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Metis

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Metis 2016

Metis 2016

€ 20,00

Questo numero inizia con un interessante articolo di Pierpaolo Bellini dal titolo Sociologia della realizzazione: mettere gli altri ‘al loro posto’ che sviluppa un argomento di particolare importan­za perché tratta, da un originale punto di vista, la costruzione identitaria nostra e degli altri. Andrea Lombardinilo con The ‘vir­tuist’ society. Pareto and the myth of immoral representations in­terpreta alla luce di un saggio di Pareto, un avvenimento che qualche tempo fa ha fatto molto discutere, come per esempio la copertura dei nudi dei Musei Capitolini di Roma. Il terzo contri­buto di Valentina Pajola e di Eleonora Bordon dal titolo L’immi­grazione nel linguaggio giornalistico: un’analisi longitudinale ha per fulcro una ricerca sul linguaggio usato da due quotidiani ita­liani sul tema attualissimo degli sbarchi di immigrati in Italia. Sempre sul tema dell’immigrazione Angela Tessarolo in Politiche d’asilo ed etica weberiana: come il fenomeno migratorio eviden­zia il pluralismo dei valori, aggiunge alle posizioni politiche ri­guardanti l’emigrazione, l’etica della responsabilità e della convinzione, anche alla luce delle politiche d’asilo. Alessia Alessandri analizza tre quotidiani, uno italiano, uno tedesco e un altro ingle­se, con l’intento di rilevare un’eventuale stereotipizzazione degli italiani e/o dell’Italia. Simile nell’intento è l’articolo Stereotipi nazionali nei quotidiani di tre Paesi europei di Marilena Distefa­no in Come sono visti gli italiani dall’estero? Un contributo che si focalizza sugli stereotipi attribuiti agli italiani da resoconti di vario tipo francesi, tedeschi e statunitensi tra cui la pubblicità e il cinema. Un lavoro meticoloso è quello svolto da Graziella Paglia­no in Presenze e letture di Francesco De Sanctis che si è focaliz­zata sulle tracce lasciate dal famoso critico letterario a duecento anni dalla sua nascita. Sempre su un aspetto particolare del campo artistico, Emanuele Stochino propone un lavoro sugli affreschi di una chiesa in provincia di Rimini, affreschi affidati a uno street artist e a una fumettista. Nonostante le controversie sulla defini­zione di arte, queste inusuali forme espressive sono state conside­rate dai responsabili della Chiesa, in grado di rappresentare episo­di della vita di santi e di essere esposte all’interno di un luogo sacro. Francesco Giorgino in Elogio della Sociologia della Comu­nicazione mette in evidenza la capacità della Sociologia della comunicazione di produrre analisi scientifica capace di intercetta­re quei cambiamenti della società che interessano tutto il sistema della comunicazione da quello personale a quello telematico. In­fine, Roberta Maeran e Marco Marcati si occupano di Il mobbing in azienda: la comunicazione organizzativa disfunzionale, avva­lendosi dello status quo relativo al mobbing e alle conseguenze che questa ‘comunicazione patologica’ ha sia in contesto lavora­tivo che familiare. Indice e Presentazione ISBN:9788867875566 Collana: Metis 2016 Curatori: Tessarolo Mariselda, Angelo Boccato Stato: Disponibile

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Metis 2017

Metis 2017

€ 24,00

Questo XXIV numero di Metis si presenta come miscellanea di lavori riguardanti i giovani e i loro contatti con la società mediante cinema, cellulare, vita quotidiana e pornografia on line. Un secondo gruppo comprendente studi teorici su interessanti prospettive e, infine, alcuni lavori su diverse arti. Daniele Morciano con Giovani e in­novazione: youth work come spazio di sviluppo per le culture giovani­li? si pone questa domanda perché le nuove generazioni non hanno più a loro disposizione solo spazi controllati dalle generazioni prec­edenti. Si può, infatti, parlare di ‘creatività tra i giovani’ che sta radicandosi in ambienti di apprendimento che si dimostrano prerog­ativa dei giovani. Cosimo Marco Scarcelli affronta in Oltre il piace­re: ragazzi e pornografia online un particolare aspetto del consumo giovanile che si concentra sulla pornografia. Dai risultati ottenuti emerge che il materiale pornografico è utilizzato, in particolare dal genere maschile, per comprendere meglio la sessualità. Angelo Ro­meo in Identità, esclusione e marginalità nei giovani napoletani dei Quartieri Spagnoli e di Scampia descrive come i giovani apprendo­no, crescendo, sia i modelli adulti più diffusi sia i modelli di solida­rietà. Nidia Batic in Il telefonino tra utilità e necessità affronta il tema dell’utilità dei cellulari e della telefonia mobile, accessibile a tutti in quanto soddisfa molte necessità e si pone come antidoto alla solitudine offrendo anche ‘tranquillità’ psicologica. Fiammetta Faniz­za con La costruzione della realtà sociale in un orizzonte culturale plurale. Charles Wright Mills e l’immaginazione sociologica ripren­de il concetto di ‘immaginazione sociologica’ intesa come capacità di riflettere su se stessi come soggetti liberi e non vincolati da tutte le influenze sociali che, in realtà, condizionano inconsapevolmente ogni momento della vita quotidiana. Adrian Lesenciuc in Dominant dichotomous pairs regarding culture and civilization. A romanian perspective osserva che i cambiamenti sociali implicano tensioni socio-economiche e culturali dando luogo a un’interdipendenza che indica l’opportunità e l’utilità di studiare i concetti chiave come coppie dicotomiche. Andrea Lombardinilo in ‘The use of force in society’. Pareto and the (Machiavellian) residue of violence parten­do da Pareto osserva come nella società attuale viene spesso dimostra­to che l’uso della forza sia molto importante perché anche l’azione politica si basa sulla simulazione e dissimulazione delle intenzioni. Amedeo Boros in Sangue e perdono. Narrazioni identitarie e inter­pretazioni del codice d’onore nell’Albania contemporanea presenta una ricerca sul codice d’onore detto ‘Kanun’ ancora presente e vivo nell’identità della popolazione locale. Alfonsina Scarinzi in Skillful Aesthetic Experience and The Enactive Mind presenta un lavoro relativo a quel settore definito ‘embodied mind’ inteso, in modo specifico, come esperienza estetica di consumo. Per quanto riguarda i lavori sull’arte Ilaria Riccioni in I fondamenti relazionali e socio­logici del teatro propone una riflessione sulla società attraverso il teatro che è stato da sempre in stretto contatto con la realtà sociale della quale è, talvolta, una rappresentazione che permette di porre tra parentesi e di riflettere sul collegamento tra realtà e finzione. Diana Salzano, Antonella Napoli e Mario Tirino in L’esperienza festivaliera: costruzione identitaria e stili di vita presentano i festival cine­matografici come mezzi tradizionali in continuo rinnovamento, mezzi utili per dare ritmo e forza a un’esperienza contemporanea­mente individuale e collettiva. Graziella Pagliano in Travestimenti comunicativi indaga su come la tragedia di Amleto venga spesso ripresa nella letteratura del xx secolo in particolare nel periodo tra tra le due guerre. Maria de São José Côrte-Real, in Revolutionary Songs, Human Mobility and Global Education presenta un lavoro sui canti rivoluzionari che hanno accompagnato e ancor oggi accom­pagnano le migrazioni e le rivolte popolari. Indice ISBN:9788867877966 Collana: Metis 2017 Curatori: Tessarolo Mariselda, Angelo Boccato Stato: Disponibile

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Metis 2014

Metis 2014

€ 20,00

Il XXI volume di Metis si presenta come una miscellanea che spazia tra le prospettive antropologiche, psicologiche e sociologiche: l’importanza della comunicazione e degli elementi che la determinano è sempre in primo piano. Amedeo Boros con il suo articolo Prepararsi all’ascolto. Uno sguardo antropologico sull’ascolto come negoziazione culturale mette in evidenza che la competenza d’ascolto attraversa tutte le sfere della nostra vita ed è la chiave della comprensione tra gli individui. Carles Rostan, Francesc Sidera e Anna Amadó riprendono due importanti studiosi della scuola russa, Vygotsky e Luria, per approfondire un tema che interessa la psicologia dello sviluppo e riguarda la capacità di fare inferenze sull’interazione tra gli individui. Anche l’arte trova sempre un suo spazio come dimostrato dai due contributi presenti nel volume. Il primo, di Laura Verdi, dal titolo Dalla razionalizzazione alla marketization dell’arte. In cerca di rimedi in cui l’autrice propone rimedi culturali che tengano in considerazione il patrimonio artistico, non inteso solo come progettazione e programmazione della produzione, ma che consideri anche il rapporto tra le arti, la creatività e l’innovazione per lo sviluppo individuale. Il secondo contributo di Emanuele Stochino dal titolo Elementi storico-culturali che hanno favorito la nascita e l’ascesa dei movimenti writer e Street Art riporta a considerare l’annosa divisione tra arte popolare e arte elevata riproponendo la problematica della formazione del gusto. L’autore riesce a presentare il percorso ‘disordinato’ di queste forme d’arte e il punto di arrivo, molto simile a quello delle arti elevate, cioè il museo. Elisabetta Gyulai presenta un contributo storico relativo alle prime importanti riviste di psicologia, Le prime importanti riviste scientifiche di psicologia e il contributo degli psicologi americani G.S. Hall, J.M. Baldwin e J.M. Cattell, nel quale offre un panorama delle dinamiche sorte per la pubblicazione e la conseguente divulgazione delle idee e delle correnti della psicologia che hanno portato allo sviluppo di questa disciplina a partire da metà Ottocento. La crescita di una disciplina dipende dallo sforzo che gli studiosi compiono sia a livello organizzativo che di disseminazione scientifica e divulgativa. L’articolo di Tania Marcialis I giocattoli e il genere nelle opinioni dei genitori ripercorre la stereotipizzazione che i giocattoli e il genere hanno nella società e propone una ricerca sul comportamento dichiarato dai genitori nell’acquisto e nell’uso dei giocattoli e dei giochi dei loro figli. Tale comportamento tende a mantenere la divisione tra giochi adatti a ciascun genere: i più severi nel mantenimento della divisione sono i padri di figli maschi che ‘proteggono’ la maschilità dei loro figli. Caterina Marcellan con La stampa femminile in Italia: analisi di «Tu Style» e di «Vanity Fair» propone un altro studio inerente al genere come lo sono le riviste femminili. Ancora una volta si deve condividere ciò che Bourdieu rileva nei suoi studi: alla donna si offre ciò che è per le donne, secondo lo stereotipo che equivale alla conferma della loro mancanza di potere nella società. Angelo Boccato in Le news all’epoca dei social network espone il parere di un importante caporedattore (di Tgcom 24) sull’impatto che il web ha sulla vita quotidiana di ciascuno di noi e sviluppa alcune riflessioni sul rapporto tra la rete e la fruizione delle notizie. Infine, Eleonora Bordon e Anića Lazic presentano un articolo su Relazioni, aspettative e lavoro: come i giovani guardano al futuro. Una ricerca transnazionale in cui espongono, in una ricerca su account prodotti da giovani di varie nazionalità, le aspettative che dovrebbero portare a un futuro migliore. La coordinatrice Mariselda Tessarolo è docente di Sociologia della comunicazione nella Facoltà di Psicologia dell'Università di Padova. Indice e Presentazione ISBN:9788867873821 Collana: Metis 2014 Curatore: Tessarolo Mariselda Stato: Disponibile

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Metis 2013

Metis 2013

€ 20,00

Per noi questo è un numero speciale poiché si tratta del ventesimo volume di «Metis». Voglio ricordare, in questa occasione, la presentazione al primo volume avvenuta nel 1994, a dieci anni dalla scomparsa di Giorgio Braga (1912-1983); l’impegno preso allora, dopo vent’anni è lo stesso: invitare a scrivere sulla comunicazione nei suoi diversi aspetti, studiosi giovani e affermati. La strada che abbiamo seguito e che vogliamo continuare a seguire è un insegnamento che ci è stato lasciato da questo Maestro la cui «produzione ha sempre seguito una linea di onestà scientifica e di rischio e, senza rincorrere le mode, non è mai stata condiscendente con la linea di potere. Braga è sempre stato critico e severo con se stesso e con gli altri “importanti per lui”. Amava seguire i giovani ed è stato prodigo di idee lungimiranti date le sue conoscenze e la sua intuizione creativa». Vent’anni di pubblicazioni permettono alla rivista di fare un bilancio. In questi anni sono stati pubblicati 211 articoli; gli autori sono stati 276 (poco più di 13 per ciascun numero, per la maggior parte donne (in totale 185) contro 80 maschi. In pratica su ogni rivista scrivono 9 donne contro 4 uomini. Di questi autori, 101 hanno scritto più di un articolo. I docenti universitari che hanno pubblicato sono i due terzi del totale (179) degli autori. Gli argomenti sono però stati molto vari anche se 56 hanno avuto come oggetto di studio l’arte nei suoi più diversi aspetti: musica, letteratura, arti plastiche, sostenibilità dell’arte. Sono stati argomenti di discussione e di ricerca, aspetti riguardanti le lingue minoritarie, la comunicazione Aumentativa Alternativa, l’e-learning, i portali internet, il consenso informato, la comunicazione dell’emergenza, la comunicazione internazionale, le nuove tecnologie. Un numero speciale è uscito nel 2010 curato da Federico Braga Illa in ricordo di Ángel Rivière, uno dei massimi esperti europei di Psicologia e Teoria della mente. In questo numero mi sembra doveroso ringraziare la Casa editrice Cleup che ci ha sostenuto e ci ha accordato fiducia fin dall’inizio: ringraziamo in particolare Andreina Bardus e anche Patrizia Cecilian, impaginatrice, che ci segue con cura e passione da vent’anni. Presento ora brevemente gli articoli che appaiono nel XX numero. Il primo argomento la rivisitazione del concetto di reificazione da Marx ai nostri giorni (Andrea Squerzanti), segue un articolo su come i simboli costruiscono la società (Mariselda Tessarolo). Il terzo riguarda una ricerca sulla lingua catalana (Gabriele Bogara) e di come sia riuscita a guadagnarsi un ampio terreno anche nella pubblicità. Seguono due scritti sull’arte che seppur molto diversi riguardano comunque la città: Laura Verdi tratta la sostenibilità dello sviluppo urbano e Marco Marcati con Eleonora Bordon rilevano quanto il cinquecentenario del Palladio ha fatto scrivere i giornali. Da parte sua Francesca Bonfanti analizza i giornali del dopo elezioni del 2013 mentre Denise Pizzo chiede agli anticonformisti perché non seguono la moda. Di argomento diverso sono l’articolo di Michela Sartori che studia l’amicizia on line e off line negli adolescenti e quello di Angelo Boccato che ci riporta alla comunicazione aziendale con uno studio sul colloquio d’assunzione. Raluca Levonian che parla degli stereotipi di genere nei commenti online, infine il lavoro sulla retorica delle immagini utilizzata dai gesuiti di Carlo Fanelli. Ringrazio i colleghi che hanno partecipato alla buona riuscita di quest’ultimo numero. M.T. La coordinatrice Mariselda Tessarolo è docente di Sociologia della comunicazione nella Facoltà di Psicologia dell'Università di Padova. Indice e Presentazione ISBN:9788867871995 Collana: Metis 2013 Curatore: Tessarolo Mariselda Stato: Disponibile

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Metis 2012

Metis 2012

€ 20,00

Il volume 19mo si presenta quasi come un volume monografico in quanto contiene un notevole numero di contributi di sociologia dell’arte e della moda. L’inizio è, infatti, curato da Adele Cavedon che presenta quattro contributi riguardanti lo stilista romano Roberto Capucci, contributi che ha avuto origine dalla mostra degli abiti di Gorizia del 2004 e che possono essere considerati la continuazione del volume sullo stilista pubblicato nel 1999. Il gruppo di lavoro, in questo caso, è composto oltre che da Adele Cavedon, da Livia Gaddi, Antonia Deganello e Mariselda Tessarolo. Seguono, quindi, l’articolo di Anna Magrin che analizza il consumo di cultura da parte di giovani studenti, quelli di Ilaria Sontacchi e Raoul Cortellini che analizzano dal «di dentro» l’arte. La prima ascolta ciò che le danzatrici e i coreografi hanno da dire in merito alla danza, il secondo indaga sui componenti delle band giovanili: la danza è corporeità e proprio il corpo è lo strumento attraverso cui la danza si esprime; la musica non è solo suono, ma anche coesione di gruppo, spinta verso un impegno lavorativo. L’articolo di Laura Verdi, Ludovico Ferro, Eleonora Bordon e Mariselda Tessarolo sull’arte «relazionale» conclude la parte monografica presentando un lavoro che rientra in una collaborazione internazionale. L’articolo di Agnese Pietrobon sui premi letterari in Italia fa da trait-d’union tra le due parti di questo numero della rivista. L’autrice tratta in maniera chiara la situazione in cui si trovano i premi letterari mettendo in rilievo le posizioni contrastanti che la loro presenza fa sorgere. L’articolo sui bambini e la «televisione che fa paura», porta alle ricerche che hanno come focus l’educazione dei bambini mediata dalla televisione, tema che ha dato luogo ad ampli dibattiti, ma che non è mai stato risolto completamente. Il lavoro di Eleonora Bordon sul «sé e l’altro nel volontariato di protezione civile» presenta i risultati di una ricerca sul tema più generale dell’azione del volontariato. Angelica Taietti tenta di scoprire quanto la teoria dell’agenda setting sia verificata dalla ricerca empirica; nei risultati mette in rilievo che la ricerca non sempre corrisponde alle teorie, ma che le teorie dopo essere state comprovate dovrebbero essere cambiate. Infine, Angelo Boccato presentando un intervento sulla radio e le nuove tecnologie, conclude il volume, mostrando la vitalità di questo mezzo e la sua duttilità nell’essere incorporato nelle nuove tecnologie. M.T. La coordinatrice Mariselda Tessarolo è docente di Sociologia della comunicazione nella Facoltà di Psicologia dell'Università di Padova. ISBN:9788867870257 Collana: Metis Curatore: Tessarolo Mariselda Stato: Disponibile

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Metis, XIII-2006

Metis, XIII-2006

€ 21,00

ISBN:8871787900Collana: Metis Autore: Tessarolo Mariselda Edizione 2006Stato: Disponibile

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Metis 2002

Metis 2002

€ 21,00

ISBN:8871786122 Collana: Metis Autore: Tessarolo Mariselda Edizione 2002 Stato: Disponibile  

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Metis 2001

Metis 2001

€ 21,00

ISBN:8871785320Collana: Metis Autore: Tessarolo Mariselda Edizione 2001Stato: Disponibile

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