzione americana e dalla sua eco nell'Europa dei Lumi. Approfondendo gli studi di quella Scuola che si autodefinisce repubblicana 'ma che, per svariate ragioni evidenziate nel testo, parrebbe più corretto chiamare neo-repubblicana' e confrontandoli con il repertorio storico di riferimento (le opere di una serie di filosofi e pensatori politici vissuti a cavallo tra il Rinascimento e la Rivoluzione francese), Berti è giunto alla conclusione che la storiografia neorepubblicana, nelle sue diverse ed eterogenee espressioni, non sia riuscita a dimostrare ciò che asserisce da alcuni anni di aver scoperto: l'esistenza di un filone di pensiero politico repubblicano, contemporaneamente alternativo a quello liberale e a quello democratico, e concettualmente e storicamente identificabile secondo parametri diversi da quelli di una semplice teoria delle forme di governo. Partito con l'idea di dimostrare una tesi, è finito nella posizione esattamente opposta, e si è ritrovato nella situazione di confutare una ipotesi di lavoro che pure, inizialmente, aveva fatto sua. Francesco Berti insegna Storia delle dottrine politiche al Dipartimento di Studi Storici e Politici dell´Università degli Studi di Padova. ISBN:9788861292277 Collana: Scienze politiche Autore: Berti Francesco Edizione 2008 Stato: Disponibile
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Vai al carrelloPer un invecchiamento pienamente attivo
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Il volume presenta i risultati dell´indagine sulla condizione anziana a Cavallino-Treporti, Marcon e Quarto d´Altino, condotta nell´ambito del progetto ´Dalle storie alla storia. I nonni raccontano´, promosso dai rispettivi comuni e finanziato dalla Regione Veneto.L´indagine, che si colloca nel settore di studi e di interventi sulla vita attiva e sulla partecipazione degli anziani, ha preso in esame la condizione degli anziani, dei servizi per gli anziani e dell´attivazione degli anziani, e del legame tra questi tre aspetti. Essa ha posto particolare attenzione alle tematiche dell´associazionismo e dell´attività lavorativa degli anziani, affrontando anche, criticamente, la questione dell´invecchiamento attivo.Pietro Basso insegna Teorie sociologiche all´Università Ca´ Foscari di Venezia.Fabio Perocco insegna Metodologia e tecniche della ricerca sociale all´Università Ca´ Foscari di Venezia.ISBN:9788861292260Collana: Scienze socialiAutore: a cura di Basso P., Perocco F. Edizione 2008Stato: Disponibile
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Vai al carrelloLe famiglie venete a rischio di disagio
€ 20,00
Questo saggio, realizzato dal Centro Regionale di Documentazione e Analisi sulla Famiglia, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Statistiche dell'Università di Padova è l'ultimo di una serie edita dal Centro Regionale a conclusione di ricerche e analisi volte a valorizzare il ruolo della famiglia nell'educazione, nella protezione e nello sviluppo della personalità delle persone. Da qualche tempo la nostra società è percorsa da difficoltà continue a causa della crescente presenza di malattie croniche, a precarietà economiche che si manifestano anche in aree un tempo credute immuni, a disparità tra le attese dei singoli e ciò che riescono a realizzare. Tutto ciò rende le famiglie più vulnerabili agli eventi critici e le difficoltà si ripercuotono in altre forme sulla crescita dei figli e sui legami tra coniugi. Nel volume, si descrivono i meccanismi attraverso i quali le difficoltà della vita si possono trasformare in disagio e difficoltà e si nota come la famiglia sia un'unità sociale in grado di fronteggiare il disagio sociale. La ricerca sulle famiglie del Veneto, pubblicata in questo volume analizza: (a) se le famiglie venete erano cambiate dal 2001, anno dell'ultimo censimento e ultimo anno per il quale erano disponibili statistiche sulle famiglie al livello regionale; (b) se i problemi del passaggio all'euro e alcune incertezze economiche che avevano angustiato anche la nostra regione, avevano lasciato ferite importanti nelle famiglie del Veneto; (c) quale era la concezione che le famiglie avevano del rapporto con i servizi pubblici che svolgevano attività in ambito sociale e sanitario. Il fare riferimento alla famiglia - come entità sociale centrale per la cura e per l'organizzazione della vita dei singoli in difficoltà - implicava riconoscere alla famiglia capacità di governare fenomeni complessi e di gestire risorse in modo idoneo a rispondere ai problemi. Su cinque problemi risolvibili che le persone residenti in Veneto devono affrontare, la ricerca mostra che circa quattro sono risolti all'interno della famiglia e solo l'ultimo è rivolto ai servizi sociali o sanitari affinché ne diano una soluzione professionale. La famiglia, dunque, è l'entità sociale primaria nella erogazione di servizi alle persone. Per quanto tempo ancora questa asserzione sia valida, non è dato sapere. La ridotta dimensione della famiglia si accompagna, ad un progressivo invecchiamento della popolazione e ad un radicale cambiamento della cultura della solidarietà nei confronti dei famigliari, e in modo particolare, tra generazioni che abitano lontane una dall'altra. Lo studioso di scienze sociali, l'amministratore interessato alla programmazione, l'operatore consapevole della complessità dei problemi sociali, potranno trovare in questo libro, notevoli spunti di riflessione. Fortunato Rao, Direttore Generale Azienda ULSS 16 - Padova. Prof. Antonio Condini, coordinatore del Centro Regionale di Documentazione e Analisi sulla Famiglia - Azienda ULSS 16. Luigi Fabbris professore di indagini campionarie e sondaggi demoscopici nella facoltà di Scienze Statistiche dell´Università di Padova. Indice del volume Teoria e prassi della misura del disagio nelle e delle famiglie Theory and Praxis of the Family Uneasiness Measurement (Luigi Fabbris) 1. Perché il disagio come variabile criterio? 2. Contesti, stati ed eventi critici 3. La rilevazione trasversale del disagio 3.1 Scale di misura del disagio 3.2 La dimensione dei campioni 3.3 Stimatori del disagio 3.4 Determinazione dei gruppi a rischio 4. La rilevazione longitudinale del disagio 4.1 Il campionamento per un'indagine longitudinale 5. Altri motivi per svolgere un'indagine longitudinale sul disagio Tipologie familiari a rischio di disagio Veneto Families Exposed at Uneasiness Risk (Luigi Fabbris, Sara Poffe) 1. Disagio della famiglia e disagio degli individui 2. Metodologia e tecniche dell'indagine sulle famiglie 2.1 Il questionario 2.2 Metodi di analisi 3. Le determinanti del disagio 3.1 Le scelte metodologiche 3.2 Principali risultati 4. Le risorse della famiglia Il disagio sanitario delle famiglie Health Uneasiness of the Veneto Families (Giovanna Boccuzzo) 1. Il disagio sanitario delle famiglie 2. Entità e caratteristiche delle famiglie con disagio 3. I fattori di rischio del disagio sanitario 4. Problemi di salute che portano al disagio sanitario 4.1 Il disagio nelle famiglie con malati o disabili 4.2 Le famiglie con un malato di Alzheimer 4.3 Le famiglie con un figlio disabile 5. Conclusioni Le categorie di famiglie a rischio di povertà Clusters of Families and the Risk of Poverty (Luigi Fabbris, Maria Cristiana Martini, Cristiano Vanin) 1. La misura della povertà nelle famiglie 2. Le dimensioni della povertà 2.1 Fattori materiali e immateriali 2.2 Fattori monetari e non monetari 3. Il disagio economico delle famiglie venete 4. Il disagio secondo la dimensione della famiglia 4.1 Le famiglie con un solo componente adulto 4.2 Le famiglie con due componenti adulti 4.3 Le famiglie con almeno tre componenti adulti 5. Interventi pubblici contro il disagio economico Fattori economici che rendono le famiglie vulnerabili al disagio Economic Factors which Render Families Vulnerable (Maria Cristiana Martini, Cristiano Vanin) 1. Fattori monetari e non monetari della povertà 2. Il modello di Rasch 2.1 Il modello di Rasch per l'analisi della povertà 3. Disuguaglianza e deprivazione materiale delle famiglie venete 4. Le determinanti della deprivazione materiale 5. Le determinanti della vulnerabilità economica 6. Conclusioni Il capitale sociale della famiglia e della comunità come fattori protettivi contro il disagio The Family and Community Social Capitals as Protection Factors against Uneasiness (Luigi Fabbris, Maria Cristiana Martini, Cristiano Vanin) 1. Capitale sociale delle famiglie e della comunità 2. La misura del capitale sociale 2.1 Indicatori di capitale sociale familiare 2.2 La misura delle reti sociali familiari 2.3 Indicatori di capitale sociale comunitario 3. Modelli di analisi 4. Disagio e capitale sociale 4.1 Disagio e capitale sociale per le persone che vivono sole 4.2 Disagio e capitale sociale per le coppie senza figli 4.3 Disagio e capitale sociale per le famiglie con figli 4.4 Disagio e capitale sociale per le altre tipologie famigliari 5. Concludendo, il capitale sociale protegge dal disagio? Multidimensionalità del disagio: la resilienza delle famiglie Multidimensionality of Uneasiness and the Resilience of Families (Italo De Sandre) 1. Le famiglie come sistemi multifattoriali 2. La percezione delle condizioni di vita e di disagio 3. I caregiver 4. La resilienza delle famiglie: rispondere senza autodistruggersi 5. I disagi multipli 6. Questioni di etica pubblica: ricerca e welfare in interazione con le famiglie All. Questionario. Indagine sulle famiglie del Veneto. Progetto PANTA REI (PANel and Telephone computer-Assisted Research on the Evolution of families and Individuals) ISBN:9788861291867 Collana: Scienze sociali Autore: a cura di Fabbris Luigi Edizione 2007 Stato: Disponibile
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Vai al carrelloCome uscire dalla depressione sociale
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Il tempo della scienza viene quando i rimedi illusori non bastano più. In questo studio, grazie a una critica sistematica del 'paradigma' economico dominante, si sono biforcate da uno stesso gruppo di generalizzazioni (crescita cumulativa, investimenti indotti, economie esterne, polarizzazioni) due linee d'indagine: una, circa il modo in cui forze alimentate dalla stessa crescita economica promuovono nelle aree più ricche un processo cumulativo dei bisogni, che è in gran parte alienazione; l'altra, sul modo in cui queste stesse forze provocano squilibri economici territoriali nei grandi spazi, contribuendo a povertà e degrado a scala planetaria. V'è depressione sociale quando (in analogia con la depressione economica, dovuta alla preferenza della gente a tener liquido denaro che, se investito, terrebbe attiva l'economia) le persone 'trattengono' la propria simpatia, disponibilità , senso di solidarietà e provocano conflitti e chiusure proprio mentre sono ansiose di evitarli.Uscire dalla depressione sociale significa prendere coscienza di questo processo bifronte, criticando le mistificazioni neoliberiste e neoclassiche che lo giustificano. La scienza è il pensiero verificabile, espresso in linguaggio non comune(cioè corrente) e proprio per questo (perché controllabile) comune all'intero genere umano.Antonio Rao (Napoli, 1942) è direttore del Centro Studi Sud e Nord.ISBN:9788861291713Collana: Centro Studi Sud e Nord-SaggiAutore: Rao Antonio Edizione 2008Stato: Disponibile
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Vai al carrelloCome uscire dalla globalizzazione
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Vi sono persone disperse o seminascoste che vorrebbero dar forma a proposte e progetti, dinanzi al presente stato delle società di massa e della realtà internazionale. Una difficoltà che esse incontrano viene dall´impossibilità di fare una sintesi di idee, notizie e problemi nell´ambiente prodotto dalla politica-spettacolo, dai bombardamenti mediatici e dalla conflittualità . Per questo sono stati considerati i principali aspetti della ´globalizzazione´: dalla ´mediologia´ globale alla guerra globale, dalla ´finanziarizzazione´ alla new economy, fino all´ideologia dei diritti umani. Ma, per uscire dalla ´globalizzazione´, bisogna pure capire come vi si è entrati. Sono stati esaminati perciò anche i riallineamenti politici seguiti alla fine del bipolarismo, la propagazione delle ideologie e pratiche neoliberiste, il complesso asimmetrico e globalizzato dei mass-media, lo sbocco abortivo dei movimenti. Questo è un tipico libro alla ricerca dei propri lettori. Per uscire dai circoli viziosi della ISBN:9788861291676Collana: Centro Studi Sud e Nord-SaggiAutore: Rao Antonio Edizione 2008Stato: Disponibile
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Vai al carrelloLa rapina, un reato contro il patrimonio?
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La rapina è un reato in progressivo aumento nel nostro Paese: ogni cittadino corre il rischio di rimanerne vittima per strada o in un negozio, nella propria abitazione così come sul lavoro. A seconda del luogo in cui viene commessa, cambiano le modalità, i tipi di armi utilizzate, i soggetti coinvolti. Contemplata dal Codice Penale tra i delitti contro il patrimonio, la rapina si caratterizza per il fatto di essere un reato che lede non solo i beni patrimoniali, ma anche l´integrità psicofisica della persona, essendo suo elemento costitutivo l´uso della violenza o della minaccia. Soprattutto, però, la rapina è un reato che richiede un´interazione faccia a faccia tra l´autore e la vittima, il che non si riscontra in altri reati contro il patrimonio quali il furto in abitazione, lo scippo, il borseggio. È anche questo che lo rende un reato particolarmente significativo, da un punto di vista criminologico e psicologico, indipendentemente dalla sua qualificazione giuridica. Contributi di Gianvittorio Pisapia, Roberto Manzo, Fabiana Micheluzzi, Mirco Ferri, Antonio Serraino, Stefano Ira, esperti in criminologia con diversi indirizzi professionali. ISBN: 9788861291522 Collana: Scienze sociali Autore: Pisapia G. et al. Edizione:2007 Stato: disponibile
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Vai al carrelloConoscenze e comportamenti sessuali degli adolescenti
€ 16,00
Il volume presenta i risultati di una indagine effettuata tra il 2003 ed il 2007 in alcune scuole medie superiori di Padova, e in particolare nell´istituto tecnico industriale Francesco Severi, con l´obbiettivo di valutare il livello di conoscenze degli adolescenti su alcuni aspetti principali della fisiologia della riproduzione, sulla contraccezione e sulle malattie sessualmente trasmissibili e di valutare l´efficacia dei corsi di educazione sessuale realizzati in tali scuole. La ricerca è stata articolata secondo un piano di rilevazione che consentisse di avere un quadro iniziale delle conoscenze possedute su queste tematiche dagli studenti prima della attivazione dei corsi programmati e consentisse anche di poter valutare i miglioramenti delle conoscenze conseguenti a tali attività , oltre che la diversa efficacia di differenti modalità organizzative. Si è voluto anche valutare quanto delle nozioni impartite nel corso attivato restasse poi effettivamente memorizzato dagli studenti a distanza di qualche anno. Franco Bonarini insegna Demografia nella Facoltà di Scienze Statistiche dell´Universita´ di Padova. Per i tipi della CLEUP ha pubblicato i volumi Esercizi di demografia (1999); Modelli di mortalità (2002) e Guida alle fonti statistiche socio-demografiche (2006, 3° ed.).ISBN:9788861291287Collana: Scienze socialiAutore: a cura di Bonarini Franco Edizione 2007Stato: Solo Presso Editore
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