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Scienze Sociali

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Microcredito Reti e Capitale sociale

Microcredito Reti e Capitale sociale

€ 8,00

Questa breve introduzione al Microcredito prospetta come il successo di questo fenomeno si basi fondamentalmente sui concetti di ‘Fiducia', ‘Capitale Sociale' e ‘Capitale Umano'. I microprestatari, ovvero le persone che beneficiano di queste micro-somme di denaro, si pongono nel contempo all'inizio ed alla fine di questa ‘filiera produttiva' nella quale essi assumono il ruolo sia di imprenditori che di end-user. La scommessa su un'esistenza dignitosa rappresenta contemporaneamente la mission e la credenziale del progetto stesso. Questo tipo di orizzonte co-creativo di reciprocità, nel quale la fiducia e l'interdipendenza sono la moneta di scambio, costituisce la premessa affinché anche l'ultimo tra gli ultimi possa diventare ‘co-artifex sui quisque fortunae' .Autore: CHIARA BELLARDI, dopo una laurea in Filosofia del Diritto conseguita presso l'Università degli Studi di Bologna ed un master in Comunicazione e Marketing presso il Martran College di Londra, intraprende una carriera di respiro internazionale nell'ambito aziendale ‘profit' del Marketing dei beni di largo consumo. Durante lo svolgimento di questa affascinante ed ancipite professione, sente l'esigenza di approfondire le dinamiche psicologiche sottese all'agire umano, laureandosi dapprima in Discipline della Ricerca Psicologico Sociale presso l'Università di Padova e proseguendo con la laurea magistrale in Psicologia Clinico-Dinamica presso la stessa Università. Attualmente lavora come consulente della comunicazione all'interno del mondo del no-profit e frequenta l'Accademia di Psicoterapia della Famiglia di matrice sistemico-relazionale. (L'interesse dell'autrice per le tematiche relative alla donna ed alla rete di relazioni era in nuce già nella prima tesi di laurea in Filosofia del Diritto dal titolo: ‘Diritto, morale e politica nella riflessione femminista contemporanea. La donna rete e l'uomo piramide'.)Curatore GIOVANNA FRANCA DALLA COSTA docente di Microfinanza e sviluppo e Sociologia generale presso la Facoltà di Psicologia dell'Università di Padova. Svolge da vari anni lavori di ricerca su tematiche riguardanti la condizione della donna e lo sviluppo. È autrice di numerose pubblicazioni tradotte in varie lingue. Tra i suoi lavori più recenti: F. Zamperetti, G.F. Dalla Costa, Microcredito, Donne e sviluppo. Il caso dell'Eritrea, Cleup. G.F.Dalla Costa e Alessandra Trivellato (a cura di), Microcredito e crisi, La trasposizione del modello Grameen Bank in Argentina. La Rete delle Repliche, Cleup. A.Antonino, G.F.Dalla Costa, Il microcredito nelle emergenze. Il caso della Palestina, Cleup.ISBN:9788861296749Collana: Scienze socialiAutore: Bellardi Chiara Edizione 2011Stato: Disponibile

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Condizione femminile e Nazioni Unite

Condizione femminile e Nazioni Unite

€ 16,00

Le attività della comunità internazionale a sostegno della condizione femminile si inseriscono in un contesto globale segnato dall'avanzare di politiche di ispirazione neoliberista che sembrano accentuare le asimmetrie di genere piuttosto che favorire il miglioramento degli standard di vita delle donne. Sono tante oggi le voci critiche che denunciano un peggioramento complessivo della condizione femminile riconducibile alle politiche di privatizzazione e di deregolamentazione. Proprio per le ricadute che questi processi determinano e per i meccanismi che hanno innescato anzitutto a livello socio-economico, si pensi ad esempio alla recrudescenza del fenomeno della femminilizzazione della povertà, un più mirato impegno della politica internazionale per una piena affermazione dei diritti umani delle donne assume particolare significato.Per comprendere il ruolo delle Nazioni Unite in questo ambito è necessario ricostruire i diversi 'percorsi' di promozione dei diritti umani internazionalmente riconosciuti e dei meccanismi orientati a diverso livello alla loro esigibilità tenendo presente che tale qualificazione non si esaurisce nella dimensione normativa. Uno spazio consistente di questa materia è in realtà occupato da meccanismi e procedure che interessano più che altro il livello politico e che non possono quindi rientrare nel quadro della dimensione strettamente giuridica dei diritti umani. Se già alla fine degli anni '90, l'attenzione da parte della comunità internazionale a proposito della donna risultava essere considerevolmente cresciuta, anche in relazione all'esigenza di colmare quel vuoto politico e normativo che per decenni aveva caratterizzato l'operato delle istituzioni internazionali in questa materia, con il nuovo millennio, la sensibilità per le genser issues è ulteriormente maturata. Il volume propone una lettura in chiave critica del processo di affermazione di un approccio di genere nella politica internazionale nonché dello sviluppo della normativa in materia di protezione dei diritti umani delle donne.Paola Degani è docente di Diritti umani e condizione femminile nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Padova e conduce attività di ricerca presso il Centro Interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli della stessa Università. È autrice di numerosi saggi su violenza contro le donne e diritti umani, tratta a scopo di sfruttamento sessuale e politiche in materia di prostituzione, sicurezza di genere, dialogo interculturale e promozione dei diritti umani delle donne migranti. Per la Cleup ha pubblicato i volumi: Diritti umani e traffico di persone a scopo di sfruttamento sessuale. Ipotesi interpretative, monitoraggio del fenomeno e strategie di contrasto nell'azione della comunità internazionale (2003) e Politiche di genere e Nazioni Unite. Il sistema internazionale di promozione e protezione dei diritti umani delle donne (2005).ISBN:9788861295902Collana: Scienze socialiAutore: Degani Paola Edizione 2010Stato: Disponibile

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Chi resta, chi parte, chi arriva

Chi resta, chi parte, chi arriva

€ 14,00

Ad un certo punto, verso la fine del percorso formativo, molti giovani si pongono la domanda se rimanere o se partire alla volta di un posto diverso dove stabilirsi e realizzarsi. Questa domanda se la pongono sempre di più anche i giovani veneti che aspirano a lavori intellettuali o artistici ossia i giovani creativi. Fino ad oggi quelli che poi se ne sono effettivamente andati sono stati molto pochi, ma in futuro le cose saranno ancora così? Questo studio ha provato a valutare l'importanza relativa dei fattori che possono trattenere ed eventualmente attrarre giovani creativi in un territorio: il lavoro, la qualità della vita, l'ambiente culturale ricco ed aperto nei confronti della diversità …La Fondazione Giuseppe Corazzin onlus è un istituto di ricerca attivo dal 1979 su tematiche sociali, sui problemi del lavoro e della formazione, sulle relazioni industriali e su tematiche politico istituzionali, con particolare riferimento alla realtà territoriale del Veneto.L'Autore:Ludovico Ferro: Sociologo, insegna nelle Università di Padova e di Trieste, è Direttore Scientifico della Fondazione Corazzin onlus di Venezia e responsabile dell'Osservatorio Ebav. Si occupa di processi culturali e comunicativi e ricerca sociale con particolare interesse alle tematiche della famiglia, del matrimonio, della precarietà e dei giovani. Tra i suoi lavori più recenti 'Aspettando la flexicurity. Lavoro precario e vita flessibile delle nuove famiglie in Veneto', Marsilio, Venezia, 2009.ISBN:9788861295872Collana: Scienze socialiAutore: Ferro Ludovico Edizione 2010Stato: Disponibile

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Racconti di San Servolo

Racconti di San Servolo

€ 14,00

Questo volume ricostruisce la vita quotidiana nell'ospedale psichiatrico di San Servolo a Venezia fra il 1960 e il 1978, quando fu chiuso in seguito alla legge n.180. Donne e uomini attivi come infermieri psichiatrici, hanno narrato le proprie esperienze e percezioni legandoli alla mappa fisica delle strutture manicomiali dell'isola descrivendo: figure di pazienti, modi di cura e segregazione, leggende di quotidianità, cambiamenti e innovazioni. Nell'odierna rinnovata attenzione di cui gode la questione psichiatrica il manicomio sembra essere ancora vivo nell'immaginario collettivo e quanto evocato in questo volume può aiutare la riflessione. Esso potrà anche essere utile ai giovani operatori sociali e sanitari che, affrontando casi difficili, potranno sentirsi sfiorati dal dilemma di ricorrere o meno a misure parziali di contenzione o istituzionalizzazione. Le vicende qui richiamate potrebbero aiutare a rendere queste decisioni più consapevoli.Gli autoriCristina Lonardi insegna sociologia nelle facoltà di Scienze della Formazione e di Medicina dell'Università di Verona. Fra i suoi lavori: The passing dilemma in socially invisible diseases (Social Science&Medicine, 2007); Raccontare e raccontarsi (Verona 2006); Racconti di cefalea (Verona 2006). Mauro Niero insegna materie metodologiche nelle facoltà di Scienze della Formazione e di Medicina dell'Università di Verona. Ha pubblicato di recente: La personalizzazione nella ricerca quantitativa (Milano 2008); Il mix fra qualità e quantità nella ricerca sociale (Verona 2008); Qualità della vita e della salute (Milano 2005). ISBN:9788861294165Collana: Scienze socialiAutore: Lonardi Cristina - Niero Mauro Edizione 2009Stato: Disponibile

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Wayfinding

Wayfinding

€ 14,00

Il volume vuole mettere in evidenza alcuni aspetti inerenti la comunicazione e l´orientamento nei servizi socio-sanitari. Muovendo da un approfondimento sui temi dell'interazione umana si rintracciano gli elementi essenziali della comunicazione ambientale, in particolare modo dei pittogrammi, e si di delineano le caratteristiche principali e il ruolo che la segnaletica svolge nei percorsi clinici e nell´orientamento degli utenti all´interno di una struttura ospedaliera. Si affronta il significato delle forme, il ruolo dei colori e dei volumi che costituiscono le caratteristiche proprie di un progetto di segnaletica, ma anche ciò che definisce un concetto o la sua utilizzazione Parole, segni, immagini e simboli sono gli elementi principali che costituiscono il linguaggio della comunicazione, fatte di regole codificate il cui rispetto e applicazione facilitano l'orientamento nello spazio. Paolo F. Licari, Architetto. Dipendente dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze, Dipartimento Tecnico, U.O. Facility Management, Referente per la segnaletica di orientamento. I suoi interessi di ricerca vertono sul rapporto tra segnaletica e comunicazione nell'ambito delle strutture socio-sanitarie. I suoi studi sono orientati alla sperimentazione di nuovi linguaggi a sostegno della risoluzione di problematiche di orientamento nelle strutture complesse. Nel 2008 pubblica 'Comunicazione e Orientamento, nei servizi sociosanitari' in «Narrare i gruppi », Padova University Press.ISBN:9788861293861Collana: Scienze socialiAutore: Licari Paolo Francesco Edizione 2009Stato: Disponibile

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Le famiglie venete a rischio di disagio

Le famiglie venete a rischio di disagio

€ 20,00

Questo saggio, realizzato dal Centro Regionale di Documentazione e Analisi sulla Famiglia, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Statistiche dell'Università di Padova è l'ultimo di una serie edita dal Centro Regionale a conclusione di ricerche e analisi volte a valorizzare il ruolo della famiglia nell'educazione, nella protezione e nello sviluppo della personalità delle persone. Da qualche tempo la nostra società  è percorsa da difficoltà continue a causa della crescente presenza di malattie croniche, a precarietà economiche che si manifestano anche in aree un tempo credute immuni, a disparità tra le attese dei singoli e ciò che riescono a realizzare. Tutto ciò rende le famiglie più vulnerabili agli eventi critici e le difficoltà si ripercuotono in altre forme sulla crescita dei figli e sui legami tra coniugi. Nel volume, si descrivono i meccanismi attraverso i quali le difficoltà della vita si possono trasformare in disagio e difficoltà e si nota come la famiglia sia un'unità sociale in grado di fronteggiare il disagio sociale. La ricerca sulle famiglie del Veneto, pubblicata in questo volume analizza: (a) se le famiglie venete erano cambiate dal 2001, anno dell'ultimo censimento e ultimo anno per il quale erano disponibili statistiche sulle famiglie al livello regionale; (b) se i problemi del passaggio all'euro e alcune incertezze economiche che avevano angustiato anche la nostra regione, avevano lasciato ferite importanti nelle famiglie del Veneto; (c) quale era la concezione che le famiglie avevano del rapporto con i servizi pubblici che svolgevano attività in ambito sociale e sanitario. Il fare riferimento alla famiglia - come entità sociale centrale per la cura e per l'organizzazione della vita dei singoli in difficoltà - implicava riconoscere alla famiglia capacità di governare fenomeni complessi e di gestire risorse in modo idoneo a rispondere ai problemi. Su cinque problemi risolvibili che le persone residenti in Veneto devono affrontare, la ricerca mostra che circa quattro sono risolti all'interno della famiglia e solo l'ultimo è rivolto ai servizi sociali o sanitari affinché ne diano una soluzione professionale. La famiglia, dunque, è l'entità sociale primaria nella erogazione di servizi alle persone. Per quanto tempo ancora questa asserzione sia valida, non è dato sapere. La ridotta dimensione della famiglia si accompagna, ad un progressivo invecchiamento della popolazione e ad un radicale cambiamento della cultura della solidarietà nei confronti dei famigliari, e in modo particolare, tra generazioni che abitano lontane una dall'altra. Lo studioso di scienze sociali, l'amministratore interessato alla programmazione, l'operatore consapevole della complessità dei problemi sociali, potranno trovare in questo libro, notevoli spunti di riflessione. Fortunato Rao, Direttore Generale Azienda ULSS 16 - Padova. Prof. Antonio Condini, coordinatore del Centro Regionale di Documentazione e Analisi sulla Famiglia - Azienda ULSS 16. Luigi Fabbris professore di indagini campionarie e sondaggi demoscopici nella facoltà di Scienze Statistiche dell´Università di Padova. Indice del volume Teoria e prassi della misura del disagio nelle e delle famiglie Theory and Praxis of the Family Uneasiness Measurement (Luigi Fabbris) 1. Perché il disagio come variabile criterio? 2. Contesti, stati ed eventi critici 3. La rilevazione trasversale del disagio 3.1 Scale di misura del disagio 3.2 La dimensione dei campioni 3.3 Stimatori del disagio 3.4 Determinazione dei gruppi a rischio 4. La rilevazione longitudinale del disagio 4.1 Il campionamento per un'indagine longitudinale 5. Altri motivi per svolgere un'indagine longitudinale sul disagio Tipologie familiari a rischio di disagio Veneto Families Exposed at Uneasiness Risk (Luigi Fabbris, Sara Poffe) 1. Disagio della famiglia e disagio degli individui 2. Metodologia e tecniche dell'indagine sulle famiglie 2.1 Il questionario 2.2 Metodi di analisi 3. Le determinanti del disagio 3.1 Le scelte metodologiche 3.2 Principali risultati 4. Le risorse della famiglia Il disagio sanitario delle famiglie Health Uneasiness of the Veneto Families (Giovanna Boccuzzo) 1. Il disagio sanitario delle famiglie 2. Entità e caratteristiche delle famiglie con disagio 3. I fattori di rischio del disagio sanitario 4. Problemi di salute che portano al disagio sanitario 4.1 Il disagio nelle famiglie con malati o disabili 4.2 Le famiglie con un malato di Alzheimer 4.3 Le famiglie con un figlio disabile 5. Conclusioni Le categorie di famiglie a rischio di povertà Clusters of Families and the Risk of Poverty (Luigi Fabbris, Maria Cristiana Martini, Cristiano Vanin) 1. La misura della povertà nelle famiglie 2. Le dimensioni della povertà 2.1 Fattori materiali e immateriali 2.2 Fattori monetari e non monetari 3. Il disagio economico delle famiglie venete 4. Il disagio secondo la dimensione della famiglia 4.1 Le famiglie con un solo componente adulto 4.2 Le famiglie con due componenti adulti 4.3 Le famiglie con almeno tre componenti adulti 5. Interventi pubblici contro il disagio economico Fattori economici che rendono le famiglie vulnerabili al disagio Economic Factors which Render Families Vulnerable (Maria Cristiana Martini, Cristiano Vanin) 1. Fattori monetari e non monetari della povertà  2. Il modello di Rasch 2.1 Il modello di Rasch per l'analisi della povertà  3. Disuguaglianza e deprivazione materiale delle famiglie venete 4. Le determinanti della deprivazione materiale 5. Le determinanti della vulnerabilità economica 6. Conclusioni Il capitale sociale della famiglia e della comunità come fattori protettivi contro il disagio The Family and Community Social Capitals as Protection Factors against Uneasiness (Luigi Fabbris, Maria Cristiana Martini, Cristiano Vanin) 1. Capitale sociale delle famiglie e della comunità  2. La misura del capitale sociale 2.1 Indicatori di capitale sociale familiare 2.2 La misura delle reti sociali familiari 2.3 Indicatori di capitale sociale comunitario 3. Modelli di analisi 4. Disagio e capitale sociale 4.1 Disagio e capitale sociale per le persone che vivono sole 4.2 Disagio e capitale sociale per le coppie senza figli 4.3 Disagio e capitale sociale per le famiglie con figli 4.4 Disagio e capitale sociale per le altre tipologie famigliari 5. Concludendo, il capitale sociale protegge dal disagio? Multidimensionalità del disagio: la resilienza delle famiglie Multidimensionality of Uneasiness and the Resilience of Families (Italo De Sandre) 1. Le famiglie come sistemi multifattoriali 2. La percezione delle condizioni di vita e di disagio 3. I caregiver 4. La resilienza delle famiglie: rispondere senza autodistruggersi 5. I disagi multipli 6. Questioni di etica pubblica: ricerca e welfare in interazione con le famiglie All. Questionario. Indagine sulle famiglie del Veneto. Progetto PANTA REI (PANel and Telephone computer-Assisted Research on the Evolution of families and Individuals) ISBN:9788861291867 Collana: Scienze sociali Autore: a cura di Fabbris Luigi Edizione 2007 Stato: Disponibile  

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La rapina, un reato contro il patrimonio?

La rapina, un reato contro il patrimonio?

€ 12,00

La rapina è un reato in progressivo aumento nel nostro Paese: ogni cittadino corre il rischio di rimanerne vittima per strada o in un negozio, nella propria abitazione così come sul lavoro. A seconda del luogo in cui viene commessa, cambiano le modalità, i tipi di armi utilizzate, i soggetti coinvolti. Contemplata dal Codice Penale tra i delitti contro il patrimonio, la rapina si caratterizza per il fatto di essere un reato che lede non solo i beni patrimoniali, ma anche l´integrità psicofisica della persona, essendo suo elemento costitutivo l´uso della violenza o della minaccia. Soprattutto, però, la rapina è un reato che richiede un´interazione faccia a faccia tra l´autore e la vittima, il che non si riscontra in altri reati contro il patrimonio quali il furto in abitazione, lo scippo, il borseggio. È anche questo che lo rende un reato particolarmente significativo, da un punto di vista criminologico e psicologico, indipendentemente dalla sua qualificazione giuridica. Contributi di Gianvittorio Pisapia, Roberto Manzo, Fabiana Micheluzzi, Mirco Ferri, Antonio Serraino, Stefano Ira, esperti in criminologia con diversi indirizzi professionali. ISBN: 9788861291522 Collana: Scienze sociali Autore: Pisapia G. et al. Edizione:2007 Stato: disponibile  

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