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Codici di condotta e responsabilità sociale nei settori profit e non profit
€ 15,00
Responsabilità Sociale e Codici di Condotta: due vie per porre oggi sul tappeto lo stesso problema, due strade già percorribili ma ancora in costruzione. La nuova attenzione posta sulla Responsabilità Sociale (RS) nelle imprese produttive e dei servizi nel momento di decollo della globalizzazione va a riguardare anche il cosiddetto Terzo Settore con la messa a punto di strumenti più pertinenti ad organizzazioni che hanno nella missione sociale la ragione stessa della loro esistenza. La RS investe il mondo della finanza con un rinforzo della finanza etica, dei fondi etici di investimento, del Social Banking. Le banche sono valutate anche in base al loro impegno sul piano sociale e sono operanti agenzie di rating per la valutazione del miglior rendimento dei fondi d'investimento sociale. Siamo di fronte ad una realtà nuova che può avere un notevole impatto sull'orientamento del risparmio e sulla globalizzazione degli investimenti. Nelle professioni emergenti ha già un posto di rilievo il RS Manager con ruoli davvero impegnativi di ´sensore del cambiamento sociale´ e ´fautore di dialogo con gli stakeholders´. è in discussione la qualità della sua formazione, tecnica ed economica o piuttosto umanistica e sociale, ed è prevista la creazione di una rete informatica, il CSR Manager Network, come potenziale ponte con gli operatori in Europa e nel mondo. La RS sta mettendo ora le sue radici globali. Giovanna Franca Dalla Costa, sociologa, insegna Microfinanza e Sviluppo nella Facoltà di Psicologia dell´Università di Padova, Sociologia Generale nel Corso di Laurea Interfacoltà in Cooperazione allo Sviluppo e Management Psicologico degli Eventi Stressanti e Catastrofici nel Master in Psicologia dell´Emergenza. è autrice di pubblicazioni tradotte in varie lingue. Tra queste, M. Dalla Costa, G.F. Dalla Costa, a cura di (1996), ´Donne, Sviluppo, e Lavoro di riproduzione. Questione delle lotte e dei Movimenti´ (Franco Angeli). Per i tipi della Cleup ha già pubblicato: F. Zamperetti, G.F. Dalla Costa (2006), ´Microcredito, Donne e Sviluppo. Il caso dell´Eritrea´, (ed. inglese Africa World Press); G.F. Dalla Costa, A. Trivellato (2007), a cura di, ´Il microcredito nelle situazioni di crisi. L´esportazione del modello Grameen Bank in Argentina. La Rete delle Repliche´; A. Antonino, G.F. Dalla Costa, (2007), ´Il microcredito nelle emergenze. Il caso della Palestina´; G.F. Dalla Costa, S. Nardo, M. Menini (2007), ´Le zone franche nella globalizzazione. Definizioni, tipologie, percorsi di sviluppo´. Luana Aquario, psicologa, ha fatto esperienza nel campo della cooperazione internazionale nell'ambito del servizio civile nazionale. è cultrice della materia e tutor on-line per l'insegnamento di Sociologia del Lavoro nel Corso di Laurea a distanza ´Discipline della ricerca psicologico-sociale´ (Nettuno). ISBN:9788861290877 Collana: Scienze politiche e sociali Autore: a cura di Dalla Costa G.F., Aquario L. Edizione 2007 Stato: Disponibile
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Vai al carrelloSport, formazione e integrazione sociale
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Questo volume si rivolge a coloro che, nella scuola, nello sport, nel mondo della comunicazione e nella più vasta comunità sociale, sono interessati allo sviluppo di politiche mirate all´inserimento sociale di giovani che hanno pratiche, culture ed etnie diverse.Il volume descrive le relazioni che esistono tra la pratica sportiva in giovane età , la scuola e la formazione in generale, e l´integrazione sociale degli immigrati. Il ruolo dei mass media nel creare l´alone di rilevanza sociale attorno allo sport e, di conseguenza, nel promuovere la passione sportiva e nel formare la mentalità dei giovani è prioritario. I giovani sono influenzati dall´importanza sociale dello sport competitivo, nella loro immaginazione sono scolpite come sulla roccia le immagini degli eroi sportivi. Le virtù sportive e morali e i riverberi del successo degli atleti più rappresentativi sono punti di riferimento per l´attività sportiva dei giovani, ma anche emblemi esistenziali. Lo sport, assieme alla musica, al lavoro e ad altre attività sociali che necessitano di capacità linguistiche minimali, è uno strumento per l´integrazione sociale della popolazione immigrata. Quanto più frequente è la pratica, tanto più veloce è il mescolamento delle culture. I campi sportivi e le palestre sono la melting pot dei giovani autoctoni e di quelli nati altrove. Lo sport extrascolastico è complementare alle attività scolastiche nella funzione d´integrazione. Tra l´altro i giovani di origine straniera che fanno sport agonistico non cercano solo un altro ambito di socializzazione, ma mirano, attraverso lo sport, ad emergere socialmente e ad ottenere un successo che, date le più basse condizioni da cui partono, sentono essere più alla portata di quello ottenibile attraverso l´istruzione e il lavoro. Luigi Fabbris professore ordinario di indagini campionarie e sondaggi demoscopici nella facoltà di Scienze Statistiche dell´Università di Padova. Si interessa di campionamento, qualità dei dati e metodi di valutazione, customer satisfaction e programmazione dei servizi sociali e sanitari.ISBN:9788861290815Collana: Scienze socialiAutore: a cura di Fabbris Luigi Edizione 2007Stato: Disponibile
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Vai al carrelloIl microcredito nelle emergenze
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In Palestina il microcredito riesce a determinare un aumento della capacità di resistenza alla povertà e a promuovere il ruolo della donna attraverso la partecipazione alla vita sociale e politica della comunità mentre riesce a funzionare molto debolmente come strumento di promozione dello sviluppo. D´altro canto poter distinguere, nel contesto di un programma di microcredito, ciò che può essere generato dalle proprie capacità e responsabilità personali permette di preservare se stessi e consente di sperare che, una volta superato il problema dell´occupazione militare, sia possibile con le proprie capacità recuperare condizioni di vita più dignitose e il benessere cui si aspira. Dal punto di vista psicologico è noto quanto gli eventi tramatici (la morte o l´imprigionamento di un congiunto, la distruzione della propria casa, la perdita del lavoro, della terra, un clima di precarietà e violenza) comportino cambiamenti non solo a livello intrapsichico ma anche dell´intero sistema delle relazioni e delle condizioni ambientali. Nella situazione palestinese, questi eventi nella ripetitività del loro presentarsi, determinano la necessità di rispondere ogni volta con urgenza ai nuovi bisogni e riprogettare il futuro. Ogni volta che i vecchi equilibri si rompono nuovi equilibri devono essere ricostruiti. Il microcredito in tale contesto può essere anche risorsa per il rafforzamento della consapevolezza delle capacità personali. Esso permette di rispondere alle situazioni d´emergenza contrastando il senso d´impotenza che nella catastrofe può portare invece alla disperazione e alla disgregazione individuale e sociale.Angela Antonino, psicologa e psicoterapeuta, laureata all´Università di Padova nel 1987, specializzata in Analisi operativa di gruppo presso l´Istituto di Psicologia Sociale Analitica di Venezia, perfezionata in Psicologia dell´emergenza presso l´Università di Padova. Dal 2002 studia i traumi da guerra nei bambini palestinesi e le metodologie utilizzate per superarli. Lavora come psicoterapeuta in ambito clinico per l´età evolutiva e adulta.Giovanna Franca Dalla Costa, sociologa, insegna Microfinanza e Sviluppo presso la Facoltà di Psicologia dell´Università di Padova, Sociologia Generale nel Corso di Laurea Interfacoltà in Cooperazione allo Sviluppo e nel Master in Psicologia dell´Emergenza, Management Psicologico degli Eventi Stressanti e Catastrofici. Tra queste, F. Zamperetti, G.F. Dalla Costa (2006), Microcredito, Donne e Sviluppo. Il caso dell´Eritrea, Cleup (ed. inglese Africa World Press); M. Dalla Costa, G.F. Dalla Costa, a cura di (1996), Donne, Sviluppo, e Lavoro di riproduzione. Questione delle lotte e dei Movimenti (Franco Angeli); G.F. Dalla Costa, A. Trivellato, a cura di (2007), Il microcredito nelle situazioni di crisi. L´esportazione del modello Grameen Bank in Argentina. La Rete delle Repliche (Cleup)ISBN:9788861290679Collana: Scienze socialiAutore: Antonino A., Dalla Costa G. F. Edizione 2007Stato: Disponibile
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Vai al carrelloI consulenti del lavoro nel Veneto
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Il consulente del lavoro e´ stato chiamato a svolgere un ruolo attivo in ordine a delicati snodi della disciplina del mercato del lavoro e del lavoro in generale: si pensi, soprattutto, alle attività di intermediazione nel collocamento della forza lavoro e agli strumenti di deflazione del contenzioso come le procedure di certificazione dei rapporti, introdotti dal cosiddetto decreto Biagi del 2003. A ciò si aggiunga la presenza di una legislazione del lavoro sempre più complessa e pervasiva che, dai profili strettamente legati al rapporto e al suo svolgimento, fino a quelli di ordine previdenziale e fiscale, esige un´opera di costante comprensione, interpretazione e adattamento alle singole realtà aziendali, così da configurare il consulente del lavoro come soggetto ormai imprescindibile nella gestione dell´attività di impresa. L´indagine su questa figura professionale va a legarsi, da un lato, alla considerazione dei percorsi di formazione scolastica superiore ´mirata´, e, dall´altro lato, ad attività di formazione continua obbligatoria, gli uni e le altre indirizzati all´implementazione delle competenze professionali. Quanto al primo aspetto, è nota l´introduzione di corsi universitari triennali, non a caso definiti ´professionalizzanti´, dedicati specificatamente ai consulenti del lavoro, ormai in numerose università italiane. Quanto al secondo, è altrettanto nota la competenza attribuita di recente ai Consigli Provinciali degli Ordini dei consulenti del lavoro.Insomma, una professione emergente che forse non è ancora emersa per intero, ma che ha tutte le carte in regola per farlo, nella prospettiva della concorrenza nell´area dei servizi professionali. Alberto Bullo ha conseguito la laurea specialistica in Sociologia presso l´Università degli Studi di Padova nel giugno 2006. Durante la laurea triennale in Scienze Sociologiche, ha orientato il proprio interesse ai temi della comunicazione. Successivamente ha dedicato la propria preparazione in Sociologia del lavoro e delle professioni.Fabrizio Ferrari si è laureato in sociologia tra i primi in Italia presso l´Istituto Superiore di Scienze Sociali di Trento. Ha orientato la propria formazione verso l´economia, la sociologia industriale e del lavoro. Nel 1973 è entrato nei ruoli dell´ateneo patavino giovanissimo. Ha svolto molte ricerche sul mondo del lavoro. Unico tra i sociologi italiani si è dedicato alla sociologia e all´antropologia della pesca tema sul quale ha scritto oltre centotrenta articoli su riviste italiane ed europee. Per questa sua attività è conosciuto in Italia e all´estero ed ha ottenuto il premio internazionale Pavese Azzurro nel 1983. à stato altresì consulente del Ministero della Marina Mercantile e dell´Unione Europea. Da vent´anni si occupa di sociologia delle professioni. In tale ambito ha ideato la prima ricerca effettuata nel nostro paese sulla professione militare, realizzata in collaborazione con lo Stato Maggiore dell´Esercito Italiano. Attualmente insegna sociologia del lavoro e delle professioni nell´Università degli Studi di Padova. ISBN:9788861290624Collana: Scienze socialiAutore: Bullo A., Ferrari F. Edizione 2007Stato: Disponibile
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Vai al carrelloLe zone franche nella globalizzazione
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Le zone franche sono un buon osservatorio per analizzare il network produttivo e commerciale di un paese, il suo import-export ma anche, più in generale, lo sviluppo dell´area. Particolarmente negli anni della globalizzazione, esse sono diventate una prioritaria chiave di lettura per capire quale direzione di sviluppo sia stata intrapresa, quali settori si vogliano incentivare e quali penalizzare e, in sostanza, come si collochi un paese rispetto al resto del mondo.Con questo saggio, si vogliono individuare gli aspetti salienti della materia, dare definizioni precise e chiarire le diverse posizioni dei teorici ed operatori, per dare al lettore la possibilità di farsi proprie opinioni sulle modalità operative, sui vantaggi e svantaggi per i diversi soggetti coinvolti.ISBN:8861290329Collana: Scienze socialiAutore: Dalla Costa G.F., Nardo S., Menini M. Edizione 2006Stato: Disponibile
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Vai al carrelloMicrocredito e crisi
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In Argentina si è incominciato a pensare al microcredito nella seconda metà degli anni novanta cercando, di fronte ad una crisi che poneva problemi inediti per il Paese, strumenti nuovi per la ripresa. Ma era difficile, per l'urgenza posta dall'ingigantirsi dei bisogni nella popolazione, scegliere modalità operative diverse dai tradizionali interventi assistenziali di cui c'era esperienza governativa, far decollare nuovi interventi, individuare i referenti più idonei nel panorama mondiale.I modelli di microcredito che avevano avuto successo potevano essere considerati esportabili? Sarebbero risultati adattabili modelli già collaudati in altri paesi o sarebbero naufragati quando si fosse tentato di calarli in contesti tanto diversi per condizioni materiali di vita, per valori e cultura? Sarebbe stato ancora valido il concetto di fiducia dove la popolazione è costretta a vivere tra mille espedienti e in ambienti sempre più insicuri? Tali quesiti fanno da sfondo a questo lavoro mentre si cerca di dare un'immagine complessiva dell'organizzazione del microcredito nel Paese. Particolarmente ci si addentra nella descrizione di una realtà , l'Associazione Civile Barrios del Plata, che appartiene alla Rete delle Repliche, una rete di unità operative che fanno microcredito secondo il modello della Grameen Bank, che si muove in modo ben collegato sul territorio e ha il suo centro di raccordo nella Fondazione Grameen (Aldeas) Argentina. Ne risulta una struttura alquanto originale che vale la pena di osservare. Giovanna Franca Dalla Costa, insegna Microfinanza e Sviluppo presso la Facoltà di Psicologia dell'Università di Padova, Sociologia Generale nel Corso di Laurea Interfacoltà in Cooperazione allo Sviluppo e nel Master in Psicologia dell'Emergenza, Management Psicologico degli Eventi Stressanti e Catastrofici. à docente di Sociologia del lavoro nel Corso a distanza Nettuno. Autrice di pubblicazioni tradotte in varie lingue. Tra queste, F. Zamperetti, G.F. Dalla Costa (2006), Microcredito, Donne e Sviluppo. Il caso dell'Eritrea, Cleup (ediz. inglese Africa World Press). A. Antonino, G.F. Dalla Costa, (2007), Il microcredito nelle emergenze. Il caso della Palestina (Cleup). Dalla Costa G.F., Nardo S., Menini M. (2007), Le zone franche nella globalizzazione. Definizioni, tipologie, percorsi di sviluppo, Cleup. Dalla Costa G.F., Aquario L. (2007), Codici di condotta e Responsabilità sociale nei settori Profit e Non Profit, Cleup. M. Dalla Costa, G.F. Dalla Costa, a cura di (1996), Donne, Sviluppo, e Lavoro di riproduzione. Questioni delle lotte e dei Movimenti (Franco Angeli). Alessandra Trivellato, psicologa del lavoro, laureata presso la Facoltà di Psicologia dell'Università di Padova, ha una specifica competenza nell'ambito della formazione. ISBN:9788861290303Collana: Scienze socialiAutore: a cura di Dalla Costa GF., Trivellato A. Edizione 2007Stato: Disponibile
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