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Filologie nel lungo Rinascimento

Filologie nel lungo Rinascimento
La mano e l'inquisitore

La mano e l'inquisitore

€ 33,00

Erasmo, il suo epistolario in particolare, accompagna questa ricerca sulla mano quando si presenta come emanazione di un inquisitore, oppure di un potere (una struttura religiosa o politica) che obbliga, punisce, annienta l’individualità. Nelle sue linee che trasmettono il destino dell’uomo, traspare, come in uno specchio, questo universo ambiguo, persecutore, invadente. L’uomo, non solo religioso, che assume il compito di inquisire, si cela nei suoi meandri. Ideologie e immagini si trasformano al suo interno, proponendo dell’uomo un misterioso poliedro di immagini e di parole, ove la mano si muove simile al “cerchio” di Leonardo, mentre dell’uomo si evidenziano le “mutazioni”. Un cammino che giunge fino alle società contemporanee quando la mano inquisitrice si inserisce all’interno di una ideologia. La mano di Erasmo non è una narratrice di favole bensì rappresentazione di movimenti di immagini e di sensibilità alla ricerca di un disegno possibile della libertà umana. Achille Olivieri ha insegnato Storia della storiografia moderna e Storia moderna presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova (e si è fatto promotore della storia della storiografia sia nei suoi aspetti generali sia in relazione al mondo moderno), e studia i movimenti ereticali del Cinquecento Ha soggiornato per i suoi lavori lungamente a Parigi, a Tours, a Bordeaux, a Basilea e a Varsavia. Fra i suoi lavori si segnalano i seguenti: La Riforma in Italia. Strutture e simboli, classi e poteri, Milano 2010 (seconda edizione); Il laboratorio di Jules Michelet, Milano 2001 e quindi Erodoto nel Rinscimento. L’umano e la storia, Roma 2004. Su Giovanni Calvino: Calvino ieri e oggi in Italia, a cura di Pietro Bolognesi e Achille Olivieri, Roma 2010. Per le metodologie: Strutture e forme del “discorso” storico, a cura di Achille Olivieri, Milano, 2005. Indice e introduzione ISBN: 9788867872244 Collana: Filologie nel lungo Rinascimento Curatore: Achille Olivieri Edizione: 2015 Stato: disponibile

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Nella Vicenza del Cinquecento: Andrea Palladio, le reti familiari  e le reti riformate

Nella Vicenza del Cinquecento: Andrea Palladio, le reti familiari e le reti riformate

€ 22,00

I movimenti ereticali e riformati accompagnano l’architettura di Andrea Palladio, questa ideale mano che si impone di trasformare le città (Vicenza, Venezia, Verona), le corti (la Fratta di Lucrezia Gonzaga), e di arricchire il territorio con le sue ville. Importante il modello di committenza mercantile e nobiliare che si collega con le grandi città calviniste dell’Europa: Ginevra, Lione, Anversa e Cracovia. Una forma di “illuminismo” si sviluppa dall’opera di Andrea Palladio fino a dialogare con Erasmo e Voltaire. Achille Olivieri ha insegnato Storia della storiografia moderna e Storia moderna presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova (e si è fatto promotore della storia della storiografia sia nei suoi aspetti generali sia in relazione al mondo moderno), e studia i movimenti ereticali del Cinquecento. Ha soggiornato per i suoi lavori lungamente a Parigi, a Tours, a Bourdeaux, a Basilea e a Varsavia. Fra i suoi lavori si segnalano i seguenti: La Riforma in Italia. Strutture e simboli, classi e poteri, Milano 2010 (II edizione); Il laboratorio di Jules Michelet, Milano 2011 e il volume Erodoto nel Rinascimento. L’umano e la storia, Roma 2004. Su Giovanni Calvino e il calvinismo: Calvino ieri e oggi in Italia, a cura di Pietro bolognesi e Achille Olivieri, Roma 2010. Per le metodologie: Strutture e forme del “Discorso” storico, a cura di Achille Olivieri, Milano 2005, e i lavori pubblicati sul simbolismo della mano. Attualmente è esperto e Studioso dell’Ateneo di Padova. Indice ISBN:9788867874262 Collana: Filologie nel lungo Rinascimento Curatori: Achille Olivieri Edizione 2015 Stato: Disponibile

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L'immaginario nella cultura del Cinquecento

L'immaginario nella cultura del Cinquecento

€ 20,00

L’immaginario, o gli immaginari, non costituisce più un problema per i lavori dedicati alla storiografia sociale. Esso mantiene una sua incidenza ed una sua dinamica: non si può infatti pensarlo come un’entità astratta ma come un insieme di elementi in continua evoluzione. L’immaginario arricchisce la mistica degli Stati e delle Repubbliche, alimenta le “fontane di giovinezza” costituite dal capitale e dal capitalismo trionfante nelle società del ’500-’600, costituisce anche un potente richiamo alla terra e alla bellezza della natura e al tempo stesso crea conflitti e usurpazioni di potere. Proprio per la sua provenienza principalmente dalle culture del ’400, l’immaginario si impone come uno strumento di comunicazione sociale e di persuasione fino al mondo contemporaneo. Si avverte quasi una simbiosi con l’immagine di Giuditta e la sua avventura: forse la Storia ritrova in una immagine di Giuditta una fonte di ispirazione. La Storia e Giuditta si scambiano i reciproci desideri. Achille Olivieri ha insegnato Storia della storiografia moderna e Storia moderna nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova (e si è fatto promotore della storia della storiografia sia nei suoi aspetti generali sia in relazione al mondo moderno), e studia i movimenti ereticali del Cinquecento. Ha soggiornato per i suoi lavori lungamente a Parigi, a Tours, a Bordeaux, a Basilea e a Varsavia. Fra i suoi lavori si segnalano: La Riforma in Italia. Strutture e simboli, classi e poteri, Milano 2010 (seconda edizione); Il laboratorio di Jules Michelet, Milano 2001, ed Erodoto nel Rinascimento. L’umano e la storia, Roma 2004. Su Giovanni Calvino: Calvino ieri e oggi in Italia (curato con Pietro Bolognesi), Roma 2010. Ha curato inoltre, per le metodologie, Strutture e forme del “discorso” storico, Milano 2005. Indice Introduzione ISBN:9788867875894 Collana: Filologie nel lungo Rinascimento Curatori: Achille Olivieri Edizione 2016 Stato: Disponibile

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Maestri per il metodo di trattar le cose

Maestri per il metodo di trattar le cose

€ 15,00

Qual è il legame che unisce nel xvi secolo ricerca medica e riflessione filosofica? Quali i presupposti epistemologici e di metodo su cui si basa la nozione di ‘scientificità’ della disciplina medica? E, ancora, come si possono individuare in nuce alcuni dei momenti più significativi del rapporto tra gli sviluppi dell’indagine filosofica prima ancora che medica sull’essere umano, e il progressivo irrigidimento delle istituzioni ecclesiastiche preposte al controllo del sapere? Queste sono solo alcune delle domande che si pongono a chiunque voglia avvicinarsi alla storia della medicina del xvi secolo. Con questo libro l’autrice tenta di tracciare alcuni percorsi interpretativi attraverso l’esame dell’attività e delle opere di due medici, Giovan Battista da Monte e Bassiano Lando, che contribuirono a rendere l’Università di Padova un centro di confluenza del dibattito medico e filosofico europeo del xvi secolo. Silvia Ferretto, dottore di ricerca in Studi storici all’Università di Trento, ha collaborato con l’Università di Padova e coordinato i lavori di ricerca del Progetto Internazionale Scienza, politica e religione all’Università di Padova. Libertà di ricerca e criteri di regolamentazione istituzionale dal xvi al xviii secolo. Con il suo gruppo di lavoro si sta ora dedicando alla creazione di un data-base informatico per il censimento dei docenti di medicina all’Università di Padova tra xvi e xviii secolo. ISBN:9788861298620 Collana: Scienze storiche Autore: Silvia Ferretto Edizione 2012 Stato: Disponibile

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Il fiore delle passioni. Animo e virtù nel sistema dei saperi tra Cinque e Seicento

Il fiore delle passioni. Animo e virtù nel sistema dei saperi tra Cinque e Seicento

€ 18,00

Se il processo di rinnovamento culturale della prima età moderna si configura non solo come il risultato delle modificazioni interne all’orizzonte epistemologico dei vari ambiti di conoscenza, ma anche in quanto esito del dialogo tra le diverse dimensioni del sapere, il dibattito sulle affezioni dell’anima e sul controllo dei comportamenti dà luogo alla costruzione di un repertorio di immagini e suggestioni che valicano i confini disciplinari entro i quali vengono prodotti: cultura filosofica, medica, letteraria, politica, religiosa si contaminano, generando multiformi esperienze di riflessione comprensibili solo da un punto di vista interdisciplinare. I contributi raccolti nel presente volume propongono alcuni percorsi di approssimazione al rapporto tra passioni e virtù, nel tentativo di fornire nuovi elementi di indagine sulla plurivoca ricchezza metaforica degli animi e dei corpi tra Cinque e Seicento. Contributi di Elisabetta Selmi Stefano Giazzon Cristiano Rocchio Massimo Rinaldi Luca Piantoni Achille Olivieri Elisabetta Selmi insegna presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università di Padova. Nei suoi indirizzi di ricerca si è dedicata alla letteratura, al teatro, alle poetiche e retoriche del Cinquecento, del Seicento e del primo Ottocento. Ha pubblicato anche volumi e saggi sulla letteratura religiosa e la scrittura mistica, e si è occupata della storia intellettuale di letterati e filosofi attivi in area veneto-padana nel XVI secolo. Luca Piantoni, dottore di ricerca e assegnista presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari di Padova, si occupa di letteratura e storia delle idee tra XVI e XVII secolo, con particolare attenzione alla narrativa seicentesca. Tra i lavori in corso si segnala l’edizione critica delle Rime di Giuliano Goselini (1588) e del Giuseppe di Ferrante Pallavicino (1637). Massimo Rinaldi, dottore di ricerca in Storia della scienza, si occupa prevalentemente delle forme di diffusione della cultura medica e scientifica all’interno dei gruppi sociali dell’Europa moderna. Tra le sue pubblicazioni recenti l’edizione critica del Saggio d’istoria medica, e naturale di Antonio Vallisneri (Firenze, Olschki, 2012). ISBN:9788861299559 Collana: Scienze storiche Autori: Elisabetta Selmi, Luca Piantoni, Massimo Rinaldi Edizione 2012 Stato: Disponibile

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Retorica e taumaturgia della mano nel lungo Rinascimento

Retorica e taumaturgia della mano nel lungo Rinascimento

€ 22,00

La mano non è solo un semplice strumento di vita quotidiana, bensì uno spazio ove divinazione ed espressività si intersecano. Nella storia delle culture del Cinquecento la mano ha significato l’espressione di un potere religioso, politico, taumaturgico, ed è stata oggetto di appassionanti utilizzazioni nella retorica dei gesti, nell’indicare le passioni, i sentimenti, e di farsi tramite di loro. L’uomo, e le società, dialogano pure con la mano, e l’uso dell’immagine pittorica ne adombra la potenza ed il fascino, fino ai grandi movimenti politici del Novecento. La vita e la morte, l’individuo e le società, trasmettono con la mano i segreti dell’animo, e guidano i grandi movimenti attraverso il suo simbolismo. E non è difficile trascorrere da un sentimento/gesto individuale ai simbolismi che trascinano le società. Achille Olivieri ha insegnato Storia della storiografia moderna e Storia moderna presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova (e si è fatto promotore della storia della storiografia sia nei suoi aspetti generali sia in relazione al mondo moderno), e studia i movimenti ereticali del Cinquecento come momento privilegiato delle sue ricerche, unite agli studi sulle forme del lavoro dello storico e la genesi del laboratorio dello stesso storico. Ha soggiornato per i suoi lavori lungamente a Parigi, a Tours, a Bordeaux, a Basilea e a Varsavia. Tra le sue pubblicazioni: La Riforma in Italia. Strutture e simboli, classi e poteri, Milano 2010 (seconda edizione); Immaginario e gerarchie sociali nella cultura del Cinquecento, Padova 2004; Il laboratorio di Jules Michelet, Milano 2001 e quindi Erodoto nel Rinascimento. L’umano e la storia, Roma 2004. Come un inizio delle ricerche su Giovanni Calvino: Calvino ieri e oggi in Italia, a cura di Pietro Bolognesi e Achille Olivieri, Roma 2010. Per le metodologie: Strutture e forme del “discorso” storico, a cura di Achille Olivieri, Milano 2005. Attualmente è esperto del settore metodologie e storia dell’Europa. Massimo Galtarossa è dottore di ricerca in Storia sociale europea. Ha svolto attività di ricerca postdottorato come borsista presso il Dipartimento di Storia dell’Università di Padova all’interno del Progetto di Eccellenza “Scienza, politica e religione all’Università di Padova. Libertà di ricerca e criteri di regolamentazione istituzionale dal XVI al XVIII secolo”, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. I suoi interessi sono rivolti alla Storia delle istituzioni politiche e sociali della Repubblica di Venezia e alla Storia dell’Università di Padova e in particolare della sua tradizione medica nell’età moderna. Tra le sue pubblicazioni: La preparazione burocratica dei segretari e notai ducali a Venezia (secc. XVI-XVIII), Venezia 2006, Mandarini veneziani. La Cancelleria ducale nel Settecento, Roma 2009 e Medicina Repubblicana. Scelte politiche e benessere del corpo presso lo Studio di Padova fra Cinquecento e Settecento, Roma 2012. ISBN:9788861299566 Collana: Scienze storiche Curatori: Achille Olivieri, Massimo Galtarossa Edizione 2012 Stato: Disponibile

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Libertas philosophandi in naturalibus

Libertas philosophandi in naturalibus

€ 24,00

I contributi raccolti nel presente volume sono stati presentati al Convegno Internazionale 'Libertas philosophandi in naturalibus'. Libertà di ricerca e criteri di regolamentazione istituzionale tra XVI e XVIII secolo, tenutosi all'Università di Padova nei giorni 18-20 maggio 2009. Essi offrono una panoramica su alcuni dei problemi che la storia della cultura deve porsi per valutare la portata del mutamento avvenuto tra XVI e XVIII secolo in ambito medico e scientifico, nella convinzione che all'analisi dei contenuti che ad esso appartengono e delle molteplici forme di comunicazione e trasmissione adottate per veicolare questi stessi contenuti, sia da affiancare una sempre maggiore attenzione ai problemi posti dalla definizione dei confini della 'libertas philosophandi in naturalibus', nelle diverse declinazioni e significati che tale nozione ha assunto nel corso dei secoli. I curatori Silvia Ferretto, Pietro Gori e Massimo Rinaldi hanno svolto attività di ricerca presso il Dipartimento di Storia dell'Università di Padova all'interno del progetto di eccellenza 2008-2011 'Scienza, politica e religione all'università di Padova. Libertà di ricerca e criteri di regolamentazione istituzionale dal XVI al XVIII secolo', finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Il volume ha avuto la supervisione del prof. Achille Olivieri, responsabile scientifico di tale progetto. ISBN:9788861297432 Collana: Scienze storiche Autore: Ferretto S., Gori P., Rinaldi M.(a cura Edizione 2011 Stato: Disponibile

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