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Scienze Storiche

Scienze Storiche
Prima Fermata: Dachau

Prima Fermata: Dachau

€ 17,00

Non siamo numeri. Eravamo padri, figli, fratelli. Ricordare i nostri nomi è restituirci la dignità. (Testimonianza di un deportato anonimo). Un viaggio nella memoria della deportazione friulana e giuliana: 226 persone deportate. Questo libro restituisce i loro nomi, i loro volti, la loro storia. Il 5 ottobre 1944, sotto la pioggia, 226 persone arrestate in Friuli e nella Venezia Giulia arrivarono al campo di concentramento di Dachau. Erano in gran parte partigiani, catturati dalle forze tedesche nella Zona d’Operazioni del Litorale Adriatico. Il libro ricostruisce i percorsi della loro detenzione, i campi di destinazione, le condizioni di vita. Analizza dati anagrafici e sociali: età, provenienza, professione. Accanto alla dimensione collettiva, le storie personali: 226 biografie, tratte dagli Archivi Arolsen e da altre fonti documentarie. Un capitolo è dedicato alla battaglia nella zona libera del Friuli orientale, momento cruciale all’origine di molte catture. Chiude il volume una sezione metodologica utile a chi desidera approfondire o proseguire la ricerca. Un’opera di memoria, documentazione e responsabilità civile. Per non dimenticare. Paolo Bisol, pordenonese, è stato docente dell’Università degli Studi di Padova. Oltre a pubblicazione scientifiche, ha scritto sui temi del diritto allo studio e della condizione studentesca sulla rivista universitaria “Il Bo”. Più recentemente, ha fatto parte della redazione del bollettino interno dell’A.N.P.I. di Padova, con contributi su argomenti di attualità. Indice Prefazione ISBN: 9788854958913 Collana: Scienze storiche Autori: Paolo Bisol Prefazione: Gian Antonio Danieli Edizione: 2025 Stato: Disponibile

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Le Termeuganee

Le Termeuganee

€ 30,00

Sospese da sempre tra “acqua e cielo” le Termeuganee rappresentano uno splendido scenario naturale che fa davvero scoppiare d’orgoglio al solo pensiero delle loro misteriose radici ultramillenarie e dei loro efficaci e riconosciutissimi benefici! Pertanto non può che colpire la fantasia parlare del loro lungo, tortuoso e profondissimo viaggio nelle viscere della terra per poi uscire potenti e bollenti alla luce per incontrare luoghi e siti costruiti da antichi popoli che con il loro ingegno e con tali acque sono riusciti a intessere un vissuto ricco di sacralità e di storie che oggi, aggirandosi in territori termali ancora ben conservati, può far rivivere le sue glorie passate. Quindi parlare delle Termeuganee è come parlare di un mondo che tuttora ha, comunque, dell’irreale perché ancora fatto di vapori, apparizioni, spazi lacustri e acque fumanti... e poiché qui c’è acqua termale per tutti e l’offerta è rimasta assai ampia da sempre, proprio qui si vogliono invitare coloro che, decidendo veramente di essere avvolti in un caldo e liquido abbraccio, potranno trovare sicura e piacevole accoglienza in tutte quelle eleganti e invitanti “stazioni di cura e di benessere” di cui è sempre stata ricca la zona... stazioni spesso nascoste nel verde o allietate da idilliaci paesaggi collinari situati nei vicini incantevoli e fantastici Colli Euganei dove cresce e vive tale e multiforme vegetazione che, catturando nella natura momenti di meraviglia, riempie gli occhi per la sua spontanea bellezza. Tutto questo narrare vuol essere, quindi, un chiaro esplicito invito per stimolare chiunque a fare una dolce e calda esperienza in questi luoghi tutti da vedere e da vivere per assaporare e respirare fino in fondo la loro interessante antichità e autenticità, per incontrare il passato e il presente strappandone e gustandone i segreti per scoprire il fascino e il mistero di questo “paradiso” come se fosse l’unico vero alimento di vita che, ieri come oggi, curando il corpo e alleggerendo il cuore, ne può trasformare pure l’anima! Luisella Fogo, nata a Este (Padova), dopo un’intensa attività come soprano, insegnante, pittrice, presentatrice, critica d’arte, articolista per testate locali, regionali e nazionali, gallerista, organizzatrice di mostre socio-educative, artistiche, storiche e di importanti eventi per l’Ass.to alla Pubblica Istruzione e l’Ass.to alle Manifestazioni di Padova (Centri Ricreativi Estivi, Presidente di Giuria del Festival Nazionale del Teatro per Ragazzi, Carnevali per tutte le scuole e Rassegne di Spettacolo per la città e per il Veneto) e nel 1994 è stata candidata al Senato, e nel 2016 eletta Presidente della Pro Loco di Este. Tra i suoi scritti più recenti: Padova nel Centenario delle Prime Scuole all’Aperto d’Italia (1910-2010) del 2010; Un Decennio senza (2001-2011) del 2011 in omaggio al pittore-geologo estense Delmo Veronese; Il Millennio di Casa d’Este, storia degli Estensi dalle origini (1014-2014) nel 2014, presentato anche a Vienna nel 2015; Casa d’Este e la Francia ed Este in Tasca la Guida turistica della città (2017); Io mi chiamo Gino Vascon (2018) in onore del 50° anniversario dello scultore estense; Dagli Asburgo agli Austria-Este e Incontrare Beatrice I d’Este (2019); I Trovatori alle Corti di Este, Calaone e Ferrara il più importante focolaio trobadorico del XIII secolo, ricordato da Dante e Petrarca (2018); Gli Estensi e il Castello di Arquà Polesine (2023). Indice Nota dell'Autrice e Presentazioni ISBN: 9788854958753 Collana: Scienze storiche Autrice: Luisella Fogo Presentazioni: Paola Zanovello, Franco Colombara, Roberto Valandro e Renato Malaman Edizione: 2025 Stato: Disponibile

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La Civiltà del latte nell'Alto Vicentino

La Civiltà del latte nell'Alto Vicentino

€ 24,00

Thiene, posta ai piedi dell’Altipiano dei Sette Comuni, è stata per secoli il centro di riferimento per il commercio dei formaggi prodotti nel territorio circostante. Al fine di testimoniare il ruolo assunto dalla città, che gode nel 2025 del titolo di “Città del formaggio”, il libro propone un percorso storico che documenta la diffusione, alla fine dell’Ottocento, di molte latterie turnarie e sociali, fondamentali per lo sviluppo del settore lattiero-caseario, tanto che la loro presenza fu strategica per la ricostruzione seguita al primo conflitto mondiale. Nel 1926 Thiene venne individuata quale sede ideale per l’istituzione di una Scuola per la formazione di tecnici caseari. L’ente, intitolato a Pietro Marconi e attivo fino al 1993, formò più di 1400 casari provenienti dall’Italia e dai Paesi esteri garantendo uno sviluppo professionale per l’intero comparto. Accanto alla Scuola, il territorio si sviluppò: le latterie sociali si riorganizzarono, il mercato cittadino si fece vivace grazie all’istituzione di una Sala Borsa per la definizione dei prezzi dei formaggi, le Mostre lattiero-casearie divennero dal 1948 al 2015 la vetrina delle produzioni locali, nazionali ed estere, le professioni legate al settore si diffusero assieme ad aziende specializzate nella lavorazione del latte e nella produzione delle strumentazioni necessarie. Ciò che emerge è un quadro storico di particolare interesse in grado di tracciare le linee fondamentali per la comprensione delle trasformazioni socio-economiche del settore che, nell’arco di tre secoli, hanno interessato l’Alto Vicentino. Giulio Dalla Ricca, insegnante, si interessa di ricerca storica. Ha collaborato con Arianna Brazzale e Patrizio De Ventura in Il filo di seta tra Agordo e Zugliano (2019) e pubblicato alcuni articoli per Archivio. Rivista sulla storia di Thiene; con Luca Mor ha curato Mysterium Salutis. La Croce lignea del 1442 a Centrale di Zugliano (2023). Si è occupato di pavano e di italiano popolare con contributi apparsi su Quaderni Veneti (2016, 2018) e Parole asasoné, paìe, sletrane (2018). Maria Teresa Sartore, bibliotecaria, appassionata di storia locale. Ha pubblicato con Massimo Ferretto Foste larghi di affetto per noi. I mille profughi della Grande Guerra accolti a Marano Vicentino (2017). Partecipa al “Gruppo di Ricerca sulla Civiltà Rurale” di Schio con il quale ha curato Una terra, una storia, una fede (2008) e Il mio paradiso (2016). Ha scritto alcuni articoli per Archivio. Rivista sulla storia di Thiene. Ivo Carollo, già direttore della Biblioteca Civica di Thiene e dell’Associazione Commercianti del Mandamento di Thiene. Appassionato di storia locale, ha collaborato con Massimo Martini in …a Thiene ’na volta (1982) e con alcune riviste. Ha curato l’apparato fotografico della Storia di Thiene (1993-94) e pubblicato con Maria Porra Thiene, storia arte e cultura con foto di Luca e Dino Sassi (2003), La Croce Rossa a Thiene (2010), Botteghe e osterie di una volta, immagini, ricordi e storie di commercio nei sedici comuni del Mandamento di Thiene (2011) e alcune ricerche genealogiche. Presentazioni, Indice, Prefazione, Postfazione ISBN: 9788854958692 Collana: Scienze storiche Autori: Giulio Dalla Ricca, Maria Teresa Sartore, Ivo Carollo Prefazione: Mariano Nardello Postfazione: Luciana Dal Maistro Edizione: 2025 Stato: Disponibile

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La dedizione a Venezia della Comunità cimbra e delle genti di montagna

La dedizione a Venezia della Comunità cimbra e delle genti di montagna

€ 15,00

C’è un aspetto che connota lo spazio alpino dal punto di vista socio-antropologico, rispettato sempre dalla Serenissima Repubblica di Venezia quando vi fu Dominante: per secoli la popolazione alpina, soprattutto dopo l’anno 1000, ha elaborato sistemi di governance, trascritti poi nei propri Statuti, caratterizzati dall’autogoverno delle comunità e dettati dai legami tra la stessa comunità con il proprio patrimonio agricolo e forestale, vincoli rafforzati grazie alla prossimità tra la risorsa e i processi decisionali che la riguardavano, che oggi possono rappresentare, in un processo di decentralizzazione dei poteri, un’occasione per investire le proprietà collettive di un nuovo (e antico) ruolo di importanti interlocutori e custodi di quei patrimoni e dei valori territoriali della montagna. ‘Salvare la montagna riscoprendo le forme più antiche dell’abitarvi potrebbe essere tema affascinante; la ricerca dei tratti veri, propri ed essenziali degli antichi modelli di convivenza dell’uomo col suo territorio potrebbe essere ricerca storica e a un tempo impegno civile.’ (I. Cacciavillani, La proprietà collettiva nella montagna veneta) Flavio Rodeghiero è docente e giornalista. Impegnato nelle istituzioni nella valorizzazione di numerose realtà culturali del Triveneto, nel 1996 ha presentato la proposta di legge n. 2792 «Norme per la valorizzazione ed il recupero del patrimonio storico-culturale della Guerra 1915-1918», che ha dato il via al dibattito parlamentare che portò alla legge 7 marzo 2001, n. 78 «Tutela del patrimonio storico della Prima guerra mondiale». Ha pubblicato Costruire il Diritto allo studio. Architetture Universitarie a Padova (Grafiche Postumia, 2010), Città murate del Veneto (con G.Perbellini) (Cierre Edizioni, 2011), Una storia familiare dell’Altopiano (Cierre Edizioni, 2013), Europa perché sì (con qualche se) (con D. Romani) (Casa Editrice Mazziana, 2014), Castelli e altri tesori delle Città Murate del Veneto’ (con P. Daverio e G. Perbellini) (Azzurra Publishing, 2016). Indice Introduzione di Francesco Valerio Rodeghiero ISBN: 9788854957596 Autore: Flavio Rodeghiero Edizione: 2023 Stato: disponibile

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L'archivio di deposito

L'archivio di deposito

€ 38,00

L’archivio di deposito, spesso e a torto relegato a mero limbo burocratico (da qui il nome di Titulus Caronte), rappresenta una fase cruciale di transizione e di valutazione tra le due età estreme dell’archivio corrente e dell’archivio storico. È qui che si compiono le operazioni di selezione in grado di determinare le aggregazioni documentali destinate alla conservazione a lungo termine e quelle, invece, soggette a eliminazione legale. Su questi presupposti si muove Titulus Caronte, il progetto di formazione-intervento ideato da Alessia Glielmi e da Gianni Penzo Doria, realizzato tra il 2024 e il 2025 nell’ambito del programma annuale della Comunità professionale di Procedamus. L’obiettivo consisteva nella redazione di “raccomandazioni” per un software dedicato all’archivio di deposito o integrato nel sistema documentale digitale. Oltre alle Raccomandazioni di Titulus Caronte, questo volume raccoglie anche una serie importante di saggi sull’archivio di deposito grazie a una call lanciata da Procedamus, che dal 2015 ha come obiettivo la formazione professionale del personale tecnico amministrativo delle università italiane e degli enti pubblici di ricerca. Ne è scaturita una collaborazione feconda e interprofessionale tra archivisti (delle università, degli enti pubblici di ricerca, archivisti di stato e degli enti pubblici, archivisti libero professionisti), professori, dottorandi, informatici e giuristi, che matura i propri frutti in questo libro. Indice Prefazione ISBN: 9788854958814 Curatore: Gianni Penzo Doria Collana: Scienze storiche Edizione: 2025 Stato: disponibile

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Mura di Padova. La colonna Massimiliana

Mura di Padova. La colonna Massimiliana

€ 17,00

Un monumento solo in apparenza “minore”, eretto per ricordare un evento, il fallito assedio del 1509 da parte dell’imperatore Massimiliano I, che ha segnato profondamente la storia di Padova e il suo assetto urbanistico, con la successiva costruzione delle nuove mura. Tre secoli più tardi, rielaborando quella memoria, Carlo Leoni e i patrioti padovani lo reinventavano come simbolo risorgimentale: da Colonna Massimiliana a Colonna della Libertà. Per cinque secoli è sopravvissuta alle profonde trasformazioni del contesto urbano, adattandosi ai tempi, trasformandosi e aggiornandosi, inanellando una catena di restauri, spostamenti, aggiunte di piedistalli e iscrizioni, cadute, rimontaggi, che ne fanno un monumento assolutamente unico. Conservandole intatto il ruolo di custode di una duplice memoria civica. Ugo Fadini, studioso di architettura e discipline classiche, vanta numerose esperienze come organizzatore di concerti jazz e curatore di mostre su tematiche quali: giocattoli, automobili d’epoca e memorabilia, Coca-Cola e modernariato. Svolge da anni per l’associazione Comitato Mura un’intensa attività di studio e valorizzazione delle fortificazioni di Padova. È autore e curatore di guide e monografie, mostre, conferenze e spettacoli, esperienze confluite nell’ideazione del museo narrante multimediale permanente Mura Vive. Sommario Introduzione ISBN: 9788854958456 Collana: Storia storiche Autore: Ugo Fadini Edizione: 2025 Stato: disponibile

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Le delibere dell’università

Le delibere dell’università

€ 25,00

Questo libro colma una lacuna importante nella bibliografia sul mondo universitario. L’ultimo volume sugli organi collegiali e, parzialmente, sulle delibere delle università, risale ormai a oltre quarant’anni fa. Il merito è aver messo in luce alcune storture del mondo dei burocrati, impegnati ancora nella dicotomia tra università statali e non statali (quando, invece, le università sono pubbliche o private), nell’approvazione del verbale (di contro, si tratta di presa d’atto in quanto documento prodotto da un organo monocratico), nelle declaratorie di immediata esecutività o di pubblicità legale, mutuando erroneamente le procedure dagli enti locali. Per la prima volta sono forniti a supporto del personale tecnico amministrativo, ma anche dei legittimati delle varie collegialità amministrative (Senato accademico, Consiglio di amministrazione, Consiglio di Scuola, Consiglio di Dipartimento, etc.), modelli nazionali di delibera, di verbale, di certificazione di avvenuta deliberazione, di decreto d’urgenza e di ordine del giorno, approvati nella Comunità professionale di PuntoOrgani, che oggi conta circa 10.000 iscritti provenienti da università, enti pubblici di ricerca e altre amministrazioni pubbliche, oltre a un numero non esiguo di liberi professionisti. Quest’ultima community rappresenta la naturale evoluzione del progetto Puntodelibere, oggetto anche di una pubblicazione nel 2022 (con questo editore) in virtù della collaborazione tra Coordinamento RAU, MDQNext (oggi Comenio Didattica & Management) e Procedamus. La pubblicazione esce in occasione del 4° Seminario nazionale di PuntoOrgani di Bologna (6 giugno 2025), a valle dei Seminari del Politecnico di Torino (14 giugno 2022), di Roma (10 novembre 2023) e, infine, di Venezia Iuav (11 ottobre 2024). Gianni Penzo Doria è professore associato di Archivistica e di Diplomatica all’Università degli Studi dell’Insubria e, dal 1° ottobre 2025, all’Università degli Studi di Udine. È stato per 25 anni dirigente prima e direttore generale poi negli atenei di Padova, di Trieste e dell’Insubria. Ha tenuto, praticamente per tutta l’Italia universitaria, oltre un centinaio di corsi di formazione e realizzato progetti specifici di semplificazione del linguaggio amministrativo e di redazione degli atti collegiali universitari. È co-autore del software Titulus Organi, sviluppato all’interno del sistema di gestione documentale dedicato alle università italiane. Ha fondato ed è responsabile scientifico della Comunità professionale PuntoOrgani (www.puntoorgani.it). Sommario ISBN: 9788854958524 Collana: Scienze storiche Autore: Gianni Penzo Doria Edizione: 2025 Stato: Disponibile

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The mining culture in the Alps

The mining culture in the Alps

€ 18,00

Although this book concentrates on a limited area corresponding to the Alpine region, it aims to outline the characteristics of a mining culture in the Alps through a comparative study of different mining districts. The research in this book is guided by two main questions: How was the management and organisation of mining in different historical periods influenced by political and economic factors? Is it possible to confirm the existence of cultural expressions specific to the mining profession? Despite their differences, the two questions in this book complement each other. In order to provide an adequate answer to these research questions, this study was based on precise methodological choices. Mining districts were selected, which were influential extractive locations for the development of mining in the Alpine region but which have been little researched in historical-anthropological research. Based on archival research and ethnographic work, this book examines both the socio-economic aspects of some mining sites in the Alps and the cultural repertoires of the miners, which include productions of immaterial culture that are not traceable in specific areas, but extend over the entire Alpine region and are configured as specific to this occupational group. Linda Armano completed a doctoral programme under the joint supervision of the Université Lumière Lyon 2 (Anthropology-Sociology) and the University Ca’ Foscari in Venice (European Social History from the Middle Ages to the Present). She was also awarded the title of “Doctor Europaeus”. Her main research topics are the anthropology of resource extraction, particularly in the mining sector, value chains, business ethics, luxury consumption and sustainability. She approaches these topics with ethnographic methods and multilevel analyses and positions her research at the intersection of business organisation, consumption and local and indigenous communities, particularly in the Italian and North American context. In 2018, she was awarded a Marie Sklodowska-Curie fellowship combining mining anthropology and consumer research. In this context, she investigated the interpretations that different actors from different cultural, political and economic contexts along the value chain give to the concept of ethics in the context of the certification of diamonds mined in Canada. Indice Introduzione ISBN: 9788854958258 Collana: Scienze storiche Autore: Linda Armano Edizione: 2025

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