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La filosofia e il suo passato

La filosofia e il suo passato
Socrate: otto ritratti filosofici

Socrate: otto ritratti filosofici

€ 26,00

A consentire che su Socrate si proiettassero, nel corso dei secoli, innumerevoli immagini è stata forse la sua nota agrafia; tali ritratti, talvolta richiamandosi l’uno all’altro, talvolta divenendo più specifici, hanno attribuito a Socrate il ruolo emblematico del filosofo. Gli otto contributi che compongono il volume intendono ricostruire la storia e il significato di alcune di queste rappresentazioni filosofiche: da quelle dei suoi più diretti discepoli, come Platone e Senofonte, a quelle di epoca imperiale, di Elio Aristide e Seneca, fino a quelle risalenti ai tempi moderni di Voltaire, Diderot, Hegel e Schelling, e alle pratiche filosofiche dei giorni nostri. Silvia Gullino è ricercatrice di Storia della filosofia antica all’Università di Padova. Studiosa di Aristotele, tra le sue pubblicazioni figurano le monografie Aristotele e i sensi dell’autarchia (Padova, 2013) e Aristotele e gli esempi di virtù nella «Costituzione degli ateniesi» (Lecce, 2019). Per i tipi della CLEUP ha recentemente curato (con Manuela Valle) il volume «Quae sit natura animae». Anima e corpo in Platone, Aristotele e nella tradizione occidentale (Padova, 2024). Manuela Valle, dottore di ricerca in filosofia, svolge attività didattica per Storia della filosofia antica all’Università di Trento ed è socia dell’Accademia Roveretana degli Agiati. Studiosa di Platone, è autrice del volume Un’antica discordia. Platone e la poesia: «Ione», «Simposio», «Repubblica» e «Sofista» (Napoli, 2016). Per i tipi della CLEUP ha recentemente curato (con Silvia Gullino) il volume «Quae sit natura animae». Anima e corpo in Platone, Aristotele e nella tradizione occidentale (Padova 2024). Indice Prefazione di Alessandro Stavru   ISBN: 9788854957671 Collana: La filosofia e il suo passato, 80 Curatrici: Silvia Gullino, Manuela Valle Edizione: 2024 Stato: disponibile dall'11 novembre 2024

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Rinascimento militante

Rinascimento militante

€ 20,00

Interrogare un pensatore del Rinascimento significa interpellare la totalità culturale di un mondo, rileggere, nelle parole di un protagonista e testimone, il dibattito intellettuale di un’epoca. Per secoli denigrato come stregone, eretico primae classis o scaltro impostore, Heinrich Cornelius Agrippa von Nettesheim fu piuttosto umanista dalla spiccata vocazione teologica. Il suo impegno per un rinnovamento della cristianità si radicava in una visione militante della cultura, fondata sul dialogo tra i saperi, alla luce di una conciliazione possibile delle tradizioni filosofiche e religiose dell’antichità, nonché sulla persuasione dell’esistenza di un percorso unitario e strutturato di accesso alla verità, incardinato sulle qualità mirabili della mente umana. Un percorso conoscitivo che soltanto la magia, reinterpretata come sapienza divina e divinizzante, avrebbe pienamente rivelato. Dario Gurashi si è formato alla Scuola Normale Superiore, dove ha conseguito il perfezionamento. È stato borsista presso l’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento e il Forschungszentrum Gotha. Studioso di filosofia del Rinascimento, le sue ricerche sono dedicate principalmente all’ermetismo, alla magia e all’epistolografia rinascimentali, con particolare interesse per l’opera di Agrippa von Nettesheim, a cui ha intitolato la monografia In deifico speculo. Agrippa’s humanism (2021). Indice Introduzione   ISBN: 9788854957664 Collana: La filosofia e il suo passato, 77 Autore: Dario Gurashi Edizione: 2024 Stato: disponibile dal 6 settembre 2024

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«Quae sit natura animae»

«Quae sit natura animae»

€ 26,00

Seducente ma problematico, come fu a suo tempo rilevato da Lucrezio, il tema della natura dell’anima e dei suoi rapporti con il corpo è ricorrente nella tradizione filosofica occidentale, avendo in Platone e in Aristotele le due figure simbolo. I saggi qui raccolti affrontano questo tema in un arco temporale che va da Omero a Hegel, passando per Plotino, Spinoza e Leibniz. L’interazione fra la lettura sincronica e quella diacronica fa così emergere i punti di contatto ma anche le differenti modulazioni teoriche che rinviano ai diversi contesti storico-culturali. Silvia Gullino è ricercatrice di Storia della filosofia antica all’Università di Padova. Studiosa di Aristotele, tra le sue pubblicazioni figurano le monografie Aristotele e i sensi dell’autarchia (Padova, 2013) e Aristotele e gli esempi di virtù nella «Costituzione degli ateniesi» (Lecce, 2019). Manuela Valle, dottore di ricerca in filosofia, svolge attività didattica per Storia della filosofia antica all’Università di Trento ed è socia dell’Accademia Roveretana degli Agiati. Studiosa di Platone, è autrice del volume Un’antica discordia. Platone e la poesia: «Ione», «Simposio», «Repubblica» e «Sofista» (Napoli 2016). Indice Prefazione di Silvia Gastaldi   ISBN: 9788854957664 Collana: La filosofia e il suo passato, 78 Curatrici: Silvia Gullino, Manuela Valle Edizione: 2024 Stato: disponibile dal 18 settembre 2024

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Questioni metafisiche. Saggi su Karl Jaspers

Questioni metafisiche. Saggi su Karl Jaspers

€ 20,00

I saggi qui raccolti affrontano alcuni nodi della «metafisica» di Jaspers: l’importanza delle «visioni del mondo» nel garantire ai singoli senso e orientamento; la problematicità delle «esperienze mistiche» quali possibilità d’immersione nell’«Assoluto»; la pluralità delle condizioni dell’«angoscia» (disorientamento, libertà, comunicazione, morte); il rapporto tra la mia morte e quella dell’altro, nonché tra la morte come fine e come compimento; l’equivocità del termine «nulla», indicante ora l’assenza di un orizzonte ultimo di senso, ora la dissoluzione dell’esserci, ora il «non-essere assoluto», ora quell’Essere «onniabbracciante» (la Trascendenza) cui il singolo è già sempre costitutivamente aperto; il «trascendere formale» quale modalità di «pensiero-altro» che consente di cogliere in qualche misura tale Trascendenza, che eccede ogni immagine o categoria con cui si cerchi di comprenderla. Roberto Garaventa, già ordinario di Storia della filosofia contemporanea all’Università di Chieti-Pescara, si è occupato di pensatori di area tedesca degli ultimi due secoli (G.W.F. Hegel, A. Schopenhauer, S. Kierkegaard, E. Troeltsch, K. Jaspers, W. Weischedel, H. Küng), nonché di tematiche esistenziali (religione, male, suicidio, morte, noia, angoscia). Indice Introduzione   ISBN: 9788854956247 Collana: La filosofia e il suo passato, 76 Autore: Roberto Garaventa Edizione: 2023 Stato: disponibile

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Leggere

Leggere "Essere e tempo" di Heidegger

€ 20,00

Il libro è uno «strumento di lavoro» per leggere Essere e tempo di Heidegger, l’opera maggiore della filosofia del Novecento, con profitto e in profondità. Non si tratta di un’introduzione alla lettura dell’opera: oggetto non sono gli apparati filologici e storico-storiografici che la ricerca erudita mette oggi a disposizione con grande abbondanza. A tema è l’ascolto filosofico della littera del testo heideggeriano. Il libro si sforza di ascoltare Heidegger pensando quello che Heidegger pensa, nella persuasione che questa sia l’unica condizione indispensabile per comprendere filosoficamente l’opera. Un «commentario», dunque, nel vero senso classico del termine. Essere e tempo emerge come un’opera radicalissima e innovativa sotto ogni profilo, sradicante tanto la prospettiva dell’essere come necessità quanto quella dell’essere come realtà, mercé l’inedita prospettiva dell’essere come possibilità, prospettiva leggibile come un capitolo fondamentale del «socratismo perenne» della filosofia. Carlo Scilironi è docente di Ermeneutica filosofica e di Filosofia teoretica e pensiero teologico all’Università di Padova. Autore di una quindicina di volumi, ha pubblicato recentemente per i tipi della Cleup: Note intorno al problema della morte (2018) e Della filosofia o del non sapere (2019). Indice   ISBN: 9788854953123 Collana: La filosofia e il suo passato, 74 Autore: Carlo Scilironi Edizione 2020 Stato: disponibile

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Sturzo interprete di Blondel

Sturzo interprete di Blondel

€ 19,00

Dopo l’entusiasmo giovanile con cui accolse L’Action, Luigi Sturzo manifesta un nuovo interesse per la filosofia di Maurice Blondel sin dai primi anni del suo esilio londinese. Tale interesse si intensifica a cominciare dal 1934, quando ha inizio una feconda corrispondenza tra i due pensatori, interrotta dalla guerra. È in questo periodo che Sturzo pubblica tre «penetranti» scritti: A french philosopher (1934); Un problème d’orientation sociale dans la «pensée» de Maurice Blondel (1935); Maurice Blondel’s «La Pensée». The Philosophy of «L’élan spirituel» (1936). Quasi ignorati dalla critica blondeliana e poco considerati dagli studiosi di Sturzo, questi saggi (qui analizzati e riproposti nella redazione originaria in lingua italiana, fino ad ora inedita), testimoniano non solo una insolita perspicacia interpretativa della filosofia di Blondel; essi rivelano anche un profondo legame con il pensiero del filosofo francese, che dà ragione della singolare modalità con cui Sturzo utilizza le tesi blondeliane nelle sue maggiori opere di sociologia scritte in questi anni.   Anna Vittoria Fabriziani, già professore associato di Storia della filosofia all’Università di Padova, si occupa soprattutto di temi riguardanti la filosofia francese tra Ottocento e Novecento, con una preminente attenzione al dibattito epistemologico e ai modelli di spiegazione dell’azione umana. Tra i suoi scritti recenti: Blondel e i neotomisti. Momenti di un dibattito epistemologico, Soveria Mannelli 2005; Per una «logica della sensazione». Il giovane Blondel tra psicofisiologia e filosofia, Padova 2012; Per una epistemologia della testimonianza. L’approccio «antiriduzionista» di Ernest Naville (in E. Naville, La logica della testimonianza, a cura di A.V. Fabriziani, Padova 2015).   Indice Prefazione ISBN: 9788854952416 Collana: La filosofia e il suo passato, 73 Autore: Anna Vittoria Fabriziani Edizione 2020 Stato: Disponibile

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Filosofia trascendentale e orizzonte pratico nell'ultimo Fichte

Filosofia trascendentale e orizzonte pratico nell'ultimo Fichte

€ 26,00

Negli ultimi anni della filosofia di Fichte (1762-1814), il rapporto tra sapere e vita assume una centralità inedita, divenendo il nucleo portante del sistema della Dottrina della scienza. Il presente volume è dedicato all’interrogazione di questo rapporto con cui il trascendentale fichtiano si radicalizza all’insegna dello scambio con l’orizzonte pratico. Attraverso l’analisi dei corsi dedicati all’etica (1812) e alla filosofia applicata (1813), si getta luce su un nuovo senso dell’agire che sfocia da un lato in una morale della creazione affrancata dall’idea dell’imperativo categorico e dall’altro in una politica del trascendentale basata sull’educazione e non più sul Diritto. In entrambi i casi, l’orizzonte pratico manifesta l’eccedenza con cui il reale impedisce la chiusura autoreferenziale del sistema e allo stesso tempo consente al sapere di riaprirsi alla vita.   Giacomo Gambaro (Padova, 1990) è assegnista di ricerca nel Dipartimento FISPPA dell’Università di Padova. Si occupa di filosofia trascendentale con particolare riferimento al pensiero di J. G. Fichte, di cui ha curato l’edizione italiana della Dottrina della scienza 1813 (Roma 2018). Ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università La Sapienza di Roma con una tesi sul pensiero della differenza sessuale a partire dagli scritti di Carla Lonzi.   Indice Prefazione di Marco Ivaldo ISBN:9788867879700 Collana: La filosofia e il suo passato, 72 Autore: Giacomo Gambaro Edizione 2020 Stato: Disponibile

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L'irrazionalità del pensabile

L'irrazionalità del pensabile

€ 22,00

Emil Lask (1875-1915) è stato un protagonista a lungo dimenticato della filosofia tedesca dell’inizio del XX secolo, il cui pensiero si colloca tra neokantismo, fenomenologia e filosofia della vita. Ebreo convertito al protestantesimo, morto quarantenne nella prima guerra mondiale, fu allievo di Rickert e Windelband, influenzato da Husserl, Weber e Simmel, e recepito da Lukács e dal giovane Heidegger. Questo libro ricostruisce la sua vicenda filosofica e biografica seguendo il filo conduttore del concetto di “irrazionalità”. In appassionate analisi logiche e gnoseologiche, Lask spinge il pensiero fino ai confini del pensabile, per sottoporre la logica a una critica che ne metta in luce gli invalicabili limiti. La ricerca sul valore teoretico nella sua pura essenza culmina nel riconoscimento dell’irriducibile autonomia della vita immediata.   Antonino Spinelli svolge attività di insegnamento e di ricerca presso la Eberhard Karls Universität Tübingen. Le sue pubblicazioni spaziano dalla fenomenologia all’idealismo tedesco (Fichte e Schelling) e alla filosofia antica (Platone). Ha tradotto in italiano Problemi fondamentali della fenomenologia (1919-1920) di Heidegger (Quodlibet, 2017) e scritti minori di Schelling e Hegel. È curatore di diversi volumi, tra cui Selbstbewegung und Lebendigkeit. Die Seele in Platons Spätwerk (De Gruyter, 2016).   Indice Prefazione di Manfred Lask ISBN:9788867879816 Collana: La filosofia e il suo passato 67 Autore: Antonino Spinelli Edizione 2019 Stato: Disponibile

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