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Scienze Sociali

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Stili glocali

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€ 14,00

Il volume si inserisce nell'ormai consistente mole dei fashion studies che in questi anni è fiorita in Italia. Lo spazio che gli autori si sono ritagliati mette in relazione due Paesi importanti per la loro caratterizzazione di creatività. I giovani, pur essendo una ‘presenza incompleta' sul piano della produzione, diventano protagonisti come consumatori: tuttavia si tratta di consumatori dinamici che non si limitano ad acquisire le marche, ma si guardano tra loro e guardano le vetrine trovandovi il ‘uovo'e interpretandolo per essere sempre ‘alla moda' trasformando quest'ultima in qualcosa di ‘innaturale' che li distingue. Le pratiche di moda giovanile (e non solo) sono una continua reinterpretazione effettuata per ricercare una regolarità da infrangere, in modo tale da ottenere una conferma sia della differenziazione sia dell'omogeneità.L'occidentalizzazione del Giappone è attuata ‘alla giapponese' cioè rimanendo ‘non occidentale': il riconoscimento di sé, della propria identità, infatti, è più forte dell'omologazione, specialmente in un Paese in cui il gruppo è più forte dell'individuo.Il volume contiene i contributi di: Adele Cavedon, Manuela Di Prima, Giuseppe Paxia, Livia Gaddi oltre ai contributi dei curatori: Junji Tsuchiya, Mariselda Tessarolo, Antonio Marazzi.I curatoriJunji Tsuchiya insegna Sociologia dei processi culturali e Teorie sociologiche dei comportamenti collettivi all'Università di Waseda (Tokyo). Ha al suo attivo molti studi cross-culturali riguardanti la moda e la cultura italiana e giapponese.Mariselda Tessarolo insegna Processi culturali e comunicativi all'Università di Padova. Ha pubblicato, tra l'altro, studi sulla moda giovanile e sui fenomeni del divismo.Antonio Marazzi è stato professore di Antropologia all'Università di Padova. Ha compiuto ricerche in Giappone e pubblicato numerosi saggi sulla cultura giapponese.ISBN:9788861298446Collana: Scienze socialiAutore: Tsuchiya J.-Tessarolo M.-Marazzi A. Edizione 2012Stato: Disponibile

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La rappresentazione della violenza contro le donne dall'Europa all'Italia

La rappresentazione della violenza contro le donne dall'Europa all'Italia

€ 14,00

Il filo conduttore del saggio è la ricerca di come la comunicazione sociale possa attrezzarsi per partecipare al cambiamento socio-culturale che è necessario sostenere per eliminare la violenza gender-based, radicata in tutti i Paesi del mondo. Nello studio viene esplorata, confrontando i documenti europei dedicati al fenomeno con i testi di correlate campagne sociali realizzate in Italia, la distanza che può esserci tra la definizione di un problema nel discorso istituzionale pubblico e l'interpretazione veicolata con la realizzazione di comunicazione. L'analisi si è basata su una metodologia integrata, accostando l'analisi statistica del linguaggio con quella del contenuto e con la Critical Frame Analysis, per ripercorrere, attraverso i vocaboli e le espressioni impiegati per contestualizzare e spiegare la violenza sulle donne, l'affermarsi di paradigmi interpretativi che segnano i confini socio-culturali del fenomeno. L'Autrice Carla Bertolo insegna Comunicazione sociale e Comunicazione e Organizzazione nell'Università di Padova. Focus della sua riflessione sono i mutamenti del rapporto individuo-società nella modernità contemporanea, attraverso lo studio delle dinamiche relazionali e comunicative. Tra le sue pubblicazioni: Comunicazioni sociali, (a cura di, CLEUP 2008), Interazioni quotidiane e officine del senso, in Stella R., Morcellini M., Lalli P., Spazi comunicativi contemporanei (Editori Riuniti University Press 2008); L´interfaccia e il cittadino. Comunicazione pubblica tra tecniche e riflessività (Guerini e Associati 2005), Comunicazione sociale e volontariato in Pellegrini G., Azione volontaria e formazione (Carocci 2005). ISBN:9788861297777 Collana: Scienze sociali Autore: Bertolo Carla Edizione 2011 Stato: Disponibile  

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CiboGlocale

CiboGlocale

€ 15,00

Il Veneto, territorio ricchissimo di tradizioni, nell'ultimo scorcio di secolo ha visto enormi modificazioni nei consumi, uno degli aspetti più interessanti e meno indagati riguarda il consumo di cibo. Come si coniuga un'antica tradizione sul cibo con il cambiamento dei ritmi di vita quotidiana? Come si integrano l'innovazione culturale, i nuovi ritmi di consumo e salvaguardia del ‘gusto del cibo'? Quali strategie vengono messo in atto per proteggersi dalle paure che in questi anni hanno colpito proprio il mondo del cibo? Pur essendo un territorio totalmente modernizzato il Veneto continua a conservare le proprie tradizioni, salvaguardando l'accesso alla propria produzione locale di alimenti in un mix di atteggiamenti culturali e azioni sociali che qui definiamo cibo glocalizzato.Silvio Scanagatta, professore ordinario di Sociologia dell'Università di Padova, insegna Sociologia dei Processi Culturali e Organizzazione dei Servizi Sociali. È Presidente del corso di Laurea Magistrale in Scienze del Servizio Sociale. Si è occupato di giovani ed educazione, di cittadinanza e qualità della vita, attualmente i suoi interessi di ricerca riguardano la cultura dei consumi. ISBN:9788861297562Collana: Scienze socialiAutore: Scanagatta Silvio Edizione 2011Stato: Disponibile

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Il ghetto disperso

Il ghetto disperso

€ 20,00

Il fenomeno della segregazione su base etnica e/o di classe è stato oggetto di numerosi studi. Molto meno trattate, soprattutto nella letteratura scientifica italiana, sono invece quelle che potremmo definire le politiche di 'desegregazione', ossia gli interventi messi in atto per porre rimedio a situazioni di segregazione urbana. Nella prima parte del volume viene effettuata una rassegna teorica dei principali studi che hanno analizzato le politiche di desegregazione implementate negli Stati Uniti e in Europa. La seconda parte è invece dedicata all'analisi di un caso specifico di politica di desegregazione, ossia l'intervento sul 'ghetto' di via Anelli a Padova, che ha comportato la chiusura del complesso 'Serenissima' e il trasferimento dei migranti che vi abitavano in alloggi sparsi in tutto il territorio comunale. I curatori:Claudia Mantovan svolge attività di ricerca nel Dipartimento di Sociologia dell'Università di Padova. Autrice di numerosi saggi su temi legati alle migrazioni internazionali, ha pubblicato 'Immigrazione e cittadinanza. Auto-organizzazione e partecipazione dei migranti in Italia' (FrancoAngeli, Milano, 2007).Francesco Faiella svolge attività di ricerca nel Dipartimento di Sociologia dell'Università di Padova. È autore di saggi sui temi dell'immigrazione e della sicurezza apparsi in volumi collettanei. ISBN:9788861296794Collana: Scienze socialiAutore: Faiella F. - Mantovan C. Edizione 2011Stato: Disponibile

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Adulti stranieri e sostegno all'inclusione sociale

Adulti stranieri e sostegno all'inclusione sociale

€ 0,01

Prefazione L'immigrazione in Italia e nella nostra provincia (Verona, N.d.R.) è caratterizzata negli ultimi anni da numeri sempre più elevati di persone che scelgono il nostro Paese per il loro progetto di vita. D'altra parte l'esigenza di corrispondere a quelle carenze di personale in settori che non hanno per gli italiani grande attrattiva fanno considerare questi apporti fondamentali per la nostra economia e per la tenuta sociale. La volontà degli immigrati di rimanere in Italia per un periodo non breve pone la nostra società di fronte ad una forte esigenza di favorirne un inserimento positivo e senza conflitti sociali prioritariamente con interventi volti a superare gli ostacoli che impediscono la loro integrazione nel tessuto sociale e la condivisione delle regole che sono fondamentali anche per la loro sicurezza. Il progetto formativo – illustrato nella presente pubblicazione – ha il merito di riuscire a dare una risposta concreta e adeguata a questo crescente bisogno d'inclusione sociale, con un percorso che va avanti dal 2006 e che è stato sviluppato in tre direzioni: la conoscenza della lingua italiana, l'avvicinamento alle professioni presenti sul territorio e, nell'ultimo anno, il miglioramento delle conoscenze in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono tre obiettivi importanti che intercettano i momenti cruciali dell'integrazione degli immigrati, soprattutto di quelli adulti che hanno maggiore necessità di inserirsi in tempi brevi e che spesso vivono l'esperienza con maggiori difficoltà. La lingua è uno strumento fondamentale per entrare realmente a far parte di una comunità favorendo la conoscenza della cultura, delle abitudini del luogo dove si vive e il reciproco scambio di esperienze. L'avvicinamento alle professioni contribuisce ad accrescere la professionalità, a consentire una migliore conoscenza delle normative, delle procedure e delle regole di sicurezza nel lavoro vigenti nel nostro Paese. La sicurezza nel lavoro è una conquista di civiltà. Le più recenti statistiche evidenziano che circa un terzo degli infortuni sul lavoro nella nostra provincia interessa lavoratori stranieri. Questo dato ci fa comprendere quanto sia importante affrontare questo tema nell'ambito dell'immigrazione. Gli stranieri, infatti, sono tra i lavoratori più esposti anche perché spesso, per difficoltà nella lingua e mancanza di formazione, non adottano quelle cautele necessarie a prevenire i rischi di infortuni. L'esperienza maturata con la presente iniziativa ha anche il pregio di aver consolidato la collaborazione tra le istituzioni interessate e di aver valorizzato le sinergie tra i contributi offerti da ciascun ente all'interno del Consiglio territoriale per l'immigrazione della Prefettura di Verona. Sono, infatti, convinta che su un tema così delicato e complesso, qual è l'immigrazione, la capacità di operare in rete tra istituzioni pubbliche e private rappresenta un valore aggiunto per rafforzare la coesione istituzionale e sociale. Il mio ringraziamento va a tutte le istituzioni che hanno contribuito al successo dell'iniziativa, in modo particolare, all'Ufficio Scolastico Territoriale per la competenza e la passione con cui ha seguito l'intero progetto. Perla Stancari Prefetto di Verona ISBN:9788861296787 Collana: Scienze sociali Autore: Ufficio Scolastico di Verona Edizione 2011 Stato: Solo Presso Editore

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Microcredito Reti e Capitale sociale

Microcredito Reti e Capitale sociale

€ 8,00

Questa breve introduzione al Microcredito prospetta come il successo di questo fenomeno si basi fondamentalmente sui concetti di ‘Fiducia', ‘Capitale Sociale' e ‘Capitale Umano'. I microprestatari, ovvero le persone che beneficiano di queste micro-somme di denaro, si pongono nel contempo all'inizio ed alla fine di questa ‘filiera produttiva' nella quale essi assumono il ruolo sia di imprenditori che di end-user. La scommessa su un'esistenza dignitosa rappresenta contemporaneamente la mission e la credenziale del progetto stesso. Questo tipo di orizzonte co-creativo di reciprocità, nel quale la fiducia e l'interdipendenza sono la moneta di scambio, costituisce la premessa affinché anche l'ultimo tra gli ultimi possa diventare ‘co-artifex sui quisque fortunae' .Autore: CHIARA BELLARDI, dopo una laurea in Filosofia del Diritto conseguita presso l'Università degli Studi di Bologna ed un master in Comunicazione e Marketing presso il Martran College di Londra, intraprende una carriera di respiro internazionale nell'ambito aziendale ‘profit' del Marketing dei beni di largo consumo. Durante lo svolgimento di questa affascinante ed ancipite professione, sente l'esigenza di approfondire le dinamiche psicologiche sottese all'agire umano, laureandosi dapprima in Discipline della Ricerca Psicologico Sociale presso l'Università di Padova e proseguendo con la laurea magistrale in Psicologia Clinico-Dinamica presso la stessa Università. Attualmente lavora come consulente della comunicazione all'interno del mondo del no-profit e frequenta l'Accademia di Psicoterapia della Famiglia di matrice sistemico-relazionale. (L'interesse dell'autrice per le tematiche relative alla donna ed alla rete di relazioni era in nuce già nella prima tesi di laurea in Filosofia del Diritto dal titolo: ‘Diritto, morale e politica nella riflessione femminista contemporanea. La donna rete e l'uomo piramide'.)Curatore GIOVANNA FRANCA DALLA COSTA docente di Microfinanza e sviluppo e Sociologia generale presso la Facoltà di Psicologia dell'Università di Padova. Svolge da vari anni lavori di ricerca su tematiche riguardanti la condizione della donna e lo sviluppo. È autrice di numerose pubblicazioni tradotte in varie lingue. Tra i suoi lavori più recenti: F. Zamperetti, G.F. Dalla Costa, Microcredito, Donne e sviluppo. Il caso dell'Eritrea, Cleup. G.F.Dalla Costa e Alessandra Trivellato (a cura di), Microcredito e crisi, La trasposizione del modello Grameen Bank in Argentina. La Rete delle Repliche, Cleup. A.Antonino, G.F.Dalla Costa, Il microcredito nelle emergenze. Il caso della Palestina, Cleup.ISBN:9788861296749Collana: Scienze socialiAutore: Bellardi Chiara Edizione 2011Stato: Disponibile

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Condizione femminile e Nazioni Unite

Condizione femminile e Nazioni Unite

€ 16,00

Le attività della comunità internazionale a sostegno della condizione femminile si inseriscono in un contesto globale segnato dall'avanzare di politiche di ispirazione neoliberista che sembrano accentuare le asimmetrie di genere piuttosto che favorire il miglioramento degli standard di vita delle donne. Sono tante oggi le voci critiche che denunciano un peggioramento complessivo della condizione femminile riconducibile alle politiche di privatizzazione e di deregolamentazione. Proprio per le ricadute che questi processi determinano e per i meccanismi che hanno innescato anzitutto a livello socio-economico, si pensi ad esempio alla recrudescenza del fenomeno della femminilizzazione della povertà, un più mirato impegno della politica internazionale per una piena affermazione dei diritti umani delle donne assume particolare significato.Per comprendere il ruolo delle Nazioni Unite in questo ambito è necessario ricostruire i diversi 'percorsi' di promozione dei diritti umani internazionalmente riconosciuti e dei meccanismi orientati a diverso livello alla loro esigibilità tenendo presente che tale qualificazione non si esaurisce nella dimensione normativa. Uno spazio consistente di questa materia è in realtà occupato da meccanismi e procedure che interessano più che altro il livello politico e che non possono quindi rientrare nel quadro della dimensione strettamente giuridica dei diritti umani. Se già alla fine degli anni '90, l'attenzione da parte della comunità internazionale a proposito della donna risultava essere considerevolmente cresciuta, anche in relazione all'esigenza di colmare quel vuoto politico e normativo che per decenni aveva caratterizzato l'operato delle istituzioni internazionali in questa materia, con il nuovo millennio, la sensibilità per le genser issues è ulteriormente maturata. Il volume propone una lettura in chiave critica del processo di affermazione di un approccio di genere nella politica internazionale nonché dello sviluppo della normativa in materia di protezione dei diritti umani delle donne.Paola Degani è docente di Diritti umani e condizione femminile nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Padova e conduce attività di ricerca presso il Centro Interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli della stessa Università. È autrice di numerosi saggi su violenza contro le donne e diritti umani, tratta a scopo di sfruttamento sessuale e politiche in materia di prostituzione, sicurezza di genere, dialogo interculturale e promozione dei diritti umani delle donne migranti. Per la Cleup ha pubblicato i volumi: Diritti umani e traffico di persone a scopo di sfruttamento sessuale. Ipotesi interpretative, monitoraggio del fenomeno e strategie di contrasto nell'azione della comunità internazionale (2003) e Politiche di genere e Nazioni Unite. Il sistema internazionale di promozione e protezione dei diritti umani delle donne (2005).ISBN:9788861295902Collana: Scienze socialiAutore: Degani Paola Edizione 2010Stato: Disponibile

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Chi resta, chi parte, chi arriva

Chi resta, chi parte, chi arriva

€ 14,00

Ad un certo punto, verso la fine del percorso formativo, molti giovani si pongono la domanda se rimanere o se partire alla volta di un posto diverso dove stabilirsi e realizzarsi. Questa domanda se la pongono sempre di più anche i giovani veneti che aspirano a lavori intellettuali o artistici ossia i giovani creativi. Fino ad oggi quelli che poi se ne sono effettivamente andati sono stati molto pochi, ma in futuro le cose saranno ancora così? Questo studio ha provato a valutare l'importanza relativa dei fattori che possono trattenere ed eventualmente attrarre giovani creativi in un territorio: il lavoro, la qualità della vita, l'ambiente culturale ricco ed aperto nei confronti della diversità …La Fondazione Giuseppe Corazzin onlus è un istituto di ricerca attivo dal 1979 su tematiche sociali, sui problemi del lavoro e della formazione, sulle relazioni industriali e su tematiche politico istituzionali, con particolare riferimento alla realtà territoriale del Veneto.L'Autore:Ludovico Ferro: Sociologo, insegna nelle Università di Padova e di Trieste, è Direttore Scientifico della Fondazione Corazzin onlus di Venezia e responsabile dell'Osservatorio Ebav. Si occupa di processi culturali e comunicativi e ricerca sociale con particolare interesse alle tematiche della famiglia, del matrimonio, della precarietà e dei giovani. Tra i suoi lavori più recenti 'Aspettando la flexicurity. Lavoro precario e vita flessibile delle nuove famiglie in Veneto', Marsilio, Venezia, 2009.ISBN:9788861295872Collana: Scienze socialiAutore: Ferro Ludovico Edizione 2010Stato: Disponibile

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